Casa di Cura S. Antonino di Piacenza

Sono una paziente del primo piano della Sant'Antonino.
Trattamento eccellente, personale professionale e competente.
Faccio davvero tanti complimenti a tutti i lavoratori della clinica.

Dopo intervento chirurgico di protesi d'anca per frattura del femore causa caduta accidentale, mi sono recata in questa struttura per la riabilitazione.
Mi sono trovata bene, in una ambiente non solo professionale ma anche amichevole.

Sono la Sig.ra Malusardi Teresa, ricoverata nella stanza 108; vorrei ringraziare tutto il personale medico e infermieristico per l'assistenza professionale e attenta che mi è stata prestata, in particolare ringrazio il fisioterapista Jacopo e tutto lo staff, a cui auguro le mie più sentite Buone Feste!

Grazie al personale del reparto Lungodegenza, Operatori Sanitari, infermieri e dottori, per il trattamento e per avermi fatto sentire una persona e non un numero.
Un grazie particolare alla fisioterapista Laura, che mi ha seguito per il periodo della mia degenza con consigli ed esercizi preziosissimi.
Grazie di cuore.

Mia mamma è stata ricoverata presso la struttura per la lungodegenza e poi con il progetto sollievo. Sono soddisfatto della competenza dei medici, della professionalità del personale del piano secondo, delle receptionist. Ringrazio per le cure che mia mamma ha ricevuto i medici del secondo piano; ringrazio il dott. Civardi per la disponibilità; ringrazio la caposala Isabelle del secondo insieme a tutti gli infermieri, persone preparate e dotate di umanità, che non guasta mai.
Il ringraziamento è da parte di tutta la mia famiglia. Buon lavoro e continuate così.

Personale preparato, disponibile e molto professionale.
Ambiente solare che dà fiducia al degente e al familiare.
Grazie di cuore a tutti voi.

Ho avuto modo di conoscere la Casa di Cura S. Antonino a seguito di una scelta (lungimirante) di un medico dell'Ospedale di Piacenza (al quale, per questa scelta, sono molto riconoscente), che mi ha visitato mentre ero ricoverato nel reparto ortopedia; periodo maggio 2022.
Infatti Il medico, valutate le mie condizioni, ha giudicato necessario un periodo di lunga degenza.
Qualcuno ha deciso per il posto c/o la Casa di Cura S. Antonino, e una volta arrivato ho trovato la struttura moderna, confortevole e ben tenuta; inoltre ho notato che sono in corso ulteriori lavori edili di miglioramento.
Al momento della presa in carico sono stato ben accolto e il personale si è subito prodigato per farmi sentire il più possibile a mio agio.
La mia degenza è durata circa 40 giorni, durante i quali ho ricevuto tutte le cure del caso (e non sono state poche).
Tutto il personale medico, infermieristico, fisioterapisti, OSS ecc., ha sempre svolto la propria attività nel migliore dei modi, al punto di farmi sentire ancora adesso “in debito” nei loro confronti.
In particolare devo rilevare che una dottoressa, dimostrando ottime doti di psicologa, ha provveduto di persona a tranquillizzare mia moglie ed il sottoscritto in merito alla mia situazione; infatti nonostante il grave incidente occorsomi, quando sono stato dimesso ero autosufficiente a svolgere le mie necessità prioritarie, a conferma di quanto dichiarato dalla stessa.
Grazie al prezioso e costante lavoro svolto da tutto il personale coinvolto sono riuscito a superare la fase più critica della mia disavventura.
In conclusione mi sento di dire che la Casa di Cura S. Antonino è una struttura accogliente, ben gestita, ben attrezzata e può vantare la presenza di adeguato personale altamente qualificato.
Personale che che ricorderò sempre con tanto affetto e riconoscenza.

Sono più di sei settimane che mia madre è ricoverata all'ospedale per un recupero dopo l'intervento di protesi del ginocchio e alla tibia. Sinceramente eravamo terrorizzati dalla lunga degenza, specialmente perchè questo e' stato un terzo intervento, quindi molto delicato. La mamma è stata operata al Rizzoli e ha continuato la lungodegenza nell'Ospedale S.Antonino. Non posso che essere grata dell'attenzione e della competenza con le quali la mamma è stata seguita fino ad ora dall'inizio del mese di dicembre. Il personale è sempre disponibile e accogliente, la capo sala ha fatto sempre di tutto per farci sentire curati e seguiti e i terapisti della riabilitazione lo fanno con grande attenzione e professionalità. Anche al Rizzoli si sono complimentati con il lavoro svolto. Non ultimo, il primario è sempre stato attento alle necessità della mamma, e soprattutto disponibile fin dal primo giorno.
Posso soltanto dire grazie ancora e ancora.

Sono andata spesso a visitare mia zia, ricoverata presso la Casa di Cura S. Antonino, ed ho trovato medici professionali ed efficienti e personale e staff di fisioterapia cordiale nei confronti dei pazienti e anche dei loro parenti.
Camere arredate con cura.

Volevo scrivere una recensione per mostrare il mio disagio e tutto il mio malcontento per la breve permanenza di mia madre alla casa di cura S.Antonino. In due righe spiego la mia vicenda: all'ingresso il medico di turno non si e' accorto che mia madre e' disfagica, per poi venire al bello nei giorni successivi, quando ho notato camere sporche e soprattutto l'inefficienza della caposala. Abbiamo chiesto subito le dimissioni.

mio marito è stato recentemente ricoverato in Casa di Cura Sant'Antonino in lunga degenza (è molto anziano), ho trovato grande competenza da parte del personale medico, mentre gli infermieri, le OSS e le ausiliarie si sono prodigate per rendere la permanenza di mio marito il più piacevole possibile. La struttura è datata ma ben tenuta e pulita.
Siamo stati accolti con grande cortesia e quello che è più importante è che mio marito si è ripreso fisicamente ed è potuto ritornare a casa camminando con le sue gambe.

Da circa tre settimane mia madre e' ricoverata per la fisioterapia presso la casa di cura privata Sant'Antonino, dopo un intervento chirurgico di protesi al ginocchio della gamba sinistra. Sconsiglio a chiunque di metterci piede, si dimenticano pazienti con Alzheimer in bagno per ore. I fisioterapisti abbandonano i pazienti in palestra inventandosi improvvise riunioni. Le infermiere, una volta "accorse" dal paziente per appurare il motivo della chiamata, si dimenticano le cure antidolorifiche per esempio, o se chiedi del medico non te lo chiamano, o non si preoccupano delle quiete che dovrebbe esistere negli ospedali.