Medicina 2 Ospedale Pontedera

Ricoverato con problemi di ritenzione idrica, edemi agli arti inferiori e proteinuria elevata, sono stato trattenuto per 12 giorni, nei quali sono stati in grado solo di dirmi "che non era un tumore". Mi hanno fatto una biopsia renale e temporaneamente dimesso. Dopo 45 (!) giorni, con costanti chiamate da parte mia per conoscere i risultati dell'analisi istologica, mi hanno candidamente ammesso che il campione era stato "preso male" e che avrei dovuto ripetere la biopsia.
Mi sono rifiutato, ho chiesto la cartella clinica (che mi hanno fatto sudare ed aspettare a lungo) e sono andato all'Ospedale di Pisa: alla Divisione Nefrologica hanno guardato le mie analisi (fatte durante il ricovero a Pontedera) e mi hanno fatto la diagnosi immediatamente. Gli ulteriori accertamenti (tra cui una nuova biopsia, ecografie e vari test su sangue e urine) hanno sempre confermato la prima diagnosi, permettendo una rapida definizione della cura che ha condotto ad una soluzione al mio problema.
Giusto per capire l'entità del danno subìto: sono stato dimesso dall'Ospedale di Pontedera con una proteinuria di 6 g/die che quando sono arrivato a Pisa (50 giorni dopo) era ormai di 21 g/die, obbligandomi a terapie d'urto di cui avrei fatto volentieri a meno.