Medicina Ospedale Faenza

Mia madre, affetta da morbo di Alzheimer, è stata trascurata e dimenticata per ore, con polsi legati senza consenso ed alle mie domande le I.P. hanno risposto con arroganza e maleducazione.
Completamente rovesciato il discorso per quanto riguarda i medici e gli OSS di reparto, sempre molto disponibili.
Io capisco la stanchezza, ma se non si possiede empatia, o quantomeno educazione, si può anche pensare di fare altro.

Mia madre di 93 anni, affetta da demenza senile, è arrivata dalla casa protetta per un'infezione alle vie respiratorie. Prelevata dall'ambulanza alle 18.00 di un lunedì sera di metà ottobre, vestita solo con canottiera della pelle, mi dicono causa l'urgenza, viene mantenuta così svestita fino al mio arrivo, che per le regole anti Covid è stato possibile solo alle 16.00 del giorno dopo. Nessuno le aveva messo addosso nulla, la trovo tremante per il freddo, con le braccia nude fuori dalle coperte. Non mi sembra esempio di umanità. Inoltre dalla struttura in cui ha fatto rientro mi dicono che sia tornata con varie piaghe da decubito che prima non aveva..

Desidero ringraziare sentitamente tutto lo Staff del reparto Medicina interna, Settore Azzurro, la dottoressa Fiorini e la dottoressa Leoni, il personale infermieristico, le OSS, per la competenza, assistenza e umanità dimostrate durante la degenza della mia mamma, Laghi Giovanna.
Un bell'esempio di buona sanità.

È impossibile fare visita ai propri cari ricoverati per le rigide restrizioni Covid... Il dialogo col medico di riferimento deve essere veloce e conciso. Questo non sempre è possibile. Non si sa nemmeno cosa stiano facendo al paziente, come e per quanto tempo. La paziente, di 88 anni, è praticamente stata lasciata sola per più di 9 giorni. Lo trovo veramente orribile.