Medicina Ospedale Manerbio

Ore 8.00 sono in corridoio e aspetto che gli assistenti finiscano nella stanza dove c'è il mio papà. Assisto attimo per attimo al loro lavoro, senza cenni e senza far trapelare sul mio viso la commozione, ma non posso trattenere l'emozione che mi sta pian piano fuoriuscendo dagli occhi e dentro di me si fa forte e sempre più grande la luce della speranza che cerco di materializzare in un concreto pensiero e realtà profonda a cui non ho mai dato peso e rilevanza in questi giorni, trascorsi in ospedale durante le visite al mio papà...
Non sono infermieri, non sono assistenti, bensì ANGELI che con il loro quotidiano sorriso accompagnano dolcemente al passaggio in paradiso tutti coloro che stanno per essere chiamati ed assistono i malati con un indescrivibile amore.
Il mio piccolissimo ringraziamento, goccia in un mare immenso, non potrà mai far loro capire e bastare quanto sia importante la la loro missione e infinita la mia stima in questi che sono ANGELI; ma se potete -e ve ne sarei grato- dimostrateglielo, se lo meritano. Vivono il loro lavoro quotidianamente bypassando tutti i problemi, le critiche, le superficialità del mondo esterno e grazie al loro sorriso ed ad una loro tenera carezza danno attimi di sollievo che nessun farmaco può fare (già questi sono dei loro piccoli miracoli).
Grazie, grazie.