Oncologia Policlinico Siena

 
2.8 (3)
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Il reparto di Oncologia medica dell'Ospedale Policlinico Santa Maria alle Scotte di Siena, situato in località Le Scotte in viale Bracci 16, ha come Responsabile F. F. il Dott. Roberto Petrioli. Il reparto (Lotto 3, piano 0) si occupa della diagnosi e cura delle più comuni patologie neoplastiche, con un particolare interesse scientifico per la terapia farmacologica ed immunologica di neoplasie del tratto gastroenterico, dell’apparato urogenitale, del polmone e della mammella. Il reparto è inoltre parte integrante del Centro di riferimento regionale per la diagnosi e cura delle metastasi ossee, che si occupa dei pazienti affetti da neoplasie ossee primitive e secondarie. Nella struttura sono in corso diversi studi clinici prospettici, autonomi o sponsorizzati secondo le regole GPC (Good Clinical Practice), di terapia farmacologica e/o immunologica per neoplasie del tratto gastroenterico, dell’apparato urogenitale, del polmone e della mammella. Questi studi sono orientati alla sperimentazione di nuove associazioni farmacologiche e strategie terapeutiche (nuovi farmaci antiblastici, citostatici sperimentali, modificarori della risposta biologica, agenti differenzianti e immunoterapia), con l’obiettivo di migliorare la sopravvivenza e la qualità di vita dei pazienti. Presso il CROF sono in corso sperimentazioni di Oncologia translazionale per la caratterizzazione di due strategie vacciniche antitumorali per la cura delle metastasi ossee da neoplasie epiteliali (carcinoma prostatico e mammario) e del carcinoma del colon-retto in associazione alla chemioterapia.

Recensioni dei pazienti

3 recensioni

Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
1.7  (3)
Assistenza 
 
1.7  (3)
Pulizia 
 
4.3  (3)
Servizi 
 
3.3  (3)
Voti (il piu' alto e' il migliore)
Competenza
Assistenza
Pulizia
Servizi
Commenti
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Voto medio 
 
4.0
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

La mia esperienza

Il primario Dott. Petrioli è un medico molto molto competente, disponibile, empatico e generoso.
Le infermiere fanno molto di più di quanto ci si aspetti: professioniste straordinarie, sempre disponibili e preparatissime. Il loro sorriso ti scalda il cuore.
L'oncologa che mi ha seguito purtroppo ha commesso errori, e mancanze gravissime, distrazioni, documenti compilati pieni di carenze, comunicazione poco professionale, attese lunghissime. Non faccio nomi, ma da 5 stelle si passa a 3

Patologia trattata
Tumore.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Scarsa professionalità

Per un anno ho accompagnato mia madre alle visite mensili. 90 km di macchina, un’ora/due di sala di attesa, 5 minuti di orologio di visita consistente in uno sguardo fugace alle analisi e redazione della ricetta per ritiro della pasticca antitumorale alla farmacia ospedaliera. I successivi due anni sono andata alle visite senza portare la mamma. Troppo stress per Lei, tanto nessuno la visitava. In questi due anni ho dovuto sempre aspettare tanto, studiarmi l’esito delle analisi che mia madre faceva a casa per cercare di esporle all’oncologo nei 5 minuti a me dedicati e sollecitarlo a prescrivermi dei rimedi per far stare meglio la mamma. I referti Tac, che inizialmente faceva a Siena ogni 4 mesi, mi venivano consegnati e commentati dal medico durante queste visite e una delle prime volte mi è stata consegnata la Tac effettuata tre mesi prima:” non è cambiato niente signora, andiamo avanti così.”- ”Ma dottore, questa Tac è quella di febbraio, siamo a giugno”.
Dopo due anni che l’oncologo non vedeva mia madre, mia madre è stata ricoverata per un problema cardiaco al pronto soccorso, quello di fronte al bar, appena il piano sotto ad oncologia. Il pronto soccorso ha richiesto la consulenza oncologica, ma non si è presentato nessuno. Quando ho chiesto spiegazioni, al pronto soccorso mi hanno risposto che loro non li hanno mai visti scendere per effettuare una consulenza. Ho chiesto come fosse possibile, sono andata al piano sopra a parlare con l’oncologo, ma le infermiere mi hanno detto che era occupato; allora gli ho lasciato un messaggio. Sono salita di nuovo nel pomeriggio a dirgli che mia madre era ricoverata da due giorni al piano sotto, che era stata chiesta la loro consulenza e che non si era presentato nessuno. L’oncologo mi ha risposto che aveva la sala d’attesa piena e non poteva scendere. ”Dottore ma solo 5 minuti, se non scende ora, dimetteranno mia madre senza la consulenza oncologica, è due anni che Lei le ricetta la pasticca senza vederla, almeno venga a vederla.” L’ho pregato. Era solo una rampa di scale. Non si è presentato nessuno. Sono rimasta allibita, incredula. Una vergogna.
Questa è la mia esperienza. Niente di esagerato, tutto tristemente vero. Mia madre è morta un mese dopo. Chissà se al reparto lo sanno. Perché siamo rimasti in cura lì tutto questo tempo??
Per farci ricettare le pasticche antitumorali, mia madre ha avuto la fortuna di avere due nipoti medici bravissimi che l’hanno assistita con amore e professionalità fini all’ultimo istante.

Patologia trattata
Tumore renale.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Sentirsi un numero

Sono stata ben consigliata di farmi curare all'ospedale di Campostaggia.
Nonostante tutte le difficoltà che il male aggressivo produce, vado avanti, anche grazie alle cure e all'amorevolezza della squisita dottoressa Falzetta.
D'altronde, avendo avuto esperienze di persone a me molto care che si sono sottoposte alle terapie presso il reparto di oncologia senese per lungo periodo, non mi sarei sentita a mio agio e mi dispiace, ma è ciò che sento nel cuore! Mi sarei sentita solo un numero!
Antonella

Patologia trattata
Tumore cerebrale.