Pronto Soccorso Ospedale Bibbiena

Pronto Soccorso Ospedale Bibbiena

 
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Il reparto di Medicina e Chirurgia d'accettazione e d'urgenza - Pronto Soccorso dell'Ospedale Del Casentino di Bibbiena in provincia di Arezzo, situato in Viale Filippo Turati 40, ha come Direttore il Dott. Massimo Bianchi. Il reparto è una Unità Operativa Semplice facente parte del Dipartimento Emergenza Urgenza che fornisce assistenza a tutti coloro che presentano un problema sanitario urgente non risolvibile dal medico di famiglia o dalla Guardia medica. L'accesso è consentito esclusivamente previa pre-triage. Numero telefonico di riferimento: 0575/568004.

Recensioni dei pazienti

6 recensioni

 
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Voto medio 
 
4.0
 
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Voto medio 
 
4.0
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Al PS per trauma da caduta

Personale che non si ferma un attimo. Ho aspettato tanto, ma alla fine sono stata seguita molto bene. Niente di grave per fortuna.
Meno bene in radiologia, li ho trovati di una lentezza incredibile. Magari sarà stata una giornata no..

Patologia trattata
Trauma distorsivo.
Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

Pagamento ticket

Mi sono presentata al PS con un terribile dolore al collo, alla scapola destra e al braccio. Premetto che avendo già avuto un problema simile, sapevo già di cosa si trattasse - cervicobrachialgia - un dolore insopportabile tanto da farmi recare in PS. Al mio arrivo mi hanno detto di stare tranquilla che era solamente un torcicollo, ma io non sarei andata al PS per un torcicollo. Mi fanno alcune domande e mi curano con una flebo di antidolorifico. Fin qui tutto bene, a parte la carenza di personale che ha reso poco efficiente il lavoro della dottoressa in turno che doveva correre da un paziente all'altro. Quello che mi ha parecchio infastidito è il fatto che mi sia stato presentato il conto. 25 euro per essere venuta in pronto soccorso. Evidentemente hanno ritenuto giusto farmela pagare per un problema che potevo risolvere a casa. Se stavo bene non sarei andata al PS, avevo solo bisogno di qualcuno che potesse fare qualcosa per quel dolore lancinante che solo chi l'ha provato può capire. Ora io chiedo gentilmente un chiarimento sul perché io debba pagare 25 euro di ticket quando ho una patologia piuttosto seria. Il fatto che al PS l'abbiano scambiata per un torcicollo, mi sembra un po' grave. Grazie a chi mi risponderà.

Patologia trattata
Cervicobrachialgia.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Ringraziamenti

Ringrazio di cuore il personale del pronto soccorso di Bibbiena per l'accoglienza, le cure prestatemi, l'umanità e, non ultimo, per lo scrupolo con cui si è preso in carico il mio caso.
Un caloroso abbraccio.

Patologia trattata
Episodio neurologico causato da ipertensione.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

GRAZIE

Non sarei a scrivere questa recensione se non fossi stato rianimato da un infarto al pronto soccorso e spedito subito ad Arezzo per intervento di angioplastica. Grazie, mi avete salvato la vita.

Patologia trattata
Infarto.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

dott.ssa Segantini

Ho avuto un capogiro e mi sono recata presso il pronto soccorso, dove la dott.ssa Rita Segantini ha insistito affinché io rimanessi per fare una tac.
Qualche anno prima ero già stata presso lo stesso pronto soccorso per una sorta di paralisi parziale del corpo, durata pochi secondi, e all'ospedale di Arezzo avevano diagnosticato una forma di emicrania; accertamenti successivi, risonanza magnetica, presso studi specialistici privati, non avevano dato alcun risultato. Tutto questo risultava nel terminale del pronto soccorso e la dott.ssa Segantini mi ha convinta a fare la tac, dicendomi che poteva trattarsi di un fenomeno collegato al precedente. Infatti la tac ha mostrato delle anomalie, stavolta visibili, e insieme ad altri medici e dopo vari consulti, hanno deciso di mandarmi d'urgenza all'ospedale di Siena. Grazie all'accortezza, alla competenza e all'assistenza del pronto soccorso di Bibbiena, ho avuto la possibilità di capire e quindi curare la patologia che mi portavo dentro, ma che prima era quasi impossibile diagnosticare perché non visibile. A Siena, nel reparto stroke, hanno capito che si trattava di sindrome di Moyamoya. Il 21 giugno sono stata operata presso l'ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo e l'intervento è andato bene. Se al pronto soccorso mi avessero mandata via, non avrei dato peso ai miei capogiri e alla continua stanchezza e tra qualche anno mi sarei ritrovata con qualche emorragia cerebrale con rischio di ictus; proprio per questo li ringrazierò sempre per quello che hanno fatto, così come l'assistenza ricevuta dai volontari dell'ambulanza, che mi hanno accompagnata fino a Siena, persone meravigliose.

Patologia trattata
Sindrome di Moyamoya.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Malasanità?

Circa due mesi fa ho avuto bisogno del Pronto Soccorso di Bibbiena. Non è stata una bella avventura che ho deciso di riportare un po' ironicamente qui sotto:
Mi entra un pezzo di legno in un occhio e vado al primo Pronto Soccorso, quello di Bibbiena. Mi accettano di mala voglia, l'oculista non c'è, un'infermiera che smonta sbotta con la gioventù che viene al P.S. per banali motivi, ma è chiaro che non ha voglia di lavorare (manco fossimo in una città come Roma, allora forse capirei la fatica di far il proprio lavoro, che comunque si è scelta). In tre (dottore, infermiera, O.S.S.) a guardarmi nell'occhio senza notare il pezzo di legno. Mi dimettono, io dico che fa male e l'ho visto prima da me (allo specchio) il pezzo di legno nell'occhio. Non ci sentono, pardon non ci vedono, e mi dicono di passare la mattina seguente dal Poliambulatorio per farmi vedere dall'oculista di turno. Il medico, saggiamente (eufemismo), mi raccomanda di guidare con una benda sull'occhio per stasera. Rispondo che preferisco avere un occhio che brucia ma non chiuso e quindi vado senza benda. Se la prende e mi consiglia di metterla, al limite la potrei togliere se mi fermano i carabinieri. Io dico che non la metto perché devo guidare in mezzo ai monti, e finisce lì.
La mattina dopo sono al Poliambulatorio e stranamente l'oculista non c'è (seppur sia indicato l'orario giusto). Mi rivolgo ad una pseudo “capo-sala” che mi sbotta quasi incredula del fatto che io avessi bisogno di un oculista. Il suo collega fa ancora peggio dicendole (parlando del sottoscritto) di mandarmi di nuovo al P.S. di Bibbiena perché sono loro che hanno sbagliato a mandarmi al Poliambulatorio. Motivo? L'oculista è in ferie, ma torna, forse, in giornata. A quel punto non ci vedo più, mi sento preso per quel posto e faccio notare che l'oculista dovrebbe esser presente dalle 9.00 alle 13.00 come riportato nell'orario attaccato alla porta del suo ufficio. Faccio notare, insistentemente, che non c'è neanche un foglio con su scritto SONO IN FERIE, e che un signore era lì ad attendere molto prima di me e per nulla. Vado via amareggiato dicendo che sono un utente e ho diritto ad un'assistenza. Mi rimandano alle 14.30, ma preferisco andare ad Arezzo, dove mi visitano in pochi minuti.

Tutto qua, sperando che serva a trattare i pazienti di tale P.S. con più educazione e rispetto del proprio lavoro.

Patologia trattata
Oculistica.