Pronto Soccorso Policlinico Gemelli

 
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Il reparto di Medicina d’Urgenza e Pronto Soccorso dell'Ospedale Policlinico Universitario Agostino Gemelli di Roma, situato in Largo Agostino Gemelli 8, ha come Direttore il Dott. Prof. Francesco Franceschi (francesco.franceschi@policlinicogemelli.it). Il pronto soccorso fa parte del Dipartimento di emergenza ed accettazione ed è inserito all'interno della struttura complessa di Medicina d'Urgenza e Pronto Soccorso, che offre assistenza ai pazienti critici provenienti sia dal Pronto Soccorso che dai reparti di degenza. L’accesso alle prestazioni del P.S. è libero ed è regolamentato dalla attività di Triage. Il servizio è attivo nelle 24 ore e l’assistenza viene assicurata da un organico dedicato di medici di medicina d’urgenza, coadiuvati da rianimatori, ortopedici, pediatri e ginecologi. È presente anche un servizio di radiologia d’urgenza dedicato e 24 ore su 24 medici consulenti delle principali specialità mediche e chirurgiche. È inoltre continuativamente operante un Centro Antiveleni di riferimento nazionale. Il DEA costituisce uno dei 4 Hub di riferimento del Lazio per il trattamento del paziente politraumatizzato. I traumi vengono gestiti da un’equipe multidisciplinare con prestazioni che coprono a 360° tutte le evenienze. È inoltre Centro Hub per l'ictus e l'infarto del miocardio e Centro di riferimento regionale per le maxi-emergenze (calamità naturali, incidenti nucleari, contaminazioni chimiche/biologiche su vasta scala). Equipe medica: Dott.ssa Fabiana Barone, Dott.ssa Giulia Bosco, Dott. Marcello Candelli, Dott. Lorenzo Capaldi, Dott. Luigi Carbone, Dott.ssa Silvia Cardone, Dott. Marcello Covino, Dott. Luca Di Maurizio, Dott. Maurizio Gabrielli, Dott. Emanuele Gilardi, Dott.ssa Bianca Giupponi, Dott.ssa Valentina Loria, Dott. Alberto Manno, Dott. Giuseppe Merra, Dott. Alessio Migneco, Dott. Enrico Celestino Nista, Dott.ssa Veronica Ojetti, Dott. Andrea Piccioni, Dott.ssa Giulia Pignataro, Dott.ssa Annalisa Potenza, Dott.ssa Simona Racco, Dott. Luca Santarelli, Dott.ssa Luisa Saviano, Dott.ssa Valentina Siciliano, Dott.ssa Benedetta Simeoni, Dott. Pietro Tilli, Dott.ssa Raffaella Zaccaria.

Recensioni dei pazienti

53 recensioni

 
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Codice rosso

Questa mattina, dopo 6 ore di macchina perché vengo dal Veneto, per andare al pronto soccorso del Gemelli dove hanno portato mia madre con codice rosso la notte scorsa, non mi hanno dato alcuna informazione e addirittura mi hanno cacciato fuori perché "al triage non danno informazioni"... Ai 2 numeri telefonici a disposizione non risponde però nessuno... Ma cioè, ma scherziamo?!

Patologia trattata
Cardiaca.
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Anziana al PS

Io mi chiedo perchè quando gli stessi medici che lavorano all'ospedale Gemelli paragonano il Pronto Soccorso ad un girone dell'inferno della Divina Commedia, il direttore sanitario (o chi per lui) non fa niente per migliorare la situazione.
Lo Stato Italiano non eroga fondi all'ospedale "World’s best hospital", premiato anche per l'anno 2023?? Forse chi ha stilato la classifica non ha avuto bisogno di passare per il Pronto Soccorso dell'ospedale migliore d'Italia per l'anno 2023!

Patologia trattata
Anziana lasciata cosciente e vigile, trovata il giorno dopo in semi-coscienza.
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Assistenza 
 
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Pulizia 
 
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Servizi 
 
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Assolutamente da evitare per gli anziani!

Il 30 gennaio scorso ho dovuto portare qui mia madre 93enne, con un severo versamento pericardico e pleurico, dietro consiglio del cardiologo; infatti diventa subito codice rosso. Ciononostante viene lasciata per tre giorni interi in una specie di girone infernale, abbandonata a sè stessa.
Mi chiedo dove siano i diritti umani e chi dà a questa gente il diritto di impossessarsi della vita degli altri!!
Diritto alla privacy? Giovani, vecchi, uomini, donne, tutti ammucchiati seminudi, privati della loro dignità e senza alcun rispetto del comune senso del pudore. Peggio per lei se è cognitivamente integra e si rende conto del torto che subisce!
Diritto all’assistenza? Con difficoltà a respirare, privata completamente dell’ossigeno di cui faceva uso prima. In più, per quel poco di cibo che le viene dato, in tre giorni nessuno si cura di aiutarla a mangiare. Peggio per lei se è quasi cieca e non ha più sensibilità né forza nelle mani!
Diritto a una morte dignitosa? Impedita a mettersi in contatto con noi familiari e viceversa. Quando finalmente l’abbiamo rivista in reparto, era sotto shock, piangente da giorni e notti intere, convinta di essere stata abbandonata e che sarebbe morta da sola. Ai suoi gravi problemi si era anche aggiunto lo scompenso cardiaco.
Non ho parole per esprimere la mia indignazione.
Portare gli anziani in questo pronto soccorso significa fargli assaggiare il purgatorio in vita?

Patologia trattata
Grave versamento pericardico.
Voto medio 
 
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Competenza 
 
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Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
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Indignata

Una snervante attesa di più di 8 ore e ancora non hanno ricevuto mio fratello, che ha 6 di emoglobina, varie ulcere alle gambe con conseguente versamento e una situazione clinica certo non confortante, stanchezza cronica ed episodi sincopali. Alla richiesta di spiegazioni, abbiamo ricevuto risposte maleducate e strafottenti. Viene voglia di spaccare tutto.

Patologia trattata
Patologia epatica degenerata.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Attese infinite

20 minuti di attesa davanti al triage vuota, con mio figlio di 23 anni con forti dolori addominali e nemmeno una sedia per sedersi.
Due ore per essere visitato, una per fare i prelievi e un'altra ora per gli esami diagnostici. Dalle 23.00 alle 3.00 su una sedia in una piccola stanza di attesa con persone che erano lì dalle 14.00 circa, tra cui un anziano 78enne in terapia chemioterapica.
Alle 6.00 ancora aspettiamo i referti.
Per fortuna per noi, nulla di irrisolvibile, ma questo pronto soccorso è un incubo.

Patologia trattata
Steatosi epatica e stipsi.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Pronto soccorso pessimo

Servizio pessimo, abbandonati a noi stessi per oltre 11 ore di pronto soccorso.

Patologia trattata
Dolori addominali.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Pessima esperienza

2023. Mia madre, 92 anni, demenza senile, invalida 100%, è stata portata al PS del Gemelli del 118 (che per non fare le scale hanno messo la barella in verticale nonostante le urla di paura).
Nonostante io mi fossi raccomandata di portarla in altro ospedale vicino, viene portata qui.
Dopo 1 ora: ha uno squarcio in testa (3 punti), ha vomitato, "il sangue non si ferma (tradotto: non riusciamo a fermarlo) temiamo emorragia cerebrale", è in codice arancione. Io completamente terrorizzata, però la Tac gliela fanno dopo 5 ore. Dopo lunga attesa, una giovanissima neo laureata in PS mi comunica l'esito della TC: negativa.
La mattina dopo alle 08:30 è in dimissioni. Chiedo come mai così presto senza neanche una seconda Tac (memore di quanto dettomi il giorno prima) e la risposta è: se non la prende la mandiamo in RSA. Pretendo di vederla. La trovo su una lettiga di similpelle blu senza alcun lenzuolino sotto, senza uno straccio di cuscinetto dietro la testa. Io scioccata, ma non era finita. Indica dolore al fianco e al piede. Chiedo se hanno fatto Rx al bacino/femori e piede. Risposta: no. Io: come no?! Risposta: se troviamo la frattura poi dobbiamo ricoverarla! Ancora più scioccata pretendo accertamenti. Dopo 1 ora mi dicono che gli esami sono negativi, ma che mia madre probabilmente non camminerà più. Al mio : perché? la risposta è : non lo sappiamo. Riportata a casa, nel dubbio e visto che i lamenti non cessano, chiamo radiologi a domicilio. Rx negative. Dopo un po' scopro il perché dei lamenti. Pelle levata e carne viva (inizio di piaghe da decubito) fatte venire in 24 ore di PS. Certamente 24 ore prima non aveva nulla perché ero io che la vestivo, svestivo e controllavo mattina e sera per prevenire, nonostante stesse nel letto solo dalle 21.00 alle 8.00 del mattino. Ho potuto contare solo sugli infermieri privati per medicare le ferite 3 volte a settimana per farla guarire presto e togliere i punti (messi malissimo).
Dottoressa di base: non pervenuta.
Morale della storia, umanità e comprensione verso gli anziani sotto zero, nonostante se la cantino tanto.

Patologia trattata
Trauma cranico.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Infezione placca osteosintesi tibiale

Entrato in pronto soccorso il 4 ottobre 2023 perché avevo una fistola con secrezione in corrispondenza della placca di osteosintesi della frattura ossea tibiale, dopo 2 notti insonni in pronto soccorso sono stato portato al reparto Ortopedia e lasciato in stato di abbandono fino al 16 ottobre (con perdite notevoli per il mio lavoro) nella più totale disinformazione e avendo in corsie solo specializzandi inesperti che gestiscono tutto come fosse un compito dell'università. Il 16 finalmente fatte le biopsie, dopo di che altri 10 giorni per gli esami culturali, lasciato con le bende e senza nessuno che mi dicesse se avessi i punti oppure no, o che cosa avevano fatto in sala operatoria. Trovato il batterio, caos più totale tra l'infettivologo, che suggeriva bene di togliere la placca, e gli ortopedici, che ritenevano troppo oneroso togliere, poi fissatore, poi forse un’altra placca.. Meglio fargli fare 6 mesi di antibiotici…
Finalmente per fortuna la Tac conferma, l'infezione è arrivata all'osso e gli ortopedici non possono più fare niente : la placca va tolta. Mi portano in sala il 2 novembre (dopo 29 giorni di ricovero e conseguenze devastanti sul mio stato emotivo, causa depressione maggiore ed attacchi di panico) e non si trovava il cacciavite per togliere la placca.. Operazione annullata. Mentre stavano per portarmi indietro, arriva qualcuno che ha trovato solo la punta del cacciavite: la operazione si può fare, ma è già tardi, così tutti in sala irritati. Per fortuna la frattura era stabile e me la sono cavata con un tutore. Ora sembra non mi vogliano ancora dimettere perché c'è da aspettare le biopsie ossee.. Una storia che non auguro a nessuno… Il bello è che questo è il miglior ospedale che abbiamo in Italia. Intanto ancora disinformazione da parte delle specializzande di turno di corsia sulla mia data di dimissioni e medici in corsia introvabili…
Grazie per avermi tenuto 40 giorni ricoverato considerandomi non urgenza (sapendo benissimo che con infezione ossea si rischia anche l'amputazione) e grazie per avermi fatto perdere 2 lavori importanti.

Patologia trattata
Rimozione placca osteosintesi tibiale per infezione.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Lasciamo perdere....

Sono fortunata perché non avevo problematiche importantissime e vitali, ma comunque di grande sofferenza perché le vertigini, con vomito in crescendo, ti tolgono la voglia di vivere... Arrivata con forti conati di vomito ormai da tre ore, non riuscendo a parlare, sono stata apostrofata perché ad ogni conato emettevo un gemito, forse fastidioso per la dottoressa, chissà... Comunque, per farla breve, nessun otorino mi ha visitato, solo somministrati i farmaci antivertigini e antivomito. Fatta Tac alla testa, ma non visionata RM che avevo con me, così come il precedente ricovero in altro ospedale: si sono fidati del poco che sono riuscita a dire mentre stavo male, però nelle dimissioni hanno scritto che non avevo documentazione da mostrare. Quindi dimessa per estinzione dei sintomi senza nessun altro accertamento. Pensare che ho preso una ambulanza privata per farmi portare al P.S. del Gemelli!
Capisco il superlavoro, ma scrivere " addome trattabile" senza essere stata toccata mi è parso un po' superficiale.
Quando sono andata anni fa al reparto solventi per un piccolo intervento, sono stati molto più scrupolosi.
Il denaro fa miracoli!

Patologia trattata
Forte crisi vertiginosa.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Umanità assente

Da ieri mio padre è dietro queste mura, in stato di totale incoscienza. Mi hanno fatto correre per vederlo 15 minuti in una medicheria alle spalle del triage perché non potevano darmi la certezza che sarebbe arrivato ad oggi. L'unica persona umana è stata la dottoressa Novelli, che mi ha detto di tornare oggi per parlare con altri medici e sono qui da stamattina alle 7.30 dopo aver staccato dal turno di nottem essendo anche io un sanitario...
Al triage mi hanno solo saputo rispondere che devo aspettare, e mi è stato detto in tono scocciato, come se stare qui ad aspettare che un tuo caro muoia sia una passeggiata.
Vergognosa la disumanità del personale.

Patologia trattata
Emorragia cerebrale post caduta.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Ringraziamenti

Questa nota vuole essere un sentito riconoscimento all'intera équipe del Pronto Soccorso del Policlinico Gemelli, dal personale che si occupa della Sicurezza a coloro che compongono quello Sanitario, tutti affabili ed accoglienti. In particolar modo, intendo esprimere il mio ringraziamento ai medici dr. Francesco Ricci, dr. Lorenzo Hu e dr. Gianluca Tullo per la loro elevata professionalità e gentilezza.

Patologia trattata
Problema oftalmico.
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1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Abbandonati a sé stessi

Persona anziana trasportata al pronto soccorso del Gemelli con fratture multiple compresa quella al femore, da 3 giorni sta su un lettino in attesa di operazione senza nessun contatto con i parenti che stanno fuori. Chiami il numero dedicato, ma è sempre occupato e in funzione solo due ore al giorno. Evitatelo se potete.

Patologia trattata
Fratture multiple.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Dopo 7 ore ancora devono chiamarmi

Sono 7 ore che aspetto che mi chiamino dal pronto soccorso. Sono invalido al 100 x100 e ho i polmoni che mi vanno a fuoco.. Chissà quando andrò via. Poi dicono che la gente si innervosisca.

Patologia trattata
Sospetta pleurite.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Pessima esperienza di PS

Dopo 4 giorni mio padre, che riporta emorragie da trauma cranico, è ancora in pronto soccorso in attesa di essere assegnato al reparto. Peraltro è positivo al Covid, è stato lasciato 48 ore senza cibo e non gli è garantita alcuna assistenza, se non il trasporto al momento delle Tac di controllo.
Nessun medico dà informazioni e, anche se si va in presenza, i medici non riferiscono nulla ai familiari. A noi si sono limitati a dire: vostro padre è cosciente, chiedete a lui.
Firmerò il prima possibile per portarlo via e diffiderò la direzione sanitaria.

Patologia trattata
Emorragie da trauma cranico.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Ringraziamento

Ho 87 anni e non sono mai stato ricoverato presso il Gemelli.
È stata una esperienza piacevole. Intendiamoci, anche perché in codice giallo le mie ore di attesa in pronto soccorso le ho fatte, ma questo mi ha consentito di osservare a lungo il lavoro di giovani medici (perlopiù del gentil sesso, se così si potesse ancor dire), di infermieri e altri addetti. Non si fermano un attimo e il loro daffare appare esperto, disinvolto e compiuto. Potrei, ma non la faccio ulteriormente lunga. Trascorsa la notte in accertamenti, sono stato dimesso con una cartella clinica che attestava un numero di esami vasto, preciso e attestante. E per mia fortuna e detto fuori dal contesto di esito positivo, pur non mancando l'invito di una giovane dottoressa di ricorrere nuovamente a loro in caso di denegata necessità.
Grazie Gemelli e buon lavoro.
Dott Paolo Emilio Traina.

Patologia trattata
Sospetto improvviso collasso.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
3.0

Pronto soccorso da migliorare

Mi sono recata al pronto soccorso con mia figlia che aveva dolori alla schiena per una cisti ovarica di 5 cm.
Siamo arrivate alle 14.30 e mia figlia, dopo un'ora, è stata chiamata.
Io sono rimasta in attesa fino alle 3.00 di notte!!!
La ragazza non ha mangiato, le hanno dato solo una bottiglietta d'acqua.
Mia figlia ha avuto poi un'assistenza ottima all'interno dei reparti, ma il pronto soccorso lo abbiamo trovato pessimo, con una stanza d'aspetto con 30 sedie, bagni sporchi e un triage da rivedere.. Mi rivolgo a chi di competenza per far migliorare questa situazione assurda di un complesso ospedaliero rinomato in tutta Italia.
Posso concludere che solo se sei un Papa puoi andare al Gemelli senza passare per il purgatorio del pronto soccorso.

Patologia trattata
Cisti ovarica.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Assurdo.

Premesso che sono un trapiantato di fegato e per esperienza personale l'ospedale Gemelli di Roma è secondo me una eccellenza della sanità italiana, sono rimasto sconcertato e impaurito dal PS dello stesso, dove sabato 5 marzo 2023 mi sono recato alle ore 23.00 dopo che erano 24 ore che vomitavo bile e quindi mi ero disidratato.
Appena mi sono identificato mi hanno messo seduto su una sedia a rotelle cacciando categoricamente fuori mia moglie, che in quel momento era l'unico sostegno che avevo. Dopo aver aspettato circa 1 ora e altre 3 scariche di vomito in un secchio davanti a 10 persone, mi hanno chiamato per il triage e fatto entrare all'interno del PS, dove una dottoressa mi ha visitato e fatto fare i prelievi del sangue. Mi fanno mettere su una barella e il portantino mi dice di togliere gli slip, i pantaloni e le scarpe perché doveva mettermi un pannolone; a questo punto gli dico che io cammino e posso muovermi e che non serve il pannolone perché se devo, vado in bagno autonomamente. Mi risponde che è una regola e fanno tutti così, penso che è assurdo ma è talmente forte il dolore che lascio andare per non polemizzare.
Nel giro di 3 ore mi fanno lastra al torace, altre analisi del sangue, mi montano un sondino nasogastrico, mi fanno una ecografia addominale, una gastroscopia e una TAC, quindi ancora una gastroscopia poi un ECG e un ecocardiografia, pertanto posso dire che sono stati tempestivi e veloci su tutte le prestazioni. Dopodiché, da trapiantato, sono stato abbandonato su una barella per due giorni attaccato ad altre 100 persone (posso rendere l'idea identificandomi in una di quelle pecore che si incontrano sui camion in autostrada nel periodo della transumanza).
In questi due giorni ho pensato anche di firmare la cartella clinica e andare da un'altra parte, ma mi sono reso conto che non avevo vestiti nè scarpe per andare, ero praticamente "sequestrato" al pronto soccorso dell'ospedale. Dopo due giorni mi hanno portato al reparto Trapianti, dove mi hanno curato per il vomito e nel frattempo hanno scoperto che avevo chiusa la vena aorta con un infarto in corso.
Questo è a mio avviso veramente assurdo rispetto all'umana condizione e, parlando di me, sto parlando di altre 100 persone, che chi più o chi meno sono in condizioni di bisogno.

Patologia trattata
Vomito biliare in trapiantato di fegato; infarto.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Ricovero al PS

Il pronto soccorso del policlinico Gemelli è allucinante, soprattutto se paragonato ai reparti più che funzionanti del medesimo ospedale. Oltre ad essere sporco e male organizzato, ha dei tempi di attesa biblici in relazione alle esigenze dei pazienti con ricoveri in reparto anche oltre 48 ore.
Una delusione totale.

Patologia trattata
Cirrosi.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Trauma post caduta

Mio padre è entrato per un trauma post caduta con codice giallo ed è morto dopo 3 notti di permanenza in quella babele. Aveva solo una lieve afasia post traumatica, ma nell'impossibilità di poterlo vedere e di verificare le sue condizioni, non ho potuto nemmeno portarlo a casa o in altra struttura. Non so se abbia mai preso i suoi farmaci, non mi sono stati restituiti neppure gli esami che avevamo fatto subito dopo la caduta (TAC ed esami del sangue) in altra struttura ospedaliera il giorno prima (e che non evidenziavano nulla di grave). Il suo pigiama, la canottiera, sono stati tagliati come si fa nei recuperi in extremis o d'urgenza.
Mi hanno fatta entrare solo quando la situazione era decisamente compromessa. Dopo due parole - "portami via" - papà ha avuto un attacco epilettico grave ed è deceduto dopo poche ore. In pratica quando lo hanno inviato al reparto, dopo tre notti passate su una barella, ci è andato solo a morire..
In questo PS io neppure lontanamente ho trovato qualcosa di simile ad un pronto soccorso civile.

Patologia trattata
Leggera afasia post trauma da caduta.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Pronto Soccorso Covid

Esperienza al Pronto Soccorso COVID Gemelli.

Abbandonata in un angolo del pronto soccorso per tre giorni. Saltuariamente hanno rispettato la mia indispensabile terapia. Mi hanno fatto due sacche di soluzione fisiologica vista la disidratazione, le analisi e la lastra, dopo due giornate fatta flebo di antivirale COVID.
Riferivo ad un dottore della grossa e dolorosa difficoltà a deglutire e mi consiglia uno spray (!!!) mai consegnato.
Con il mio problema alle ossa sono stata 3 giorni su una vecchia lettiga di ferro con un materassino inesistente, la prima notte coperta con il mio giaccone per mancanza di coperte.
Le due sale degenze 8 e 9 lontanissime dalla medicheria, in una bolgia infernale, con gente che urlava, infermieri che non rispondevano, non venivano (non per colpa loro, ma travolti dalla situazione inenarrabile).
Così come concepito senza alcuna guida, controllo e responsabilità è una struttura incomprensibile. Carenza di assistenza ai pazienti. Sporcizia e assenza di qualsiasi misura di igiene.
Visto che al terzo giorno i pazienti prima e dopo di me sono stati trasferiti ai reparti, disperata e malandata peggio di quando sono entrata, ho chiesto di firmare per andarmene; prima sono stata apostrofata maleducatamente da un infermiere, alle mie insistenze e agitazione, come per incanto sono stata inviata al reparto.
L'esperienza più irreale della mia vita.
Al reparto Malattie Infettive sono stata curata e assistita in maniera eccellente, anzi: qui ringrazio il bravissimo Dott. Sangiorgi, gli infermieri e gli ausiliari: grazie di cuore a voi tutti.

Patologia trattata
Covid (in malato oncologico).
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Il malato, questo sconosciuto

Attese snervanti, mancanza di comunicazione.

Patologia trattata
Sepsi.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Grazie a dei medici speciali

Vorrei ringraziare la dottoressa Marzia Giordano che mi ha accolta in pronto soccorso Covid. Avevo tutti i sintomi da Covid e la febbre a 38. In maniera molto scrupolosa mi ha fatto fare tanti esami e aggiornamenti, vista la mia complessa situazione con un intervento di Endosleeve e un idrocefalo per acquedotto di Silvio. Volevo ringraziare anche la dottoressa Giulia Bosco, la dottoressa Federica Manca e la dottoressa Roberta di Luca, Alberto Manno e Kadhim Cristina. Sono stata molto male con il Covid, ma ho trovato delle dottoresse eccezionali.
Grazie infinite di cuore.

Patologia trattata
Covid 19.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Grazie per dei dottori speciali

Vorrei ringraziare la dottoressa Marzia Giordano per avermi salvato la vita. In maniera molto scrupolosa mi ha fatto fare mille esami e accertamenti, tra cui una Tac con contrasto.
Ha intercettato la mia embolia polmonare.
Un ringraziamento particolare all’infermiera di riferimento Antonella Baraglia. Mi ha aiutata e supportata fisicamente e moralmente (è stata speciale in ogni momento drammatico della mia convalescenza).
Grazie al Gemelli ed alla sua equipe di Medicina d’Urgenza e Pronto Soccorso, soprattutto al dottore Lorenzo Capaldi.

Patologia trattata
Embolia polmonare.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Accoglienza, disponibilità, assistenza

Ho fatto il triage sabato 21 maggio u.s. intorno alle 16:40 per amnesia insorta in mattinata e durata un paio di ore. Già l'operatore di Triage Adamo Giovanbattista è stato gentilissimo e disponibilissimo. In visita, la dottoressa Saviano Luisa con la sua assistente Maria sono state molto gentili e mi hanno messo a mio agio, mi hanno fatto fare i controlli necessari - analisi del sangue- Tac- visita neurologica con il dott. Iorio Raffaele anche in breve tempo, visto che alle ore 20:00 mi hanno consegnato la cartella clinica di pronto soccorso.
Volevo ringraziare tutti per l'attenzione che mi hanno dedicato.

Patologia trattata
Amnesia e picco pressorio - diagnosi: ischemia transitoria.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Esperienza in PS

E questo ospedale sarebbe tra i migliori al mondo? Fatevi un giretto al pronto soccorso, poi ne riparliamo. Pessimi sotto tutti i punti di vista.

Patologia trattata
Enfisema polmonare.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Celerità, competenza e cuore

Ho fatto l'accesso al PS il 28 gennaio. Ringrazio la dott.ssa Angela Novelli per essersi presa cura di me e per avermi, in modo rapido, orientata al POD.
Il grazie va anche agli infermieri, ricordo solo il nome di Lucia e Giulia, e tutti coloro che hanno mi hanno assistita in quella tarda mattinata del 28 gennaio.

Patologia trattata
Massa addominale.
Voto medio 
 
4.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Blocco urinario

Il mio problema è stato risolto dopo ore di sofferenza, cosa che si poteva risolvere in un attimo.

Patologia trattata
Blocco urinario.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

VERGOGNOSO

Mia madre anziana con un problema cognitivo e con uno scompenso cardiaco, è stata ricoverata al Pronto soccorso e tenuta lì 5 giorni in attesa di letto. Nessuno poteva entrare e nessuno poteva avere informazioni fuori dagli orari permessi per telefonare, esclusa la domenica tra l'altro. Non si sa se le siano stati somministrati i farmaci che le servivano, se ha mangiato e se è stata assistita. Al momento di portarla finalmente in un reparto, era in fin di vita, sporca di sangue e altro, vestita come 5 giorni prima, non parlava, era in stato quasi comatoso, con la saturazione ossigeno bassissima e dopo 10 giorni è morta per complicanze. Nella cartella clinica che abbiamo avuto dopo molti mesi non c'è traccia di quello che è successo al pronto soccorso. Una vergogna! Almeno chiamassero i familiari per portarsi a casa il malato prima di farlo ridurre così. Mia madre è morta, ed anche da sola, visto che per stare attenti al Covid dopo il pronto soccorso è stata sola in reparto, dove è stata curata sì, ma in extremis - e noi non potevamo stare con lei che ci cercava e ci chiedeva di tornare a casa.
L'ospedale del Papa...

Patologia trattata
Scompenso cardiaco.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Quasi abbandonato con 5 fratture su una barella

Abbandonato in un angolo del pronto soccorso per tre giorni. Si sono sempre dimenticati la terapia, mi hanno fatto disidratare pericolosamente non dandomi la fisiologica ed avendo io una mobilità pari a quasi zero. Pochissima assistenza nella degenza. Mi hanno invece fatto tutte le analisi e gli accertamenti necessari. Una vera sofferenza che si è sommata alla sofferenza dovuta al trauma.

Patologia trattata
3 fratture vertebrali, 2 fratture alle costole, 1 frattura al dito.
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
4.0

Girone dantesco

Sono arrivato il 20/06 alle 6.00 di mattina con un dolore toracico e con una scintigrafia fatta in precedenza che evidenziava una lieve ischemia. Fatti tutti gli accertamenti, la dottoressa faceva richiesta di una coronarografia.
Sono stato 3 giorni e 3 notti su una barella in una bolgia infernale, con gente che urlava, infermieri che non rispondevano (non per colpa loro, ma con 140 persone da seguire di più non potevano fare) e alla fine, stremato, decido di firmare contro il parere del medico, esco e mi reco al vicino San Filippo Neri. Arrivato in ospedale, appena avuto l'esito del tampone, circa tre ore dopo mi trasferivano in reparto e la mattina dopo eseguivano la coronarografia, mandandomi poi a casa il giorno dopo.

Patologia trattata
Ischemia coronarica.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Pronto soccorso ostetrico

Negativissimo purtroppo il mio approccio con l'ospedale Gemelli.
Recatami al PS ostetrico, sono stata trattata con estrema maleducazione e arroganza dalla dottoressa in turno, della quale purtroppo non ricordo il nome. Secondo lei ho rubato tempo sia a lei che alle pazienti che davvero avevano bisogn,o perché il mio caso non era neanche da codice bianco, ma proprio non classificabile; quindi mi ha trattata con poca professionalità e non mi ha tranquillizzata per niente, anzi: mi ha solo messo ancora più ansie. Assolutamente voto negativo.

Patologia trattata
Lievi perdite in gravidanza.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Non sono i medici a salvarti la vita ma la fortuna

Soltanto la fortuna ti assiste per uscire dal pronto soccorso con le tue gambe? Ho avuto un ictus e mi hanno abbandonata in PS per tre giorni senza farmi esami, per poi trasferirmi alla clinica San Raffaele, dove però non hanno apparecchiature diagnostiche. Ho dovuto ricorrere al privato per fare tutti gli accertamenti.

Patologia trattata
Ictus.
Voto medio 
 
4.3
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Una notte al pronto soccorso

Sono stato trasportato in stato di incoscienza a causa di un trauma stradale alle 08.20.
Entro due ore ho fatto TC con mdc, Ecocardio, prelivi multipli, EKG e visita clinica accurata.
Tenuto in osservazione tutta la notte in barella, ho eseguito la TC di controlli il mattino successivo alle 08.30.
Ho riscontrato straordinaria umanità e competenza in tutti gli operatori.
La dottoressa Luisa Saviano, che peraltro conoscevo, è stata fantastica con me come con tutti i pazienti.
Premetto e sottolineo che l’emergenza che viviamo è cento volte più grave a livello di saturazione di quanto non dica la TV.
Grazie a tutti.
Medici, infermieri, OSS e personale in genere: lavoratori instancabili ed entusiasti!!

Patologia trattata
Trauma cranico commotivo + trauma toracico.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Disorganizzazione PS

Mia madre 85 anni, invalida al 100%, è arrivata al PS mandata dal Cristo Re per fare una ecoendoscopia la mattina alle 8.00.
Noi, fuori, non abbiamo più avuto notizie per 12 ore, dopodiché, grazie alla sensibilità di un infermiere, siamo riusciti tramite cellulare a parlare con lei, ma senza sapere cosa le avessero fatto poiché lei non è stata in grado di dircelo. La mattina successiva abbiamo saputo, ma solo perché abbiamo casualmente incontrato la Dottoressa che le doveva fare l’esame, che lo stesso era stato eseguito e la notte era stata ricoverata in un reparto. A metà mattinata siamo stati contattati dal medico del reparto perché veniva dimessa... Vale a dire che sarebbe potuta tranquillamente tornare a casa il giorno prima dopo aver fatto l’esame....
Siamo dovuti andare a cercare i suoi effetti personali perché nessuno sapeva nulla; per fortuna ritrovato tutto, tranne gli occhiali che, nonostante mia mamma avesse avvertito i portantini delle pulizie, sicuramente sono stati buttati tra la biancheria sporca.
Capisco il periodo Covid-19, rilevo la professionalità dei medici, ma non posso non rilevare una totale assenza di riguardo verso i pazienti, abbandonati per ore, in particolare se anziani, ed i loro familiari.
Basterebbe adibire una persona addetta a fornire informazioni sullo stato di salute dei propri cari.

Patologia trattata
Tumore pancreas.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Lentezza e ancora lentezza

Da sempre andiamo al pronto soccorso al Gemelli e da sempre c’è lentezza nel reperire i medici, nel far visitare i pazienti e nel fare analisi e ricevere i referti. Mia madre, entrata per dolori alla cervicale e giramenti di testa alle 14.00, fatta una Tac (inutile perché mia madre è seguita dal CEMI) alle 22.00, il risultato ancora non era pervenuto il giorno dopo alle 9.00. Nessuna decisione in merito, ignorata dai medici: è una paziente con Alzheimer e per i familiari nessun supporto (neppure una sedia) e continuamente mandati via. Abbiamo dovuto firmare per portarla a casa senza un nulla di fatto. Troppa gente, troppe mancanze di informazioni dirette (nessuno sa mai niente): dovrebbe essere un centro avanzato? Sembra quasi che manchi di qualsiasi logica e comunque scomodo per i famigliari.
Parcheggio a 3 € l’ora!!! Basta!

Patologia trattata
Capogiri e vomito in paziente con Alzheimer.
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Che vergogna!

Sono arrivata al PS sabato pomeriggio alle ore 17:30 a causa di un forte dolore toracico puntorio a sinistra che si irradiava alla spalla, alla schiena e allo stomaco; inoltre con una frequenza di 130 bpm. Mi viene dato il codice giallo e aspetto dolorante il mio turno in piedi. Il pronto soccorso è stracolmo, non ci sono sufficienti posti a sedere, le persone sostano nei corridoi di ingresso impedendo una scorrimento agevolato dei pazienti arrivati in ambulanza, sembra più un campo base anziché un pronto soccorso, c'è confusione, disordine, mancata organizzazione e poco, ma davvero poco, personale sanitario. Addirittura arrivano zingari che fanno il triage senza alcuna precauzione sanitaria. Dopo un'ora e mezza di attesa con il codice giallo, avverto gli infermieri che il dolore è aumentato e vengo trasportata d'urgenza per un ECG in sala rossa, dove un'infermiera lancia un battuta dicendo "è un urgenza con 130 bpm? Mica ha 150". Mi posizionano gli elettrodi e l'ECG non parte perché posizionati male e non tutti allacciati, mi compaiono nel frattempo macchie rosse sul petto e divento viola in viso, sintomi che dagli infermieri vengono esasperati e mi fanno molto preoccupare avendo 20 anni. Vengo trasportata in area gialla per rimanere "sotto osservazione" così dicono, ma di osservazione non ce ne è neanche l'ombra. Qui, barelle allo sbaraglio, lasciate nel caos più totale, ci si scontra come se si giocasse alle auto da scontro e si viene lasciati del tutto abbandonati a se stessi. In tutto ciò non si è mai fatto vedere un medico, se non dopo tre ore alla fine della mia terribile e sofferta dimissione. Mi chiedo come sia possibile che un paziente trasportato d'urgenza in sala rossa possa non essere visitato immediatamente da un medico d'area! Nel frattempo il rossore e le macchie aumentano, comincio ad avere la vista offuscata, mal di testa, senso di svenimento, difficoltà a parlare e giramenti di testa. Ho avuto un attacco di pressione alta mai avuto prima d'ora, neanche riconosciuto dai sanitari che non mi hanno nemmeno controllato la pressione arteriosa. Mi vengono fatti i prelievi e non oso descrivere come, l'infermiera mi ha creato un ematoma enorme (è un peccato non poter caricare fotografie). In tutto ciò mancano igiene, assistenza e professionalità. Avrei ancora altro da dire ma non basterebbe questa pagina. Sono stata dimessa alle ore 21:00 dopo essermi consultata FINALMENTE con un medico.

Patologia trattata
Dolore precordiale.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Meno male che c'era la Dott.ssa Saviano

Mi sono recata al pronto soccorso perché pensavo di avere o varicella o un herpes, facilmente visibile visto che sembravo Bubble Bobble.
Conviene andare a piedi o in taxi, altrimenti si rischia di non entrare mai visto che parcheggiare è un gioco advance..
Entro e mi sento come in una entrata del cinema dopo un film: affollata e puzzolente...
Vado al famoso triage. aspetto il mio turno appoggiata sulle mie ginocchia perché nervosa. febbricitante e piena di pustole doloranti. Vi consiglio anche di portarvi una sedia, se non riuscite a stare in piedi...
Poi compare l'addetta al ricevimento pazienti, chiedendomi cosa avessi. Io, Bubble Bobble, ho detto "penso varicella" e dopo aver fatto un bello starnuto quasi addosso, mi misura la temperatura. Ok, mascherina, mi mette in una stanza in isolamento dicendomi di non preoccuparmi che anche il marito aveva avuto la varicella. Codice verde. Chiedo di andare in bagno e mi viene proibito, dicendomi che ho una malattia infettiva. Dopo circa 40 minuti di attesa vado in bagno e forse era meglio farsi pipì addosso... Una puzza di feci incredibile. Ritorno in isolamento e aspetto 50 minuti. Arriva la dottoressa Saviano Luisa, unico elemento positivo e risolutivo della situazione, mi visita, mi chiede anamnesi e mi dice che ci vuole qualche ora per le analisi, o potrei ricoverarmi in quanto solo la mattina c'è l'infettivologo. Io decido di aspettare... Dopo altri 40 minuti arrivano 2 giovani infermieri; solitamente i prelievi li fa sempre chi ha poca esperienza, infatti la giovane ragazza cerca una vena sul polso, il collega le fa notare che non va bene, indicandole dove prelevare il sangue. Dopo il prelievo, fatto malissimo, ha quasi collassato la vena... un livido nero e la vena gonfissima... per 1 giorno e mezzo non sono  riuscita a muovere il braccio.
Mi comunicano che ci vogliono circa 5-6 ore per i risultati delle analisi, quindi significa che sarei uscita dalla stanzetta di isolamento verso le 3.00 o le 4.00 di notte. Decido saggiamente di andare via, pentitissima di esserci andata (per non parlare del prelievo...). Firmo con la Dott.ssa Saviano, che mi ha fatto un'ottima prescrizione, infatti sono in via di guarigione. Quindi in conclusione, se vi sentite male non andate al Gemelli, oppure se andate chiedete della Dott.ssa Saviano.

Patologia trattata
Varicella o herpes.
Voto medio 
 
4.3
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Ictus

Un grazie particolare agli infermieri del triage che domenica hanno immediatamente capito la situazione di mia madre e ai dottori Della Marca e Morosetti: neurologi competenti e attenti, oltre che altamente professionali.
Una eccellenza italiana.
Luciani Colomba

Patologia trattata
Ictus.
Voto medio 
 
1.3
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Pessima esperienza

L'assistenza infermieristica e' pessima. Hanno fatto chiudere il drenaggio biliare a mio figlio perche' non e' mai stato guardato - nonostante i miei solleciti a valutarlo. Gli hanno fatto venire una piaga da decubito.

Patologia trattata
K pancreas.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Dovrebbe essere chiuso

Triage incomprensibile. Assenza di assistenza ai pazienti. Maleducazione. Sporcizia e assenza di qualsiasi misura di igiene. Disattenzione e negligenza. Attesa infinita in una sala aperta ai barboni che dormono e bivaccano di notte in un luridume immondo con servizi igienici maleodoranti e sporchi, inutilizzabili. Tempo trascorso in p.s. 11 ore. L'esperienza più irreale della mia vita. Una per tutte: tentativo di inoculare un farmaco che già avevo assunto autonomamente nell'attesa, perché stavo male nonostante lo avessi fatto presente al medico di turno. Assenza di privacy e di informazioni sui tempi di attesa e sulla priorità assegnata.

Patologia trattata
Dolori addominali.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Pessimo

Episodio successo il 29 giugno 2017.
Viene portato d'urgenza mio padre dal Don Gnocchi, dove era ricoverato per riabilitazione post frattura femore, per sospetta broncopolmonite. Quando arrivo mi dicono che stava facendo accertamenti e che sarei stata chiamata dal medico; cosa mai avvenuta. Verso le 2.00 di notte sento chiaramente mio padre lamentarsi. Entro e lo vedo in un angolo mezzo nudo, agitato e senza ossigeno (erano già 4 giorni che lo aveva fisso). Lo calmo e tento di parlare con qualcuno, ma il medico referente mi caccia in malo modo "mi accontenta mettendo l'ossigeno a mio padre" (doveva essere lei a capire che aveva difficoltà a respirare, non io a dirglielo) e mi dice frettolosamente che aveva una banale infezione e che dopo un paio di giorni sarebbe ritornato al Don Gnocchi.
Mio padre muore dopo neanche 12 ore dalla visita di questa dottoressa.
Trattamenti approssimativi, maleducazione, ma prima di tutto non rispetto per il malato.

Patologia trattata
Broncopolmonite e successivo edema polmonare.
Voto medio 
 
1.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Pessimo sabato

Oltre sei ore di attesa per poi essere visitata da un medico molto scortese. E dopo altre 3 ore per fare una lastra. Per non parlare della sala d'attesa, sporca e che dopo le 20.00 diventa un dormitorio di senza tetto.
Comunque ho passato tutto il sabato pomeriggio e la sera al PS per non risolvere nulla...

Patologia trattata
Frattura gomito.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Tempistiche..

Giunti poco dopo le 16.00 da Civitavecchia, con mia figlia che a febbraio è stata in rianimazione con sepsi e sospetta CID (in quella occasione presa letteralmente per i capelli), l'abbiamo portata d'urgenza per sintomi analoghi ai precedenti, molto impauriti da un probabile ripetersi dell'evento.
Ore 22.00: lei su una barella con flebo non si sa di cosa, e dopo quasi 6 ore ci sentiamo sempre rispondere "quando arrivano le analisi vi chiamiamo". Quasi 6 ore, dico 6, e ancora tremiamo al pensiero di ciò che abbiamo vissuto 9 mesi fa...
Questa è la sanità che paghiamo per noi e per chi non la paga!

Patologia trattata
Dolori lancinanti allo stomaco.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Bravi

Buona struttura che tratta milioni di casi l'anno. Ottima la pediatria, quasi una eccellenza, con personale medico ed infermieristico squisito in tutte le sue unità.

Patologia trattata
Gastroenterite acuta.
Voto medio 
 
4.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Grazie e mille volte grazie

Ho rimandato questa recensione per quasi due anni e me ne scuso anche solo virtualmente con i diretti interessati. Qualcosa dentro di me voleva allontanare il ricordo di un mese di grandissima preoccupazione per mia mamma Anna R., che nell’agosto 2015 aveva 83 anni. La mia gratitudine va innanzitutto ai medici e all’infermiere del pronto soccorso del policlinico Gemelli che hanno salvato mia mamma dalle conseguenze di uno shock settico a sua volta dovuto ad un’infezione renale. La Dott.ssa Luisa Golia, il Dott. Davide Marsiliani, insieme all’infermiere Alfonso Piano, non hanno mai lasciato mia madre per ore e ore combattendo per lei e insieme a lei l’infezione e le sue temibili conseguenze. Quello che ha colpito noi familiari è stata la loro abnegazione: non hanno mai mollato! Si sono alternati l’uno dopo l’altro accanto a lei. Se mia madre oggi è viva è solo grazie a loro e alla loro tenacia, perché la situazione era veramente disperata e mia mamma conserva un ricordo affettuosissimo di questi tre professionisti. Se per caso doveste mai leggere queste righe, sappiate che non passa settimana senza che lei vi benedica.
Vogliamo anche ringraziare il Dott. Andrea Lupascu e la Dott.ssa Federica Cutillo e tutti gli infermieri del decimo piano che hanno seguito mia madre dopo che dal pronto soccorso è arrivata in reparto e che l’hanno rimessa in piedi. Precisi, accurati, non hanno lasciato mai nulla al caso, hanno indagato e curato ogni conseguenza dello shock settico. Grazie a tutti.

Patologia trattata
Shock settico.
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