Dettagli Recensione

 
Ospedale di Carbonara di Bari
Voto medio 
 
3.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Competenza medica a fronte dei disagi logistici

Quella che vorrei condividere con chi legge è una vicenda che non ha nulla di straordinario, se fossimo realmente quel Paese industrializzato e civile che partecipa ai tavoli dei potenti del mondo. In realtà viviamo in una società che per contenere la spesa pubblica, è costretta a tagliare indiscriminatamente i servizi nel solco di quelle regole emanate in quei palazzi distanti dal vivere comune. Sicché, in ambito sanitario ad esempio, quando ci si trova imbrigliati in una emergenza che può costare la vita si tocca con mano e con la propria pelle gli effetti di quelle regole che infliggono austerità sociale per onorare quel patto di stabilità economica che lede anche i diritti costituzionali dei cittadini del nostro Paese debitore.
La sanità pubblica è uno dei capitoli di spesa più rilevanti del welfare, gli effetti dei tagli sono evidenti quando si fa capolino per prenotare un controllo medico, visti i prolungati tempi di attesa, ancora peggio in caso di ricovero.
Colpevolizzare i medici e tutto lo staff sanitario se nelle strutture pubbliche c’è evidente un decadimento dei servizi offerti riesce facile, specie se gli effetti dei tagli imposti dalla spending review ricadono come una mannaia in tutti i settori ospedalieri.
In antitesi alle premesse, nel caso che sto per citare, vorrei esprimere una nota di merito per tutto lo staff medico ed infermieristico dell’ospedale di Venere di Bari del reparto di Neurologia il quale in un evidente disagio strutturale nel plesso in cui operano, nonostante le carenze di organico e le difficoltà organizzative in relazione agli accertamenti diagnostici da far eseguire ai pazienti ricoverati, seguono con grande impegno e professionalità i degenti. Non sono eroi, fanno parte di quell’Italia silente e lavoratrice che riceve sulle proprie spalle i contraccolpi di una riorganizzazione pensata al risparmio delle risorse, ma che non scalfisce minimamente i veri sprechi e le posizioni di privilegio. Io sono stato testimone del loro lavoro per un serio problema di salute che ha interessato mia madre, ed ad essi va tutta la mia personale stima e simpatia.
Queste poche righe per evidenziare che nella sanità, come in altri settori del pubblico, non tutto è perso, c’è il fattore umano e professionale che ancora si distingue; peccato che in questo sistema ” italiota” il merito non faccia tendenza.
Sebastiano Abbrescia

Patologia trattata
Ischemia.

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