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Dopo esser stato ricoverato negli anni '80 presso gli ospedali Malpighi-Bologna e Sant'orsola-Bologna, ho deciso, per una fatto prettamente logistico (risiedo a Cesenatico), di farmi seguire nella cura della mia patologia dal reparto di nefrologia di Cesena. Qualcuno allora mi disse:"Passi da un ospedale "universitario" ad uno di provincia, sei sicuro di far bene?" Mai un opinione si rivelò essere più sbagliata. Infatti fin da subito ebbi l'impressione di trovarmi in un ambiente completamente diverso da quello dei due ospedali precedenti (anche se al Sant'Orsola ero stato abbastanza bene), con un rapporto medico/paziente decisamente più minuzioso ed accurato, da diventare, col passare del tempo, quasi familiare. Ricordo, tanto per fare una citazione, che pochi giorni dopo il mio ricovero il primario, dottor Feletti, senza che io gli chiedessi niente mi chiamò da parte e mi disse: "Ti vedo un po' preoccupato, devi stare tranquillo perchè per ogni cosa ci mettiamo una pezza". E quando mai il primario di un reparto ospedaliero ti viene a cercare e ti infonde così tanta fiducia e serenità da farti andare incontro a tutto quello che "sai che un giorno arriverà" (dialisi e trapianto) con così tanta tranquillità? Da quel momento sono passati ormai due decenni (e pure la dialisi ed il trapianto) ma le cose in nefrologia a Cesena non sono cambiate: sempre grande competenza e professionalità da parte di tutta l'equipe medica ed infermieristica del reparto e del day hospital (dove l'infermiera che lo dirige, Signora Donatella Paolini, è un vero e proprio angelo custode per noi pazienti), sempre però con quel rapporto così diretto e cordiale col paziente da farti quasi sembrare d'essere, invece che in un ospedale, tra le mura amiche di casa propria.