Cardiochirurgia San Raffaele

 
4.8 (167)

Recensioni dei pazienti

4 recensioni con 2 stelle

167 recensioni

 
(152)
 
(7)
 
(4)
 
(4)
1 stella
 
(0)
Voto medio 
 
4.8
 
4.9  (167)
 
4.8  (167)
 
4.7  (167)
 
4.7  (167)
Torna alla scheda

Filtra per malattia, intervento, sintomo

Voti (il piu' alto e' il migliore)
Competenza
Assistenza
Pulizia
Servizi
Commenti
Informazioni
Inviando il modulo si dichiara che quanto scritto corrisponde al vero e si assume responsabilita' legale in caso di commenti falsi. L'invio di commenti non veritieri positivi o negativi costituisce reato.
4 risultati - visualizzati 1 - 4  
 
Per Ordine 
 
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Sostituzione valvola aortica TAVI

Il Dottor Francesco Maisano viene presentato sul sito del San Raffaele di Milano come uno “tra i massimi esperti mondiali di patologie tricuspidali”.
Mia madre, all’età di 78 anni, dopo essere stata brevemente visitata dal Prof. Ottavio Alfieri, necessitando di sostituire la valvola aortica si sottoponeva, su indicazione del Prof. Alfieri, all’intervento di sostituzione di tale valvola con procedura transcatetere (TAVI); procedura che, però, il Prof. Alfieri non esegue; mia madre è stata quindi operata di TAVI dal Dott. Francesco Maisano, in qualità di primo operatore, presente il Dott. Nicola Buzzatti in qualità di secondo operatore.
Il Prof. Alfieri aveva descritto tale procedura come una procedura meno invasiva rispetto alla procedura tradizionale e aveva prospettato un ricovero di 5 o 6 giorni dopo di che, quasi sicuramente, non sarebbe occorsa la riabilitazione post operatoria; le cose sono andate molto diversamente da quanto prospettato, infatti mia madre ha potuto tornare a casa solo dopo un mese dall’intervento e certamente non in buone condizioni, e ciò nonostante i 18 giorni di riabilitazione presso una clinica ad Arco di Trento che sono seguiti ai 13 giorni di ricovero al San Raffaele; altroché 5 o 6 giorni…
Dopo tale intervento mia madre, che prima dell’intervento stava bene, non è più stata bene ed è deceduta dopo soli 10 mesi, passandone più di 4 ricoverata in varie strutture, con gravi tribolazioni fisiche e morali che mai aveva provato prima in tutta la sua vita.
Pochi giorni prima del decesso, quando ormai le condizioni di estrema fragilità in cui si trovava mia madre non consentivano di intervenire chirurgicamente per la riparazione, si documentava, peraltro solo occasionalmente, con TC: “in esiti di TAVI” una “marcata dilatazione dell’aorta ascendente (circa 7,4 x 6,8 cm)” con “reperti sospetti per dissezione aortica”.
Ritengo che se il Prof. Alfieri avesse operato mia madre con la tecnica di cui è capacissimo, quella che prevede la sternoctomia e la circolazione extracorporea, mia madre si sarebbe ripresa e sarebbe ancora in vita.
Se la dissezione (lacerazione) aortica è una delle possibili complicanze della TAVI, allora mi chiedo perché al San Raffaele, attese anche le condizioni di debolezza in cui si trovava mia madre dopo l’atto chirurgico, non abbiano eseguito esami diagnostici mirati ad escludere tale complicanza; perché? Forse le condizioni in cui si trovava dopo la TAVI non erano sufficientemente gravi da far sospettare ai medici tale circostanza? Non si erano accorti della differenza nel suo stato di salute prima e dopo l’intervento, considerando che all’ingresso in reparto stava bene? Mi chiedo, inoltre, come tale, rara, complicanza abbia potuto verificarsi presso un ospedale che si ritiene essere uno dei migliori in Italia e a mani di un chirurgo, che non ricordo sia passato in visita dopo l’intervento, che sul sito di tale ospedale viene descritto come uno “tra i massimi esperti mondiali”.
La TAVI, pur essendo un intervento chiaramente delicato, è attualmente considerato sicuro, se eseguito da mani esperte; infatti so di persone più anziane di mia madre che sono state operate con tale tecnica in ospedali considerati molto meno importanti del San Raffaele, che si sono riprese bene e sono ancora in vita a distanza di anni.
Ogni lettore, intendendo bene il mio racconto, farà le proprie considerazioni ed eventualmente prenderà le proprie decisioni.

Patologia trattata
Insufficienza aortica.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

SOSTITUZIONE VALVOLA AORTICA E BYPASS

Esperienza davvero negativa. Mia madre è stata operata nel 2011 per sostituzione di valvola aortica e 2 bypass. Era reduce da un infarto nel 2009 con applicazione di 2 stent. Questo intervento era stato concordato con il Prof. Alfieri in persona, ma, il giorno prima dell'intervento, ci siamo trovate a dover decidere se valvola meccanica o meno, e siamo state informate dei bypass. Irrilevante il fatto che mia madre sia stata letteralmente sfregiata alla gamba per prelevare l'aorta (anche se.. in tempi di chirurgia mininvasiva, fa specie...) rispetto al fatto che, a 4 mesi da questo intervento molto lungo e complesso, si è chiuso uno dei 2 bypass ed è stata per morire per un secondo infarto! Intervento d'urgenza a Roma stavolta, con applicazione di ben 8 stent!
Sono tante le domande a cui ancora non trovo risposta, purtroppo... a cui neanche il grande prof. è riuscito a dare risposta.

Cordialmente, Virginia

Patologia trattata
Aneurisma aortico e aterosclerosi.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Delusione totale!

Dopo aver effettuato una visita privata dal primario, dietro suo consiglio mia madre è stata ricoverata per accertamenti. Dopo una settimana ci viene frettolosamente riferito dal Professore (per altro in corridoio) che la paziente necessitava di un intervento non particolarmente complesso e comunque consigliato in quel momento, date le buone condizioni di salute della stessa. Fiduciosi della diagnosi fatta e della sua ben nota esperienza, mia madre e noi familiari abbiamo accettato il consiglio, dopo aver ricevuto informazioni riguardo l'intervento da due giovani specializzande. Peccato però che i medici avessero dimenticato di considerare i rischi che le patologie, quali l'artrite reumatoide, ne avrebbero poi provocato la morte in seguito ad un'emorragia cardiaca post-operatoria.

Patologia trattata
Valvuloplastica mitrale, tricuspide;
chiusura DIA.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Non c'è limite al peggio

Mai visto un ospedale più sporco, più disorganizzato, i pazienti come numeri, personale maleducatissimo, per metà straniero ed extracomunitario, livello di comunicazione terribile, frotte di personale medico, paramedico eccetera, in giro sul piazzale, nei bar del circondario e nelle mense esterne con gli stessi zoccoli usati nei reparti; accesso al reparto di terapia intensiva senza la minima precauzione igienica, risposte talvolta di un'arroganza unica, risposte scocciate al paziente a tre giorni dall'intervento, visite mediche da "ospedale da campo in periodo bellico", dimissioni precocissime, incoerenza e contraddizioni nell'informazione. ALLUCINANTE!

Patologia trattata
Sostituzione aorta e valvola bicuspide.
4 risultati - visualizzati 1 - 4