Casa di Cura Gretter di Catania

Un mese fa mio padre, 75 anni, si è sottoposto a colecistectomia, magistralmente eseguita in laparoscopia dal dott. Iuppa.
Il decorso post-operatorio è andato benissimo e, a meno di 48 ore dall'intervento, papà era già a casa, in perfetta forma.
Il dott. Iuppa è un chirurgo di eccezionale bravura e vastissima esperienza, un medico cordiale e alla mano, che riesce a trasmettere una grande serenità al paziente.
Qualche suo collaboratore, invece, ha ancora tanto da imparare, sia in termini di professionalità che di umanità.
Sulla struttura sarebbe meglio stendere un velo pietoso, soprattutto per quanto riguarda la pulizia: in camera (pagata 330 euro a notte) abbiamo trovato un bagno minuscolo, fatiscente e in condizioni igieniche davvero pessime.
Infermiere gentili e disponibili, ma spesso "disorientate".

Oggi ho partorito con taglio cesareo. Equipe medica formidabile, l’anestesista Dott. Gulli un medico eccezionale di una umanità incredibile. Per tutto il resto, per me la clinica non merita un euro. È inammissibile che dopo 330€ tu non abbia un piatto sul quale appoggiare il cibo, un letto senza barre e che per essere alzato o sistemato in caso di immobilità occorra obbligatoriamente l’ausilio di un assistente; armadietti rotti e soprattutto delle sedie per gli assistenti notturni dei degenti da far inorridire. Non si può tenere un assistente tutta la notte su di una sedia di legno priva di poggia testa e pediera, vietando addirittura l’ingresso di sedie certamente più comode, o perlomeno consone ad un assistenza notturna.
Insomma, personale medico e amministrativo professionale e gentile, ma servizi resi al paziente pari a zero.

Le camere sono strette da essere asfissianti; il bagno incommentabile. I medici di guardia senza alcun rispetto.

Sono stata ricoverata in questa clinica per un intervento ai fibromi uterini e mi sono trovata benino.

La clinica è discreta, ma il personale medico lascia a desiderare molto.
Sono stato operato di TURP dal prof. Mario Motta, il quale ha eseguito un intervento frettoloso, superficiale e da incompetente. Infatti si è limitato ad asportarmi un pezzettino di adenoma prostatico (invece di 19 come prescrive il protocollo), il cui esame istologico rivelava una neoplasia benigna. Invece era un carcinoma di alto grado che aveva invaso tutta la prostata, tranne quel pezzettino asportatomi.