Fornari Maurizio neurochirurgo a Milano

 
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Recensioni dei pazienti

12 recensioni con 2 stelle

155 recensioni

 
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Complicanze impianto artrodesi

Totalmente fiduciosa, ho consultato il medico che mi ha operata di artrodesi su L4-L5 togliendo un disco che era andato e mettendomi una cage in titanio.
Dopo 5 mesi di riabilitazione, complicanze sotto l'impianto (avevo fatto l'amore col mio compagno).
Mi ha detto che sono stata sfortunata. E’ iniziata una odissea di tentativi di terapia del dolore durata un anno con dolori insopportabili e letto. Una non vita.
Ancora a dicembre scorso gli ho detto che il mal di schiena non cessava e continuo a uscire col bustino. Non ha detto nulla. Settimana scorsa sono andata al Rizzoli di Bologna. Conclusione: devo fare degli esami e solo dopo averli visti mi diranno se potranno operarmi togliendomi l'impianto, e con che percentuale di successo. Altrimenti resterò così con una vita invalidante e costante dolore. Hanno aggiunto che casi come il mio ne hanno visti parecchi e che non bisognava ferrarmi. Sono disperata alla idea di restare così e spero solo che l'intervento sia possibile. Avrei apprezzato da parte di Fornari che ammettesse che l'intervento non era riuscito e vedere che cosa si poteva fare! Tralascio le ore di attesa in studio. Però ha sempre risposto quando gli telefonavo, sempre, questo sì.

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Delusa

Ho contattato il dottor Fornari per un neurinoma in zona impervia c8 con intreccio vasi sanguigni. Sono stata visitata da lui a novembre 2021, privatamente. Mi organizza visita con chirurgo vascolare e ne discutono di fronte a me con il dischetto che mostra il mio problema. Vengo di nuovo contattata per visita con Dott. Pessina, ma alla fine sembra che trattasi di un qui pro quo e forse dovevano chiamare una paziente con tumore al cervello (?), non si capisce bene.. Iniziamo bene!
Mi programmano il prericovero, alla visita cardiologica sembra che il mio cuore abbia qualcosa che non va, ma non mi dicono cosa. Mi fissano ecocardiografia dopo 17 giorni e alla fine emerge che un elettrodo messo male aveva creato una onda che sembrava un "infarto = ischemia (?). Proseguiamo bene! 4 ore di attesa in ambulatorio.
Vengo ricoverata il 2 marzo, tutto pronto per il giorno dopo, firma ai vari consensi, io pronta con calze anti trombo e camice (ansia e adrenalina a picco), ma non mi chiamano. Dalle 7.00 alle 15.00 nessuno sa, o chi sa dice sì- no-mah- non sappiamo- forse domani. Alla fine mi dicono che mi rifaranno una risonanza per capire meglio, cosa che poi non avverrà. Il chirurgo vascolare e il neurochirurgo dopo 3 giorni mi rimandano a casa perché l'intervento è troppo complesso e porterebbe recare più problemi che benefici... Preferiscono rimandare.
Morale: apprezzo la professionalità dimostrata nel non operarmi per complessità dell'intervento, ma mi chiedo: da novembre a marzo cosa avete valutato prima di farmi ricoverare? Esprimo delusione, rabbia, amarezza e sfiducia. Sono stata veramente male, con picchi di ansia, dubbi incertezze, adrenalina su e giù.
Alla fine me ne torno a casa tale e quale come ero.

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Operazione di ernia cervicale

Mi sono rivolto al prof. Maurizio Fornari nel giugno 2018 a seguito di una ernia espulsa C6-C7 diagnosticatami a marzo dello stesso anno. il professore mi ha richiesto una seconda risonanza di controllo, a seguito della quale ha suggerito l'intervento. Intervento di inserimento di un cd stabilizzatore eseguito dallo stesso prof. Fornari il 17 luglio 2018 a distanza di poche settimane dalla prima visita.
Dopo 8 settimane avevo ancora dei dolori insistenti sulla scapola e sulla base del collo. Ritornato dal professore per le visite di controllo, ottenevo solo l'indicazione di prendere degli antidolorifici. A seguito del persistere e acuirsi del mio stato di dolore diffuso, mi sono rivolto ad uno specialista americano che mi era stato consigliato. L'indicazione ricevuta è che l'intervento aveva creato una tensione sulla parte superiore (c5-c6) e che a suo giudizio, data la conformazione della parte alta della mia colonna, si sarebbe dovuto procedere anche alla sostituzione del disco superiore (la tecnica che il professionista USA normalmente utilizza è la sostituzione dei dischi cervicali limitando lo stabilizzatore o cage solo a casi estremi, al fine di ridurre l'immobilizzazione delle parti che comporta l'inserimento dello stabilizzatore; tecnica invece ancora oggi dominante in Italia, da quanto riportatomi da varie fonti). A seguito di questo consulto, avvenuto via zoom causa Covid, sono tornato dal prof. Fornari nel settembre 2020 e ho fatto presente quanto riportato. La risposta ricevuta è stata di tornare dopo due mesi, che in caso mi avrebbe rioperato, oltre a segnalarmi il nome di un professionista milanese a cui rivolgermi. Professionista a cui mi sono rivolto e che dopo avermi fatto una serie di punture di ozono e glucosio senza alcun significativo miglioramento, mi ha espresso la sua generica contrarietà agli interventi chirurgici alla spina dorsale ed in particolare per le ernie, consigliandomi di non farmi rioperare. A questo punto sto aspettando di poter finalmente viaggiare per farmi visitare dal chirurgo americano e, qualora mi convincessi che la mia situazione possa effettivamente migliorare con la sostituzione del disco, mi farò rioperare, ma questa volta dal chirurgo che mi ha indicato la causa dei problemi (rinunciando anche alla copertura assicurativa, non coprendo la mia assicurazione al di fuori dell'Europa). Non sta a me giudicare la riuscita tecnica dell'operazione eseguita dal prof. Fornari, ma ritengo che nella fase post operatoria avrebbe potuto essere più attento alle esigenze - almeno informative - alla base della situazione di dolore persistente del paziente e in quella pre operatoria esplicitare meglio e in maniera più approfondita le possibili complicazioni cui si va incontro.

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Visita

In data 20/10/2020 sono stato ricevuto (non visitato) dal Dott. Fornari.
Mi sono rivolto a Lui in quanto ho avuto una improvvisa acutizzazione della sintomatologia dolorosa conseguente ad un intervento di stabilizzazione della colonna L5-S1, fatto circa 13 anni fa.
L'incontro è durato circa 15 minuti, durante i quali ha preso visione della RNM, della RX morfodinamica e quindi ha elaborato una diagnosi e una terapia conseguente: terapia del dolore da effettuarsi attraverso iniezioni epidurali.
Per questa terapia mi ha indicato un medico di sua conoscenza, il dott. Di Lizia, al quale mi sono rivolto per tale trattamento.
Trattamento non andato a buon fine a seguito di un dolore acuto e profondo in fase di inserimento dell'ago, che ha provocato una pericolosa caduta della pressione e conseguente variazione del battito cardiaco.
Per questo motivo il medico ha sospeso la procedura.
A seguito di quanto sopra, ho inviato una email (indirizzo fornito dalla Sua collaboratrice) in data 27/10 al dott. Fornari per chiedere consigli circa eventuali terapie alternative; mai ricevuta una risposta nonostante un ulteriore sollecito e almeno un paio di telefonate fatte presso il suo studio.
A parte il costo elevato (250,00 €) della visita, ma questo aspetto sarebbe stato irrilevante se ci fosse stata una adeguata "prestazione", è mancato a mio avviso il rispetto per il paziente.

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2.3
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Ernia discale

Già sapevo che l'attesa in studio sarebbe stata lunga, così come veloce la visita (avevo visto anni prima il dottore Fornari), ma non immaginavo che, nel caso di un intervento, i tempi sarebbero stati improponibili, subito dopo l'estate cioè.. Come si può vivere con dolori invalidanti da inizio aprile, giorno in cui ho fatto la visita? Semplice, mi sono operata altrove nella stessa settimana in altro ospedale con risultati, al momento, buoni.
In definitiva, nel mio caso, l'utilità è stata quella di un consulto, non avendo una assicurazione privata. Consiglio comunque una visita con Lui nel caso di dubbi e di pareri troppo "interventisti" da parte di altri medici.

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NESSUN RISPETTO

MI HA RICEVUTO CON ALMENO TRE ORE DI RITARDO, E VISITATO PER BEN PER 5 MINUTI.

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Pessima esperienza

Operato da altri chirurghi tre volte per varie ernie, e non avendo risolto il problema a L4-L5, decido di sentire il parere di un luminare. Fornari mi riceve in piedi, mi chiede il disco della risonanza e a che livello è il mio problema e poi sentenzia che non c'è nulla che lui possa fare e addirittura non vede l'ernia, che un suo collega ha visto benissimo solo poche settimane prima e che ben due risonanze evidenziano in modo chiaro. Il tutto è durato tre minuti dopo di che, senza darmi spiegazioni di sorta, si è avviato verso la porta per farmi capire che il tempo era finito. Il tutto per la modica cifra di 202 euro. Nella mia vita ho dovuto fare molteplici visite, ma mai mi è capitata una cosa anche solo lontanamente paragonabile. Fornari pare non interessato a risolvere i problemi dei pazienti e nemmeno a dare spiegazioni tecniche per chiarire eventuali dubbi. Giudizio pessimo.

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Dolore dorsale

Mi sono recata da Bari a Milano per un consulto di un grande professore: Maurizio Fornari. Sono entrata nella sua stanza e la visita e' durata 5 minuti, ha guardato la RM e mi ha liquidata con una terapia che anche il medico di base mi avrebbe prescritto con una diagnosi di dorsalgia. La sua sicurezza mi ha impressionata, ma un essere umano che si fa 1000 km. per recarsi da lui, almeno si aspetta una parola di conforto.. una spiegazione! NULLA di tutto questo: un saluto, una stretta di mano, arrivederci e grazie!
PS: SULLA RICETTA NON MI AVEVA SCRITTO NEANCHE PER QUANTO TEMPO AVREI DOVUTO ESEGUIRE LA TERAPIA!
Sono rientrata delusa e avvilita, l'approccio al paziente deve essere al primo posto davanti a chiunque sopporti dei dolori e con coraggio va avanti..

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Patologia della colonna lombare

Sono un medico pensionato con 32 anni di servizio prestato in ospedale. Mi sono recato da Formia, dove risiedo, a Milano per una visita neurochirurgica, in quanto affetto da importante patologia della colonna lombare. Non mi aspettavo la risoluzione del caso, ma quantomeno un aiuto e soprattutto un po' di gentilezza e disponibilità da un collega che evidentemente, pur essendo professionalmente ad alto livello, non conosce la deontologia medica, nonché le più elementari norme di buona creanza. La mia visita, o meglio il colloquio, è durato massimo 15 - 20 minuti, durante i quali il Dott. Fornari ha ricevuto ben due telefonate sul cellulare, che non ha ritenuto di rinviare, pur essendo impegnato in attività libero professionale, la cui parcella ammonta a € 200,00 che ho regolarmente corrisposto; ha solo visto la mia Risonanza ed ha sentenziato che nel mio caso non esiste alcuna risoluzione chirurgica, congedandomi con una terapia antalgica a base di pseudo oppiacei, senza nemmeno avere il garbo di tenere conto di aver vanificato tutte le mie aspettative.

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Visita lampo

Il dott. Fornari ha esaminato la cartella clinica di mia madre, che ha gravi problemi di compressione midollare, varie ernie, dischi vertebrali consumati e scoliosi degenerativa. Il risultato è stato: 2 minuti di visione solo dell'ultima risonanza, prescrizione di anti dolorifici senza spiegare dosi e modo di utilizzo (calligrafia tipo geroglifici..), nessuna lettera di valutazione del caso per il medico curante, nessun chiarimento ai nostri dubbi. Alle nostre domande sul da farsi, il dottore si è alzato e ci ha gentilmente accompagnato alla porta per chiarire che il tempo a disposizione era terminato. Dimenticavo di dire che durante la breve "visita" ha avuto anche il tempo di fare una telefonata...

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Visita per Ernia Lombare

Il medico mi ha prescritto senza visitarmi delle medicine Gabapentin, dicendomi che avrei risolto il problema in tre mesi. La visita, che è durata tre minuti, mi è costata € 200,00. Passati tre mesi, dovrò comunque operarmi di ernia lombare.

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Famosissimo e basta

Le visite private durano pochi minuti e consistono solo nella valutazione degli esami strumentali. Nessuna anamnesi, valutazione delle condizioni fisiche o eventuale presenza di altre patologie.
Si decide per l'intervento di risoluzione della spondilolistesi.
L'attesa per l'intervento iniziata 19 mesi fa non si è ancora conclusa, nonostante ripetute e personali rassicurazioni dello stesso dottore. Un anno fa in compenso ben due giorni dedicati agli esami preoperatori presso l'Humanitas!

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