Gastroenterologia San Raffaele

 
4.6 (46)

Recensioni dei pazienti

4 recensioni con 2 stelle

46 recensioni

 
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1 stella
 
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Voto medio 
 
4.6
 
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Per Ordine 
 
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Trattamento in endoscopia colon

Ho avuto patologie pregresse al colon, sono stato seguito in altre strutture e purtroppo, dopo 5 anni di follow-up, all'ultima colonscopia di controllo
oncologico mi é stato riscontrato un grosso polipo piatto al colon trasverso
e lì, dove ero seguito, hanno avuto l'onestà nel dirmi che non veniva trattato.
Sono stato informato che che ci sono pochi ospedali , ad alto volume, che eseguono queste tecniche di endoscopia specialistica. A Milano pare ci siano solo tre nosocomi che se ne occupano.
Mi sono affidato al San Raffaele, come centro d'eccellenza nazionale ed internazionale, ho riposto fiducia nella loro disquisita competenza e rilevanza scientifica HSR.
Mi sono rivolto a un dottore gastroenterologo in endoscopia operativa che, nella visita in regime privato, aveva dimostrato competenza e affidabilità.
Tralascio di menzionarlo per riguardo, ciò che poi non si é dimostrato nei miei riguardi.
Dopo circa tre e un paio di sollecitazioni sono stato ricoverato in day surgery e durante la procedura dalla sala endoscopica sono finito in chirurgia d'urgenza per una perforazione iatrogena.
L'intervento in endoscopia é stato eseguito dalla equipe di turno mentre il gastroenterologo, che mi aveva visitato e rassicurato, il quale avrebbe valutato la tecnica migliore, non era presente durante procedura.
Bisognerebbe avere la trasparenza e specificare che si sarebbe seguito solo in caso di solvenza mentre sono stato indirizzato verso il sistema sanitario nazionale.
"Tutto bene ciò che finisce bene" e qui devo spendere una parola di ringraziamento alla chirurgia d'urgenza e al suo team per l'intervento e la presenza post-operatoria. Sono cardiopatico, sono stato intubato per la seconda anestesia. Data l'urgenza mi é stata asportata ancora parte dell'intestino, cosa che si sarebbe potuta evitare visto che il polipo, in seguito all'esame istologico, non é risultato oncologico.
Il gastroenterologo che avrebbe dovuto seguirmi si é presentato in reparto solo dopo l'esposto, della mia compagnia, al primario del reparto.
Informazioni frammentarie e non esatte, latitanza, supponenza denota che il mio caso (che poi mi é stato riferito "rischioso") sia stato trattato non preso con la dovuta considerazione. Ci sono le "eccellenze", mettiamo al servizio del cittadino e non solo a fare visite private, remunerative e senza grosse responsabilità.
Mi chiedo dove sia finito la cura al pazienze e il famoso giuramento di
Ippocrate. Siamo persone e non numeri.
Si parla tanto di ricerca, di tecniche all'avanguardia, e poi si é abbandonati a sé stessi. Posso capire i volumi, forse la mancanza di personale, ma non giustifica una male organizzazione interna del reparto. Già dopo la prima visita privata il dottore non aveva più risposto alle email, al telefono non rispondevano, ci volevano spostare per il pre-ricovero. Si va in buona fede ma consiglio vivamente di informarsi a fondo. Infatti, piuttosto restio a queste cose, scrivo questa recensione perché possa d'essere d'aiuto ad altri e non vivere questa brutta esperienza che mi é accaduta ed ha coinvolto anche il mio nucleo familiare.

Patologia trattata
LST al colon trasverso.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Gastroscopia

Ho tentato di effettuare una gastroscopia con la dottoressa Chiara Notaristefano.
Cominciamo male già dal fatto che ci sono voluti 40 minuti a trovare il reparto. I fogli consegnati alla prenotazione riportavano dati diversi: uno diceva di andare a pagare in accettazione, l’altro di non pagare e andare direttamente in gastroenterologia… come se la cosa fosse semplice!
Abbiamo vagato per l’ospedale alla ricerca disperata di qualcuno che ci dicesse dove dovevamo andare.

All’accettazione tutto bene, personale cordiale e gentile.
Una volta entrata sono stata trattata il modo molto freddo: prelevata da un infermiere (gentile e che ha cercato di mettermi a mio agio), una volta accompagnata nella sala si è però dileguato. Mi hanno infilato l’ago e provata la pressione, ma senza dirmi assolutamente nulla. È arrivata la dottoressa che nemmeno si è presentata e mi ha parlato tutto il tempo da dietro (io ero sdraiata con tubi vari di monitoraggio). Sembrava avesse molta fretta e mi ha fatto due domande in croce. Nessuno mi ha particolarmente tranquillizzata o spiegato cosa sarebbe successo, e infatti ho iniziato ad agitarmi. Non era la mia prima gastroscopia, ma diciamo che non è un esame molto piacevole o rilassante, soprattutto se l’hai già fatto e sai cosa ti aspetta, che però varia da posto a posto.
Mi sveglio e molto freddamente la dottoressa mi spiega che non sono riusciti a fare l’esame perché cercavo di togliermi il tubo (naturalmente ero incosciente, quindi non potevo “decidere” di stare ferma) e mi dicono che loro non potevano (??) tenermi ferma.
Chiedo cosa devo fare e mi rispondono di fare un’altra gastroscopia (tempo d’attesa tipo 9 mesi….) in sedazione completa.
Alla mia domanda: “Siete comunque riusciti a vedere qualcosa?”, la risposta è stata che la gastroscopia non serviva per vedere il reflusso, ma gli effetti del reflusso. Io un po’ perplessa chiedo “Ma quindi non è l’esame che devo fare? Mi si risponde che devo fare una visita con un gastroenterologo (precedentemente mi avevano detto di fare prima la gastro e poi la visita, altrimenti il medico giustamente senza esame può dirti poco).
Entro in confusione e agitazione con la sensazione di aver fatto un esame “per nulla” e aver perso una giornata ed e essermi fatta infilare in gola un tubo apparentemente senza motivo.
Da lì accompagnata e mollata da sola su una sedia, ho assistito anche alla fantastica scena in cui un’infermiera mi vede lacrimare per l’agitazione e ridendo dice “Ah perfetto lei piange”. Unica infermiera gentile quella che mi ha provato la pressione, che mi ha vista un po’ scossa e ha richiamato la dottoressa, che una volta tornata ha negato di avermi detto che secondo le non dovevo fare l’esame.
Secondo loro il farmaco provoca amnesia e io non ricordavo bene quello che mi era stato detto.
Dopo questa tristissima scena, mi mollano lì sulla sedia e si dimenticano della mia presenza. Dopo un’ora mi guardano come dire “ancora qui?”. Peccato che nessuno mi avesse dimessa o tolto l’ago dal braccio.
Un trattamento vergognoso.
All’uscita mi sono rifiutata di pagare visto che l’esame non era stato effettuato e il trattamento non era stato dei migliori.
La prima gastroscopia l’avevo effettuata al Niguarda, dove mi ero trovata benissimo.

Vorrei sottolineare a qualsiasi medico che, anche se per voi è tutto una routine, per i pazienti molte volte no, sono spaventati e un trattamento del genere non aiuta nè voi, nè noi.
Personalmente, mai più al San Raffaele!!!

Patologia trattata
Sospetto Reflusso gastrico.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Visita gastroenterologica

VISITA A PAGAMENTO DURATA CIRCA 8 MINUTI CON MANCANZA ASSOLUTA DI ASSISTENZA AL PAZIENTE.
RINGRAZIO LA STRUTTURA PER AVER PAGATO €. 240,00 SENZA ALCUNA SODDISFAZIONE E NESSUN RISULTATO.
VISITA EFFETTUATA A SEGUITO DI OPERAZIONE A DIVERTICOLI ED EMORROIDI (NON AVENDO AVUTO MIGLIORAMENTI, HO FATTO UNA VISITA DI CONTROLLO).

Patologia trattata
VISITA GASTROENTEROLOGICA.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

DELUSIONE E UMILIAZIONE

Ho effettuato una visita privata con la dottoressa Cavestro lo scorso giugno e dire che è stato alquanto umiliante è davvero poco... Nonostante le abbia detto che i probiotici da lei suggeriti già in passato mi fecero male, non ha voluto pensare ad una terapia alternativa ed anzi, mi ha sbolognato nel giro di pochi minuti, suggerendomi di andare altrove.

Patologia trattata
Diarrea grave da malassorbimento.
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