Medicina di Urgenza Cannizzaro
Recensioni dei pazienti
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Ricovero di mia madre presso Medicina d'urgenza
Pessime, anzi inesistenti, informazioni riguardo lo stato di salute della ricoverata.
Dimissioni di mia madre in condizioni pessime per quanto riguarda il suo stato di pulizia.
Mi rivolgerò all'URP del vostro ospedale.
Fate qualcosa per migliorare il pronto soccorso!!
Fate qualcosa, per questo reparto ci vorrebbe più pulizia! Più controllo e un reparto solo per il codice rosso. Non si può vedere quella quotidiana massa di persone nel corridoio buttate sulle barelle con sangue dappertutto! Non è giusto. Ci vuole più personale (e più professionalità..!!!).
Amara esperienza
Arzillo NOVANTASEIENNE in piena capacità intellettiva prima e dopo l'avvenimento.
Ricoverato alle ore 09,00 con tremendi dolori al capo (soffriva piangendo silenziosamente e con immensa dignità), malgrado le suppliche, al pronto soccorso si decidono di visitarlo alle ore 14,45; alle 19,00 fanno una radiografia ed una tac e si ritorna ancora in attesa in astanteria fino alle ore 21,00, prima di decidere il reparto di destinazione. Finalmente si esprimono! Diagnosi: problemi polmonari, pochi minuti e viene trasferito in medicina, sistemato in un lettino gli viene messo un pannolone e digiuno, assetato, fino al giorno successivo. L'indomani attaccano una flebo, nessuno dice cosa è e a che cosa serve; né medici, né tantomeno infermieri (rischio veloce allontanamento). Per ben due giorni non viene toccato fino a quando (forse per le nostre insistenze), un medico ci contatta e, dopo parole vaghe si esprime:- che volete, è ultranovantenne! Rispondo: allora dottore che dice, lo buttiamo dalla finestra? Replica: non volevo dire questo. Ma poi, la sostanza è che, lo stesso primario visitandolo e ascoltando da noi i sintomi esplode:- Ma che ci fa qui? Doveva essere portato in neurologia! Chi vi ha detto che sono problemi polmonari? Viene subito stilata una prima terapia. L'indomani fanno cambio lenzuola e finalmente pulizia personale, poi ci comunicano che possiamo continuare le cure a casa con i medici privati. L'indomani a casa trasferendolo nel letto scopriamo che il suo corpo aveva tre notevoli piaghe, una al tallone che ha richiesto l'aiuto del chirurgo. Le molteplici piccole ischemie non hanno determinato grossi problemi, ma la profonda piaga al tallone e soprattutto le due piaghe sul corpo- che impedendogli di stare su una sedia lo hanno costretto a letto fra raschiamenti e medicazioni dolorosissime- hanno minato il suo spirito e la sua volontà di vivere e stanco si è abbandonato alla morte.
Credo che gli ospedali siano per tutti: ricchi e poveri, piccoli ed ultranovantenni e credo pure che prima o poi tutti diventeremo vecchi, anche ultranovantenni! NESSUN COMMENTO!
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