Ortopedia Ospedale Santo Spirito Roma

Operazione riuscita.
Nonostante sia stato un "inferno" in ospedale dal 25 marzo al 1 aprile 2019, voglio ringraziare i dottori chirurgi Dr. Filippo La Cava, dr. Paolo Oliva, dr. Palmiri Crestini ed i colleghi che mi hanno curato.
Adesso, dopo 6 settimane, sono curata nel Centro Riabilitazione in Amsterdam; la strada da fare è ancora lunga, ma ce la farò a camminare.

L'8 maggio sono stata ricoverata d'urgenza per un incidente. Al pronto soccorso ho trovato un medico il quale, dopo avermi fatto fare le radiografie, riscontra una frattura trimalleolare. Figuratevi il mio sconforto, essendo venuta a Roma per due giorni, ma lui gentilmente mi convince a rimanere e che mi avrebbe seguita lui. In quel momento ho fiducia e così mi ricovero, gli chiedo se passa a vedermi e mi dice che forse l'avrebbe fatto. Da domenica mi dicono che mi avrebbero operata il martedì, ma di lui nessuna traccia. Ebbene, faccio in modo di sapere chi fosse il medico che mi aveva soccorsa e lo contatto telefonicamente. Sapete cosa mi risponde? Che ero fuori luogo e che non era vero che mi aveva convinta a rimanere, staccandomi il telefono. Il medico è il dott. Tanturri, al quale voglio dire che fare il medico è anche tirare fuori molta umanità, che per fortuna ho ritrovato in sala operatoria con il professore Dell'Uomo e la sua équipe, persone straordinarie. In reparto, il 90% degli infermieri sono "avvelenati", pare svolgano il lavoro solo per lo stipendio. Elogi solo a Renato, Francesca, Gabriella e ad un altro di cui non ricordo il nome.la vita è un ritorno,un consiglio,metteteci più umanità.

Vorrei esprimere la mia ammirazione per gli ortopedici Spadoni e Casella, grande professionalità, umanità, disponibilità, un cuore che raramente si incontra ormai nelle nostre strutture ospedaliere e per questo voglio dire grazie a questi medici che, oltre alla bravura, posseggono qualità ormai in estinzione. Inoltre un elogio al dottor Graziani del reparto di riabilitazione, un'altra gemma rara, uomo buono, pronto ad ascoltare e aiutare, ha ben presente che il suo lavoro e degli altri medici avviene in un ambiente dove c'è dolore e sofferenza e agisce, oltre che con competenza, anche con umanità.
Note negative per la caposala Alessandra, non ha tatto, non ha dolcezza e la sua equipe infermieristica è altrettanto indisponibile, eccezione fatta per il grandissimo Renato e pochi pochi altri, un bacio a questo generoso infermiere vecchio stampo.
Ma perché gli infermieri hanno il dente avvelenato?