Ospedale Santa Lucia Roma
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Grazie.....
Volevo dare il mio personale giudizio sulla Fondazione Santa Lucia, ovvero l'ospedale che ha accudito mio padre negli ultimi 5 mesi della sua vita e dove purtroppo è venuto a mancare quel maledetto 30 novembre 2017.
All'inizio ero un po' perplesso nel leggere i vari commenti negativi e mi ero convinto che forse non era il luogo ideale per lui, e che, al di là della sua maestosa imponenza, nascondesse il vuoto - senza contare la scomodità per la mia famiglia (abitiamo fuori Roma).
Ebbene, mi sono dovuto ricredere.
Quello che mio padre ha avuto in questi ultimi mesi è stato invece il meglio che si poteva avere. Una professionalità e una dedizione verso il paziente mai viste (venivamo da un altro ospedale pubblico) da parte di medici e infermieri.
Mio padre ha avuto tutte le cure possibili e immaginabili, sempre consci della gravità della situazione senza mai farci perdere la speranza.
Non voglio per questo contraddire i giudizi di chi ha avuto un'esperienza negativa passando prima di noi per il Santa Lucia, ma era solo quello che abbiamo visto. Anche per noi non sono mancati gli scontri con i medici e qualche infermiere, ma non ha mai intaccato l'opinione che ormai ci eravamo fatti, che quello era il migliore posto dove potevamo essere capitati.
Ringrazio di cuore il dott. Giovanni Carlesimo, la dott.ssa Antonella Peppe e soprattutto la dott.ssa Nadia Tini. Inoltre tutti gli infermieri e lo staff dei fisioterapisti del reparto di Neuroriabilitazione 3.
Oggi e sempre... VIVA IL SANTA LUCIA!
Disservizi per prenotare mammografia
Oggi ho provato a prendere appuntamento per una mammografia ecografia al seno, ma è stato impossibile, nonostante l'aver perso molto tempo al telefono con i vari centralini.
Ho atteso per parlare con un operatore (numero 3) che mi ha indicato il numero 2 per prendere appuntamento, digitando il numero 2 mi risponde una signora che mi indica di chiamare il numero 1 (radiologia). Praticamente al numero 1 ho atteso l'operatore ma non risponde nessuno. Ho richiamato il 2 spiegando il problema, il quale ha provato a sua volta a contattare radiologia ma non rispondevano; cosi mi ha detto di chiamare il 3 e farmi passare l'URP (ufficio relazioni pubblico), il quale frettolosamente mi ha detto che "mica può prendermi appuntamento per la mammografia". Io ho risposto "certamente, ma come ufficio relazioni pubblico non può segnalare il disservizio ed aiutarmi?" - e mi ha risposto "ora il mio collega non c'è, poi glielo dirò". Insomma: delusione totale. A questo punto se questa è l'attenzione che hanno per i propri pazienti, andrò a cercare altrove per fare una mammografia.
Ci siamo sentiti ignorati, distacco totale..
La mia opinione, secondo la mia esperienza è la seguente:
ad agosto abbiamo portato mia mamma di 87 anni affetta da demenza senile; attualmente non sappiamo quale sia l'esatta patologia, abbiamo però già effettuato una tac e con questa ci siamo presentati per una visita al centro S.Lucia. Ovviamente con non poche difficoltà, abbiamo dovuto attendere lungamente oltre l'orario di appuntamento, malgrado mia mamma non sia un paziente che può attendere in sala d'attesa come un qualsiasi altro paziente. In sala d'attesa ho avuto modo di vedere ragazze giovanissime in camice (slacciato), con infradito o simili, in pausa caffè, con fare indifferente e dando in modo ostentato le spalle a nostra mamma e ad altre persone in attesa.. un atteggiamento freddo e distaccato, come se fossimo a un cinema (fra l'altro si sono semplicemente impossessate degli spiccioli di resto che distrattamente avevo lasciato). Dopo aver fatto notare l'impossibilità di fare pazientare nostra madre, siamo stati presi in considerazione per la lunga attesa.
In breve, la dottoressa, giovanissima, ci ha congedato dicendo di non poter far nulla, sottolineando il fatto che avrebbe dovuto esaminare i test psicologici per fornire una terapia o altro, test che loro non eseguono in questa struttura, tutto con un distacco evidente dal nostro disagio, evidenziato dalle parole, "allora neanche la visito". Quindi con un sorrisetto di cortesia siamo stati congedati.
Questo è stato l'aiuto e l'assistenza che abbiamo ricevuto, fate voi le vostre considerazioni..
Esiti da intervento neurochirurgico
Paziente operato di doppio meningioma esteso ai lobi temporali al policlinico Tor Vergata, già mangiava da solo, e veniva fatto camminare, parlava abbastanza bene. Al Santa Lucia gli infilano il sondino naso-gastrico perché "deperito", pesava 120 chili e al massimo ne ha persi 10 nella settimana post operatoria. Abbandonato a sè stesso, non cambiato il pannolone quando chiama di notte, si stacca più volte il sondino ma glielo rimettono, "minacciando" i parenti che può venirgli la polmonite. Dopo una settimana è notevolmente peggiorato, il morale estremamente depresso, medico che strilla a ogni richiesta di spiegazione, perché "Noi sappiamo quello che si deve fare." Sarebbe stato meglio in ospedale.
Che delusione da una struttura cosi bella strutturalmente...
TOTALE INEFFICIENZA, MIGLIORAMENTO ZERO
Abbiamo scelto questa struttura perché ce l'avevano descritta come una delle eccellenze nel Lazio. Effettivamente la struttura è nuova e fornita di grandi palestre, piscina ecc., ma gestita veramente malissimo. Abbiamo aspettato quasi un mese per il ricovero e dopo una settimana già volevano dimettere mia madre con la scusa che la paziente, evidentemente non autosufficiente, sapeva camminare col deambulatore e che loro accettavano solo pazienti in post acuzie. Invece di insistere con la fisioterapia, mi è stato chiesto di avanzare una richiesta per invalidità.. Non è stato fatto nemmeno un piano di riabilitazione, la paziente ha dovuto insistere per fare determinati esercizi: il risultato è stato un miglioramento nullo, al contrario di quello che è scritto sulla scheda di dimissione. Non è stato mai richiesto un colloquio con i familiari per fare il punto della situazione, i medici sono stati assenti addirittura il giorno di dimissioni. Non esiste una consulenza, anche esterna, di un medico specialista, quindi se il paziente ha un problema, gli si somministrano medicinali e non si indaga oltre con pessimi risultati e ricadute sulla riabilitazione. Totale mancanza di professionalità e di comunicazione tra il personale medico e i fisioterapisti.
Tanta tanta delusione, lo sconsiglio vivamente.
Forte mancanza di professionalità.
Non c'è comunicazione e collaborazione tra medici e fisioterapisti.
Disinteresse totale nei confronti del paziente.
Mancanza di comunicazione con i familiari.
Non si possono utilizzare le scale, ci sono solo ascensori che mal funzionano.
Non c'è la possibilità di avere una consulenza anche esterna di un medico specialista.
Insufficiente
La struttura è nuova e quindi può soddisfare, il resto è a metà tra la disorganizzazione e la prevaricazione.
Assistenza medica insufficiente, infermieri lasciati soli, terapisti che mandano avanti la baracca e di contro... fanno quello che gli pare, se gli pare. Orari della terapia sempre variabili (nessuno ti avvisa e lo vieni a scoprire quando arrivi in palestra, terapisti che cambiano di continuo e a volte presupponenti). La piscina è sempre sporca, piena di cloro che ti brucia la pelle, tenuta da una caposala nervosa che strilla in dialetto romanesco e si agita in modo poco professionale. I bellissimi parcheggi costano moltissimo (1€ l'ora fino ad un max di 4 euro per 4 ore), e si paga un euro in più anche se sgarri di 1 minuto. Il bar è invaso dai piccioni che entrano di straforo dalle porte lasciate aperte e girano tra i tavoli per cibarsi degli avanzi del bar (credo che sia una grave mancanza igienica considerato che i piccioni portano malattie e che spesso al bar si recano pazienti che sono costretti a bere un misero caffè, tra penne, svolazzi e, a volte, guano).
Non basta la competenza.
Ottimo ospedale. Peccato per la maleducazione degli impiegati addetti al pubblico agli sportelli.
ECCELLENTE
Struttura eccezionale ed efficiente. Io, ex paziente, se cammino nuovamente è solo grazie a loro. Staff eccellente.
bello all'apparenza
Mia madre e' stata ricoverata presso questa struttura molto bella, molto funzionale ma secondo me non adeguata. Mia madre aveva febbre da molti giorni e non l'hanno curata, tant'è che dopo molti giorni ha avuto un arresto cardiaco. Hanno chiamato l'ambulanza e l'hanno trasportata al Sant'Eugenio, e meno male, cosi l'hanno salvata chiarendo che era in insufficienza multiorgano da giorni dovuta alla febbre alta. Complimenti al Santa Lucia. Bella struttura, bei parcheggi ma i medici?
Senza Parole
Ospedale apparentemente all'avanguardia, la struttura sembra nuova ma secondo me manca di organizzazione e competenze. Personale scarso sia dal punto di vista numerico che professionale.
A seguito di un incidente stradale, il paziente fu trasportato in gravi condizioni al S.Giovanni e, dopo un mese di rianimazione, decidono di trasportarlo a Santa Lucia per la riabilitazione. Ieri stava poco bene, era bianco ed aveva anche un po' di febbre, almeno cosi hanno detto. A mio avviso non è stato curato con le dovute attenzioni e la mattina seguente gli hanno fatto fare comunque riabilitazione nonostante il suo stato di salute fosse poco rassicurante. Morale della favola, purtroppo, sembra avere avuto un arresto cardiaco durante la riabilitazione e non ce l'ha fatta.
Inefficienza Assoluta
Struttura a vederla di fuori molto appariscente, ma dentro... Mio figlio, con trauma da incidente stradale in coma per 21 giorni, è stato trasportato in questa struttura. Vengo a precisare che siamo stati io e mia moglie a volerlo portare in questo ospedale in quanto avevo delle referenze ottime. Purtroppo mio malgrado è stata una esperienza non pessima, ma traumatica. Ricoverato al piano 2°, hanno voluto assistenza da parte nostra giorno e notte - e meno male. I medici, eccetto il dott. Rizzi, non si prestavano in alcun modo; la parte infermieristica scorbutica, maleducata e moltissime di loro veramente poco competenti. Purtroppo per loro, essendo io presente, vedevo tutto ciò che accadeva giorno e notte soprattutto.
Descrivo:
i degenti la notte assolutamente non controllati (solo due infermieri) e quando le rare volte erano in quattro, pensavano solo a fare i loro comodi nel salone mangiando, bevendo e fumando. Intervenire la notte? Quando mai? La mattina poi, una volta messi i pazienti sulla carrozzina, amen.. chi si è visto si è visto.
Siamo stati costretti a lasciare questa struttura, tralascio come e da chi, in quanto mio figlio svegliatosi dal coma era molto ma molto cattivo, cosa normale secondo loro e che sapevano affrontarlo benissimo a loro dire.. Invece la cosa non è avvenuta. Struttura raccomandata da tutti ma non per me. Troppe cooperative all'interno. Comunque un grazie a quelle poche persone del personale che si sono dedicate.
DELUSIONE
Non credevo si potesse trovare in questa struttura del personale tanto pessimo. Siamo stati trattati malissimo, mio padre è stato lasciato in condizioni penose, sporco, trascurato, ignorato.
Fare una domanda agli infermieri pare dia fastidio, i medici danno poche spiegazioni e trattano i parenti con sufficienza. Rare le persone professionali e sensibili di fronte a tragedie familiari. Una profonda amarezza.
mancanza di comunicazione.
maleducazione.
Dov'è il personale..?
Nelle condizioni in cui ora lasciano i pazienti forse e' meglio se chiude! I medici sono inesistenti e il personale infermieristico ormai demotivato lavora malissimo. Mio padre, colpito da ictus da afasia, caduto dalla sedia a rotelle perché' non legato, e' stato lasciato per terra con sopra la sedia finche' non e' arrivata una parente in visita. Per quanto tempo? Nessuno, quando abbiamo chiesto chiarimenti, ci ha saputo dare spiegazioni.. sono state fatte le lastre e fortunatamente non c'era niente di rotto! Tutto molto bello e pulito ma poca professionalita' e umanita', ancor di piu' perche' verso una persona anziana che non puo' comunicare!!
Una delusione
Mia madre non si è trovata bene e siamo stati sinceramente delusi. Mi aspettavo molto, in quanto rinomata nella riabilitazione e bella come struttura. Purtroppo non è andata così e mi sono pentito, soprattutto perchè ho cercato di fare il possibile per farla ricoverare. Gli infermieri cambiano in continuazione, i fisioterapisti non riescono ad effettuare una terapia continuativa, i medici si vedono raramente. Sinceramente una delusione. Mi hanno detto che negli ultimi anni c'era stato un calo, ma non immaginavo tutto questo.
Riabilitazione
Oggi 28-6-2017 gli infermieri e lo staff del reparto riabilitativo piano 1 (stanze 106-120) hanno lasciato la mia amica, che al momento non può muovere le gambe, seduta sulle sue feci sulla sedia a rotelle dalle ore 16.45 alle ore 20.00, per quindi 3 ore e un quarto (ci dicevano erano impegnati in altro). Abbiamo chiamato il medico di turno ed è passato un altro quarto d'ora.. Alla fine ho dovuto attaccarmi al campanello minacciando che ci sarei rimasta attaccata finché non arrivava qualcuno..
Dopo 3 ore e un quarto si sono degnati di venire a pulire la mia amica.
Poca cura ed attenzione ed amore per i pazienti.
Struttura pessima
Mia nonna, ricoverata in questa struttura a causa di una ischemia, è stata completamente abbandonata a sè stessa dagli infermieri, completamente maleducati e poco professionali. Purtroppo per causa lavoro noi parenti siamo impossibilitati a recarci lì tutti i giorni, anche perché l'ospedale si trova a 90 chilometri da dove abitiamo; così mia nonna è stata lasciata sola senza mangiare nè bere... Dico solo una cosa: schifo!!
riabilitazione post-ictus
Di buono c'è il cibo che ti danno. Di cattivo tutto il resto. I terapisti sono lasciati secondo me troppo soli a loro stessi. Molti trattano in modo fisiatrico patologie come l'ictus che hanno un'origine neurologica. Non si vedono altro che medici -questi sì e tanti- percorrere i corridoi avanti e indietro. Per me ha ragione il piano della regione Lazio che mira a ritrasformarlo in casa di cura. Sarà pure un gran passo indietro ma, almeno secondo il mio personale parere, non è molto idoneo a funzionare come ospedale riabilitativo.
Per la paraplegia pessima struttura
Sono parente di un paziente disabile e personalmente ho trovato l'istituto completamente carente a livello infermieristico.
A livello fisioterapico sono anche abbastanza bravi e preparati, ma gli infermieri...! prega di non sentirti mai male, altrimenti sono cavoli amari!
Se deve essere aperto per forza, e ottenere questo servizio, tanto meglio chiuderlo!
Riabilitazione motoria e della facoltà cognitiva
Ho avuto modo di frequentare, e quindi conoscere, la struttura in occasione del ricovero di mia mamma a seguito di un ictus cerebrale ischemico e, in seguito alla primaria stabilizzazione delle criticità, siamo stati trasferiti qui.
Il reparto era il 3B con la dottoressa Bragoni e ci siamo trovati benissimo. Personale medico, infermieristico, riabilitativo, logopedistico, socio sanitario ed ausiliario eccellente.
Vi ringraziamo ancora per la pazienza che avete avuto e per tutto quello che avete fatto!
Esiti di ictus
Pessima struttura, mio padre vi è stato ricoverato per 2 mesi per riabilitazione post ictus e ci era stato garantito che si trattasse della migliore in Italia..
Logopedista assente ed incompetente, medici assenti, sedute di riabilitazione fatte con il contagocce, pulizia scarsa e potrei dilungarmi.. Risultato finale, mio padre è uscito (per fortuna) peggio di come è entrato.
commento
Presso l'istituto di via Ardeatina io ci sono stato e sinceramente mi ha deluso sotto tutti i punti di vista. Il mio giudizio dopo esserci stato è che l'ospedale S. Giovanni e l'Andrea Alesini per competenza, servizi ed umanità lasciano il Santa Lucia ai blocchi di partenza.
Ho letto che sarebbe di recente conferma la notizia che 241 unità del personale saranno oggetto di una procedura di mobilità dovuta alle conseguenze di una delibera regionale che riduce i posti letto. Sinceramente mi dispiace sul piano umano ma credo che il personale paramedico che mi è parso estremamente professionale non troverà difficoltà a ricollocarsi in una nuova e magari più efficiente struttura sanitaria. Ai medici va un grosso in bocca al lupo e la notizia di avermi sbagliato la diagnosi di dimissione.
Ottimo inizio per il 2010! :-)
Hanno sbagliato la mia diagnosi di dimissione.
Riabilitazione neuromotoria
Volevo esternare il mio negativo giudizio sulla tanto decantata Fondazione Santa Lucia di Roma, polo d’eccellenza, così viene considerata, per la riabilitazione neurologica. Ho dovuto frequentare il Santa Lucia, purtroppo, a causa della malattia di mio marito, colpito da ictus, il quale è stato ricoverato per ben 5 mesi nel reparto solventi della struttura. Pur pagando giornalmente 630 euro, grazie alla copertura assicurativa di mio marito, ho riscontrato parecchie negatività:
1) Pessima comunicazione con l’equipe medica; ogni volta era una concessione.
2) Personale infermieristico scarsamente preparato, troppo giovane con poca esperienza, ma soprattutto poco amore e poca pazienza verso il malato (per far mangiare mio marito, ho dovuto assumere anche una badante, nonostante la cifra che si pagasse).
3) Logopedisti assenti e poco competenti.
4) La circostanza che ho trovato inqualificabile in assoluto è stata quella di aver scoperto per puro caso che mio marito aveva una piaga da decubito, non avendo messo fin dall’inizio il materassino adatto e naturalmente di tutto ciò non ero stata informata dal personale medico.
Purtroppo i miglioramenti sperati non ci sono stati.
Ora mio marito si trova in una casa di cura, molto più sereno e meglio assistito.
Cristiana
Riabilitazione post ictus
Mio padre di oltre 70 anni, colpito da ictus ischemico, dopo la Stroke è stato ricoverato qui a fine novembre 2015. Per la Struttura il voto è massimo. Per l’assistenza, sia medica che infermieristica, considerate quanto segue: a causa dei tagli alla Sanità, la Regione sovvenziona la riabilitazione in questa struttura per un periodo di circa 50 giorni (al massimo). Festività e domeniche incluse. La Riabilitazione si riduce di un terzo. Il problema è che i pazienti vengono dimessi troppo presto dai reparti della Stroke Unit. Dovrebbero come minimo rimanere un mese in più in Terapia intensiva negli Ospedali di provenienza, invece si trovano ricoverati qui con patologie serie, impossibilitati per il primo periodo a fare terapie riabilitative. Questo non è un Ospedale. Per le patologie come ad esempio la Cardiologia o Urologia, è competente il vicino S. Eugenio. Al Pronto Soccorso, per l’appunto, se l’evento accade il fine settimana o un prefestivo-festivo, se sei fortunato ne esci dopo 6-7 ore. A noi è capitata la Vigilia di Natale.. 12 ore lì.. Oppure, dal lunedì al venerdì, sono utilizzati gli Ambulatori sottostanti, dove anche lì occorre mettersi in fila con i pazienti esterni. Un paziente post-ictus come mio padre, afasico, quasi immobile, con il catetere da un mese e mezzo, cardiopatico e diabetico, lasciato solo legato per oltre 5 ore su una barella. Meno male c’eravamo noi familiari. Ma è stato un caso però.
Qui veniamo ad un’altra questione: il vostro famigliare va visitato UNA volta al giorno. Non potete affidarvi assolutamente agli infermieri, almeno per i primi periodi. Altrimenti farà poco progresso. Il catetere ad esempio aveva causato una infezione. Papà, non potendo esprimersi, essendo totalmente afasico, lamentava dolori fortissimi e aveva la febbre. Non faceva riabilitazione da vari giorni. L’abbiamo fatto subito notare. Risposta: ‘non lo sapevamo, abbiamo tanti pazienti..’ Ripeto, assolutamente da visitare una volta al giorno, specialmente il fine settimana, quando il personale medico è al minimo, come gli infermieri, spesso tirocinanti. Rischiate così di trovare il vostro famigliare legato sulla sedia a rotelle per tutto il giorno. O con la flebo staccata (….).
Poi il periodo: noi ci siamo trovati con tutte le festività e con poche terapie. Festività iniziate dal 19 dicembre e terminate l’11 gennaio 2016, periodo in cui mio padre ha fatto poco o nulla come riabilitazione. La logopedia è iniziata l’8 gennaio, dopo 40 giorni che stavamo lì.. Risultato: papà è uscito senza alcun progresso a livello verbale. Afasico era e afasico è rimasto. Anzi, ha acquisito delle abitudini a farfugliare difficili da sradicare. Recupero parziale della gamba destra. La mano destra invece è rimasta quasi ferma. Con una flebite per le flebo effettuate, in cura. E con flebite con infezione piede sinistro diabetico, che ha tuttora. Quindi valutate. Se uno deve stare per 24 ore in una struttura per ricevere 40 minuti la mattina e altrettanti la sera quando va bene (dipende dalle condizioni psicofisiche del paziente), esclusi i fine settimana e i festivi, da visitare tutti i giorni da parte vostra, da portare in Ospedale quando è necessario (non si prendono la responsabilità su patologie serie), con un’assistenza infermieristica a volte supponente (fanno quello che possono..), dovreste valutare se è il caso di utilizzare un’altra struttura; efficiente però.
Ex paziente postcomatoso
Nel complesso, ottima struttura per la riabilitazione neuromotoria.
Trauma cranico
Sono ancora un traumatizzato, ma grazie a dio ora la posso raccontare. Un bel 24 dicembre di 6 anni fa ero in bicicletta da corsa, la mia passione, ero sulla corsia di emergenza e una deficiente neo patentata mi ha investito giurando che non mi aveva visto - ma lì passava un medico la fermò dicendole "non ai visto cosa ai fatto?"; lei sbalordita credeva di aver preso un cane.. io all'epoca pesavo circa 80 kg...).
Grazie all'associazione Santa Lucia, a tutto la staff della dottoressa Formisano, a tutti gli infermieri, agli addetti in palestra, le logopediste e insomma.. a tutto lo staff al completo (compresa la dottoressa Formisano stessa) dove sono ancora in cura, mi sento rinato: ora ragiono con la mia testa, parlo tranquillamente, vado a scuola di musica e di canto su consiglio della dottoressa. Insomma.. ora sono qui in ufficio a scrivervi.
GRAZIE SANTA LUCIA DI AVERMI RIDATO LA VITA.
Ringraziamenti
Mi sento in obbligo di ringraziare la Fondazione Santa Lucia sia da parte mia che da parte di tutta la mia famiglia, per il caloroso affetto ricevuto dopo la perdita della mia cara mamma. Inoltre desidero ringraziare tutti gli operatori della Fondazione Santa Lucia per la grande professionalità e umanità con cui mia madre è stata assistita durante il ricovero.
la struttura romana con la migliore organizzazione
In base alla mia esperienza, la trovo la struttura romana con la migliore organizzazione.
forse chi pensa di chiudere l'ospedale S.Lucia è solo un po' invidioso della preparazione organizzativa che i romani non riscontrano negli ospedali più famosi di Roma..
la mia opinione è: centro eccezionale
In questa struttura ho trovato delle dottoresse competenti, educatissime e preparatissime.
Ricovero alla fondazione santa lucia
Presso l'Ospedale Santa Lucia ho trovato una qualità della assistenza medica, infermieristica e fisioterapica eccezionale. Così come l'umanità di tutto il personale, l'incoraggiamento e la disponibilità ottenute nel corso del lento recupero dal grave ictus che aveva paralizzato mio padre. Segnalo inoltre l'importante supporto psicologico per superare le difficoltà emotive e la terapia per il linguaggio, che ha reso mio padre in grado di comunicare.
GRAZIE
Scrivo da parte di Elena Franconi, che purtroppo ci ha lasciati, per ringraziare tutto lo staff del 6° piano del Santa Lucia: dottori, infermieri e fisioterapisti.
Elena è stata seguita con professionalità, ma anche con il cuore. È vero che con il suo carattere riusciva ad attirare le simpatie di tutti, ma con il personale che le è stato vicino in questi mesi ha avuto un rapporto magnifico.
Non cito i nomi per timore di dimenticare qualcuno.
Una cosa è certa, che se ci si trova nella situazione difficile di dover ricorrere a strutture e cure di questo genere, in questo reparto si ha la certezza di essere seguiti al meglio sotto tutti i punti di vista.
Neuroriabilitazione e riabilitazione motoria.
Ricovero per ictus
Il paziente è mio marito. Ho trovato massima assistenza, massima professionalità da parte dei medici, della caposala e del personale infermieristico. Un elogio inoltre alla grande umanità e disponibilità di tutta l'unità operativa c terzo piano.
Istituto eccezionale Sezione Mielolesi eccellenza
Voglio qui cogliere nuovamente l'occasione per ringraziore tutta l'equipè medica, i fisioterapisti, i logopedisti e lo staff infermieristico dell'Unità Operativa A - Sezione Mielolesi dell'Istituto Santa Lucia: UMANITA' ED ALTISSIMA PROFESSIONALITA' AL SERVIZIO DEL PAZIENTE.
A giugno di quest'anno, dopo un intervento chirurgico di riduzione di stenosi cervicale e numerose complicanze causatemi in un altro centro di riabilitazione romano molto meno eccellente (anzi, direi pessimo), avevo perso ogni speranza di poter tornare ad una vita normale. Ero fisicamente e psicologicamente distrutto. Oggi invece, a soli quattro mesi di distanza, sono quasi potuto tornare ad una vita normale.
Vi sarò per sempre grato.
Un ringraziamento particolare:
- Al Direttore Dr Marco MOLINARI, alla Dr.ssa Letizia LAURENZA, al Dr. Giorgio SCIVOLETTO e alla Dr.ssa Lina DI LUCENTE per l'assistenza medica e psicologia;
- alla Dr.ssa Silvia TESTA e a tutti gli altri fisioterapisti che mi hanno fatto tornare a camminare e muovermi;
- Alla Logopedista Dr.ssa Cristiana PAPAPICCO che tanto si è prodigata per curare la mia disfagia.
GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE
SALUTI, GROSSI ACHILLE VALERIO
ALTISSIMA PROFESSIONALITA' DI FISIOTERAPISTI E LOGOPEDISTI;
STRUTTURA MOLTO OSPITALE E PULITISSIMA;
ECCEZIONALI ATTIVITA' SOCIALI DI SUPPORTO AL PAZIENTE CURATE DA DON CARMELO.
Apprezzamento positivo
La clinica è ottima sotto tutti i punti di vista, dall'assistenza al servizio prenotazioni, all'approccio professionale. Ottimo il servizio ambulatoriale e le analisi.
Semplicemente stupendo lo stato di conservazione delle strutture e la cura per la pulizia.
E' migliorabile il servizio bar, con possibilità di unire una ristorazione per i familiari dei pazienti.
Ottimo ospedale
La struttura dal punto di vista infermieristico è eccellente; anche le altre figure professionali sono valide. Le varie patologie sono sempre state trattate con competenza e professionalità.
Grazie a tutti
Struttura ottima, medici ottimi e professionali, fantastici i fisioterapisti.
PS: manca una rivendita di giornali!
GRAZIE
Elvira Mastrogiovanni e famiglia esprimono gratitudine e riconoscenza a tutto il personale del sesto piano per l'impegno, l'elevata professionalità e l'affettuosa e continua vicinanza.
Una struttura che si caratterizza per l'alta competenza e umanità.
I MIGLIORI !!!
Sono stato ricoverato presso il Santa Lucia per ben 5 mesi, nel reparto del Prof. Molinari. Devo dire che, pur essendo lontano da casa, provengo infatti da Cosenza, tutto il personale mi ha fatto sempre sentire in una famiglia. Quando i miei familiari venivano a trovarmi il clima che trovavano era del tutto accogliente e positivo. Con questa recensione, l'unico scopo che mi sono prefissato è quello di RINGRAZIARE tutti coloro che mi hanno saputo dare la forza di metterci tutto l'impegno possibile per lottare con le unghie e con i denti contro la mia malattia! Grazie ai professionisti che mi hanno seguito, difatti ho imparato che per guarire c'è bisogno di volontà; e quella volontà io l'ho trovata anche grazie a tutto il personale del Santa Lucia. In ultimo vorrei dire che, dopo il mio ritorno a casa, so di poter comunque contare in ogni momento sul supporto e la professionalità delle grandi persone, prima ancora che medici, che mi hanno seguito in ospedale!
GRAZIE PER AVERMI FATTO RITORNARE A SORRIDERE!
Un'eccellenza della Sanità
A più riprese ho usufruito della struttura sanitaria del S.Lucia a causa della mia patologia diagnosticata dall'ospedale Gemelli di Roma come "miosite a corpi inclusi".
Sono stata presa in carico dal S.Lucia e seguita, tramite ginnastica attiva e passiva, dai vari operatori fisioterapici che operano nella palestra "disabili". Qui, coordinati dalla responsabile del reparto, la dr.ssa Federica Frillici, sono stata seguita dai vari fisioterapisti che hanno saputo coniugare la loro professionalità, sulla quale non si discute, con rare doti di umanità e sensibilità, così necessarie in ambiti così delicati dove il paziente riesce a non sentirsi solo un individuo con particolari patologie, ma avverte nei suoi riguardi attenzione e cura della sua infermità.
I fisioterapisti, nessuno escluso, che ho conosciuto nei miei periodici percorsi terapeutici, riescono a creare con il paziente un rapporto non solo di fiducia, ma soprattutto di affetto, consentendo al paziente di raggiungere risultati ottimali che in altri contesti di fredda professionalità ben difficilmente potrebbero constatarsi.
Vorrei aggiungere un particolare che non fa certo onore ad una società che vuole definirsi civile:
molto spesso gli emolumenti mensili non vengono pagati con regolarità, creando difficoltà non semplici (pagamento di mutuo, pagamento di asili nido, ecc.), ma nonostante ciò non ho mai registrato malumori o nervosismi, come ovviamente ci si potrebbe attendere da persone che, come i fisioterapisti, si impegnano con abnegazione e pena disponibilità oltre l'orario previsto.
Una sola parola: bravi!
Devo ringraziare la Fondazione Santa Lucia ed i suoi medici per la professionalità che dimostrano con i Pazienti. Avevo un problema alla schiena e mi sono rivolta al poliambulatorio dell'ospedale, dove sono stata visitata dal dr. Vinicola. Ho trovato competenza unita a spiccata umanità. La sua cura mi ha consentito di risolvere i problemi alla schiena ed oggi riesco a fare tutte le attività che facevo prima. Grazie e continuate così.
Esperienza più che positiva
Sono stata ricoverata per 60 giorni presso l'unità Post acuzie, 4° piano UOC, per trauma cranico maggiore e in questa struttura, grazie alla professionalità, competenza e umanità dei medici e del personale paramedico, sono stata curata al meglio. Grazie al lavoro dei fisioterapisti, all'idrochinesiterapia e alla terapia cognitiva, ora sono sensibilmente migliorata e sto recuperando in terapia estensiva i deficit ancora presenti. Un particolare ringraziamento alla Dr.ssa Lina Di Lucente, valente psicologa che si avvale di un team di grande professionalità ed empatia, che mi ha seguito e mi sta seguendo per il post trauma. La mia esperienza è stata ed è molto positiva, anzi: aggiungo che 60 giorni di ricovero (come previsto per legge) per il recupero mi sono sembrati pochi e se fosse stato possibile avrei preferito rimanere ricoverata almeno per 30 gg. in più. Ad oggi sono in terapia estensiva presso la Palestra Invalidi per conseguire una totale guarigione.
Inoltre con grande attenzione, hanno approfondito e curato anche aspetti non afferenti alla specifica patologia neurologica, quali indagini ed ecografie per approfondire altri problemi legati non strettamente al trauma neurologico, come l'ecografia mammaria per gli edemi conseguenti al trauma che ho subìto.
E' una struttura di eccellenza che si avvale di medici e personale competente e di grande umanità!
Struttura eccezionale
Struttura eccezionale. Personale medico, infermieristico e fisioterapici ECCELLENTE, COMPETENTE E SPECIALIZZATO.
L’umanita’ e la disponibilita’ regnano nella struttura.
Una delle prime notti ebbi un episodio di dissenteria e chiamai con vergogna l’infermiere, il quale percependo il mio imbarazzo mi disse” che problema c’è, se stava bene era a casa sua e non qui”.
Sono entrato dopo un intervento chirurgico quasi paraplegico nel gennaio 2020 ed ora, nel giugno 2020, non solo uso il deambulaore, ma posso sperare di camminare con i bastoni “canadesi”.
Credo non debba aggiungere altro.
Neuroriabilitazione post ictus
Mio padre sta per lasciare il S. Lucia dopo ben 11 mesi e, nonostante il tempo trascorso, non siamo mai stati delusi da niente e da nessuno: GRAZIE per la professionalità, la preparazione, la serietà, l’organizzazione e la passione di tutti! Medici, infermieri, inservienti, cucina, vigilanza, servizi sociali... personale e struttura da applausi!
Un pensiero particolare va al 4° piano lato lungo, al Primario Dott. Traballesi, al medico responsabile Dott. Di Meo, al responsabile Servizi Sociali Dott. Proietti, agli infermieri Ilaria, Imma e Rodolfo ed a tutti coloro di cui non ricordo i nomi ma che porto nel cuore, perché si sono presi cura di papà per tanto tempo e con grande responsabilità e, anche in questo periodo di lockdown, hanno saputo trasmettere a lui ed a noi la giusta serenità per affrontare tutto. Rimango basita quando leggo alcune esperienze negative in questa struttura, che per me è una chimera in una sanità pubblica al tracollo! Certo sono medici, non fanno miracoli! E se mio padre oggi non cammina non posso dare la colpa a loro, ma solo ad un triste destino! Prendiamoci il buono da tutto e da tutti ed impariamo a rispettare chi lavora seriamente per noi e per i nostri cari con tutte le difficoltà del caso.
Enorme gratitudine, sempre. Continuate così ragazzi perché siete un orgoglio italiano e romano!
La professionalità vera
Ricoverato al Policlinico Umberto I per un trauma midollare, avevo perso ogni speranza di vita in tutti i sensi. Dopo circa 15 giorni tra intervento e terapia intensiva, vengo trasferito al Santa Lucia per riabilitazione.
Appena arrivato in reparto (primo piano) vedo la stanza pulita e profumata, non mi sembrava vero poichè passavo da un posto fetido e fatiscente (ma personale doc).
Arriva il caposala, un omone alto e dall'aspetto davvero imponente; dico... ora mi mena!!!! Invece mi dà un benvenuto davvero formale ma accogliente. Faccio a lui delle domande e lui puntualmente, con disinvoltura e professionalità, esaudisce tutte le mie richieste e dice: di qualsiasi cosa avesse bisogno, può rivolgersi a me o al mio collega e saremo a sua completa disposizione. Beh, in un attimo tutte le mie paure e dubbi sono scomparsi, sentendomi subito meglio. Subito dopo gli infermieri, giovani, sorridenti e tutti davvero molto educati. Finita la parte infermieristica, subito dopo sono arrivate due dottoresse davvero gentili e professionali, le quali subito hanno iniziato a ragionare sul percorso che dovevo fare. Credetemi, in un paese così allo sbaraglio pensavo di sognare. Appena terminato, è arrivata anche la fisioterapista a presentarsi, Annamaria, davvero capace e convincente.
Fatta questa parentesi, il mio percorso riabilitativo è stato faticoso, complesso e intenso. I risultati, in rapporto alla mia lesione, sono stati davvero molto superiori a quelli detti all'inizio dopo l'intervento.
Detto questo, ho visto personale, in particolare gli infermieri, i caposala ed i fisioterapisti, davvero motivato e preparato.
L'unico neo che potrei sottolineare, dopo aver sentito commenti e lamentele del personale, è quanto l'azienda sia fredda, sterile e senza feedback verso questi dipendenti davvero unici. Sicuramente molti pazienti si aspettano miracoli per il nome ormai acquisito dal Santa Lucia ma, a mio avviso, il personale non fa e non farà mai miracoli ma darà sempre tutto sè stesso per raggiungere il massimo degli obiettivi.
Caposala, infermieri e fisioterapisti: rimarrete sempre nel mio cuore per l'autonomia che mi avete ridato, per la stima di me stesso che mi avete fatto riavere e per il ricordo indelebile positivo che mi avete lasciato.
Concludo con una sola parola semplice e sincera...
GRAZIE DI TUTTO!!!
I migliori
Mi hanno restituito la vita.
Li ringrazierò per sempre...
GRAZIE!
Esiti ictus - esperienza al Santa Lucia
Struttura all'avanguardia; personale qualificato e specializzato; gli infermieri fanno un lavoro duro senza mai lamentarsi, sono gli angeli dei pazienti. Voglio rivolgere un elogio particolare agli infermieri Ilario Simonetti, Luciano, Gianni Emanuela e Roberta che, oltre alla professionalità, entrano in empatia con il paziente facendolo sentire in famiglia. Per non parlare dei fisioterapisti, che sono molto preparati e professionali. Un grazie particolare a tutti gli OSS, sempre disponibili e pronti a portare allegria e sostegno. Per ultimo ma non per importanza, voglio esprimere la mia stima nei confronti di tutti i dottori e della dottoressa Formisano.
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