Policlinico Bologna S. Orsola Malpighi

Sono entrata al Pronto Soccorso il giorno 5 Ottobre alle ore 14.45 con problemi di aritmia fortissimi. Dopo una visita ed Ecg sollecito, sono stata trasferita in uno stanzone dove alloggiava un'infinità di persone (nonostante il distanziamento). Addirittura non avevano medicinali, avrei dovuto avere i miei personali da casa!
Mi hanno fatto un prelievo dopo 2 ore, ma poi IL NULLA.
Sono rimasta lì tutta la notte fino alla mattina dopo alle ore 11.00, sempre su una sedia a rotelle, senza mangiare, soltanto bevendo acqua.
Mi hanno fatto un secondo prelievo dopo 3 ore.
Chiedevo continuamente dei risultati, ma inutilmente.
Personale troppo insufficiente per tanti ricoverati!!!
Ero estenuata!
Finalmente alle ore 11.00 del giorno dopo ho fatto una visita cardiologica,dove mi è stato detto che sarei rimasta in reparto per eseguire una TAC.
Ma il giorno dopo.
Sono stata trasportata al reparto di Medicina d'urgenza (un puro eufemismo, considerando che la Tac me l'hanno fatta alle ore 13.00 e sono rimasta in attesa trepidante tutto il pomeriggio, la sera, la notte). Il mattino dopo alle 12.30 finalmente il medico si è degnato di considerarmi e consegnarmi il foglio di dimissioni con la diagnosi.
Io mi chiedo: ma non è terribilmente costoso trattenere un paziente per tanto tempo senza motivo?

Volevo porgere i miei più sentiti ringraziamenti al personale del reparto "sospetti covid", padiglione 25, per le tempestive cure erogate a mia madre (entrata per iperpiressia il 18 luglio u.s.).
Nonostante l'impossibilità di esserci fisicamente, ho avuto quotidiani e confortanti aggiornamenti.

Ho trascorso un periodo ricoverata nel reparto programmati al padiglione 2 Albertoni: mi sono trovata molto bene, personale efficiente, gentile e umanamente parlando molto disponibile.
Un ringraziamento particolare al prof. Negosanti e a tutto il suo staff.