Reumatologia Arcispedale Santa Maria Nuova

Dott. Carlo Salvarani eccellente esperto nelle vasculiti, non può fare tutto da solo, è impossibile... Problema serio sono i collaboratori, ci vorrebbe nuovo personale al più presto.

Ho preso l'appuntamento con il Prof. Salvarani, che mi ha visitata con diagnosi di artrite psoriasica. Stavo prendendo il Methotrexate e siccome mi dava diversi disturbi, il Professore mi ha fatto fare tutte le analisi del caso. Diversi giorni dopo la visita, mi chiama un dottore dicendomi di sospendere subito la terapia attuale e sostituirla dopo circa un mesetto con il farmaco Arava.
Piano terapeutico inviato tramite email.
Iniziata la terapia, a circa 15 giorni non tollero più il farmaco causa dissenteria e, dalle analisi del sangue, i miei globuli bianchi erano scesi sotto i valori. Provo a contattare per email il dottore che mi aveva dato questo piano terapeutico, ma senza risposta. Dopo una settimana dalla email riesco a contattarli telefonicamente, spiego la situazione e dietro consiglio devo sospendere immediatamente Arava e iniziare con Salazopyrin en 500. I dolori con questa terapia si sono di nuovo accentuati e siccome soffro di sindrome di Sjogren, da quando lo assumo le mie ghiandole salivari sono completamente ko.
Fatto presente il tutto al reumatologo, mi ha sospeso pure questo, lasciandomi scoperta e senza terapia per l'artrite e prescrivendomi Salagen.
Sono rimasta insoddisfatta che il paziente venga curato per telefono e senza nemmeno porre attenzione alla cartella clinica e alle altre patologie.

Mi sono recata al reparto per una sospetta fibromialgia, sotto consiglio della dottoressa. Il reumatologo mi ha detto che la fibromialgia è un sintomo e non una malattia, che non mi metteva la dicitura fibromialgia sul referto in quanto mi sarei messa addosso un'etichetta e mi avrebbe fatto solo male, e che tanto i sintomi sono trattati con farmaci dati da neurologi, dai quali già vado per emicranie croniche. Non sembra mi abbia ascoltato veramente, e la visita mi è parsa un po' frettolosa. Quantomeno mi ha dato degli esami per sicurezza, per escludere altro. Non consiglio questo reparto se si pensa di poter avere la fibromialgia, anche se magari gli altri dottori sono più bravi (alla prenotazione non ho potuto scegliere).

Sono stato ricoverato per sospetta vasculite (ipotesi diagnostica formulata dall'incredibile neurologo/fisiatra dr. Gianfranco Marchesi e avvallata dalla reumatologa dr.ssa Chiarolanza, che ha proposto il ricovero).
Il dr. Muratore non è mai sembrato interessato a capire realmente la patologia, quanto piuttosto a cercare di confutare l'ipotesi diagnostica della sua collega Chiarolanza.
Sono stato dimesso dal reparto, dopo pochi giorni passati praticamente a girarmi i pollici, con una diagnosi di dimissione che era palesemente un collage dei miei sintomi e la rassicurazione che non avevo una vasculite (scritta nero su bianco). Ho chiesto disperato che mi venissero fatti altri esami, ma il dottore si è rifiutato attenendosi fedelmente alle linee guida, senza varcare le colonne d'Ercole, senza manifestare un briciolo di empatia per due anni di sofferenze e dolori atroci.
Purtroppo per me però la vasculite c'era, ed è stata identificata dopo il successivo ricovero reumatologico (questa volta a Pisa) associata ad una sindrome serotoninergica farmaco-indotta che mi stava uccidendo.
Entrambe le patologie sono regredite rapidamente con la sospensione del farmaco.

Sono un ragazzo di 34 anni e circa 1 mese fa, dopo mesi e mesi di dolori tendinei, al rachide e gonfiori agli arti, ho cercato assistenza dal Dott. Gianluigi Bajocchi.
Sono stato liquidato con il consiglio di iniziare una terapia a base di psicofarmaci, non curante dei miei problemi e segnali che dava la mia malattia.
Fortunatamente, non contento della diagnosi, mi sono recato all'ospedale di Milano, dove mi è stata riconosciuta una artrite sieronegativa.