Villa Fulvia Roma

 
4.0 (36)

Recensioni dei pazienti

4 recensioni con 3 stelle

36 recensioni

 
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1 stella
 
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Voto medio 
 
4.0
 
4.1  (36)
 
4.0  (36)
 
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Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

Riabilitazione e fisioterapia

Entrato per riabilitazione post operatoria il 6 novembre, ho finito il trattamento il 1 dicembre.
Un ringraziamento speciale alla dottoressa Sabrina Santucci, fisioterapista di grande professionalità, disponibilità e umanità. Non posso dire le stesse cose per alcuni del personale infermieristico..

Patologia trattata
Protesi anca.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
2.0

Riabilitazione neuromotoria

Li chiamano pazienti perché di pazienza per stare lì dentro ne devono avere tanta.
Personale OSS che urla ai malati, che chiacchiera anziché assistere i ricoverati lasciandoli per ore immersi nelle urine e feci dei pannoloni, che fumano sulla terrazza interna della struttura, che con modi sgarbati richiamano i parenti in visita. Queste le prime cose che mi vengono in mente…
Poi ci sono le eccezioni: i fisioterapisti e i medici.

Patologia trattata
Riabilitazione post trauma cranico.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Potrebbero fare di più

Premesso che la paziente era una signora di quasi 90 anni, e quindi non ci si aspettano miracoli anche se la paziente è molto presente con la testa, ho trovato mediocre professionalità sia dalla fisiatra, che dopo il ricovero ha detto di non poter dire nulla perché il trattamento era all'inizio (ma perché le condizioni generali del paziente, il tipo di trattamento previsto, e le modalità operative non interessano ai familiari?), sia dal dirigente medico internista, a mio parere troppo sbrigativo nel dare informazioni, e che dopo 3 giorni di febbre notturna non aveva prescritto alcuna analisi (anzi, a mia domanda rispondeva che la paziente non aveva avuto febbre la notte precedente, mentre invece risultava dal brogliaccio delle infermiere che aveva avuto 38). Solo alla visita serale ho trovato il medico di guardia che ha prescritto analisi e coltura delle urine che hanno dato esito positivo, e solo quindi 1 settimana dopo l'inizio della febbre si è somministrato l'antibiotico. Alla paziente è stata fatta venire una flebite al braccio, e questo ci può stare. Alla flebite è seguita un'artrosi che è stata curata solo con ghiaccio e pomata diclofenac. Le dita della relativa mano, dopo 20 giorni di immobilità, si era bloccate, e nessun medico ha pensato di sollecitare le articolazioni per evitare ciò (ma non stiamo in una clinica per riabilitazioni ortopediche e fisiatriche? un massaggio linfodrenante all'arto, no?). La paziente è uscita in condizioni appena sufficienti (possibile che il paziente su 24 ore di degenza faccia solo 1 ora di fisioterapia la mattina e poi venga lasciato a letto, in attesa del giorno dopo?), ed ora si sta riabilitando a casa a pagamento....
Insomma, per prendere i rimborsi della Regione si può fare ben di più.
Nota positiva: il fisioterapista Stefano e la maggior parte delle infermiere, sempre gentili e disponibili.

Patologia trattata
Postumi da frattura pertrocanterica al femore.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Mai ad agosto

Oggi ho scritto alla direzione sanitaria di questa clinica e ve la copio di seguito. Di certo spero non capiti mai a nessuno di essere ricoverati ad agosto in questo mese devo dire che sono rimasta molto delusa da questa struttura, del 4° piano in particolare, dall'inesperienza e trascuratezza del paziente dei giovani medici lasciati a lavorare, mentre i "grandi" sono andati giustamente in ferie. Io so solo che mia mamma, dopo essere stata operata al femore il 25/07/2016, è stata trasferita il 1° agosto in questa struttura e ne è uscita il 1° settembre senza essere minimamente autonoma, in carrozzina e con il catetere perchè non la si poteva portare in bagno di continuo, non essendo in grado di alzarsi e fare movimenti con un minimo di autonomia. Il 05 settembre, solo 4 giorni dopo la dimissione mia mamma si trova in ospedale ricoverata per una grave infezione alla ferita dell'intervento e rischia di essere operata di nuovo perchè trascurata e non rinviata in tempo appropriato presso un ospedale dove l'avrebbero curata e sicuramente l'infezione sarebbe stata controllata. Sono arrabbiata.

Buongiorno,
mi chiamo ***** Marina e sono la figlia di una signora di 83 anni che ha avuto la sfortuna di essere inviata presso la vostra struttura per la riabilitazione dopo la rottura del femore, il 1° agosto, sig.ra GIULIA 4° piano stanza 4 letto 411. Le scrivo perché sono molto arrabbiata della poca cura riservata a mia madre che per voi, mi rendo conto sia solo un numero e nulla più, visti i risultati ottenuti, ed in breve spiego il perché:
dimessa il 1° settembre, in carrozzina, in quanto senza l’assistenza vigile del Dott. Tommaso Romano, persona squisita e professionale, non era in grado di rimanere in piedi neppure un attimo e con il catetere, mai successo nonostante i vari ricoveri di mamma, quindi senza che mia madre fosse assolutamente un minimo autosufficiente, dopo che il 17 agosto, con un colloquio voluto dal medico del reparto, l’assistente sociale, la fisioterapista e me per valutare gli sviluppi a loro dire ed i progressi di mia madre, vedendo, ma ignorantemente ovviamente non essendo un medico, che mamma non faceva alcun progresso, chiesi un prolungamento in altra struttura -ed anche a pagamento- riabilitativa, che mi fu sconsigliata poichè a loro dire mamma per la fine della degenza sarebbe stata in grado di riprendersi e fare progressi. Ovviamente loro sono medici ed io no, per cui ho accettato i loro consigli.
Una decina di giorni prima della dimissione mia mamma cadde dal letto, io sono stata avvisata dalle persone che erano ricoverate nella sua stanza, neppure una telefonata dalla clinica per avvisarmi, e quando sono andata dalla dottoressa di turno a chiedere se avesse avuto problemi, se si fosse fatta male, la risposta della dottoressa è stata “io neppure lo sapevo” e nulla più, massimo disinteresse.
Qualche giorno prima della dimissione mamma ha avuto la febbre e le sono stati somministrati degli antibiotici senza però darmi alcuna spiegazione, ho pensato avesse preso un colpo d’aria, di certo non potevo immaginare il perché della febbre, considerato che nessuno mi aveva avvisata di quanto stesse accadendo alla sua ferita e, seppure lo chiesi alle infermiere poiché mamma se ne lamentava ogni tanto, mi è stato detto che era tutto a posto.
Ieri 5 settembre, per cui 4 giorni dopo la sua dimissione, mamma è stata ricoverata per una grave infezione alla ferita dell’intervento, e rischia di essere operata nuovamente, cosa che, se fosse stata rimandata in ospedale in tempo utile, si sarebbe potuta evitare.
Dire che sono arrabbiata è dire poco, anche con la dottoressa (di cui non conosco il nome) che il giorno delle dimissioni è stata molto sgarbata nei miei confronti, ma soprattutto di mamma, visto che neppure l’aveva conosciuta ma si basava su quanto scritto ed ha anche messo in dubbio la mia richiesta di ulteriore assistenza fatta il 17/08 ai medici, che è vero che io sono ignorante in quanto non sono medico, ma che mia mamma la conosco bene e sapevo che qualcosa non andava, non reagiva, chissà forse anche perché qualcuno le aveva ricordato che ha poco tempo per vivere, ed alla faccia della privacy lo sapevano tutte le pazienti del reparto. Un po' di professionalità ed interesse per il malato, nonostante l’età e nonostante le condizioni di salute, servirebbero, se non altro ad evitare mali peggiori.

Patologia trattata
Riabilitazione dopo frattura del femore.
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