Dettagli Recensione

 
Ospedale Monaldi di Napoli
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
3.0

Sostituzione valvola aortica

Dopo un mese di sofferenze e strazi, mia nonna piena di vita è morta in terapia intensiva dopo un intervento di sostituzione della valvola aortica nel reparto di cardiochirurgia per aver contratto un batterio ospedaliero, ovvero l'acineto bacter. È andata per ben tre volte in shock settico. Gran parte della colpa è dovuta al mancato rispetto delle norme sanitarie. Uno scenario poco igienico, gli infermieri senza mascherina e cuffia nè guanti, spiegazioni di bollettini quotidiani discordanti e superficiali, non cura del paziente abbandonato a sè stesso senza alcun conforto morale. Ben 31 giorni di degenza, ma il problema più grande ed irrisolvibile ahimè è che mia nonna, dopo aver superato l'intervento ed essere stata stubata immediatamente, è dovuta morire per un batterio per il quale è morto anche un altro paziente di stanza. Davvero assurdo!

Patologia trattata
Sostituzione valvola aortica.

Commenti

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Inviato da S.M.P.
16 Settembre, 2015
Buongiorno. Condivido tutto cio' che hai espresso, puo' darsi che io sia proprio la moglie dell'ammalato che hai nominato, pertanto aggiungerei in piu' che il caposala, pur essendo stato informato che nel reparto accadevano cose gravi e dando il nominativo di colui che non esercitava per niente bene la sua professione, mi rispondeva che lui, essendo padre, non si sentiva di mettere a rapporto l'infermiere (perchè ciò magari poteva causargli la perdita del lavoro).
In risposta ad un earlier comment

Inviato da Margherita
17 Settembre, 2015
E alla perdita dei nostri cari chi ci pensa? La vita è insostituibile!
Inviato da Monica
19 Ottobre, 2015
Anche io purtroppo ho avuto una brutta esperienza. Mio marito, operato di bypass, sembrava aver superato l'intervento e doveva essere trasferito in reparto, ma ha avuto delle complicazioni di cui non hanno saputo dare spiegazioni. Anche lui in terapia intensiva ha avuto uno shock settico e tra l'altro io l'ho saputo in maniera brutale durante il bollettino medico - quando mi hanno detto che mio marito aveva al massimo due ore di vita.
Grazie a Dio ciò non e' avvenuto e dopo più di tre mesi è ritornato a casa, anche se il percorso di recupero e' ancora lungo.
Condivido in pieno quello che hai detto e mi associo perché anche noi abbiamo vissuto un incubo.. Quando guardo mio marito, ancora non mi capacito che ne sia uscito vivo e posso capire il vostro dolore.
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