Dettagli Recensione

 
Ospedali e case di cura a Milano
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Non dalla psichiatra, ma da un BUON Medico!

So perfettamente che l'Istituto BESTA è un fiore all'occhiello della Sanità italiana, per me era come una luce in fondo al tunnel quando presi l'aereo dalla Sardegna con ottimismo e speranza, convinta che al BESTA avrei trovato le risposte e le cure ai miei seri problemi. Malauguratamente per me, non è stato affatto così! Purtroppo io ne ho riportato un'esperienza sgradevole, avvilente e mortificante. Dopo anni di malessere profondo dovuto alle mie molteplici discopatie e artrosi degenerative, prendo in considerazione il consiglio dei medici della Terapia del Dolore di un'altra struttura ospedaliera e chiedo una visita privata con uno specialista del Besta. L'appuntamento mi viene fissato a distanza di un mese e nel frattempo stavo sempre più male, il mio sistema immunitario era impazzito: infezione al nervo sub-oculare con violento mal di testa, crampi muscolari e nervosi diffusi, Erpes Zoster, erpes simplex a non finire, capogiri, perdita di sensi, amnesie, fitte dolorosissime su tutto il corpo, difficoltà nel coordinare i movimenti e varie cadute per mancanza di equilibrio, calo di peso (6 kg. in poco più di un mese..). I miei familiari preoccupati e inermi. Finalmente arriva il giorno della visita specialistica al Besta. Porto con me tutte le documentazioni come mi vennero richieste telefonicamente: RM, TAC, LASTRE, ECOGRAFIE, analisi del sangue, insomma, tutto ciò che testimoniava la mia patologia, che si andava aggravando ogni giorno di più. Arrivo al Besta, pago la visita e aspetto. Il Dottore è in ritardo, pazienza... noto che noi pazienti "paganti" siamo tanti, aspetto d'essere chiamata. E finalmente eccomi seduta di fronte al Dottor Ettore Salsano. Non si scusa per il ritardo, fa niente, sto troppo male, ho bisogno d'aiuto... Mi guarda con distacco mentre mi dice "mi dica, mi descriva i suoi malesseri". Io comincio ma per non rubargli troppo tempo, accenno a porgergli i dischetti con le varie RM, Tac, Radiografie, perchè così il Dott. avrà una visione più chiara e precisa della mia patologia (penso...), ma vengo subito bloccata: "Questi non mi interessano, mi descriva i suoi malesseri". Allora continuo, il Dott. non mi guarda, ho come la sensazione di parlare per me stessa... nel frattempo scrive al pc, mi chiede età, lavoro, famiglia, marito, luogo di residenza. Gli sto chiedendo aiuto, sono venuta dalla Sardegna piena di speranza e ottimismo... ma il Dott. non mi guarda neppure un attimo, scrive... e continua a non voler vedere tutti gli esami che ho appoggiato sulla scrivania. Mi invita ad alzarmi, solita prova dei riflessi, stare in equilibrio su una sola gamba, portare il dito destro al naso, poi quello sinistro; e forse son passati 5 minuti... Si risiede e ancora senza mai guardarmi mi dice: " Io non credo che lei abbia qualcosa, se stesse così male non avrebbe potuto prendere l'aereo dalla Sardegna ed arrivare fin qui a Milano... Non credo che abbia tutti i malesseri di cui mi parla... Lei soffre soltanto di crisi di panico... Non credo che abbia tutti questi malesseri. Non ho nessuna diagnosi da farle, lei ha soltanto crisi di panico e io le consiglio soltanto uno psichiatra, e nel frattempo mi raccomanda vivamente un solo nome; stesso nome mi viene sottolineato nel foglio di "NON" diagnosi. Subito dopo mi indica con durezza l'orologio al suo polso e "Il mio tempo per lei è scaduto da un bel pò (ero entrata mezz'ora prima). Io esito, sono sconcertata e incredula, il Dottore si dirige alla porta, la apre e con espressione ostile me la indica con la mano "si accomodi, arrivederci". Oggi, dopo due mesi dall'incontro col Dottore che NON ho avuto il piacere d'incontrare, sono in lista prioritaria per un intervento alle vertebre L-S che comprimendo la sacca del midollo mi stanno arrecando una buona parte di quei troppi malesseri e conseguenti infezioni che inutilmente ho cercato di spiegargli... O forse è meglio che vada dalla psichiatra? Ero ammalata e lei mi ha umiliata!

Patologia trattata
Discopatie e artrosi degenerative.

Commenti

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Inviato da anselma
27 Febbraio, 2015
Io al posto suo avrei messo nome e cognome del dottore in questione.
Inviato da Claudia
08 Ottobre, 2015
L'esperienza descritta dalla signora è veramente "toccante", mi vergogno per l'atteggiamento del medico e per la NON DIAGNOSI ricevuta. Io soffro delle stesse patologie e posso capire quanto ci si senta "denigrate" nel non essere credute/i, dato che in un ricovero avvenuto lo scorso anno mi è accaduta una cosa simile! Suggerisco sempre di farsi accompagnare alle visite, perlomeno per avere un supporto (quando si è sofferenti non si è in grado di contestare e protestare) e un testimone - l'esperienza mi insegna.
In bocca al lupo sig.ra Tina e faccia valere i suoi diritti!
In risposta ad un earlier comment

Inviato da Claudia
08 Ottobre, 2015
Nome e cognome sono riportati.
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