Dettagli Recensione

 
Ospedali e case di cura a Napoli
Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
3.0

Cistectomia in Urologia

Ci ho impiegato più di un mese per decidere come scrivere una recensione su quanto mio padre ha dovuto sopportare durante la sua degenza.
Mio padre è stato operato di cistectomia radicale con ureterocutaneostomia il giorno 28/01/2016 a causa di un carcinoma in situ vescicale di alto grado. Non è stata una passeggiata: appena uscito dalla sala operatoria mio padre ha avuto un calo di pressione che ha mandato i reni in ipoperfusione, comportando una necrosi glomerulare e conseguentemente un'insufficienza renale acuta che si è risolta dopo una modifica sia della terapia di base che dopo due DIALISI. Uso il maiuscolo per sottolineare il grado di paura, tensione, sconforto che ha avvolto noi parenti e soprattutto mio padre.
La degenza non si è solo prolunga a causa di una difficilissima insufficienza renale, ma anche a conseguenza come versamento pleurico, versamento parenchima, subocclusione intestinale (o volvolo, c'è ancora da indagare). E sono riduttivo.
Mi tocca tuttavia dire che l'equipe di urologia è stata di grande aiuto, soprattutto da parte del Prof. Zito e del Dott. Grillo (a questo proposito, Dott. Grillo, se io vi chiedo perché gli avete somministrato della longastatina, non mi dica che è per il colesterolo solo perché c'è la parola "statina": non sono un fesso).
Consulenze nefrologiche, viaggi in autoambulanza per le varie dialisi, consulenze chirurgiche, gastroenterologiche, consulenze internistiche. Un vero strazio, ma debbo riconoscere che mio padre è stato preso i capelli a causa del suo difficile, grave e complesso post-operatorio.
Fortunatamente l'esame istologico ha rilevato un tumore ancora ben localizzato, al primo stadio, che non ha causato metastasi.
Ringrazio l'umanità e la disponibilità del Dott. Feleppa, la pazienza del Dott. Sannino (anche se è molto brusco nei modi) e soprattutto grazie al Prof. Zito.
Dal cambio della caposala il reparto è decisamente migliorato. Con gli infermieri ho creato rapporti di confidenza e di complicità. In particolare modo voglio ringraziare Ciro, la Sig.ra Isabella, Fabio, Massimo, Maria. Qualche critica da fare all'infermiere Nicola Esposito: Carissimo Nicola, è buona norma, durante la misura della pressione arteriosa, lasciar sgonfiare il bracciale dello sfigmomanometro digitale senza rimuoverlo dal polso del paziente prima della rilevazione del parametro vitale, ed inventarsi un valore pressorio (nel tuo caso è un evergreen diagnosticare 120/80 mmHg). Vai per caso di fretta? Eppure il reparto di urologia, su 12 posti letto (di cui 2 in day hospital) ne tiene occupati 4-5 per settimana.
La morale è questa, cari lettori: senza dubbio è un reparto con buoni medici e buoni infermieri, ma non è una struttura ospedaliera adatta per un intervento di oncologia così demolitivo.
Affidatevi ad altre strutture, meglio equipaggiate e con magari qualche pubblicazione scientifica alle spalle, e lasciare i presidi ospedalieri dell'ASL NA 1 per interventi di routine.
Un particolare ringraziamento anche al reparto di nefrologia dell'Ospedale Pellegrini, e un ringraziamento al Dott. Genualdo e alla Dott.ssa Scialò.
Ah, comunque mio padre è ancora in convalescenza a casa e sicuramente ha ancora un intestino tutto da discutere, cosa che gli causa sia singhiozzo che stitichezza.

Patologia trattata
Carcinoma vescicale infiltrante.

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