Dettagli Recensione

 
Ospedale Papardo di Messina
Voto medio 
 
4.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Meningo-encefalite

Mi chiamo roberto, ho 65 anni, sono stato ricoverato con una emorragia cerebrale nel reparto di neurologia e, da quello che mi hanno raccontato i miei familiari, ero in uno stato di agitazione (ma io non lo ricordo), non riuscivo a parlare, a deglutire ed avevo tutto il lato destro paralizzato. Dopo due giorni l'agitazione è passata, ma non riuscivo a parlare e non deglutivo.. e ricordo che gli infermieri per farmi prendere le pillole le schiacciavano e le somministravano a poco a poco con la frutta cotta che l'ospedale passava - mi dicevano che con i liquidi mi affogavo.. Avevano tantissima pazienza, la mattina passavano per cambiarmi il sacchetto delle urine e provvedevano all'igiene intima, oltre al lavoro manuale mi davano tanto coraggio e mi dicevano che se volevo riprendermi dovevo volerlo prima io. Sicuramente non sono tutti uguali, qualcuno cerca di scansare il lavoro come in qualsiasi ambiente lavorativo, ma da qui a dire quello che alcuni hanno detto quasi il reparto fosse l'infern, io lo smentisco categoricamente. I pazienti in reparto sono seguiti, nonostante il personale sia insufficiente per il tipo di lavoro che deve fare. Per quanto riguarda i medici, si parla di mancanza di disponibilità, ma a me non mi risulta.. mia moglie e i miei figli, nonostante ci fossero gli orari stabiliti, riuscivano a parlare sempre.
L'unico handicap sono gli esami, bisogna aspettare molto, io sono stato un mese e dieci giorni e l'ecocardiogramma, dalla data della richiesta, è stato prenotato dopo venti giorni. Sicuramente dopo alcune opinioni che screditano il reparto, mi attirerò la loro ira, ma la mia opinione nei confronti dei medici e degli infermieri è più che positiva e verso di loro posso avere solo parole di ringraziamento per come mi hanno trattato. Io non sono guarito del tutto, qualche deficit mi è rimasto ma, da come ero il giorno del mio ricovero a come sono oggi, ringrazio prima Dio, poi mia moglie e i miei figli e per finire chi mi ha curato, mi ha lavato e mi ha aiutato anche a tornare a mangiare.

Patologia trattata
Emorragia cerebrale.

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