Dettagli Recensione

 
Ospedale di Pisa
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

Tiroidite autoimmune

Premessa:
Provengo da altra realtà regionale, dove le cose funzionano molto meglio. Lo dichiaro a ragion veduta in quanto per una visita di eguale entità presso presidi ospedalieri della Regione Lombardia, occupavo un tempo massimo di 40 minuti tra accettazione e visita.

Racconto:
Mi accingo a fare la prima visita appunto presso il reparto di endocrinologia di Cisanello (PISA) e già qui cominciano le stranezze:
Appuntamento all'edificio 8 alle ore 9.00 con la specifica di presentarsi alle ore 8.00 (non si sa il perché); arrivo alle 7.55, mi trovo di fronte ad un dispenser di numeri progressivi dove preseleziono l'opzione "Prima Visita". Mi siedo ed attendo, mentre noto che molte persone in attesa come me, si avvicinano ad un bancone dove un'infermiera dà notizie sul come procedere e dove si trovano i vari sportelli. Noto altresì che a tutti vengono consegnati dei fogli da compilare. A quel punto chiedo e mi viene detto che quei fogli sono da compilare per la privacy, per l'autorizzazione all'inserimento dei dati su un portale online e un ulteriore foglio dove scrivere i propri dati anagrafici... Mi sorge la prima domanda: a che serve la tessera sanitaria se poi devo compilare un foglio con i miei dati anagrafici??? Ma soprattutto, perché mai una persona si deve immaginare di dover chiedere di propria iniziativa e non viene invece apposto un cartello informazioni dove si indica di compilare tali fogli???
Decido di soprassedere e compilo quanto consegnatomi.
Alle ore 9.45 (sì, nove e quarantacinque) dopo quasi 2 ore di attesa, sul display compare il mio numero e vado quindi allo sportello accettazione. Consegno la mia impegnativa e l'operatrice inizia ad armeggiare sul computer facendo alcune smorfie... mi chiede la tessera sanitaria e dopo alcuni tentativi con il lettore ottico mi chiede se ho mai usufruito dei servizi ospedalieri. Rispondo di no e mi informa che il mio codice fiscale non si trova. Come non si trova, ho una tessera sanitaria della regione toscana e in un presidio ospedaliero toscano non vengo rintracciato? Andiamo bene.
Mi risponde: "nessun problema, la inserisco nuovamente io"... mah.
Terminate le operazioni, mi dice: "questa è la fattura, ora deve andare allo sportello a pagare, poi torna da me che le dò il numero della visita".
Scusi??? devo andare a pagare e poi devo mettermi buono buono ad attendere ulteriormente? Ma lo vede che sono le 10.00 e secondo quanto mi avete comunicato in fase di prenotazione siete in ritardo di un'ora?
Mi risponde che non può farci nulla.
Vado sconsolato verso le casse elettroniche in sala d'attesa e qui altra sorpresa: la hostess che il servizio sanitario mette a disposizione di noi incapaci, mi dice che l'apparecchiatura funziona solo con carte elettroniche e che se devo pagare in contanti, mi devo recare al CUP dall'altra parte dell'ospedale.
Decido di pagare con bancomat, ma faccio le mie rimostranze sul malfunzionamento e il disservizio, ma ottengo una risatina a denti stretti, quasi da presa in giro.
Faccio ulteriormente presente che sarebbe opportuno evitare di trattare così le persone e per tutta risposta vengo aggredito verbalmente.
La "signorina" (appositamente in minuscolo, tanto non merita certamente di più) mi dà del maleducato, della persona che non capisce quali siano le vere problematiche e che se non mi andava bene, avrei potuto comunque servirmi del CUP.
Dopo varie discussioni, la "signorina" lascia il posto alla sua collega (forse non sapeva più cosa rispondermi).
Pago e con la ricevuta di pagamento mi reco nuovamente allo sportello dove mi consegnano il numero di visita.
Alle ore 11,15 finalmente annunciano all'altoparlante il mio numero, dopo varie scorrazzate nei gironi danteschi in mezzo a persone in attesa e a barelle con pazienti annessi, riesco a trovare l'ambulatorio a me assegnato, mi visitano, mi danno la cura, esco e si sono fatte le 11.45.
Bel modo di perdere una mattina.. circa 4 ore per una visita di 20 minuti, che vergogna.

Un consiglio di problem solving destinato a chi di dovere:
Se all'accettazione fate fare anche gli incassi dei ticket e delle prestazioni, noi utenti risparmieremmo come minimo 90 minuti a testa, che moltiplicati per le migliaia di utenti che cercate di servire in un anno, si traducono in parecchie centinaia di giornate lavorative gettate nella spazzatura e voi azienda ospedaliera evitereste di pagare hostess che prese evidentemente dalle loro problematiche personali, trattano le persone con estrema superficialità.

Patologia trattata
Tiroidite autoimmune.

Commenti

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Inviato da Gimena
21 Marzo, 2017
Identica situazione abbiamo patito io e mio figlio a fine novembre, con l'aggravante che lui accusava un forte astenia, che a detta dell'endocrinologo "non aveva a che vedere con la tiroide o simile", ma che le analisi fatti 15 giorni prima segnalavano tutt'altro. Inoltre, avevamo portati analisi di routine, che non solo non sono state accettate come valide, ma che siamo stati costretti a rifare su loro richiesta. Un mese dopo sono arrivati a casa (Firenze) quelle di mio figlio, le mie le sto ancora aspettando. Infine, il trattamento ricevuto dai due medici specialisti dista lontano dall'essere minimamente umano. Ai giovani dottori che ci hanno fatto le ecografie, tanto di cappello invece.
Inviato da Serenella
13 Settembre, 2019
Mi unisco alla sua rimostranza.
È un'organizzazione che non comprendo.
Trovo assurdo anche io che per una visita di 20 minuti, 30 al massimo se si fanno due chiacchiere (perché conta anche il rapporto umano per me), si debba perdere una mattinata intera.

Non riescono ad ottimizzare le tempistiche e le risorse (personale).
È inaccettabile.
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