Dettagli Recensione

Voto medio 
 
4.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
3.0

10 e lode prof. Bacigalupo!

Un grazie infinito a questa ottima struttura e soprattutto al prof. Bacigalupo, un uomo con un cuore grande così!!!

Patologia trattata
Mieloma multiplo.

Commenti

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Inviato da roberta volpato
27 Gennaio, 2013
Anche da parte mia profonda gratitudine al Prof. Andrea Bacigalupo. Questo è un reparto eccellente e fiore all'occhiello della nostra sanità in Liguria. Grazie!!!
Inviato da Patrizia
07 Novembre, 2016
Mieloma multiplo:
la sopravvivenza raddoppia se il trapianto viene eseguito alla diagnosi
Autore: Francesco Fuggetta - 15 Settembre 2014.
Risultati incoraggianti anche dalla sperimentazione di un nuovo trattamento che combina lenalidomide e desametasone. Il commento del Prof. Antonio Palumbo, ematologo delle “Molinette” di Torino e coordinatore del progetto.

TORINO – Nuove speranze per i pazienti affetti da mieloma multiplo. La novità più importante è per chi si sottopone a trapianto subito dopo la diagnosi: in questo caso la sopravvivenza raddoppia. Una scoperta strettamente collegata alla terapia farmacologica: un secondo studio rivela infatti che una combinazione di lenalidomide e desametasone si è dimostrata più efficace rispetto alla terapia standard.
In entrambi i casi è stato determinante il contributo del Prof. Antonio Palumbo, della Divisione di Ematologia dell’ospedale 'Molinette' di Torino. I due studi sono stati pubblicati il 4 settembre sul New England Journal of Medicine, la più prestigiosa rivista scientifica al mondo. "Il mieloma multiplo – spiega il Prof. Palumbo – è un tumore del midollo osseo che colpisce in particolar modo gli anziani: l’età media alla diagnosi è di 70 anni. In Italia, a causa dell’invecchiamento della popolazione, l’incidenza è arrivata a 10 casi su 100.000". Queste affermazioni sono state ribadite di recente .
Mio marito Fabrizio Ivaldi,deceduto il 27/10/14, ha solo ricevuto cure inefficaci per 3 anni,il dubbio di un trapianto e' rimasto,confermato ai tempi dal Prof Boccadoro. Leggo ancora...
Il trapianto resta fondamentale anche nell’era dei nuovi farmaci
I malati di mieloma multiplo sottoposti a trapianto autologo di cellule staminali vivono più a lungo, senza che il tumore progredisca, rispetto a quelli curati soltanto con nuovi farmaci chemioterapici. E’ questa la conclusione a cui è giunta una sperimentazione presentata nei giorni scorsi all’Asco dal coordinatore dello studio, l’italiano Michele Cavo, direttore dell’Istituto di Ematologia e Oncologia Medica L. A. Seragnoli all’Università degli Studi-Policlinico S. Orsola-Malpighi Bologna. Il trapianto di cellule staminali è una procedura non semplice perché viene combinata con chemioterapia (e talvolta radioterapia) per eliminare le cellule cancerose residue prima di trapiantare quelle sane. Servono ottime condizioni fisiche generali per affrontarlo e bisogna sempre valutare caso per caso, senza che la sola età anagrafica sia un limite di per sé, se questa strategia sia praticabile, ma tendenzialmente questa strategia è la prima scelta nei pazienti con meno di 70 anni. (Giugno 2016)
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