Dettagli Recensione

 
Ospedale San Raffaele di Milano
Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Ennesima brutta esperienza

Dopo aver effettuato tre ricoveri a Ville Turro e aver pensato di aver trovato una struttura valida e fatta di persone competenti, dopo un tentativo di suicidio mi è stato detto che non essendo stato agli accordi terapeutici (perché in un momento di buio totale sbagliando ho fatto un brutto gesto) la mia dottoressa, in cui riponevo tutte le mie speranze e la mia fiducia per uno spiraglio di guarigione, mi ha freddamente "scaricato" dicendomi che dato il tentato suicidio non ero più un paziente "gradito" a lei, al suo studio e all'equipe di Ville Turro, ritrovandosi così in un momento bruttissimo della mia vita senza sapere più a chi rivolgermi. Da quando con l'aiuto di un altro psichiatra ho lasciato i farmaci, sto molto meglio e seguo un percorso psico-educazionale che mi ha rimesso in pista.

Patologia trattata
Disturbo ossessivo compulsivo, personalità borderline.

Commenti

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Inviato da Nella
12 Settembre, 2016
Carissimo sig. Cassano,
sono in cura da anni la Dott.ssa Vanelli. Ho avuto modo di conoscere la dottoressa e la sua professionalità e, come me, diversi atri pazienti che conosco personalmente. Mi meraviglia quanto scrive perché, davvero, ritengo che sia quanto di più lontano dalla realtà della dottoressa. Mi rincresce per le sue difficoltà, ma mi sembra che le sue parole nascano da motivi personali forse più che legati al percorso. Visto anche quanto scriveva su questo sito pochi mesi fa.
Cordiali saluti.
Inviato da Carla
22 Settembre, 2016
Personalmente non mi ritrovo in questa testimonianza.
Soffro da anni di DOC e depressione. Ho avuto momenti brutti in cui ho pensato di farla finita. Ho sempre trovato ascolto e comprensione da parte della dottoressa e tanto aiuto.
Inviato da Danilo
06 Ottobre, 2016
Io sono stato in cura presso la dottoressa Vanelli prima nel suo studio privato a Milano, poi a Ville Turro. La dottoressa si è sempre comportata correttamente con me e infatti avevo scritto una recensione positiva sulle sue conoscenze e sulla sua disponibilità. Durante il ricovero ho commesso un errore che non è giustificabile: ho bevuto due bicchieri di vino all'esterno della struttura perché ero in uno stato emotivo di forte tensione ed avendo già preso la terapia al bisogno, la mia mente, sbagliando, non ha saputo trovare alternative più razionali. Al mio ritorno a casa la dottoressa non mi ha mai più risposto al telefono, anche se le ho chiesto più volte scusa via sms perché era l'unico modo perché potesse leggere le mie parole. In quei giorni stavo malissimo perché la terapia mi stava dando dei forti disturbi e anche i miei pensieri stavano prendendo una brutta direzione. Avrei solo desiderato avere un confronto per chiarirci e per spiegare in quale stato mi trovavo!
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Inviato da Mattia cassano
18 Ottobre, 2016
Buongiorno a lei,
guardi.. motivi personali assolutamente non ne avrei, in quanto prima di questo episodio ho sempre avuto un enorme stima nella dottoressa Vanelli, il motivo del mio malessere dopo questo episodio stava proprio nel fatto di sentirmi "perso" in quanto, oltre allo stato depressivo che di per sè mi bloccava nel cercare di star meglio, non avevo più l'aiuto della dottoressa che mi aveva dato un grande aiuto fino a quel momento. Oltretutto l'essere stato lasciato mi è stato giustificato dalla dottoressa (come ho già scritto) perché non sono stato al patto medico- paziente facendo quel brutto gesto.
Inviato da sandra
26 Gennaio, 2017
Io dubito che uno psichiatra dica che il paziente non è gradito perchè ha tentato suicidio. Fa parte della malattia, quindi delle competenze dello psichiatra. L'atteggiamento potrebbe essere stato frainteso, oppure creato per scuotere il paziente. Io sono stata ricoverata molto tempo fa, ho tentato il suicidio. Nessuno ha usato i guanti di velluto con me. Diciamo che ero sempre sull'attenti, nessuna comprensione, solo ubbidienza. E' stato solo grazie al rigore che ne sono uscita, perchè mai mi sarei permessa di non prendere i farmaci o fare di testa mia. NON HO MAI AVUTO RICADUTE, in una malattia come il disturbo bipolare che è soggetto alla ciclicità. Quando parlo con le persone che mi chiedono consigli, non manco di dire che sono guarita, ma che devo la parte più importante al mio psichiatra, dal quale quando mi presentavo per i controlli spesso uscivo piangendo.
Inviato da Ale
14 Marzo, 2017
Buongiorno sig. Cassano,
scusate se m'intrometto. Posso chiederle il nome dello psichiatra con il quale è riuscito ad intraprendere un percorso di miglioramento?
Siamo alla ricerca disperata per un famigliare che al momento sta molto male e con le nuove terapie è solo peggiorato :(
Inviato da Qwerty
05 Agosto, 2018
Esperienza molto simile purtroppo.
Dopo grave tentativo di suicidio, chiusura del programma senza possibilità di proseguire presso Ville Turro.
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Inviato da Alessandro Acquaviva
30 Mag, 2019
Ciao Cassano, potrei sapere il nome dello psichiatra che l'ha curato con buon esito per favore?
Grazie.
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