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Penultima notte a Pantalla in compagnia di Ivan Graziani (Firenze) ed Alberto Fortis (Settembre) e tanto altro grazie alle idee geniali di Fabio. Ma stanotte inizio a riporre nel libro indelebile dei ricordi i teneri occhi dei miei compagni di viaggio, che mi hanno insegnato la vita, quella vera, quella fatta di sorrisi gratuiti, di lacrime amare, di solitudine immeritata e di dolore feroce. Occhi che mi accompagneranno nelle mie giornate, per sempre. I loro nomi per sentirli ancora più vicini, i loro nomi che adesso sono anche i miei molteplici nomi. Ciao Pierina, Claudio, Bruno, Adolfo, Wolfango, Maurizio, Francesca, Clara (come la mia mamma e mia figlia), la signora Urli, Mimi, e altri dei quali non ho fatto in tempo ad imparare il nome. Che ragazzi speciali, dai 70 agli 87 anni di amore puro. Grazie infinitamente. Come grazie infinitamente al personale medico, infermieristico ed agli operatori sanitari. Menzione particolare a Stefano, Claudio, Cristian ed Elisa, la pattuglia di fisioterapisti di una professionalità strabiliante e con una pazienza infinita. Quanto dolore e quante risate irrefrenabili. Grazie a tutti, per la vita. Grazie ai miei amici meravigliosi che si sono fatti 800 km per passare alcune ore con me la prima domenica dopo l'intervento. Infine grazie ad Auro Caraffa, professore e direttore della clinica universitaria di ortopedia, che ha resuscitato il ginocchio sinistro di Lazzaro e che, nel momento più difficile del mio post operatorio, si è presentato alle 22.00 in ospedale, lui primario, per sincerarsi di persona sulle mie condizioni, che erano in quel momento critiche, regalandomi un abbraccio come un padre che non dimenticherò mai! Ciao Pantalla, qui lascio un pezzo di cuore, ciao ragazzi, ciao Prof. Tra un anno di nuovo qui!!!!!!