Rianimazione Ospedale Pontedera

Ho fatto una visita algologica e il dottore di turno non ha fatto neanche il minimo sforzo per cercare di capire la mia situazione e di aiutarmi. Ho dolori diversi con origini diverse (tra cui uno acuto e non cronico) e avrei voluto che si valutasse se per alcuni di questi fosse possibile anche un approccio diverso dalla terapia farmacologica, ma non sono stata ascoltata. Veramente demoralizzante.

Mio fratello, in seguito a colluttazione, viene ricoverato presso l'ospedale di Pontedera in Rianimazione (successivamente verrà trasferito in Rianimazione a Volterra, quindi al centro Auxilium Vitae).
Desidero porgere un sentito e grande elogio allo staff medico del reparto di Pontedera per la grande competenza e per l'assistenza assidua a lui garantita.
Grazie.

In un reparto di terapia intensiva, le norme igieniche dovrebbero essere scrupolose, stante la delicata condizione immunitaria dei pazienti ivi ricoverati. Invece la sala è aperta a tutti, senza obbligo di camice e mascherina. Ti viene consigliato solo di lavare le mani con un semplice dispenser nel corridoio. La sala è piccola e angusta, con sei letti tutti attaccati e parenti e medici che entrano ed escono in continuazione. Il personale medico e paramedico di sala ride e scherza senza curarsi di coloro che sono ala capezzale di un familiare morente. Le informazioni sullo stato di saluto del nostro congiunto sono state generiche e spesso divergenti da medico a medico; l'approccio umano assente. Pur essendo il quadro clinico chiaro e definito nella sua gravità dalle prime ore, si è palesata una scarsa preparazione nel trattare il caso che ha avuto come esito finale la morte del paziente dopo lunghi giorni di sofferenza.
Esperienza negativa e dolorosa.