Dettagli Recensione

 
Ospedale Marino di Cagliari
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

UN SEGRETO DA CONDIVIDERE

2020 e 2021 non sono stati anni facili per me e per la mia famiglia: tre interventi chirurgici in epoca Covid non sono precisamente una passeggiata. Ma non mi aspettavo certo la mazzata finale dell’herpes zoster (detto fuoco di Sant’Antonio, nomen omen) con nevralgia posterpetica. Significa dolore, tanto dolore, insopportabile, umiliante. Seneca ha scritto che i grandi dolori rendono muti. E così la vita, piano piano, ti scivola fra le dita, niente ha più senso, nulla ti dà più gioia. Un buco nero ti risucchia. E il mondo, intorno a te, non capisce, non ascolta. Alcune malattie non sono mortali, ma il dolore che le accompagna, lo è, eccome: può portare al suicidio. Provate a cercare una malattia (una qualunque) che dà un grande dolore e guardate alla voce terapia. Quando non trovate niente che sia degno del nome, quando vedete un medico che allarga le braccia, vi dice di portare pazienza e vi propone un antidolorifico che sa già che non funzionerà, capite di essere nei guai. Io e la mia famiglia abbiamo cercato soluzioni; ci siamo rivolti allo I.E.O. (l’Istituto Europeo Oncologico di Milano): sono bravissimi. A chi fa dell’alleviare il dolore ai malati cronici e inguaribili la propria missione (l’Istituto Gigi Ghirotti a Genova - io sono di origini liguri - per le terapie palliative negli oncologi): sono degli angeli. Entrambi mi hanno dato la stessa risposta: il centro per la terapia del dolore dell’ospedale Binaghi, diretto dal dr. Tomaso Cocco, a Cagliari, proprio in Sardegna dove vivo. Troppo bello per essere vero. Quasi increduli io e mia moglie abbiamo richiesto una visita con il dr. Cocco: concessa nel giro di pochi giorni. Arrivati lì, sotto il diluvio, l’usciere, sotto l’ombrello, uscito apposta per rispondere al nostro sguardo interrogativo, ha trovato un sorriso per noi, indicandoci dove parcheggiare all’interno del parco dell’ospedale. Un altro addetto gentilissimo ci ha indicato la strada (e ci ha accompagnato per il primo tratto) per arrivare al secondo piano in reparto. Abbiamo suonato il campanello, e dopo pochi secondi si è presentata una infermiera con il sorriso negli occhi (con le mascherine ormai ci siamo abituati a vedere il sorriso degli occhi, quello vero, che non mente), ci ha detto “benvenuti”. In sala d’aspetto abbiamo visto testimonianze di pazienti che vengono da tutta Europa per farsi curare. Ma quando, dopo soltanto pochi minuti, abbiamo incontrato il dr. Cocco (sì, hanno fatto entrare anche mia moglie, ho apprezzato il gesto umano), ci ha spiegato dettagliatamente in cosa consiste la malattia e la terapia, addirittura cenni storici su come veniva percepita in passato, come lui ha imparato ad ascoltare il dolore, e ha deciso di combatterlo con le armi della scienza, tornando poi nella sua Sardegna natia, decidendo di lavorare nel servizio pubblico per mettere la sua conoscenza a disposizione del maggior numero di persone, lì abbiamo cominciato a sperare. E il punto di svolta è venuto al termine della chiacchierata, quando ci ha detto “ne usciremo”. Lì non mi sono sentito più solo, ho capito di aver trovato non soltanto professionalità, sicurezza, gentilezza, ma empatia e rispetto per l’essere umano, e la speranza si è rafforzata, è diventata solida. La faccio breve, mi ha prescritto un ciclo di sei infiltrazioni settimanali, sono arrivato alla quinta. I miei dolori sono sensibilmente diminuiti, ho ritrovato, dopo la speranza, la voglia di vivere. Ogni mattina guardo il sorgere del sorgere con rinnovata fiducia. Il dr. Tomaso Cocco ha letteralmente ridato la vita a me e alla mia famiglia: eravamo tutti in grave sofferenza, la sua promessa “ne usciremo” è stata pienamente mantenuta. Ringrazio di cuore lui e i suoi meravigliosi collaboratori per la qualità dell’assistenza, per la gentilezza, per il senso del dovere anche in questi tempi difficili. Mi rivolgo a chiunque abbia un dolore grave, e ai medici che spesso si rivelano impotenti nei confronti del dolore, nelle precedenti recensioni ho letto di differenti patologie: riferitevi con fiducia al dr. Cocco, se c’è qualcuno che è in grado di trovare una soluzione, è lui. Aggiungo che è una cosa meravigliosa sapere che all’interno della Sanità Pubblica ci sono dei centri di eccellenza, nicchie di vera sapienza, capacità, attenzione per la terapia del dolore e la qualità della vita.
Gianfranco Addabbo

Patologia trattata
Nevralgia post erpetica da herpes zoster.

Commenti

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Per Ordine 
 
Inviato da Tomaso
14 Marzo, 2021
Grazie per le bellissime parole.
Inviato da Teresa
14 Marzo, 2021
E' bello sapere che ci sono delle eccellenze così utili... Il dolore non va sottovalutato!
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