Casa di Cura Igea Milano

Pessima esperienza con ortopedico, che a fine luglio aveva diagnosticato in modo frettoloso una borsite al ginocchio, limitandosi a prescrivere della ginnastica correttiva e qualche antinfiammatorio.. Due mesi di forti dolori e difficoltà a svolgere le mie attività, specie al lavoro. Avevo pagato una visita privatamente che si è rivelata un vero spreco di tempo e denaro. Oggi, un vero ortopedico professionista al CTO, ha immediatamente appurato che la diagnosi era inesatta: il menisco è compromesso e richiede un intervento in artroscopia. Il muscolo della coscia è in sofferenza, ridotto di 3 cm.. Assurdo! La visita di oggi al CTO è stata pagata dal servizio sanitario nazionale. Questo dottore è stato un vero pasticcione!

Mio marito a marzo del 2016 è stato operato dalla dottoressa Meloni perché affetto da epatocarcinoma ed è tuttora seguito da lei.. La ringraziamo per la sua umanità, pazienza e competenza professionale. Di tutto questo la ringraziamo di cuore.

Competenza, professionalità di tutti i reparti, una citazione di stima e apprezzamento, la meritano il dott. Corona e le sig.ra Renata la caposala ed Umberto, simpaticissimo e cordiale infermiere. Personale medico e paramedico di alta eccellenza, sia in fase di pre ricovero, ricovero e visite di controllo.
Operato di ernia al disco L4-L5 dal dott. Claudio Corona il 16 Marzo 2015: operazione riuscita, invece ripresa per tornare alla normalità un po' più lunga rispetto a quello che si potesse pensare (tuttora in corso).
Sintomi prima dell'operazione: dolore nervo sciatico destro, dal piede al glute, trascurato per troppo tempo prima di rivolgermi al dott. Corona, pensando che si risolvesse spontaneamente (oltre 6 mesi). Molto danneggiato anche il disco, che è stato necessario "pulire" durante l'operazione: questo è stato la causa di una convalescenza più lunga. Dolore al nervo sciatico sparito, rimane ora un indolenzimento diffuso a livello lombare, dovuto appunto al trattamento subito dal disco intervertebrale. Necessario assestamento naturale delle due vertebre L4-L5.

Intervento maggio 2013: occhio sinistro al buio completo.
In precedenza la visibilità era discreta, ora è zero.
Da maggio a dicembre ho effettuato diversi controlli, ma la situazione non migliora. Così ora vivo con un occhio solo.

La cortesia e la professionalità del personale hanno fatto passare in secondo piano il disagio e la tensione per l'intervento di cataratta di una persona anziana come mia madre ottantenne.
Ringrazio ancora e ringrazia anche la mamma, soprattutto il dott. Buscemi.

Delusa, amareggiata, la struttura me l'ha indicata il mio medico.
Ho purtroppo trovato un medico superficiale, sbrigativo e... giudicate voi. Nella visita di 5 minuti mi ha: controllato le gambe; mentre io gli spiegavo sinteticamente la mia situazione, compilato diagnosi con indicazioni terapeutiche (ciclo di iniezioni sclerosanti fatte da lui, ma non mutuabili) per varicopatia diffusa e una vena esterna ingrossata e dolorosa,senza però richiedere un ecodoppler per verificare la situazione venosa delle mie gambe. Rispondendo al cellulare ha velocemente messo fine alla visita, mentre io gli chiedevo chiarimenti sulla terapia.

Non sapevo di questo piccolo ospedale: veloci, efficienti, competenti e in centro, a due passi da piazza V giornate!!
Ho trovato un ottimo medico, il Dr. Bentivegna, al quale va un mio sentito ringraziamento per essere stato l'unico che, su richiesta, può scrivere il referto in inglese. Ho chiamato almeno 10-15 studi medici, ma nessuno che esegue il test da sforzo col referto scritto in inglese (mi serve per lavoro). Solo dopo ho scoperto che tale dottore è anche scrittore, ho comprato proprio oggi il suo libro su cuore e infarto, dopo aver letto la recensione sul Sole24 ore e sul Venerdì di Repubblica.
Complimenti.

Terribile esperienza con la signora Rosanna del Servizio Prenotazioni, assolutamente inadeguata a rapporti con il Pubblico.
Per tutto il resto, buonissima esperienza, in particolare con il chirurgo dott. Giuseppe Sansonetti ed il suo team. Ottima la assistenza di infermieri e OSS.

Il reparto di Ortopedia è pessimo. Da mesi ho una gonoartrosi al ginocchio sinistro. Sono stato visitato da tre dottori diversi e alla fine volevano sottopormi ad un intervento esplorativo assolutamente inutile e addirittura dannoso. Mi hanno fatto due artrocentesi (aspirazione del liquido sinoviale) senza fare nessuna (!!!) analisi sul liquido estratto. Non si sono accorti, benchè il referto del radiologo fosse chiarissimo, che il problema nasce dall'instabilità della rotula.

Nella mia esperienza sono rimasto del tutto insoddisfatto dal servizio offerto.
Per fortuna esistono cliniche migliori.

Impossibile ogni prenotazione con il SSN, solo a pagamento.
Rifiutano anche le prenotazioni urgenti.

Ho fatto 2 visite dal medico del lavoro, in entrambi i casi ci hanno messo più di 10 giorni per l'esito. Il programma per scaricarlo da casa non funziona mai, per riceverlo sulla email passano altri giorni...
La mia esperienza non è per niente positiva.

Consigliato dal mio medico di base di farmi operare alla safena della gamba destra, prendo appuntamento con il dott. Massaia,il quale mi prospetta operazione endolaser in day surgery.
Purtroppo dovrò attendere circa 2 mesi prima dell'operazione (1° aprile),ma fiducioso attendo.
Il venerdì 1 aprile avviene operazione, e qui inizia la vera sorpresa... niente anestesia totale o lombare, ma solo locale.
Dolore percepito durante intervento è notevole, tanto che mi viene fatta sedazione (stessa cosa e stesso trattamento verrà fatta al mio compagno di stanza).
Delusissimo per il dolore provato, attendo dalle 9:30 fino alle 14:30 (orario per le dimissioni) a letto in attesa che mi venga levato cannula dal braccio, e visita del medico.
Il medico (dicono causa un'urgenza) non si presenta alle dimissioni di noi operati (siamo in 4) e una alquanto poco gentile infermiera, dopo aver letteralmente strappato dal braccio la cannula (con relativo sanguinamento,gonfiore e a 4 giorni dall'intervento viola e rigonfiato per 5 centimetri) e fatta iniezione sottocutanea, ci lascia andare con un referto che attesta che tutto è andato bene... per loro forse (un sostituto per una visita veloce non esiste?)!!
Prima di andare, faccio presente che ho dolore alla gamba e che la fasciatura la sento eccessivamente stretta, ma sempre "gentilmente" mi viene detto che la fasciatura è giusta così!
Dobbiamo oltretutto comprare due farmaci senza impegnativa...è venerdì e loro non possono rilasciarla!!Non so se mi spiego...tu operi di venerdì,e non ti premunisci di fare le impegnative???
Professionali!
Alle 15 sono a casa,mi faccio aiutare a cambiare,e mi infilo a letto.
Dormo alcune ore e mi risveglio ovviamente dolorante,quindi sempre sotto consiglio della "dolce" infermiera prendo una compressa di tachipirina 1000.
Alla sera ceno sempre a letto,mi alzo solo per andare in bagno e coricarmi sul divano per vedere la tv.
Alla notte,circa 24:30 mi sveglio sentendomi bagnato....ed in effetti lo sono,e di sangue!!!
Da dietro la gamba esce sangue oltrepassando le garze,la bendatura,e macchiando considerevolmente il letto.
NON avendomi rilasciato nessun numero per le emergenze,chiamo subito il 118 e mi faccio portare al policlinico.
Qui con stupore si noteranno almeno 10 punti di sutura per altrettanti incisioni,e due zone di sanguinamento a causa di punti forse troppo distanziati uno dall'altro.
Il sanguinamento può capitare,peccato che nessuno mi avesse avvisato...e comunque anche al pronto soccorso notano un notevole sanguinamento e mi consigliano di restare li.
Inutile dire che Sabato e Domenica in IGEA non esiste alcun modo di contattare il medico che mi ha operato,si dovrà attendere lunedì!
Lunedì chiamo nel pomeriggio e non c'è nessuno...mi rimbalzano da centralino ad infermiere,ed entrambi mi fanno presente che non possono darmi numero di telefono del dottore che mi ha operato,e che non c'è in sede nessuno del suo staff!!Lascio quindi mio numero per farmi richiamare...per la serie aspetta e spera!
Comunque vada a finire,non mi rivedranno più per quello che io ho trovato inesistente professionalità,ne consiglierei MAI un simile doloroso intervento con la sola sedazione locale.

In soli 3 minuti sone entrate nella stanzetta dell'elettrocardiogramma (2×2 metri) quattro diverse persone, l'infermiera ha risposto al telefono 2 volte, mi ha fatta mettere a torso nudo senza mai rivolgermi la parola, ma parlando o con chi entrava e usciva o al telefono. Lei aveva un pesante golf, faceva freddo, mi ha starnutito addosso, la macchina non è partita subito, succede, poi in questo clima di rilassatezza e benessere in due minuti mi e' stato fatto l'elettrocardiogramma - immagino con esiti veritieri. Ci si aspetta di più dalla sanita' convenzionata. Ho chiesto il questionario di gradimento del servizio e mi è stato dato quello sul servizio amministrativo, che invece funziona egregiamente. Sto ancora aspettando quello sul servizio ambulatoriale..

Sono entrata lunedì mattina alle ore 9.30 come solvente, in quanto la casa di cura non e' convenzionata con Unisalute. Dopo aver fatto tre (3) code, una per l'accettazione, una per ricevere le due fialette per il prelievo e una per il prelievo stesso, mi sono ritrovata sospinta in una stanza con due poltrone, entrambe occupate dal paziente precedente. La persona addetta al prelievo era priva di guanti. Nella fretta del prelievo mi ha provocato un sanguinamento che e' proseguito provocando un forte ematoma con cheratosi nella zona in cui e' stato infilato l'ago. Il giorno successivo nuova coda per ritirare due (2) analisi. Soffro di una malattia del sangue, sono residente a Firenze e mai, mai mi era capitato di trovarmi in un luogo cosi inospitale, piuttosto sporchetto, con personale sbrigativo e villano. E soprattutto ad avere male al braccio fino a due giorni dopo per un'endovena fatta male..

Indiscutibile la competenza del dottor Corona, ma in generale pessimo il trattamento offerto dall'Igea. La scarsa igiene in sala operatoria mi ha causato la Spondilodiscite, non li ho denunciati solo per non danneggiare il dott. Corona, che stimo e ringrazio.

Non ho mai visto prima d'ora a Milano un personale infermieristico con una mancanza di tatto ed arroganza nei confronti dei pazienti anziani, come quello presente alla Clinica IGEA. E' evidentissimo come un povero anziano (in particolare quello che fa un po' i capricci) venga sedato; in special modo gli anziani che non hanno nessuno: vengono abbandonati a sè stessi. Ma siamo a Milano?? Ho visto vari ospedali nella nostra città attenti al malato, con il personale che diventa quasi un amico del paziente, tutto l'opposto della suddetta struttura. Sconsiglierei a chiunque di portare un familiare anziano alla Clinica IGEA!

Sono stata operata per fistola perianale recidiva dal Dott. Lenna, Primario del reparto chirurgia generale, persona stupenda, ottimo dottore, umano, educatissimo, attento e disponibilissimo: se tutte le strutture avessero il dott. Lenna Giovanni La sanità decollerebbe!!!
Ahimè il personale infermieristico è straniero, sgarbato, scocciato, non attento soprattutto alle persone anziane, non capace di autocontrollo verso le persone deboli e sofferenti.
Poi ho trovato poca pulizia nei bagni ed il mangiare quasi al limite della commestibilità.
Cara Igea, devi ripartire come una volta, non speculare sulle risorse.
Spero che ritorni ad essere la clinica del 1999, quando ci sono stato per ernia discale, operata dal Mitico Neurochirurgo Dott Corona Claudio. E' triste per me scrivere questa brutta avventura, ma mi consolo con il dott. Lenna della Chirurgia Generale 1° Piano!!!