Chirurgia del pancreas Policlinico Verona Borgo Roma

 
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Recensioni dei pazienti

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GRANDE GRANDE GRANDE DOTTOR ESPOSITO

La nostra storia e' iniziata dalla lontana Australia, dove tutta la mia famiglia si e' trasferita 25 anni fa da Roma. Le notizie di mala sanita' in Italia arrivano fino la' e noi, vivendo ormai da tempo all'estero, ci ritenevamo fortunati e ci preoccupavamo dei familiari che avevamo lasciato in Italia e che avrebbero fatto i conti prima o poi con questa difficile realta'. Poi un giorno di Agosto del 2013 la mia mamma viene sottoposta ad una ecografia per un banale dolorino ad un fianco. Risultato agghiacciante: adenocarcinoma di 4.9 cm. alla coda del pancreas. Inizia per noi un lungo calvario: analisi, oncologo, ancora test. Ci dicono che mamma e' allo stadio 3. Inoperabile al momento. Il professore australiano con una freddezza clinica ci informa che mamma forse non arrivera' a Natale se la chemio non funziona. Inizia la chemio iniettata in vena, Gemcitabina. Ma non mi arrendo. Trascorro notti insonni al computer. Finalmente un'intuizione: la Clinica del Pancreas, Verona. Contatto via email il Prof. Bassi che con una umanita' indescrivibile mi chiede di mandare al piu' presto la cartella clinica di mamma. Essendo in America per un convegno, il Professore affida il caso al Dott. Esposito, assicurandomi della sua competenza e professionalita'. Tutto e' molto rapido, chiaro. Le e-mails con Esposito sono umane ma dettagliate e realistiche. La Gemcitabina e' una chemio troppo blanda per la mamma servirebbe una terapia specifica, il Forfirinox. Chiedo all'oncologo australiano perche' mai non viene utilizzata. Mi da della pazza. E' troppo forte per le condizioni di sua mamma, la ucciderebbe prima del cancro stesso. Aggiungendo "e poi costa troppo" non e' prevista nel protocollo sanitario nazionale.
Una scelta decisiva: Sydney-Roma 22 ore di volo.
L'incontro con l'oncologo il Dott. Tortora ci apre un altro mondo. Un'ora di dettagliate e chiare spiegazioni, intervallate anche da momenti di simpatici scambi di battute, sono l'inizio di un percorso che mia madre fara' a 20000 km. lontana da casa con serenita' e piena di fiducia.
Da Ottobre a Giugno 2014 mamma verra' sottoposta a Forfirinox, la terapia risponde bene, il carcinoma regredisce a poco piu' di 2 cm.
Operabile. Il 28 Luglio 2014 mamma viene operata dal Dottor Esposito e dalla sua equipe. Operazione riuscita.
Una degenza post-operatoria meravigliosa, un personale efficiente, carino, umano. Infermiere di reparto pazienti e sorridenti.
Dimessa una settimana dopo, aspettiamo l'esame istologico che arriva due settimane in anticipo. Non risultano cellule tumorali. Mamma e' pulita, puo' tornare a casa dopo quasi un anno in Australia.
La nostra storia e' quella di gente commune. Mamma ha usato il servizio pubblico. Non ci sono state scorciatoie. Tutte le strutture ospedaliere sia a Roma che a Verona usate durante il trattamento chemioterapico sono state efficienti e rapide.
Abbiamo creduto nell'eccellenza delle menti che ci sono in Italia, nella competenza dei medici italiani e nella loro sincera umanita'. Mai ci siamo sentite a casa come ora e per questo un immenso grazie al Reparto di chirurgia B del Professor Bassi ed a tutta l'equipe medica incluso le inservienti, che con la loro presenza hanno colmato il vuoto della distanza.
Le ultime righe le lascio ad un grande.
L'Italia ha con medici come il Dottor Esposito una ricchezza invalutabile.
Le vostre mani esperte e capaci ci hanno donato altri momenti di vita da condividere con la nostra mamma e le sue carezze sulle sue guancie sono state il segno tangibile della vostra grande umanita'.
Non dimentichi mai questa sua grande dote durante la sua carriera di medico.
THANK YOU Dottor Esposito!!

Patologia trattata
Adenocarcinoma alla coda del pancreas.
Voto medio 
 
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Competenza 
 
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Assistenza 
 
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Pulizia 
 
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Servizi 
 
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Un polo d'eccellenza che funziona egregiamente

Scrivo qui per raccontare la nostra esperienza nel reparto di chirurgia B del Policlinico G.B. Rossi di Verona Borgo Roma, diretto dal Prof. Bassi.
A mia madre (58 anni) hanno diagnosticato un cancro alla testa del pancreas all'ospedale Gemelli di Roma dopo quasi due mesi di degenza, il 31 dicembre scorso.
In preda ad una preoccupazione del tutto comprensibile, la sera di capodanno, ho scritto una mail al Prof. Bassi che non conoscevo assolutamente e che avevo deciso di contattare dopo una ricerca su internet.
Il Prof.Bassi mi ha risposto immediatamente nonostante fosse festa.
Nel giro di pochi giorni, siamo riusciti a portare mia madre a Verona per una prima visita e sempre a stretto giro, siamo riusciti ad organizzare l'intervento perchè per fortuna mia madre rientrava in quel 10% di persone operabili.
L'intervento, che è andato benissimo,è insieme al trapianto del fegato, il più difficile e rischioso della chirurgia addominale.
Nel reparto del Prof. Bassi abbiamo avuto la fortuna di essere seguiti non solo da medici eccellenti, ma anche dotati di una vera e rarissima umanità.
L'intero staff si adopera costantemente per seguire il paziente e la sua famiglia.
Posso dire di aver capito la differenza tra un medico ed un bravo medico durante la degenza di mia madre a Verona.
Per questo mi sento di ringraziare veramente tutta l'equipe della chirurgia B e primi su tutti il Prof. Bassi ed il Dott. Esposito, ai quali devo davvero moltissimo.

Patologia trattata
intervento alla testa del pancreas per un adenocarcinoma.
Voto medio 
 
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Competenza 
 
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Assistenza 
 
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Pulizia 
 
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Servizi 
 
5.0

Eccellenza Italiana Chirurgia Pancreatica

Invio questa breve nota per segnalare una significativa personale esperienza come paziente dell'Azienda Ospedaliera di Verona, e in particolare del Reparto di Chirurgia B diretto dal Prof. Claudio Bassi.
Dopo la scoperta in agosto di una massa pancreatica neoformata presso una struttura di Roma, mi e' stato suggerito di fare ulteriori accertamenti dal chirurgo, segnalandomi come centri di eccellenza per le disfunzioni del pancreas l’Ospedale Beaujon di Parigi e il Policlinico G.B. Rossi di Verona. Pur avendo molte occasioni di viaggiare, ho ovviamente optato per la struttura italiana. Alcune settimane dopo, a ritorno da un impegno in Cina, sono stato contattato telefonicamente (!) dell'equipe del Prof. Bassi, che mi ha invitato a farmi operare immediatamente per motivi di urgenza.
Affrontare in pochissimi giorni un intervento di tipo demolitivo (senza avere alcuna sintomatologia) e' stato non facile. Da scienziato devo dire che il carisma del Prof. Bassi e dei suoi collaboratori e' stato determinante per instaurare un rapporto di piena fiducia e farmi andare nella direzione da loro indicata immediatamente. Il 7 novembre ho subìto un intervento di Pancreatectomia totale.
La rapida diagnosi, analisi estemporanea dei tessuti pancreatici e decisione per la totale asportazione, sono certo mi abbiano evitato problemi maggiori e risparmiato una terapia chemioterapica importante.
Ora, a distanza di tre mesi dal complesso intervento demolitore/riparatore, svolgo da ultra 60enne una vita familiare e lavorativa "quasi" normale, nonostante l'impegno dovuto alla direzione di un istituto di ricerca. Infatti, dopo la rimozione dell'ultima digiunostomia, posso ora riprendere a lavorare e viaggiare per far fronte ai vari e gravosi impegni di lavoro.
Vorrei quindi congratularmi per la eccellenza assoluta, sicuramente in campo europeo per quella che e' la mia esperienza diretta, del Reparto del Prof. Bassi e la competenza di tutti i medici. Cito a memoria i Dottori Luca Casetti, Alessandro Esposito, Giuseppe Mascetta, Roberto Salvia, le numerose/i specializzande/i sempre presenti e competenti, la caposala Beatrice Personi, infermiere ed infermieri e gli tutti gli operatori che ho avuto modo di incontrare nelle cinque settimane passate li' da degente.
In conclusione, mi e' doveroso congratularmi per la professionalita' e preparazione, associata ad una umanita' difficilmente riscontrabile in altri ambiti, di tutte le persone del Reparto menzionato, per la pulizia, efficienza ed attenzione giornaliera per chi ha problemi, come nel mio caso, caratteristiche purtroppo ormai difficili da trovare nelle strutture della nostra Italia di oggi.

Patologia trattata
Pancreatectomia totale.
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
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Assistenza 
 
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Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
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Maneggiare con cura

Il 22 ottobre 2013 mi sono dovuto sottoporre ad un difficile intervento per un tumore alla testa del pancreas; sono stato operato, nel reparto di chirurgia B diretto dal Prof Bassi, dal Prof. Roberto Salvia e dal Dott. Giuseppe Malleo.
Mi ero presentato con una maglietta dove c'era stampata, all'altezza giusta, la foto dell'intervento a cui sarei stato sottoposto e sopra la scritta "Maneggiare con cura".
Ebbene, adesso posso affermare di essere stato trattato con "estrema" cura da tutti.
Devo dire di aver trovato un reparto di professionisti seri, scrupolosi e attenti alle esigenze del paziente, sempre pronti e disponibili a qualunque spiegazione.
Nessuno si è mai negato e si constata dal vivo l'armonia che regna tra tutto lo staff medico; è un piacere avere la visita giornaliera dove arrivano una "nuvola" di medici perchè ci sono anche gli studenti che fanno la specializzazione.
Sia il Prof. Salvia che il Dott. Malleo sono venuti spesso di persona a vedere come stavo e a risolvere eventuali piccoli problemi che via, via si sono presentati.
Sempre tutti molto gentili ed attenti, vorrei citare e ringraziare in particolare Marco Ramera e Valentina Allegrini che pur essendo al primo anno di specializzazione sembrano dei veterani!
Anche tutto il personale infermieristico è stato sempre pronto e attento, sicuramente all'altezza dell'eccellenza dell'intero reparto.
Credo di non aver mai avuto tante analisi, per ogni cosa che si presentava, quante nei 15 giorni di degenza.
Adesso sto veramente bene e se ho bisogno di qualche chiarimento invio un email ai miei Dottori di riferimento che prontamente mi rispondono ed anche questo non è poco!!
Non ci si sente mai soli, o addirittura un po' abbandonati, come capita purtroppo in altre strutture ospedaliere.
Continuano a seguirmi per sapere l'esito della chemioterapia e poi tra circa tre mesi mi vogliono rivedere.
Quindi complimenti a tutti e GRAZIE di cuore per tutto.
Marzio

Patologia trattata
Duodenocefalopancreasectomia (DCP).
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
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Servizi 
 
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Ringraziamenti

A distanza di un anno voglio ancora ringraziare tutta l'equipe del Prof. Claudio Bassi per la loro competenza, professionalità, disponibilità e gentilezza. Il 27 luglio del 2012 sono stato operato iniziando un percorso difficile e doloroso, che si è concluso in maniera ottimale grazie al loro tempestivo intervento.

Giorgio Colombo e famiglia.

Patologia trattata
Tumore vie biliari, testa del pancreas.
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
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Recensione Istituto del Pancreas 2013

Sono stato ricoverato presso la chirurgia B del policlinico di Verona, dove sono stato accolto dalla caposala signora Personi. Sono stato sottoposto a intervento chirurgico e dopo 10 giorni sono tornato a casa.
Mi sembra che tutto sia andato bene, grazie a tutti per la professionalità e per l'umanità dimostratami.
La buona sanità esiste ancora!

Patologia trattata
Patologia cistica del pancreas.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Ringraziamenti Dott. BRAZZAROLA

Sono la figlia di Loro Giulia, operata il 10 maggio 2012 dal fantastico Dott. BRAZZAROLA. Insieme alla sua equipe ha fatto un ottimo lavoro su mia madre, diciamo pure che le ha salvato la vita! Persona di GRANDE UMANITA' e DISPONIBILITA' insieme ai suoi collaboratori, non finirò mai ne io ne mia madre di RINGRAZIARLO per il suo operato.
Con l'occasione porgo a lui ed alla sua Equipe i Migliori Auguri di un Sereno Natale e Felice Anno Nuovo!!!
Grazie da LORO GIULIA E MARTINI DONATELLA.

Patologia trattata
Tiroide "particolare".
Voto medio 
 
4.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Grazie

4 anni fa mio padre è stato operato di tumore alla testa del pancreas. Il decorso post operatorio non è stato positivo ma lui c'è l'ha fatta grazie soprattutto alla competenza del dott. Falconi, grande uomo e grande medico. Mi rammarica sapere che non faccia più parte di questa equipe e mi spiace che il Dott. Bassi (uomo di grande competenza medica) si sia lasciato sfuggire un professionista validissimo come il dott. Falconi..
Grazie Falconi e in bocca al lupo.
Angela

Patologia trattata
TUMORE PANCREAS.
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
5.0

grazie

Grazie infinite al Prof. Falconi, un uomo poi un chirurgo.. A Roma dove vivo non c'è stato medico che non abbia voluto portarmi in sala operatoria per eseguire un intervento demolitivo... Dopo varie peripezie sono arrivata a Verona, ove il Prof. Frulloni, dopo avermi fatto fare accertamenti che a Roma non mi avevano mai richiesto, e dopo aver interpellato il Prof. Falconi, ha deciso di aspettare e tenere sotto controllo il tumore... Io ad 0ttobre è 1 anno che convivo con questa neoformazione, ma sto bene, sta lì e in quest'anno non e' cresciuta... Grazie a questi due angeli, che hanno voluto aspettare e non studiare sulla mia pelle (a differenza di tutti i medici che mi hanno visitato), ho gia trascorso un anno.
Quando sarà il momento, loro saranno gli unici a cui io affiderò la mia sorte... Grazie.

Patologia trattata
Tumore neuroendocrino del pancreas.
Voto medio 
 
4.5
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
5.0

Chirurgia B ottimo reparto

Devo solo dire grazie a questo ottimo reparto per l'esperienza vissuta. Ho conosciuto la struttura ed i suoi validi professionisti a causa di una sospetta linfoadenopatia subcentimetrica addominale di carattere infettivo, che poi è stata risolta. Mi hanno inoltre trattato calcoli renali ed una occlusione intestinale.
Grazie!

Patologia trattata
Linfoadenopatia subcentimetrica addominale; calcoli renali; occlusione intestinale.
Voto medio 
 
4.3
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
4.0

Eccellenza

Dopo che a Pordenone nel dicembre 2010 avevano dato tre mesi di vita a mio padre, non abbiamo mollato e il babbo oggi è ancora con noi. Certo, non è stata una passeggiata, con quasi sei mesi di degenza e tre interventi ravvicinati.. Grazie a tutti voi. Daisy, Di Cola, Esposito, Paoletta, Anna, Marchegiani, Salvia, Consuelo, Rossato, Valentina, e tutti quelli di cui non ricordo il nome. Vi vogliamo bene e sarete sempre nei nostri cuori.
Tondat family.

Patologia trattata
Tumore testa pancreas e via biliare.
Voto medio 
 
3.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
3.0

GRAZIE DOTT. MASSIMO FALCONI

Grazie mille a un medico umano, disponibile, e chirurgo competente, Dott. MASSIMO FALCONI (ora Direttore della U.O.C. di Chirurgia dell'Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar). A distanza ormai di alcuni anni sono qui, sto bene e lo ringrazio per avermi brillantemente operato e guarito per un "Tumore Intraduttale del pancreas" che stava diventando maligno. Mi hanno mandato da lui che e' un esperto mondiale per questa malattia. Mi ha operato di asportazione del duodeno e testa del pancreas con la colecisti. Se oggi sono qui e vivo una vita normale lo devo a lui. Ringrazio anche il personale infermieristico e i dottori che si sono presi cura di me da ricoverata. E' proprio vero, esistono MISSIONARI della salute e il Dott. Falconi e' tra questi! Non dimentichero' mai la sua umanita' che e' molto difficile da trovare nel mondo medico di oggi (purtroppo).

Patologia trattata
Tumore Intraduttale Pancreas.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Non tutti hanno delle critiche

Sono un parente di un ricoverato nel reparto diretto dal Prof. Bassi; mi devo congratulare con tutti i sanitari e non, per le cure, la disponibiliità che dimostrano nel trattare con i degenti e, soprattutto, con i loro familiari. Mio zio ha avuto una lunga degenza e devo dire che se fossi stato al posto di certi medici o infermieri non so come mi sarei comportato con certe persone (parenti), che pensano che sia loro tutto dovuto. Ho avuto contatti diretti e non con la caposala e la segretaria di reparto, che si sono dimostrate molto efficienti e soprattutto umane, con una pazienza infinita e sempre molto disponibili.

Patologia trattata
Patologia pancreas.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
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Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

esistono ancora missionari della salute! dr. Bassi

Ho avuto la fortuna di approdare all'Ospedale di verona, non vi dico con mille peripezie (per chi è da fuori regione non è semplice) transitando per la Gastroenterologia dove ho trovato nel periodo più difficile e doloroso persone meravigliose, ottimi medici ed infermieri assolutamente professionali, per raggiungere poi il reparto del prof. Pederzoli nel momento del cambio al vertice. Lui dotato di una squisità dolce umana professionalità che ha fatto da continuazione nelle doti riscontrate nel prof. Bassi, di una professionalità, competenza, discrezione, umanità che non esistono nel mondo dei vivi... per quello ancora mi pare un Angelo. E' intervenuto in una situazione difficile e non conta quello che sarà il futuro, di sicuro ha migliorato la qualità di vita e se riuscito ad allungrala solo il destino potrà rispondere, ma ha fatto di sicuro tutto il possibile e anche l'impossibile. L'unico mio cruccio aver dovuto talvolta tirare fuori le unghie per spiegare a qualche infermiera che di mestiere non facevo la passeggiatrice in reparto, ma che ahimè le condizioni di una persona totalmente inferma non consentono visite orarie semplicemente per un saluto. ma poi col tempo, ringraziandoLe per avermi dato la possibilità di poter fare quelle quotidiane operazioni che, se fatte da loro, sotto l'aspetto qualitativo sarebbero state chiaramente migliori ma che per una questione di dignità o imbarazzo il malato preferiva il mio impegno. Alla signora paola della segreteria, un grazie particolare per la gentile professionalità e per aver in qualche modo ascoltato i miei aggressivi sfoghi quando non capivamo che un invalido al 100% non ha bisogno di alcuna autorizzazione per l'assistenza. Infatti, per non distrurbare chi poi era in un momento più critico rispetto a lui, era piacevole anche per me respirare aria diversa.
E se si sapesse che a VERONA non sono stata indirizzata da medici della specialità, ma da un medico sportivo di una società calcistica di serie A che dovrebbe avere conoscenza dettagliata solo per traumi sportivi.. la dice lunga sul fatto che i luminari purtroppo restano nascosti ai più.. ma come si fa ad invidiare le competenze altri??? Mettiamole a frutto e ringraziamo Dio che non siamo dovuti emigrare chissà dove!!!!
Grazie mille a tutti voi... al dott. Bassi che non dimentico di fronte a una mia velata domanda di certezze che non esistono rispose... Sul camice legge prof. che sta per Professore.... non per PROFETA! quanta energia mia ha dato con quelle parole... pur non dicendomi nulla!!!

Patologia trattata
tumore al pancreas.
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
5.0

Continuate cosi.. Grazie dr. Brazzarola

L'intervento è avvenuto con successo il 30 gennaio 2012!! Un RINGRAZIAMENTO SPECIALE al Dott. BRAZZAROLA che, con GRANDE competenza, SQUISITA simpatia e GRANDE umanità, svolge, UNITO AL SUO STAFF, il suo "lavoro" con Grande Dedizione.
Faraoni ESTER DI 84 ANNI e la sua famiglia hanno notato questi IMPORTANTI requisiti!!

Patologia trattata
Tiroide "PARTICOLARE".
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Grazie dott. Falconi

Grazie all'equipe del Prof. Pederzoli oggi festaggio tre anni dall'operazione insieme a mio marito ed al mio bambino. un grazie particolare al Dott. Massimo Falconi, a cui mi sono affidata e che a volte anche solo telefonicamente mi tranquillizza.
Un ottimo reparto.

Patologia trattata
Adenocarcinoma + Duodenocefalopancreasectomia.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

grazie di cuore dr. Butturini e staff tutto

Nel luglio 2007 grazie ad un'ecografia fatta per un colica renale, i medici dell'Ospedale di Porretta Terme hanno riscontrato un tumore al pancreas. Un professore di Bologna vista la situazione mi ha consigliato di farmi visitare a Verona dall'equipe del Prof. Pederzoli. Ho preso appuntamento e sono stato visitato dal Dott. Butturini che mi ha consigliato subito l'intervento chirurgico. Lo stesso dottore mi ha operato il 29/10/2007, intervento di oltre 10 ore dovuto anche a situazioni precedenti. Il mio ricovero è durato complessivamente 4 mesi e mezzo e questo mi ha permesso di conoscere tutto il personale (Professori, Dottori, Specializzandi, Infermieri e personale vario). Ho notato soprattutto l'amore e la professionalità con cui tutti si prodigano con i pazienti. Ringrazio tutti di cuore e vi ricorderò per sempre.

Patologia trattata
Tumore alla testa del pancreas
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Grazie di cuore prof. Pederzoli e dott. Falconi

Il mio fidanzato fu ricoverato nel reparto di chirurgia generale B 5 anni fa, dopo 1 mese di ospedale a vallo della Lucania (SA). qui capimmo solo che si trattava di una massa dal diametro di 13 cm. e partimmo portando con noi tanta speranza. Giuseppe fu operato dal prof. Pederzoli e dal dott. Falconi; purtroppo qualcosa andò storto e partì una emorragia che gli stava costando la vita. il prof. non mollò e in serata fu ripreso l'intervento ma le speranze non erano molte. Ricordo ancora come se fosse adesso quando Pederzoli salì in reparto alle due di notte e ci disse che era soddisfatto dell'intervento e che era stato un miracolo e non dovevamo ringraziare lui. un'esperienza che mi ha segnato la vita che oggi ricordo e ancora mi fa venire la pelle d'oca. ringrazio vivamente tutta l'equipe del prof. Pederzoli per la gentilezza e la disponibilità verso chi come noi intraprese un viaggio di speranza lontano da casa. oggi Giuseppe sta bene, continua con i controlli... anche se dovrebbero essere più costanti! la mia testimonianza vuole essere di aiuto a chi crede che malattie del genere non possano risolversi, vi dico solo che il 90% della guarigione è dovuto al modo in cui si affronta la malattia: coraggio, forza e allegria, queste le parole chiave.
LUANA

Patologia trattata
carcinoma endocrino cistico della testa del pancreas
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

a cosa serve controllarsi se poi va cosi

ho prenotato qui la visita per mio padre, perchè i medici di Palermo mi avevano dato una speranza. le parole sono state queste: non ci sono metastasi, è un tumore al nascere, l'intervento è difficile ma operabile con un ciclo di chemio, tutto puo' riuscire. qui a verona hanno confermato la diagnosi ma tutto si stabiliva dopo l'intervento. mio padre aveva gia' subìto un intervento al colon, sempre per un tumore, circa un anno fa. ha fatto mille controlli, esami di tutti i tipi risonanze e di più. mio padre non c'è la fatta il giorno dell'intervento, perchè tagliando hanno trovato un campo seminato, aveva l'addome pieno.... giorno 22-09-10, dopo l'intervento, ha avuto complicanze, emorragia e arresto cardiaco e si è spento l'indomani... A cosa servono tutti i controlli ed esami se poi non si vede cosa sta succedendo dentro di noi.. è inutile fare i marcatori tumorali se poi danno esiti sbagliati.... Come mai un campo seminato cosi si nasconde a tutti i mille controlli...?

Patologia trattata
adenocarcinoma alla papilla del pancreas
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Ma Casetti che fine ha fatto?

Aveo 14 anni quando ho conosciuto il prof. Pederzoli. Appena arrivai nel reparto mi guardo' e mi disse SE NON TI GUARISCO MI SPARO SUI C..
Che grande... Grazie professo'...
P.S. Ma il dottor CASETTI che fine ha fatto?

Patologia trattata
Sindrome di Zollinger Hellison
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

grazie Prof.Pederzoli

Un grazie di cuore al Prof. Pederzoli per l'umanità e competenza con cui ha trattato il caso di mia madre. Per noi non è stato facile trasferirci da Napoli a Verona per affrontare l'intervento, ma non ci siamo sentite mai sole, grazie alla grande umanità di tutta l'equipe del Prof.Pederzoli. Un ringraziamento particolare al dottor Falconi che ha operato la mia mamma e alla segretaria del professore, signora Paola, per la sua disponibilità. Non vi dimenticherò mai. CHE DIO VI BENEDICA TUTTI, IN PARTICOLARE TE PROF.PEDERZOLI.

Patologia trattata
adenocarcinoma della papilla di water
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
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Servizi 
 
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plauso al prof. Pederzoli

Sono una cittadina di Catanzaro che, per una patologia pancreatica, è dovuta partire per un intervento chirurgico a Verona, e precisamente al Policlinico G.B.Rossi nel reparto diretto dal Prof. Paolo Pederzoli.
Con grande piacere esprimo a tutte le persone che leggeranno questa lettera, la serenità con cui ho vissuto il mio ricovero durato circa 30 giorni.
Potrete immaginare cosa significa affrontare un importante intervento chirurgico e lasciare la propria famiglia a 1200 km di distanza.
Il mio riferimento è stato il Prof.Claudio Bassi che da subito con la sua chiarezza e la sua professionalità mi ha tranquillizzato comunicandomi la necessità di fare l’intervento. Dopo un mese sono stata chiamata per il ricovero ed il conseguente intervento e vi posso assicurare che la professionalità e l’amore di tutta l’equipe del Prof.Paolo Pederzoli, mi hanno aiutato ad affrontare con coraggio e ottimismo questo momento delicato della mia vita, per cui voglio esprimere tutta la mia gratitudine per l’umanità e l’attenzione instancabile con cui lavora tutto il personale del reparto.
Credetemi mi sono sentita protetta e sicura, grazie Prof.Pederzoli, grazie infermieri tutti, grazie a tutto il personale, che Dio vi Benedica tutti.
Anna Briatico

Patologia trattata
patologia pancreatica
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

GRAZIE

Non posso far altro che confermare le opinioni di altre persone, ringraziando tutto il personale del reparto; in particolare il dott. Falconi che mi ha operato e anche gli specializzandi che ci seguono veramente con tanta delicatezza e passione. Un GRAZIE di cuore a tutti !!!!

Patologia trattata
cistoadenoma mucinoso alla coda del pancreas
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

grazie ma...

un grazie mille al dott. Bassi e al dott. Roberto Salvia che hanno seguito mio padre. ma devo rilevare che si sono dimenticati di spedirmi l'esame istologico (purtroppo positivo) e solo dopo 5 mesi mi sono recato in reparto e ho scoperto la cosa. ritengo responsabile in primo luogo la segreteria del reparto e il dott. prof. Pederzoli che mi ha liquidato dicedomi "caro mio doveva interessarsi prima a suo padre" . alla fine si era preso l'impegno di indagare ma a distanza di sette mesi non ho ancora ricevuto una telefonata...

Patologia trattata
carcinoma vie biliari
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5.0
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5.0

grazie

Sono trascorsi solo pochi mesi da quel fatidico 24 dicembre 2007 e non posso dimenticare la grande professionalità e umiltà di un uomo chiamato prof. Bassi. Grazie per avermi dato la vita.
Non capita tutti i giorni (almeno a Napoli) di programmare un intervento il 24 dicembre ed essere efficientissimi pur trovandoci in un periodo festivo.
Al suo staff, alla sua equipe ed al personale tutto un grosso ringraziamento.

Patologia trattata
sindrome di zollingen ellison
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Grazie

mille grazie al prof Paolo Pederzoli e alla sua equipe e a tutto il personale siete veramente umani e competenti.

Patologia trattata
denuclearizzazione testa del pancreas
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Grazie !!

Questo commento arriva un po' in ritardo, purtroppo mio padre non ce l'ha fatta. E' assolutamente doveroso però riconoscere la competenza, l'umanità e la professionalità di tutto il personale. E' gente che ci mette il cuore e lo dimostra. Un ringraziamento particolare al Dott. Salvia.

Patologia trattata
Adenocarcinoma duttale testa del pancreas
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grazie di esistere

che posso dire devo la mia vita al mio prof paolo pederzoli grande medico e persona

Patologia trattata
cistoadenomamucinoso alla coda pancreatica di circa dieci centimetri
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5.0

grazie

Vorrei ringraziare tutta l'equipe e l'intero reparto per la professionalità unita ad una rara umanità.

In particolare ringrazio il professor Bassi che con grande sensibilità mi ha spiegato il percorso che avrei dovuto affrontare, incoraggiandomi ma anche parlando con franchezza.

Ringrazio il dott. Butturini per l'audacia e la maestria con cui ha trattato la mia patologia.

Le infermiere e tutto il personale medico del reparto per il loro inesauribile lavoro, che mai dimentica un sorriso o una parola di conforto.

Se ho ripreso a svolgere una vita normale (!!!) lo devo a tutti loro...

Patologia trattata
cistoadenoma mucinoao
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4.8
Competenza 
 
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4.0

grazie dott Brazzarola!!

tanta competenza ,molta umanità e umiltà

Patologia trattata
surrenalectomia
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5.0

La malattia di papà

Dire grazie è dire poco o nulla all'equipe del dott.Pederzoli.Nessun medico nella provincia di Rovigo voleva operare mio papà tutti volevano aspettare l'evolversi della malattia,tranne uno che ci ha consigliato il reparto del dott. Pederzoli.Subito mi sono adoperata nell'informarmi su Pederzoli e i suoi collaboratori ed ho fissato un appuntamento dopo 20g. l'hanno operato dopo 8g. per una serie di complicazioni è tornato in sala operatoria in condizioni molto gravi 5g. fa siamo andati al controllo, finora tutto bene.Grazie al dott.Salvia che per primo l'ha operato,grazie alla dott.sa Sartori che con la sua grazia mi ha comunicato la criticità della situazione ed un grazie particolare al dott.Falconi che eseguendo il secondo intervento l'ha salvato, alle sue esaudienti spiegazioni giornaliere sull'evolversi della situazione e sullo starci vicino ed un grazie a tutto il personale infermieristico per l'assistenza e gentilezza date.Angela Rebecchi

Patologia trattata
Carcinoma Mucinoso papillare intraduttale con aspetti in situ ed infiltranti.
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5.0
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5.0
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5.0

eccellente centro del pancreas

ho trovato umanita' e sopratutto competenza che hanno fatto di me una nuova persona,

mi hanno ridato la fiducia ringrazio vivamente il Prof Pederzoli e la sua equipe la caposala e tutto il personale infermieristico per la professionalita' dimostrata...serieta' competenza eccellente e umanita' ancora oggi seguo la sua cura e dopo quasi 4 anni dall'ultima visita sto veramente bene...

GRAZIE

magari al sud esistessero centri cosi'...con persone cosi' competenti...

Patologia trattata
pseudocisti pancreatica
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4.5
Competenza 
 
5.0
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4.0
Pulizia 
 
4.0
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5.0

Intervento tumore pancreas

Quasi cinque anni fa sono stata operata dal Dott. Luca Landoni per un adenocarcinoma del pancreas. Prima sono stata sottoposta a trattamento chemioterapico per ridurre il tumore e poter così intervenire.
Non mi dilungo, voglio solo ringraziare il dott. Landoni per la professionalità e la capacità di rapportarsi con i pazienti. Spero, inoltre, che la mia esperienza dia coraggio alle persone che hanno da poco affrontato l'intervento. Non è un percorso facile, ma sono ancora qui circondata dai miei cari.
Grazie ancora!

Patologia trattata
Adenocarcinoma pancreas.
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3.8
Competenza 
 
3.0
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4.0
Pulizia 
 
4.0
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4.0

Morire per complicazioni post-operatorie

Mio marito è stato operato dall'equipe del Prof. Bassi (lui purtroppo non c'era perché era in america per un congresso) il giorno 23/10/13: intervento laborioso e lungo per chi l'ha eseguito, ma sembrava tutto fosse andato bene. Dopo un paio di giorni si presenta la prima complicanza (fistola) che dicono risolvibile;, dopo 9 giorni la prima emorragia causata dalla fuoriuscita del liquido pancreatico (dalla fistola) che ha bucato un'arteria, e quindi il secondo intervento. Ne seguono 20 giorni di terapia intensiva, situazione critica perché aggravata da un'infezione batterica, presa in sala operatoria, resistente agli antibiotici più potenti (faccio presente che il giorno in cui mio marito è stato ricoverato nel reparto già c'erano 4 casi infetti....).
Contrariamente ad ogni aspettativa, mio marito ne viene fuori e ringrazio il reparto di terapia intensiva che non ha mollato mai e ha cambiato infiniti antibiotici fino a trovare la giusta combinazione per debellare l'infezione e tutto il resto. Viene rimandato in reparto ma, purtroppo per lui, le sorprese non sono ancora finite. Dopo una settimana una seconda emorragia causata sempre dalla fuoriuscita del liquido pancreatico, che ha disintegrato una seconda arteria e devastato tutto intorno, un altro intervento e dopo 2 giorni la morte. Mi chiedo come si possa ancora oggi morire per complicanze post-operatorie che in questa clinica, dicono, sono in grado di affrontare e risolvere, contrariamente ad altre strutture.
Mi chiedo se le cose sarebbero andate diversamente se fosse stato presente il Prof. Bassi già dal primo intervento, al quale mi ero rivolta all'inizio di questo percorso con una visita, in libera professione; dato che mi è stato detto che nell'ultimo intervento al quale era presente e aveva tentato di deviare il corso di questo liquido pancreatico tramite un tubicino di collegamento dal pancreas allo stomaco (forse si sarebbe dovuto adottare questo espediente già alla prima emorragia). Senza nulla togliere agli altri chirurghi componenti della sua equipe, ma semplicemente per una questione di esperienza in una situazione particolarmente gravosa e complicata quale era quella di mio marito. So di non essere abbastanza lucida in questo momento, perché è successo da poco, ma è una cosa che non riesco ad accettare e sinceramente la scusa che mi è stata detta che mio marito probabilmente fa parte del 2% dei casi, talmente sfigati da arrivare a morire, non mi basta.

Patologia trattata
Duodenocefalopancreasectomia.
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4.3
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5.0
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4.0
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4.0
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4.0

Situazione critica

La mia mamma è stata operata a dicembre 2011, dopo 6 cicli di chemio, presso reparto di chirurgia del dott. Bassi con intervento di elettroporazione irreversibile inserita in un protocollo di sperimentazione.
Nonostante l'ultima Tac, fatta a Verona a marzo 2012, parlasse di piccola regressione della massa tumorale, il decorso operatorio è andato sempre peggiorando arrivando ad una situazione clinica attuale molto, molto difficile: febbre costante, perdita di peso ormai molto rilevante, alimentazione solo tramite sacche nutrizionali, dolori, stanchezza indescrivibile.
Da verona non siamo più stati contattati in quanto mia mamma è passata sotto le cure dell'oncologo, perchè se il decorso fosse andato bene avrebbe dovuto iniziare con altri cicli di chemio.
Ne approfitto quindi anche per sapere se qualcuno altro ha fatto questo tipo di intervento e mi può dare notizie in merito per un confronto.
Ringrazio in anticipo.
Silvia

Patologia trattata
Tumore pancreas localmente avanzato.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Delusione totale

Mio marito Stefano Marcantoni è affetto da adenocarcinoma pancreatico, dalla diagnosi in poi si è sottoposto a chemioterapie con ottimi risultati, tanto da indurre il medico oncologo ad autorizzare l'intervento. Da qui comincia la nostra Odissea. Ci consigliano Verona e il prof. Bassi, facciamo la visita da lui e il prof. si trova d'accordo con l'oncologo per l'operabilità di mio marito. Ma non ci sono tempi tecnici per operare subito, quindi vengono ordinate altre chemio per arrivare alla data stabilita di fine agosto/ primi settembre. Intanto il giorno 09 e il giorno 10 agosto ci chiamano a fare il day hospital e ci dicono che l'intervento verrà eseguito il giorno 01 settembre. Torniamo a casa speranzosi, quando dopo qualche giorno ci telefonano per tornare su a fare una tac. Una tac???? Ne avevamo tante, chiedo il motivo e dicono che la vogliono recente, ma già da lì avevo capito che non avrebbero operato. Ma andiamo, facciamo questa tac (a Peschiera del Garda) e ci dicono niente intervento, necessità di chemio più forti. Mancava una settimana all'intervento... Torniamo a casa senza dire una parola, senza sapere perché, senza sapere come agire.
Noi siamo delle Marche, abbiamo un grande ospedale regionale che non avevo considerato prima, perché ero stata consigliata per Verona, ma che ora ho interpellato. Ho conosciuto Vivarelli, primario e direttore della chirurgia del pancreas e dei trapianti e..: in una settimana visita, day hospital, intervento!!!!! Mio marito è stato operato il 07 settembre, il male è stato completamente asportato e sta benissimo.
Dalla delusione di Verona alla speranza di Ancona..

Patologia trattata
Tumore al pancreas.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Tumore pancreas

Arriviamo a Verona all'inizio di novembre con una diagnosi di tumore pancreatico, visita privata dal prof. Bassi e da qui cominciamo una serie di biopsie pancreatiche in day hospital, con tempi di attesa lunghissimi ed esiti falliti, sempre parlando con specializzandi (anche gentili) ma senza avere risposte certe. Intanto mio marito peggiora e alla TAC di gennaio trovano due metastasi al fegato che prima non c'erano. Ci inviano dall'oncologo che richiede altri esami per capire che tipi di tumore siano e siamo a fine marzo.. non abbiamo ancora cominciato una cura e non abbiamo più avuto risposte da Verona. Questa è prevenzione?? In un altro ospedale con un valore del sangue e una ennesima biopsia, hanno diagnosticato un tumore neuroendocrino pancreatico. È questa la serietà e professionalità del centro pancreatico di Verona?
Quattro mesi per non avere ancora una diagnosi da loro!

Patologia trattata
Tumore neuroendocrino pancreatico.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
4.0

Grande delusione

Scrivo per commentare la storia di mio marito, affetto da un carcinoma della testa del pancreas. Prima di chiedere un consulto al Prof. Bassi di Verona. ci eravamo rivolti in un altro centro dove il chirurgo aveva consigliato una chemioradioterapia preoperatoria per le dimensioni del tumore (rischio di rimozione incompleta secondo lui). Ci rivolgiamo poi a pagamento al Prof. Bassi che, invece, ci consiglia l'asportazione chirurgica della massa, a suo giudizio tecnicamente fattibile. Ci sconsiglia la chemioterapia preoperatoria e ci dice che l'intervento deve essere fatto in fretta ("il tumore non aspetta"). Ci spiega che, essendo il "suo" un centro di riferimento, c'e' una lista di attesa lunga, con casi gravi e urgenti come il nostro, prospettando quindi l'intervento a pagamento per "tagliare" la lista di attesa. Un primo commento: durante il successivo e prolungato ricovero abbiamo conosciuto diversi pazienti affetti da cisti benigne del pancreas, gozzo della tiroide e altre patologie assolutamente benigne. Forse questi pazienti possono aspettare un mese in piu' e il paziente con il cancro "grave" potrebbe essere agevolato...
Alla fine ci mettiamo in lista di attesa. L'intervento si rivela molto indaginoso con un decorso complicato. Spendo una parola a favore dei tanti giovani medici specializzandi che ho trovato in reparto ad assistere mio marito: grande impegno e dedizione, bravi! Non spendo alcuna parola di elogio per i "medici strutturati", quasi inesistenti e anche un po' troppo arroganti, che ci hanno fatto assistere a scene quasi grottesche se non fossero tragiche: erano talmente poco presenti che confondevano addirittura gli ammalati, o quando chiedevi di poter parlare doveva arrivare qualche dottorino a "far presente chi era il paziente".
Veniamo dimessi con l'esame istologico e riesco ad ottenere, grazie a uno dei miei dottorini, una copia dell'intervento. Mi viene detto che il tumore e' stato tolto e di andare da un oncologo vicino a casa per una eventuale chemio. La spiegazione e' un po' fumosa. Ci rechiamo da due oncologi medici, uno de quali un punto di riferimento italiano per il cancro del pancreas. Ci viene detto da entrambi che 1) il tumore non e' stato assolutamente tolto in maniera radicale ("resezione R2" il termine tecnico che hanno usato) 2) ad una TC di ristadiazione a 2 mesi e passa dall'intervento "il tessuto tumorale e' gia' evidente attorno ai vasi mesenterici" 3) l'intervento e' stato inutile e aveva ragione il primo chirurgo, dato che si vedeva alla TC preoperatoria una grossa massa vicino a questi vasi, con scarse possibilita' di asportarla radicalmente.
Penso che questo non sia un buon esempio di buona sanita'. La malasanita' non e' fatta solo di pinze o garze lasciate dentro una pancia. La malasanita' e' fatta anche di medici poco scrupolosi, che fanno interventi inutili come quello di mio marito, che ti fanno capire che se paghi hai una corsi preferenziale anche in una struttura pubblica che si vanta di essere un riferimento nazionale come questa di Verona.

Patologia trattata
Carcinoma del pancreas.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

Troppa superficialità

Sono una persona che lavora nel settore della sanita' e purtroppo a mia madre e' stato diagnosticato un carcinoma alla testa del pancreas. Mamma e' stata operata dall'equipe del Prof. Bassi e si e' verificata una complicanza abbastanza grave. Qui sottolineo un primo aspetto: nè durante la visita, -rigorosamente in libera professione- nè successivamente, qualcuno si e' preoccupato di spiegarci bene le possibili complicanze dell'intervento, che sembrava una passeggiata. Poi in reparto abbiamo trovato grande confusione e una estrema, inimmaginabile superficialità da parte del personale medico. Non abbiamo mai avuto un medico di riferimento ma dottori, per lo piu' giovani, che ci dicevano cose diverse creando grande confusione. Quando un giorno abbiamo trovato il primario, non sapeva nemmeno di chi si stesse parlando!
Ho ammirato gli sforzi di alcuni singoli e degli infermieri, e li ringrazio. Francamente, dovessi tornare indietro, faremmo una scelta diversa, non per la complicanza che altri medici mi hanno spiegato essere frequente, ma per la globale gestione superficiale della paziente.

Patologia trattata
carcinoma del pancreas- duodenocefalopancreasectomia.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
4.0

Delusione

In base alla mia esperienza non ritengo questo un reparto serio. La mia cartella è ancora aperta, da gennaio mi dovevano richiamare per risolvere il mio problema, ma continuano a negarsi! Visto il peggiorare della mia situazione ho contattato il prof. FALCONI, che mi ha subito operato e guarito. Dove è finita la serietà e professionalità dei tempi di Pederzoli??

Patologia trattata
distrofia cistica.
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

ma cosa e' successo?

Scrivo a nome di mio padre che ha avuto un tumore al pancreas diagnosticato nel 2008. Andammo a Verona dal prof. Pederzoli. Purtroppo non era operabile e quindi fece chemioterapia e radioterapia. Venne poi sottoposto a una terapia sperimentale, la radiofrequenza. Fu operato dal prof. Bassi che in effetti non ci spiego' i possibili effetti collaterali. Purtroppo la radiofrequenza diede gravi complicanze (emorraggia dal duodeno) e papa' rischio' di morire ma alla fine riuscirono a salvarlo. Ricordo l'impegno di tanti giovani medici e di un uomo che non dimentichero' facilmente, il prof. Falconi, a cui dobbiamo la vita di papa'. Recentemente papa' e' stato nuovamente a Verona per la progressione di malattia -la radiofrequenza non e' servita. Purtroppo il Prof. Pederzoli e' in pensione e in reparto abbiamo trovato, rispetto a prima, più confusione e meno disponibilita' nei medici.
Grazie Pederzoli, grazie Falconi, ma questi ormai sono via da Verona...

Patologia trattata
Tumore al pancreas.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Senza parole

Mio marito, operato per un adenocarcinoma cefalopancreatico di 2 cm. subito definito resecabile, è morto lo scorso 19 dicembre 2021 dopo 35 giorni di ricovero (23 in intensiva) e dopo aver subìto l'asportazione totale del pancreas. E' stato un calvario lungo e doloroso, un accavallarsi di diagnosi e di sentenze. Avevo spinto io mio marito ad andare a Verona perchè definito uno dei centri migliori per queste patologie ed ora vivo con un grande rimorso. Lui si fidava di me e pensava di aver trovato degli angeli...

Patologia trattata
Adenocarcinoma cefalo-pancreatico.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

Errore/ ritardo diagnostico

Mio padre, 67 anni, dopo un periodo di dimagramento (senza alcun altro sintomo) diventa itterico. Viene ricoverato all'Ospedale Niguarda di Milano, dove gli viene inserito uno stent biliare e gli vengono fatte due biopsie, entrambe con esito negativo per neoplasia. La tac e l'ecoendoscopia segnalano la presenza di una massa di circa 2 cm. alla testa del pancreas. Il primario dà indicazione all'intervento di duodenocefalopancreasectomia, tuttavia preferiamo sentire un altro parere e ci rivolgiamo al San Raffaele di Milano, dove pure il Prof. Falconi dà indicazione all'intervento.
Sul web vedo che la Chirurgia del pancreas di Verona è nota per grande competenza (mio padre vi giunge convinto che quello sia il posto giusto in cui subire l'operazione). Ci rechiamo in visita dal primario, Prof. Bassi, il quale fornisce una interpretazione diagnostica diversa: a suo dire il valore appena sopra la media del marcatore Ca 19.9, la negatività delle biopsie, la presenza di tessuto cicatriziale in tutto il pancreas, ecc.. fanno propendere per una pancreatopatia di natura non neoplastica. Chiediamo dell'intervento chirurgico, ci viene detto che è assai prematuro parlarne, di non pensarci neppure ("non mettete il carro dinanzi ai buoi" furono le parole del professore). Viene data indicazione a mandare via mail il risultato di una risonanza magnetica, già in programma, e ci viene detto che il caso verrà discusso in equipe.
Torniamo a casa rianimati da grande speranza! Dopo pochissimi giorni spediamo il risultato della risonanza... rimaniamo in attesa di una telefonata che ci aggiorni sull'esito della discussione in equipe, che non arriva mai. Dopo UN MESE arriva una telefonata per dirci che il radiologo (non l'equipe) ha visto la documentazione e si dà indicazione ad un'ulteriore biopsia.
Nel frattempo lo stent biliare emigra, per cui ci rechiamo in Humanitas, vicino al nostro domicilio, per un reinserimento. Nell'occasione viene fatta una Tac: la massa è cresciuta ed ora lambisce la vena mesenterica: quello che era un tumore borderline resectable, diventa un tumore localmente avanzato su cui non è più possibile intervenire chirurgicamente. Il treno è perso per sempre. Mio padre era tra quel 20% di pazienti operabili ed ora non lo è più. Viene anche effettuata un'ulteriore biopsia, che dà ancora esito negativo, tuttavia in Humanitas si raduna un'equipe multidisciplinare che dà indicazione a procedere con un trattamento chemioterapico.
Mia madre, e io anche, riponiamo ancora fiducia nel primario di Verona. A distanza di 6 mesi ci rechiamo ancora in visita da lui, il quale afferma che prende sempre più corpo l'idea di una pancreatopatia. Mio padre morirà di adenocarcinoma pancreatico localmente avanzato, confermato da una biopsia.
Siamo andati fino a Verona a cercare la salvezza, quando era sotto casa!
Aggiungo che a Verona la quantità dei casi presi in carico, a mia impressione, non permette di seguirli, che è imbarazzante doversi sempre confrontare con specializzandi e che venga proposta la biopsia percutanea come gold standard quando le linee guida (basta leggere) affermano altro.

Patologia trattata
Adenocarcinoma del pancreas.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Adenocarcinoma del pancreas

Il 01/02/2017 alla nostra adorata mamma viene diagnosticato un adenocarcinoma del pancreas, in seguito a controlli che lei faceva annualmente; fortunatamente era circoscritto. Io e mio fratello (abbiamo perso nostro padre 3 anni fa) ci mobilitiamo per cercare la migliore struttura, anche se mio fratello voleva farla operare nell'ospedale regionale di Torrette di Ancona (noi siamo marchigiani), dove mia madre anni prima aveva subìto due interventi ed era stata trattata da persona e non come un numero di letto. Ma sulla carta le migliori strutture sono Verona e Milano, e mia madre decide per Verona. Fa la prima visita a pagamento dal primario, che conferma l'operabilità, ma che quando mia madre decide di affidarsi a lui, noi non lo vediamo più. Non sto qui a raccontarvi le incongruenze che avvengono prima del ricovero. Arriviamo al giorno dell'intervento, non vediamo e non parliamo con nessun medico nè rianimatore, non ci viene spiegato il tipo di intervento che intendono fare... Dopo circa 6 ore ci chiama un dottore, che non avevamo mai visto, e ci dice che l'intervento era perfettamente riuscito, che erano riusciti a togliere solo il corpo coda, che la signora non aveva sanguinato e che i parametri era rimasti nella norma; l'unica cosa che ci si aspettava era una fistola. Mia madre fu portata da prassi in sala intensiva per il risveglio e dopo un giorno in reparto, il terzo giorno dall'intervento (il giorno di Pasqua) fu nuovamente riportata in rianimazione per un problema respiratorio... Dopo circa 12- 15 giorni fecero la prima Tac. Premetto che i drenaggi erano stati tolti ed erano rimasti solo i tramiti anche se i valori delle amilasi erano altissimi. Al controllo si riscontrava il liquido pancreatico nell'addome e un principio di necrosi. Cercando di parlare con uno strutturato, visto che il reparto è "gestito" da specializzandi, non ci siamo riusciti e alla nostra domanda "ma il liquido non è corrosivo ? Non può creare delle emorragie?" ci viene risposto "sì ma abbiamo tutto sotto controllo.
Dopo 36 giorni dall'intervento la prima emorragia, che viene cauterizzata tramite angioplastica. Purtroppo il giorno dopo decidono di aprirla di reintervenire per posizionare i drenaggi e pulire l'addome. Premetto che di tre drenaggi, uno non ha mai funzionato, uno raccoglieva pochissimo e l'altro insomma... tanto che il liquido si é trovato dopo alcuni giorni una propria via uscendo dalla parte inferiore della mediana. Aggiungo che comunque mia madre, donna fortissima sia caratterialmente che fisicamente, non si è mai alzata dal letto già dal primo intervento. Tornando all'intervento, dopo lo stesso mia madre viene infettata dalla klebsiella, rimanendo colonizzata a livello intestinale e purtroppo da quel momento io e mio fratello non abbiamo avuto più la possibilità di abbracciarla e baciarla, neanche per l'ultimo saluto. Da quel momento mia madre non si riprende più, viene isolata in reparto, ha episodi di forte delirio e purtroppo sale e scende dal reparto alla rianimazione per ben 5 volte. Noi stanchi chiediamo più di una volta di poter trasferire a nostre spese nostra madre in un'altra struttura, ma ci viene detto che la loro è una struttura d'eccellenza e che mia madre sta bene lì dove si trova. Il 14 /06 purtroppo si presenta un'altra emorragia con perforazione dello stomaco, dell'intestino e della vagina ... Viene operata, non riescono ad intervenire e la lasciano con l'addome aperto per tre giorni; purtroppo la klebsiella prima colonizzata, ora entra in circolo e il 20 la nostra adorata mamma vola in cielo. Io ora mi domando: ma io in quale reparto sono stata? Sono contenta per chi scrive umanità professionalità, ma io, per quella che è stata la nostra personale esperienza, purtroppo ho solo cose negative. 70 giorni di calvario per lei, soprattutto, e per noi..
Scusate lo sfogo e se ho sbagliato termini... ma stiamo vivendo il dramma più grande, siamo entrati in ospedale con la speranza di allungare un po' la vita di nostra madre, invece non è accaduto. Ovviamente io parlo per quello che ho visto e, per quando riguarda la professionalità, ci saranno sedi opportune perché, fosse l'ultima cosa che facciamo, vogliamo sapere la verità sulla morte di nostra madre.

Patologia trattata
Adenocarcinoma del pancreas.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

CENTRO DI ECCELLENZA ITALIANO

Gennaio 2015, a mia mamma viene diagnosticano “un qualcosa“ al pancreas. Ci consigliano Verona. Visita, poi biopsia velocissima. Il tumore viene da subito valutato “borderline resectable”. Dopo un mese ci richiamano a visita, i risultati della biopsia erano pronti dopo pochi giorni, ma non ci viene detto nulla prima, nonostante le richieste. Si propone l`intervento chirurgico senza chemio neo adiuvante (il referto della biopsia, consegnatoci ben dopo l`intervento, rivelava presenza di cellule maligne). Nuova attesa: ogni settimana potrebbe essere quella “buona” per venir chiamati per l`intervento nella settimana seguente. Passano altri DUE mesi durante i quali mia mamma, persona sempre stata vitale e attiva, sta fisicamente bene ma decide di rinunciare, oltre ad un breve viaggio che ama, anche a frequentare luoghi pubblici (anche il centro commerciale per far spesa) per paura di prendere una influenza e dover rimandare ancora l`intervento, in cui ripone tutte le speranze di poter ancora vivere un po’. Infine, finalmente, la chiamata; nel frattempo sono trascorsi tre mesi prima dell`intervento (valutato urgente nell`ospedale della nostra città, e con tumore “borderline resectable” da valutazione degli esperti di Verona) senza nessun tipo di cura. Mia mamma entra in sala operatoria (non vengono fatte analisi per valutare i marker tumorali, nè una nuova TAC, la più recente risaliva a due mesi prima). Un giovane medico si lascia scappare un commento a mezza voce: “Speriamo non sia cambiato molto….”) e mia madre ne esce dopo ore, sfigurata dal dolore che non viene ASSOLUTAMENTE controllato neppure nelle giornate successive, che trascorrono come un vero inferno. Il primo chirurgo non e` il professore con cui abbiamo parlato durante le visite, che neppure e` presente in sala operatoria durante l`intervento, ma un giovane dottorando o specializzando (comunque medico non strutturato). Una piccola chicca fra le altre cose: uno o due giorni dopo l`intervento ci viene detto che mia mamma deve fare una TAC la mattina, i dolori sono fortissimi e c`è una fistola in corso (non trattata, ovviamente, se non in seguito, poco dopo esserne venuta a conoscenza per puro caso, ed aver richiesto intervento medico, visto la pericolosità della situazione.. ma questa è un’altra storia ancora). Mia mamma vorrebbe bere un sorso della bibita nutriente che le è stata data, ma non può poichè per la TAC, occorre il digiuno. Si attende, a digiuno, e così vengono le 20.00 della sera. A questo punto entro in sala medici per sapere qualcosa e uno fra i tanti giovani specializzandi, mi rivela che la TAC è a puro scopo di ricerca e non funzionale alla buona riuscita dell`intervento, o altro di diretto “interesse” per la salute della paziente. Piccoli sacrifici, richiesti in nome della scienza, o della presentazione del ricercatore di turno. In ogni caso, disorganizzazione e assenza di cura e rispetto del malato (di cancro!!), neppure allo scopo di alleviarne il dolore anche “solo” fisico, traspaiono in modo tristemente evidente.
Dopo 7-8 giorni finalmente le dimissioni, i dolori sono sempre molto forti e continuano a casa. Mangiare e` dolorosissimo e da allora mia mamma non potrà mai più sdraiarsi su un fianco per i forti dolori. Prima di tornare a casa nuova visita con consegna del referto istologico (non incoraggiante): ci viene consigliata visita da un radioterapista (coautore di pubblicazioni scientifiche con medici del reparto) di un centro oncologico non molto distante. L`oncologo di Verona consiglia un ciclo standard di chemioterapia di 6 mesi. Tornati a casa mia mamma inizia la chemio, i marker tumorali sono altissimi ed ha qui inizio la seconda parte dell’incubo, merito del secondo centro d’eccellenza italiano per la cura del cancro. Il radioterapista raccomandatoci a Verona (del “centro d’eccellenza” citato), infatti, insiste per sospendere la chemio in anticipo e far la radioterapia mentre l`oncologo della nostra citta` la sconsiglia caldamente. Tento ripetutamente di mettere i due in contatto per prendere una decisione congiunta esprimendo ciascuno le proprie opinioni, ma sono entrambi “sempre impegnati” e non c’è modo di metterli in comunicazione per parlare delle due decisioni terapeutiche diametralmente opposte. Consultiamo quindi altri oncologi, che sconsigliano la radio, tuttavia uno specialista molto illustre pone una nebulosa indicazione a favore. Mia mamma comunque si fida ciecamente del chirurgo di Verona e decide di fare la radioterapia. La terapia si rivelerà dannosa, a causa della sospensione della chemioterapia, nonchè un vero calvario (fuor di metafora, intendo!!) con netto aumento dei dolori, a cui si aggiungeranno costanti nausea e vomito.
Alla luce della personale esperienza, mi chiedo dove siano state ricoverate le persone che postano commenti positivi sul centro di Verona. Non escludo esperienza e competenza all’interno del centro, peccato tuttavia che non sembrino essere sempre messe a disposizione, prevalendo talvolta, come purtroppo nel caso nostro, in modo netto se non esclusivo l’aspetto d’eccellenza come centro di ricerca e formazione. Quanto ad umanita` e rispetto per il malato di cancro, i pochi fatti che ho riportato penso siano abbastanza esplicativi.
In conclusione, dovendo attenermi a ciò che l’evidenza sperimentale ci ha tristemente insegnato, l`interesse pare rivolto in modo nettamente prioritario al tumore, poco all’essere vivente senziente e pensante che lo contiene, essere vivente con un buon 90% di probabilità di morire a breve e nel dolore, come ben noto a tutti gli “abitanti”, strutturati e non, del centro. Ma forse ciò succede solo ad alcuni pazienti (magari pensionati di poco over 60, visto che praticamente tutti i commenti positivi di questo sito provengono da pazienti più giovani).
Ultima nota: in fondo alla lettera di dimissioni viene, elegantemente, indicato l’importo dell’intervento chirurgico: quanto essenzialmente il malato è costato alle casse dello Stato (invito tutti a controllare per prendere coscienza di quanto ogni malato e relativo parente debba sentirsi grato e in colpa, cosa che, come credo, è ciò a cui si è invitati); per mia mamma il costo è stato di circa 6000 euro. Peccato che, pur di salvare la vita (o anche solo non far soffrire ed evitare l’esperienza di certe surreali brutture, quale “aperitivo”, in attesa della morte) ad un proprio caro malato di cancro, credo chiunque sarebbe disposto a pagare ben di piu`, anche a costo di vendere TUTTI i propri beni e oltre. Ma il contributo alla scienza (a cui sono peraltro sempre stata assolutamente favorevole prima di questa triste vicenda) QUANTO COSTA al malato e ai suoi cari?

Patologia trattata
CANCRO PANCREAS.
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