Chirurgia del pancreas Policlinico Verona Borgo Roma

 
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esistono ancora missionari della salute! dr. Bassi

Ho avuto la fortuna di approdare all'Ospedale di verona, non vi dico con mille peripezie (per chi è da fuori regione non è semplice) transitando per la Gastroenterologia dove ho trovato nel periodo più difficile e doloroso persone meravigliose, ottimi medici ed infermieri assolutamente professionali, per raggiungere poi il reparto del prof. Pederzoli nel momento del cambio al vertice. Lui dotato di una squisità dolce umana professionalità che ha fatto da continuazione nelle doti riscontrate nel prof. Bassi, di una professionalità, competenza, discrezione, umanità che non esistono nel mondo dei vivi... per quello ancora mi pare un Angelo. E' intervenuto in una situazione difficile e non conta quello che sarà il futuro, di sicuro ha migliorato la qualità di vita e se riuscito ad allungrala solo il destino potrà rispondere, ma ha fatto di sicuro tutto il possibile e anche l'impossibile. L'unico mio cruccio aver dovuto talvolta tirare fuori le unghie per spiegare a qualche infermiera che di mestiere non facevo la passeggiatrice in reparto, ma che ahimè le condizioni di una persona totalmente inferma non consentono visite orarie semplicemente per un saluto. ma poi col tempo, ringraziandoLe per avermi dato la possibilità di poter fare quelle quotidiane operazioni che, se fatte da loro, sotto l'aspetto qualitativo sarebbero state chiaramente migliori ma che per una questione di dignità o imbarazzo il malato preferiva il mio impegno. Alla signora paola della segreteria, un grazie particolare per la gentile professionalità e per aver in qualche modo ascoltato i miei aggressivi sfoghi quando non capivamo che un invalido al 100% non ha bisogno di alcuna autorizzazione per l'assistenza. Infatti, per non distrurbare chi poi era in un momento più critico rispetto a lui, era piacevole anche per me respirare aria diversa.
E se si sapesse che a VERONA non sono stata indirizzata da medici della specialità, ma da un medico sportivo di una società calcistica di serie A che dovrebbe avere conoscenza dettagliata solo per traumi sportivi.. la dice lunga sul fatto che i luminari purtroppo restano nascosti ai più.. ma come si fa ad invidiare le competenze altri??? Mettiamole a frutto e ringraziamo Dio che non siamo dovuti emigrare chissà dove!!!!
Grazie mille a tutti voi... al dott. Bassi che non dimentico di fronte a una mia velata domanda di certezze che non esistono rispose... Sul camice legge prof. che sta per Professore.... non per PROFETA! quanta energia mia ha dato con quelle parole... pur non dicendomi nulla!!!

Patologia trattata
tumore al pancreas.
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Continuate cosi.. Grazie dr. Brazzarola

L'intervento è avvenuto con successo il 30 gennaio 2012!! Un RINGRAZIAMENTO SPECIALE al Dott. BRAZZAROLA che, con GRANDE competenza, SQUISITA simpatia e GRANDE umanità, svolge, UNITO AL SUO STAFF, il suo "lavoro" con Grande Dedizione.
Faraoni ESTER DI 84 ANNI e la sua famiglia hanno notato questi IMPORTANTI requisiti!!

Patologia trattata
Tiroide "PARTICOLARE".
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Competenza 
 
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Pulizia 
 
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Grazie dott. Falconi

Grazie all'equipe del Prof. Pederzoli oggi festaggio tre anni dall'operazione insieme a mio marito ed al mio bambino. un grazie particolare al Dott. Massimo Falconi, a cui mi sono affidata e che a volte anche solo telefonicamente mi tranquillizza.
Un ottimo reparto.

Patologia trattata
Adenocarcinoma + Duodenocefalopancreasectomia.
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Competenza 
 
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Assistenza 
 
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grazie di cuore dr. Butturini e staff tutto

Nel luglio 2007 grazie ad un'ecografia fatta per un colica renale, i medici dell'Ospedale di Porretta Terme hanno riscontrato un tumore al pancreas. Un professore di Bologna vista la situazione mi ha consigliato di farmi visitare a Verona dall'equipe del Prof. Pederzoli. Ho preso appuntamento e sono stato visitato dal Dott. Butturini che mi ha consigliato subito l'intervento chirurgico. Lo stesso dottore mi ha operato il 29/10/2007, intervento di oltre 10 ore dovuto anche a situazioni precedenti. Il mio ricovero è durato complessivamente 4 mesi e mezzo e questo mi ha permesso di conoscere tutto il personale (Professori, Dottori, Specializzandi, Infermieri e personale vario). Ho notato soprattutto l'amore e la professionalità con cui tutti si prodigano con i pazienti. Ringrazio tutti di cuore e vi ricorderò per sempre.

Patologia trattata
Tumore alla testa del pancreas
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Competenza 
 
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Assistenza 
 
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Pulizia 
 
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Grazie di cuore prof. Pederzoli e dott. Falconi

Il mio fidanzato fu ricoverato nel reparto di chirurgia generale B 5 anni fa, dopo 1 mese di ospedale a vallo della Lucania (SA). qui capimmo solo che si trattava di una massa dal diametro di 13 cm. e partimmo portando con noi tanta speranza. Giuseppe fu operato dal prof. Pederzoli e dal dott. Falconi; purtroppo qualcosa andò storto e partì una emorragia che gli stava costando la vita. il prof. non mollò e in serata fu ripreso l'intervento ma le speranze non erano molte. Ricordo ancora come se fosse adesso quando Pederzoli salì in reparto alle due di notte e ci disse che era soddisfatto dell'intervento e che era stato un miracolo e non dovevamo ringraziare lui. un'esperienza che mi ha segnato la vita che oggi ricordo e ancora mi fa venire la pelle d'oca. ringrazio vivamente tutta l'equipe del prof. Pederzoli per la gentilezza e la disponibilità verso chi come noi intraprese un viaggio di speranza lontano da casa. oggi Giuseppe sta bene, continua con i controlli... anche se dovrebbero essere più costanti! la mia testimonianza vuole essere di aiuto a chi crede che malattie del genere non possano risolversi, vi dico solo che il 90% della guarigione è dovuto al modo in cui si affronta la malattia: coraggio, forza e allegria, queste le parole chiave.
LUANA

Patologia trattata
carcinoma endocrino cistico della testa del pancreas
Voto medio 
 
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Competenza 
 
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a cosa serve controllarsi se poi va cosi

ho prenotato qui la visita per mio padre, perchè i medici di Palermo mi avevano dato una speranza. le parole sono state queste: non ci sono metastasi, è un tumore al nascere, l'intervento è difficile ma operabile con un ciclo di chemio, tutto puo' riuscire. qui a verona hanno confermato la diagnosi ma tutto si stabiliva dopo l'intervento. mio padre aveva gia' subìto un intervento al colon, sempre per un tumore, circa un anno fa. ha fatto mille controlli, esami di tutti i tipi risonanze e di più. mio padre non c'è la fatta il giorno dell'intervento, perchè tagliando hanno trovato un campo seminato, aveva l'addome pieno.... giorno 22-09-10, dopo l'intervento, ha avuto complicanze, emorragia e arresto cardiaco e si è spento l'indomani... A cosa servono tutti i controlli ed esami se poi non si vede cosa sta succedendo dentro di noi.. è inutile fare i marcatori tumorali se poi danno esiti sbagliati.... Come mai un campo seminato cosi si nasconde a tutti i mille controlli...?

Patologia trattata
adenocarcinoma alla papilla del pancreas
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Competenza 
 
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Assistenza 
 
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Servizi 
 
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grazie Prof.Pederzoli

Un grazie di cuore al Prof. Pederzoli per l'umanità e competenza con cui ha trattato il caso di mia madre. Per noi non è stato facile trasferirci da Napoli a Verona per affrontare l'intervento, ma non ci siamo sentite mai sole, grazie alla grande umanità di tutta l'equipe del Prof.Pederzoli. Un ringraziamento particolare al dottor Falconi che ha operato la mia mamma e alla segretaria del professore, signora Paola, per la sua disponibilità. Non vi dimenticherò mai. CHE DIO VI BENEDICA TUTTI, IN PARTICOLARE TE PROF.PEDERZOLI.

Patologia trattata
adenocarcinoma della papilla di water
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plauso al prof. Pederzoli

Sono una cittadina di Catanzaro che, per una patologia pancreatica, è dovuta partire per un intervento chirurgico a Verona, e precisamente al Policlinico G.B.Rossi nel reparto diretto dal Prof. Paolo Pederzoli.
Con grande piacere esprimo a tutte le persone che leggeranno questa lettera, la serenità con cui ho vissuto il mio ricovero durato circa 30 giorni.
Potrete immaginare cosa significa affrontare un importante intervento chirurgico e lasciare la propria famiglia a 1200 km di distanza.
Il mio riferimento è stato il Prof.Claudio Bassi che da subito con la sua chiarezza e la sua professionalità mi ha tranquillizzato comunicandomi la necessità di fare l’intervento. Dopo un mese sono stata chiamata per il ricovero ed il conseguente intervento e vi posso assicurare che la professionalità e l’amore di tutta l’equipe del Prof.Paolo Pederzoli, mi hanno aiutato ad affrontare con coraggio e ottimismo questo momento delicato della mia vita, per cui voglio esprimere tutta la mia gratitudine per l’umanità e l’attenzione instancabile con cui lavora tutto il personale del reparto.
Credetemi mi sono sentita protetta e sicura, grazie Prof.Pederzoli, grazie infermieri tutti, grazie a tutto il personale, che Dio vi Benedica tutti.
Anna Briatico

Patologia trattata
patologia pancreatica
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grazie ma...

un grazie mille al dott. Bassi e al dott. Roberto Salvia che hanno seguito mio padre. ma devo rilevare che si sono dimenticati di spedirmi l'esame istologico (purtroppo positivo) e solo dopo 5 mesi mi sono recato in reparto e ho scoperto la cosa. ritengo responsabile in primo luogo la segreteria del reparto e il dott. prof. Pederzoli che mi ha liquidato dicedomi "caro mio doveva interessarsi prima a suo padre" . alla fine si era preso l'impegno di indagare ma a distanza di sette mesi non ho ancora ricevuto una telefonata...

Patologia trattata
carcinoma vie biliari
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Competenza 
 
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grazie

Sono trascorsi solo pochi mesi da quel fatidico 24 dicembre 2007 e non posso dimenticare la grande professionalità e umiltà di un uomo chiamato prof. Bassi. Grazie per avermi dato la vita.
Non capita tutti i giorni (almeno a Napoli) di programmare un intervento il 24 dicembre ed essere efficientissimi pur trovandoci in un periodo festivo.
Al suo staff, alla sua equipe ed al personale tutto un grosso ringraziamento.

Patologia trattata
sindrome di zollingen ellison
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Competenza 
 
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Pulizia 
 
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Servizi 
 
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Grazie

mille grazie al prof Paolo Pederzoli e alla sua equipe e a tutto il personale siete veramente umani e competenti.

Patologia trattata
denuclearizzazione testa del pancreas
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Competenza 
 
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Pulizia 
 
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Grazie !!

Questo commento arriva un po' in ritardo, purtroppo mio padre non ce l'ha fatta. E' assolutamente doveroso però riconoscere la competenza, l'umanità e la professionalità di tutto il personale. E' gente che ci mette il cuore e lo dimostra. Un ringraziamento particolare al Dott. Salvia.

Patologia trattata
Adenocarcinoma duttale testa del pancreas
Voto medio 
 
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Competenza 
 
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Pulizia 
 
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Servizi 
 
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grazie di esistere

che posso dire devo la mia vita al mio prof paolo pederzoli grande medico e persona

Patologia trattata
cistoadenomamucinoso alla coda pancreatica di circa dieci centimetri
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Competenza 
 
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Assistenza 
 
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Pulizia 
 
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Servizi 
 
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grazie

Vorrei ringraziare tutta l'equipe e l'intero reparto per la professionalità unita ad una rara umanità.

In particolare ringrazio il professor Bassi che con grande sensibilità mi ha spiegato il percorso che avrei dovuto affrontare, incoraggiandomi ma anche parlando con franchezza.

Ringrazio il dott. Butturini per l'audacia e la maestria con cui ha trattato la mia patologia.

Le infermiere e tutto il personale medico del reparto per il loro inesauribile lavoro, che mai dimentica un sorriso o una parola di conforto.

Se ho ripreso a svolgere una vita normale (!!!) lo devo a tutti loro...

Patologia trattata
cistoadenoma mucinoao
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Pulizia 
 
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Servizi 
 
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La malattia di papà

Dire grazie è dire poco o nulla all'equipe del dott.Pederzoli.Nessun medico nella provincia di Rovigo voleva operare mio papà tutti volevano aspettare l'evolversi della malattia,tranne uno che ci ha consigliato il reparto del dott. Pederzoli.Subito mi sono adoperata nell'informarmi su Pederzoli e i suoi collaboratori ed ho fissato un appuntamento dopo 20g. l'hanno operato dopo 8g. per una serie di complicazioni è tornato in sala operatoria in condizioni molto gravi 5g. fa siamo andati al controllo, finora tutto bene.Grazie al dott.Salvia che per primo l'ha operato,grazie alla dott.sa Sartori che con la sua grazia mi ha comunicato la criticità della situazione ed un grazie particolare al dott.Falconi che eseguendo il secondo intervento l'ha salvato, alle sue esaudienti spiegazioni giornaliere sull'evolversi della situazione e sullo starci vicino ed un grazie a tutto il personale infermieristico per l'assistenza e gentilezza date.Angela Rebecchi

Patologia trattata
Carcinoma Mucinoso papillare intraduttale con aspetti in situ ed infiltranti.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

eccellente centro del pancreas

ho trovato umanita' e sopratutto competenza che hanno fatto di me una nuova persona,

mi hanno ridato la fiducia ringrazio vivamente il Prof Pederzoli e la sua equipe la caposala e tutto il personale infermieristico per la professionalita' dimostrata...serieta' competenza eccellente e umanita' ancora oggi seguo la sua cura e dopo quasi 4 anni dall'ultima visita sto veramente bene...

GRAZIE

magari al sud esistessero centri cosi'...con persone cosi' competenti...

Patologia trattata
pseudocisti pancreatica
Voto medio 
 
4.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Drenaggio chirurgico di pseudocisti

Volevo complimentarmi con il reparto di Chirurgia del pancreas ed anche con gli endoscopisti per la competenza e la disponibilità. Desidero ringraziare in modo particolare il dottor Luca Landoni e il dottor Crinò. Mio marito è stato ricoverato 3 mesi al civile di Brescia per una infezione, operato inutilmente al rene che poi si è rivelato che era sano, così hanno fatto una toelettatura. Poi si scopre una pseudo cisti alla coda del pancreas che, tra vari drenaggi e antibiotici, non sono riusciti a curare.
Per fortuna mi sono rivolta al dottor Landoni, che lo ha preso in cura e finalmente sono riusciti a debellare la fistola con un intervento di pseudocistogastrostomia, posizionando 2 stent. In 2 giorni la febbre è passata e dopo un mese nella Tac la cisti non si vedeva più e mio marito, dopo aver passato di tutto e una grande sofferenza, sta bene.
Grazie dottor Landoni per averci fatto vedere di nuovo la luce. Grazie a tutti i medici e gli infermieri del reparto.
Adelina e Leo

Patologia trattata
Fistola pancreatica.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Senza parole

Mio marito, operato per un adenocarcinoma cefalopancreatico di 2 cm. subito definito resecabile, è morto lo scorso 19 dicembre 2021 dopo 35 giorni di ricovero (23 in intensiva) e dopo aver subìto l'asportazione totale del pancreas. E' stato un calvario lungo e doloroso, un accavallarsi di diagnosi e di sentenze. Avevo spinto io mio marito ad andare a Verona perchè definito uno dei centri migliori per queste patologie ed ora vivo con un grande rimorso. Lui si fidava di me e pensava di aver trovato degli angeli...

Patologia trattata
Adenocarcinoma cefalo-pancreatico.
Voto medio 
 
4.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Duodenocefalopancreasectomia

Un ringraziamento particolare al dott. Luca Landoni, che mi ha preso in carico mostrando competenza e serietà spiegandomi e illustrandomi in modo semplice ma efficace l'intervento: duodenocefalopancreasectomia con colecistectomia. Intervento eseguito il 13 novembre del 2019. Devo dire che ero andato al consulto con il dott. Luca Landoni ma ero propenso a non operarmi.
Desidero ringraziare fortemente il chirurgo e tutto il personale medico ed infermieristico del reparto di Chirurgia del Pancreas. Ho notato una elevata professionalita' e un senso di umanita' che mi hanno dato un forte aiuto in tutto il periodo di degenza.
Vi sarò per sempre grato.

Patologia trattata
Tumore endocrino della papilla.
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

Duodeno-cefalo-pancreasectomia

Sono stato operato in novembre 2016 per adenocarcinoma della testa del pancreas di circa 2 centimetri di diametro.
Fortunato per diagnosi rapida (ittero), tipo di malignità (intermedia), sede neoplastica e scelta della sede chirurgica (Verona, Ospedale Borgo Trento, reparto chirurgia del pancreas).
Sono stato operato dal professor Roberto Salvia, medico di indubbie capacità, sempre disponibile, gentile ed empatico, che raccomando con estrema certezza.

Patologia trattata
Adenocarcinoma della testa del pancreas.
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

Grazie dott. Landoni

Sono la moglie di un paziente operato lo scorso 24 gennaio di adenocarcinoma alla testa del pancreas.
Come si puo immaginare, l'ansia legata alle mogli, ai figli e a tutti i parenti delle persone malate è sempre molto alta... soprattutto quando arriva il giorno dell'intervento tanto atteso e sperato dopo 6 mesi di chemioterapia.
L'intervento e' riuscito, dopo 9 ore di attesa interminabile, ed avrò sempre in mente l'arrivo in sala di attesa del chirurgo dott. Luca Landoni che ci chiamava e ci veniva incontro rassicurandoci subito che tutto era andato bene.
Nonostante qualche complicanza successiva, ma prontamente curata da tutto il reparto chirurgia pancreatica, ora siamo a casa nostra.
Mio marito dovrá affrontare altre cure, ma il grosso passo e' stato fatto.
Grazie al dott. Landoni, bravissimo medico chirurgo.

Patologia trattata
Adenocarcinoma testa del pancreas.
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

Ottima assistenza

Sono stato operato di adenocarcinoma duttale pancreatico con ottimi risultati. Ho apprezzato la competenza e la grande disponibilità e chiarezza dei dottori e del personale.

Patologia trattata
Adenocarcinoma duttale del pancreas - resezione di corpo e coda del pancreas e asportazione milza.
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

Duodenocefalopancreasectomia

Vorrei ringraziare il Prof. Claudio Bassi e tutto lo staff dell’Unità Chirurgica Pancreatica per la professionalità e cortese assistenza che mi è stata riservata durante e dopo il ricovero.
In data 20/07/2017 sono stato sottoposto a duodenocefalopancreasectomia piloro preserving e colecistectomia dal Dott. L. Landoni; l’intervento è riuscito molto bene e il recupero altrettanto.
Durante la degenza in reparto sono stati tutti gentilissimi e professionali, attenti a ogni minima richiesta o dubbio, rassicurandomi ed assistendomi al meglio.
In data 23/08/2017 controllo post-operatorio con esito biopsia negativo, ancora una volta ho visto molta disponibilità e attenzione nei miei confronti.
Grazie a tutti,
G. Serughetti

Patologia trattata
Pancreatite cronica.
Voto medio 
 
4.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
4.0

Ringraziamenti

Vorrei esprimere un sincero ringraziamento all'intero staff dell'Unità di Chirurgia Pancreatica dell’Istituto del Pancreas di Verona. Ho avuto modo di conoscere persone squisite, sia dal punto di vista personale che professionale. Grazie alla signora Varaschin per la sua gentilezza ed efficienza. Grazie al professor Salvia e al dottor Marchegiani, il quale ha dimostrato nei confronti di mia mamma estrema competenza e disponibilità.

Patologia trattata
Neoplasie Papillari Mucinose Intraduttali (IPMN).
Voto medio 
 
4.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Esperienza di rinascita

Si può nascere due volte??? Io ho scoperto di sì!! E' successo tutto fino a febbraio 2016, quando mi sottoponevo a Lecce ad una banale ecografia addominale. Una voluminosa massa si era sviluppata tra il duodeno ed il pancreas!! Dopo varie indagini effettuate in vari ospedali e a seguito di biopsia, si accertava la presenza di lesione cefalopancreatica di difficile inquadramento. Premetto che vivo a Lecce, ho 51 anni e fino ad allora non avevo mai avuto problemi di salute. Dopo alcune visite fatte prima a Milano, poi a Pisa, il mio destino ha incrociato lo staff del prof. Bassi a Verona. Dal buio pesto alla luce! Dopo la prima visita ho atteso qualche settimana poi accertamenti di rito e il 04/05/2016 intervento chirurgico di duodenocefalopancreasectomia ed asportazione di una massa tumorale di oltre 3 Kg. Intervento molto impegnativo e anche abbastanza demolitivo. Si tratta di un tumore molto raro e, nonostante un'analisi istologica minuziosa, non si è riusciti a dirimere il dubbio diagnostico. L'ipotesi più accreditata propende per un carcinoma indifferenziato a cellule giganti simil osteoclastiche. Una rarità assoluta. Dopo qualche mese posso dire a tutti di essere rinato. Ho di nuovo una prospettiva. Ho ripreso a lavorare, a praticare sport e a guardare al futuro con entusiasmo. Voglio ringraziare tutto il personale del reparto, i medici, il prof. Bassi, le preziose mani del prof. Salvia, ma in particolare un saluto speciale vorrei inviarlo al dott. Giovanni Marchegiani, uomo di grandi virtù professionali ed umane. GRAZIE A TUTTI.

Patologia trattata
Neoplasia maligna scarsamente differenziata a cellule giganti simil osteoclastiche.
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

RINGRAZIAMENTI PER LE CURE RICEVUTE

Sono stato recentemente operato presso il Policlinico Giambattista Rossi di Borgo Roma a Verona per Adenocarcinoma della papilla di Vater nel reparto di Chirurgia generale B, Responsabile il Dott. Prof. Claudio Bassi. Ho scelto questo ospedale per la sua fama di assoluta eccellenza per questo tipo di operazione (duodenocefalopancreasectomia).
Durante il percorso pre-operatorio, l’intervento mi è stato esaurientemente spiegato dalla Dott.ssa Dal Borgo, comprese le eventuali complicanze successive.
L’operazione è andata a buon fine e durante i primi giorni di degenza pareva che tutto fosse risolto.
Tuttavia tutte le complicazioni peggiori si sono purtroppo verificate e sono stato operato una seconda volta.
Sono vivo grazie alla perizia del Dott. LANDONI e del Dott. MARCHEGIANI e di chi con loro si trovava in sala operatoria.
Di chi si è accorto al mattino presto di una situazione di estrema gravità ed ha approntato il letto operatorio in tempo record, e di cui non so i nomi, ma che ringrazio vivamente.
La mia degenza è durata 6 settimane.
Sempre in ogni momento io e i miei familiari abbiamo trovato persone gentili, attente e disponibili, dal primario ai medici ed infermiere, dalle OSS alle signore delle pulizie.
Niente è stato tralasciato per cercare di farmi guarire e tornare a casa.
Alcune pecche ci sono state e mi sembra giusto rilevarle:
Il cibo che viene proposto al malato a volte è davvero immangiabile
Durante i fine settimana l’assistenza non è adeguata agli standard offerti negli altri giorni della settimana.

Ora sto facendo chemioterapia presso lo stesso ospedale ed anche in questo reparto ho trovato persone con grandi doti di umanità e competenza; un grazie al Dott. Calvetti di oncologia per le sue attenzioni.
Per sempre grazie al Dott. LANDONI per la sua costante presenza disponibilità e umanità. Ricordo con grande stima ed affetto il Dott. Esposito, Dott. Ramera, Dott. Paiella e tutte le specializzande che si sono prodigate per me.

Patologia trattata
Adenocarcinoma della papilla di Vater.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
4.0

Grande delusione

Scrivo per commentare la storia di mio marito, affetto da un carcinoma della testa del pancreas. Prima di chiedere un consulto al Prof. Bassi di Verona. ci eravamo rivolti in un altro centro dove il chirurgo aveva consigliato una chemioradioterapia preoperatoria per le dimensioni del tumore (rischio di rimozione incompleta secondo lui). Ci rivolgiamo poi a pagamento al Prof. Bassi che, invece, ci consiglia l'asportazione chirurgica della massa, a suo giudizio tecnicamente fattibile. Ci sconsiglia la chemioterapia preoperatoria e ci dice che l'intervento deve essere fatto in fretta ("il tumore non aspetta"). Ci spiega che, essendo il "suo" un centro di riferimento, c'e' una lista di attesa lunga, con casi gravi e urgenti come il nostro, prospettando quindi l'intervento a pagamento per "tagliare" la lista di attesa. Un primo commento: durante il successivo e prolungato ricovero abbiamo conosciuto diversi pazienti affetti da cisti benigne del pancreas, gozzo della tiroide e altre patologie assolutamente benigne. Forse questi pazienti possono aspettare un mese in piu' e il paziente con il cancro "grave" potrebbe essere agevolato...
Alla fine ci mettiamo in lista di attesa. L'intervento si rivela molto indaginoso con un decorso complicato. Spendo una parola a favore dei tanti giovani medici specializzandi che ho trovato in reparto ad assistere mio marito: grande impegno e dedizione, bravi! Non spendo alcuna parola di elogio per i "medici strutturati", quasi inesistenti e anche un po' troppo arroganti, che ci hanno fatto assistere a scene quasi grottesche se non fossero tragiche: erano talmente poco presenti che confondevano addirittura gli ammalati, o quando chiedevi di poter parlare doveva arrivare qualche dottorino a "far presente chi era il paziente".
Veniamo dimessi con l'esame istologico e riesco ad ottenere, grazie a uno dei miei dottorini, una copia dell'intervento. Mi viene detto che il tumore e' stato tolto e di andare da un oncologo vicino a casa per una eventuale chemio. La spiegazione e' un po' fumosa. Ci rechiamo da due oncologi medici, uno de quali un punto di riferimento italiano per il cancro del pancreas. Ci viene detto da entrambi che 1) il tumore non e' stato assolutamente tolto in maniera radicale ("resezione R2" il termine tecnico che hanno usato) 2) ad una TC di ristadiazione a 2 mesi e passa dall'intervento "il tessuto tumorale e' gia' evidente attorno ai vasi mesenterici" 3) l'intervento e' stato inutile e aveva ragione il primo chirurgo, dato che si vedeva alla TC preoperatoria una grossa massa vicino a questi vasi, con scarse possibilita' di asportarla radicalmente.
Penso che questo non sia un buon esempio di buona sanita'. La malasanita' non e' fatta solo di pinze o garze lasciate dentro una pancia. La malasanita' e' fatta anche di medici poco scrupolosi, che fanno interventi inutili come quello di mio marito, che ti fanno capire che se paghi hai una corsi preferenziale anche in una struttura pubblica che si vanta di essere un riferimento nazionale come questa di Verona.

Patologia trattata
Carcinoma del pancreas.
Voto medio 
 
3.8
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Morire per complicazioni post-operatorie

Mio marito è stato operato dall'equipe del Prof. Bassi (lui purtroppo non c'era perché era in america per un congresso) il giorno 23/10/13: intervento laborioso e lungo per chi l'ha eseguito, ma sembrava tutto fosse andato bene. Dopo un paio di giorni si presenta la prima complicanza (fistola) che dicono risolvibile;, dopo 9 giorni la prima emorragia causata dalla fuoriuscita del liquido pancreatico (dalla fistola) che ha bucato un'arteria, e quindi il secondo intervento. Ne seguono 20 giorni di terapia intensiva, situazione critica perché aggravata da un'infezione batterica, presa in sala operatoria, resistente agli antibiotici più potenti (faccio presente che il giorno in cui mio marito è stato ricoverato nel reparto già c'erano 4 casi infetti....).
Contrariamente ad ogni aspettativa, mio marito ne viene fuori e ringrazio il reparto di terapia intensiva che non ha mollato mai e ha cambiato infiniti antibiotici fino a trovare la giusta combinazione per debellare l'infezione e tutto il resto. Viene rimandato in reparto ma, purtroppo per lui, le sorprese non sono ancora finite. Dopo una settimana una seconda emorragia causata sempre dalla fuoriuscita del liquido pancreatico, che ha disintegrato una seconda arteria e devastato tutto intorno, un altro intervento e dopo 2 giorni la morte. Mi chiedo come si possa ancora oggi morire per complicanze post-operatorie che in questa clinica, dicono, sono in grado di affrontare e risolvere, contrariamente ad altre strutture.
Mi chiedo se le cose sarebbero andate diversamente se fosse stato presente il Prof. Bassi già dal primo intervento, al quale mi ero rivolta all'inizio di questo percorso con una visita, in libera professione; dato che mi è stato detto che nell'ultimo intervento al quale era presente e aveva tentato di deviare il corso di questo liquido pancreatico tramite un tubicino di collegamento dal pancreas allo stomaco (forse si sarebbe dovuto adottare questo espediente già alla prima emorragia). Senza nulla togliere agli altri chirurghi componenti della sua equipe, ma semplicemente per una questione di esperienza in una situazione particolarmente gravosa e complicata quale era quella di mio marito. So di non essere abbastanza lucida in questo momento, perché è successo da poco, ma è una cosa che non riesco ad accettare e sinceramente la scusa che mi è stata detta che mio marito probabilmente fa parte del 2% dei casi, talmente sfigati da arrivare a morire, non mi basta.

Patologia trattata
Duodenocefalopancreasectomia.
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

Recensione Istituto del Pancreas 2013

Sono stato ricoverato presso la chirurgia B del policlinico di Verona, dove sono stato accolto dalla caposala signora Personi. Sono stato sottoposto a intervento chirurgico e dopo 10 giorni sono tornato a casa.
Mi sembra che tutto sia andato bene, grazie a tutti per la professionalità e per l'umanità dimostratami.
La buona sanità esiste ancora!

Patologia trattata
Patologia cistica del pancreas.
Voto medio 
 
4.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Grazie

4 anni fa mio padre è stato operato di tumore alla testa del pancreas. Il decorso post operatorio non è stato positivo ma lui c'è l'ha fatta grazie soprattutto alla competenza del dott. Falconi, grande uomo e grande medico. Mi rammarica sapere che non faccia più parte di questa equipe e mi spiace che il Dott. Bassi (uomo di grande competenza medica) si sia lasciato sfuggire un professionista validissimo come il dott. Falconi..
Grazie Falconi e in bocca al lupo.
Angela

Patologia trattata
TUMORE PANCREAS.
Voto medio 
 
4.3
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Situazione critica

La mia mamma è stata operata a dicembre 2011, dopo 6 cicli di chemio, presso reparto di chirurgia del dott. Bassi con intervento di elettroporazione irreversibile inserita in un protocollo di sperimentazione.
Nonostante l'ultima Tac, fatta a Verona a marzo 2012, parlasse di piccola regressione della massa tumorale, il decorso operatorio è andato sempre peggiorando arrivando ad una situazione clinica attuale molto, molto difficile: febbre costante, perdita di peso ormai molto rilevante, alimentazione solo tramite sacche nutrizionali, dolori, stanchezza indescrivibile.
Da verona non siamo più stati contattati in quanto mia mamma è passata sotto le cure dell'oncologo, perchè se il decorso fosse andato bene avrebbe dovuto iniziare con altri cicli di chemio.
Ne approfitto quindi anche per sapere se qualcuno altro ha fatto questo tipo di intervento e mi può dare notizie in merito per un confronto.
Ringrazio in anticipo.
Silvia

Patologia trattata
Tumore pancreas localmente avanzato.
Voto medio 
 
4.3
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
4.0

Eccellenza

Dopo che a Pordenone nel dicembre 2010 avevano dato tre mesi di vita a mio padre, non abbiamo mollato e il babbo oggi è ancora con noi. Certo, non è stata una passeggiata, con quasi sei mesi di degenza e tre interventi ravvicinati.. Grazie a tutti voi. Daisy, Di Cola, Esposito, Paoletta, Anna, Marchegiani, Salvia, Consuelo, Rossato, Valentina, e tutti quelli di cui non ricordo il nome. Vi vogliamo bene e sarete sempre nei nostri cuori.
Tondat family.

Patologia trattata
Tumore testa pancreas e via biliare.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
4.0

Delusione

In base alla mia esperienza non ritengo questo un reparto serio. La mia cartella è ancora aperta, da gennaio mi dovevano richiamare per risolvere il mio problema, ma continuano a negarsi! Visto il peggiorare della mia situazione ho contattato il prof. FALCONI, che mi ha subito operato e guarito. Dove è finita la serietà e professionalità dei tempi di Pederzoli??

Patologia trattata
distrofia cistica.
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

GRAZIE

Non posso far altro che confermare le opinioni di altre persone, ringraziando tutto il personale del reparto; in particolare il dott. Falconi che mi ha operato e anche gli specializzandi che ci seguono veramente con tanta delicatezza e passione. Un GRAZIE di cuore a tutti !!!!

Patologia trattata
cistoadenoma mucinoso alla coda del pancreas
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

grazie dott Brazzarola!!

tanta competenza ,molta umanità e umiltà

Patologia trattata
surrenalectomia
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Adenocarcinoma del pancreas

Il 01/02/2017 alla nostra adorata mamma viene diagnosticato un adenocarcinoma del pancreas, in seguito a controlli che lei faceva annualmente; fortunatamente era circoscritto. Io e mio fratello (abbiamo perso nostro padre 3 anni fa) ci mobilitiamo per cercare la migliore struttura, anche se mio fratello voleva farla operare nell'ospedale regionale di Torrette di Ancona (noi siamo marchigiani), dove mia madre anni prima aveva subìto due interventi ed era stata trattata da persona e non come un numero di letto. Ma sulla carta le migliori strutture sono Verona e Milano, e mia madre decide per Verona. Fa la prima visita a pagamento dal primario, che conferma l'operabilità, ma che quando mia madre decide di affidarsi a lui, noi non lo vediamo più. Non sto qui a raccontarvi le incongruenze che avvengono prima del ricovero. Arriviamo al giorno dell'intervento, non vediamo e non parliamo con nessun medico nè rianimatore, non ci viene spiegato il tipo di intervento che intendono fare... Dopo circa 6 ore ci chiama un dottore, che non avevamo mai visto, e ci dice che l'intervento era perfettamente riuscito, che erano riusciti a togliere solo il corpo coda, che la signora non aveva sanguinato e che i parametri era rimasti nella norma; l'unica cosa che ci si aspettava era una fistola. Mia madre fu portata da prassi in sala intensiva per il risveglio e dopo un giorno in reparto, il terzo giorno dall'intervento (il giorno di Pasqua) fu nuovamente riportata in rianimazione per un problema respiratorio... Dopo circa 12- 15 giorni fecero la prima Tac. Premetto che i drenaggi erano stati tolti ed erano rimasti solo i tramiti anche se i valori delle amilasi erano altissimi. Al controllo si riscontrava il liquido pancreatico nell'addome e un principio di necrosi. Cercando di parlare con uno strutturato, visto che il reparto è "gestito" da specializzandi, non ci siamo riusciti e alla nostra domanda "ma il liquido non è corrosivo ? Non può creare delle emorragie?" ci viene risposto "sì ma abbiamo tutto sotto controllo.
Dopo 36 giorni dall'intervento la prima emorragia, che viene cauterizzata tramite angioplastica. Purtroppo il giorno dopo decidono di aprirla di reintervenire per posizionare i drenaggi e pulire l'addome. Premetto che di tre drenaggi, uno non ha mai funzionato, uno raccoglieva pochissimo e l'altro insomma... tanto che il liquido si é trovato dopo alcuni giorni una propria via uscendo dalla parte inferiore della mediana. Aggiungo che comunque mia madre, donna fortissima sia caratterialmente che fisicamente, non si è mai alzata dal letto già dal primo intervento. Tornando all'intervento, dopo lo stesso mia madre viene infettata dalla klebsiella, rimanendo colonizzata a livello intestinale e purtroppo da quel momento io e mio fratello non abbiamo avuto più la possibilità di abbracciarla e baciarla, neanche per l'ultimo saluto. Da quel momento mia madre non si riprende più, viene isolata in reparto, ha episodi di forte delirio e purtroppo sale e scende dal reparto alla rianimazione per ben 5 volte. Noi stanchi chiediamo più di una volta di poter trasferire a nostre spese nostra madre in un'altra struttura, ma ci viene detto che la loro è una struttura d'eccellenza e che mia madre sta bene lì dove si trova. Il 14 /06 purtroppo si presenta un'altra emorragia con perforazione dello stomaco, dell'intestino e della vagina ... Viene operata, non riescono ad intervenire e la lasciano con l'addome aperto per tre giorni; purtroppo la klebsiella prima colonizzata, ora entra in circolo e il 20 la nostra adorata mamma vola in cielo. Io ora mi domando: ma io in quale reparto sono stata? Sono contenta per chi scrive umanità professionalità, ma io, per quella che è stata la nostra personale esperienza, purtroppo ho solo cose negative. 70 giorni di calvario per lei, soprattutto, e per noi..
Scusate lo sfogo e se ho sbagliato termini... ma stiamo vivendo il dramma più grande, siamo entrati in ospedale con la speranza di allungare un po' la vita di nostra madre, invece non è accaduto. Ovviamente io parlo per quello che ho visto e, per quando riguarda la professionalità, ci saranno sedi opportune perché, fosse l'ultima cosa che facciamo, vogliamo sapere la verità sulla morte di nostra madre.

Patologia trattata
Adenocarcinoma del pancreas.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Tumore pancreas

Arriviamo a Verona all'inizio di novembre con una diagnosi di tumore pancreatico, visita privata dal prof. Bassi e da qui cominciamo una serie di biopsie pancreatiche in day hospital, con tempi di attesa lunghissimi ed esiti falliti, sempre parlando con specializzandi (anche gentili) ma senza avere risposte certe. Intanto mio marito peggiora e alla TAC di gennaio trovano due metastasi al fegato che prima non c'erano. Ci inviano dall'oncologo che richiede altri esami per capire che tipi di tumore siano e siamo a fine marzo.. non abbiamo ancora cominciato una cura e non abbiamo più avuto risposte da Verona. Questa è prevenzione?? In un altro ospedale con un valore del sangue e una ennesima biopsia, hanno diagnosticato un tumore neuroendocrino pancreatico. È questa la serietà e professionalità del centro pancreatico di Verona?
Quattro mesi per non avere ancora una diagnosi da loro!

Patologia trattata
Tumore neuroendocrino pancreatico.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Tumore pancreas

Parlano tanto bene di questo centro e allora mi rivolgo a loro. Ma ho trovato tanta indifferenza! A mio padre è stato diagnosticato un tumore al pancreas alla testa che sta attaccando le vie biliari e allora mi hanno detto che intanto gli fanno un ricovero in day hospital - che ad oggi non abbiamo ancora fatto (e sono passati più di 20 giorni). Ho chiamato per sapere e mi hanno detto che non c'è ancora nessuna data.. allora io mi chiedo: ma questa è serietà? Quanto devo aspettare ancora??? Non credo che in questo stato abbia ancora molto tempo! Io trovo questo una vergogna e tanto più avere fatto visite pagando un sacco di soldi per non sapere ancora nulla!!

Patologia trattata
Tumore alla testa del pancreas.
Voto medio 
 
3.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
3.0

GRAZIE DOTT. MASSIMO FALCONI

Grazie mille a un medico umano, disponibile, e chirurgo competente, Dott. MASSIMO FALCONI (ora Direttore della U.O.C. di Chirurgia dell'Ospedale Sacro Cuore Don Calabria di Negrar). A distanza ormai di alcuni anni sono qui, sto bene e lo ringrazio per avermi brillantemente operato e guarito per un "Tumore Intraduttale del pancreas" che stava diventando maligno. Mi hanno mandato da lui che e' un esperto mondiale per questa malattia. Mi ha operato di asportazione del duodeno e testa del pancreas con la colecisti. Se oggi sono qui e vivo una vita normale lo devo a lui. Ringrazio anche il personale infermieristico e i dottori che si sono presi cura di me da ricoverata. E' proprio vero, esistono MISSIONARI della salute e il Dott. Falconi e' tra questi! Non dimentichero' mai la sua umanita' che e' molto difficile da trovare nel mondo medico di oggi (purtroppo).

Patologia trattata
Tumore Intraduttale Pancreas.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

Troppa superficialità

Sono una persona che lavora nel settore della sanita' e purtroppo a mia madre e' stato diagnosticato un carcinoma alla testa del pancreas. Mamma e' stata operata dall'equipe del Prof. Bassi e si e' verificata una complicanza abbastanza grave. Qui sottolineo un primo aspetto: nè durante la visita, -rigorosamente in libera professione- nè successivamente, qualcuno si e' preoccupato di spiegarci bene le possibili complicanze dell'intervento, che sembrava una passeggiata. Poi in reparto abbiamo trovato grande confusione e una estrema, inimmaginabile superficialità da parte del personale medico. Non abbiamo mai avuto un medico di riferimento ma dottori, per lo piu' giovani, che ci dicevano cose diverse creando grande confusione. Quando un giorno abbiamo trovato il primario, non sapeva nemmeno di chi si stesse parlando!
Ho ammirato gli sforzi di alcuni singoli e degli infermieri, e li ringrazio. Francamente, dovessi tornare indietro, faremmo una scelta diversa, non per la complicanza che altri medici mi hanno spiegato essere frequente, ma per la globale gestione superficiale della paziente.

Patologia trattata
carcinoma del pancreas- duodenocefalopancreasectomia.
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

ma cosa e' successo?

Scrivo a nome di mio padre che ha avuto un tumore al pancreas diagnosticato nel 2008. Andammo a Verona dal prof. Pederzoli. Purtroppo non era operabile e quindi fece chemioterapia e radioterapia. Venne poi sottoposto a una terapia sperimentale, la radiofrequenza. Fu operato dal prof. Bassi che in effetti non ci spiego' i possibili effetti collaterali. Purtroppo la radiofrequenza diede gravi complicanze (emorraggia dal duodeno) e papa' rischio' di morire ma alla fine riuscirono a salvarlo. Ricordo l'impegno di tanti giovani medici e di un uomo che non dimentichero' facilmente, il prof. Falconi, a cui dobbiamo la vita di papa'. Recentemente papa' e' stato nuovamente a Verona per la progressione di malattia -la radiofrequenza non e' servita. Purtroppo il Prof. Pederzoli e' in pensione e in reparto abbiamo trovato, rispetto a prima, più confusione e meno disponibilita' nei medici.
Grazie Pederzoli, grazie Falconi, ma questi ormai sono via da Verona...

Patologia trattata
Tumore al pancreas.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

Errore/ ritardo diagnostico

Mio padre, 67 anni, dopo un periodo di dimagramento (senza alcun altro sintomo) diventa itterico. Viene ricoverato all'Ospedale Niguarda di Milano, dove gli viene inserito uno stent biliare e gli vengono fatte due biopsie, entrambe con esito negativo per neoplasia. La tac e l'ecoendoscopia segnalano la presenza di una massa di circa 2 cm. alla testa del pancreas. Il primario dà indicazione all'intervento di duodenocefalopancreasectomia, tuttavia preferiamo sentire un altro parere e ci rivolgiamo al San Raffaele di Milano, dove pure il Prof. Falconi dà indicazione all'intervento.
Sul web vedo che la Chirurgia del pancreas di Verona è nota per grande competenza (mio padre vi giunge convinto che quello sia il posto giusto in cui subire l'operazione). Ci rechiamo in visita dal primario, Prof. Bassi, il quale fornisce una interpretazione diagnostica diversa: a suo dire il valore appena sopra la media del marcatore Ca 19.9, la negatività delle biopsie, la presenza di tessuto cicatriziale in tutto il pancreas, ecc.. fanno propendere per una pancreatopatia di natura non neoplastica. Chiediamo dell'intervento chirurgico, ci viene detto che è assai prematuro parlarne, di non pensarci neppure ("non mettete il carro dinanzi ai buoi" furono le parole del professore). Viene data indicazione a mandare via mail il risultato di una risonanza magnetica, già in programma, e ci viene detto che il caso verrà discusso in equipe.
Torniamo a casa rianimati da grande speranza! Dopo pochissimi giorni spediamo il risultato della risonanza... rimaniamo in attesa di una telefonata che ci aggiorni sull'esito della discussione in equipe, che non arriva mai. Dopo UN MESE arriva una telefonata per dirci che il radiologo (non l'equipe) ha visto la documentazione e si dà indicazione ad un'ulteriore biopsia.
Nel frattempo lo stent biliare emigra, per cui ci rechiamo in Humanitas, vicino al nostro domicilio, per un reinserimento. Nell'occasione viene fatta una Tac: la massa è cresciuta ed ora lambisce la vena mesenterica: quello che era un tumore borderline resectable, diventa un tumore localmente avanzato su cui non è più possibile intervenire chirurgicamente. Il treno è perso per sempre. Mio padre era tra quel 20% di pazienti operabili ed ora non lo è più. Viene anche effettuata un'ulteriore biopsia, che dà ancora esito negativo, tuttavia in Humanitas si raduna un'equipe multidisciplinare che dà indicazione a procedere con un trattamento chemioterapico.
Mia madre, e io anche, riponiamo ancora fiducia nel primario di Verona. A distanza di 6 mesi ci rechiamo ancora in visita da lui, il quale afferma che prende sempre più corpo l'idea di una pancreatopatia. Mio padre morirà di adenocarcinoma pancreatico localmente avanzato, confermato da una biopsia.
Siamo andati fino a Verona a cercare la salvezza, quando era sotto casa!
Aggiungo che a Verona la quantità dei casi presi in carico, a mia impressione, non permette di seguirli, che è imbarazzante doversi sempre confrontare con specializzandi e che venga proposta la biopsia percutanea come gold standard quando le linee guida (basta leggere) affermano altro.

Patologia trattata
Adenocarcinoma del pancreas.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Morire di setticemia..

Mia mamma è stata ricoverata il 29 ottobre 2014. Il 30 è stata operata per adenocarcinoma alla papilla di Vater. Dopo 7 ore di intervento è stata messa in terapia intensiva per precauzione, avendo gia' avuto in un precedente intervento un'embolia polmonare. Dopo il 2 giorni la mandano in reparto con una leggera febbre; sembra si stia riprendendo piano piano, tanto che il dottore che l'ha operata le dice che il giorno 6 novembre sarebbe potuta andare a casa. Dopo averle tolto tutti i tubicini, catetere.. ecc., lei comincia a vomitare, tanto che le rimettono il sondino al naso per i succhi gastrici.. La febbre comincia ad alzarsi e persiste, le sostituiscono il catetere della flebo per paura di infezione.. Fanno la tac.. tutto è nella norma ma la febbre continua ad aumentare.. Si decidono di darle gli antibiotici e alle mie domande di come mai la febbre persista, mi rispondono che devono fare effetto gli antibiotici e ci vogliono un paio di giorni.. Al secondo giorno mia mamma peggiora, la febbre va altissima e la ricoverano in terapia intensiva... La notte si aggrava e la mattina ci chiamano e ci dicono che mia mamma sta morendo e non sanno il perchè!!!! Le fanno 3 tac, tutto è a posto, anzi, è migliorato, ma mia mamma non si riprendera' piu' e da lì a poche ore il 9 novembre muore per arresto cardiaco dovuto ai forti farmaci. E' morta per setticemia in un ospedale all'avanguardia come la chirurgia B di Borgo Roma..
Infermieri (non tutti ma tanti) e caposale arroganti e maleducati.

Patologia trattata
Adenocarcinoma della papilla di Vater.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Esperienza negativa

Sono stato ricoverato per diverso tempo nella sezione del Dott. Salvia per un colangiocarcinoma della via biliare (confluenza biliare). Mi hanno inizialmente sottoposto a vari esami radiologici e poi al posizionamento, molto fastidioso ma necessario, di un catetere biliare esterno. Poi e' iniziato il calvario, nel senso che passavano i giorni e non si capiva che cosa volessero fare (operare non operare, chemio, radio). I medici sfuggivano letteralmente (ore passate ad aspettare risposte mai arrivate...). Ogni giorno ne saltava fuori una diversa. Pertanto alla fine me ne sono andato e sono stato operato dal Dott. Aldrighetti all'Ospedale San Raffaele di Milano e, a distanza di piu' di un anno, sto bene. La cosa che mi ha spinto a scrivere è che ho poi saputo che in questo reparto si fa solo pancreas, mentre nel reparto a fianco (che confina pochi metri!) lavora uno dei massimi esperti di fegato e colangiocarcinomi, il Prof. Guglielmi. Ma che modo di fare e' questo? non mi poteva il Dott. Salvia e i suoi collaboratori far operare direttamente dal prof. Guglielmi, che e' competente in tale settore? Ho dovuto prendere, andare a Milano, con tutto quello che ne deriva per me e la mia famiglia.. Ma la cosa che mi chiedo e': se non mi fossi dimesso cosa sarebbe successo? Avrei fatto la cura giusta? Mi avrebbero comunque operato? Credo che onestamente questo non sia un modo serio di lavorare, soprattutto in un Policlinico universitario. Sconsiglio pertanto questo reparto.

Patologia trattata
Colangiocarcinoma via biliare.
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Esperienza con mia madre

Personale medico ed infermieristico molto professionale e competente.
Il menù per i pazienti della chirurgia B è, per essere gentili, pessimo e totalmente inadeguato alle condizioni del post intervento.
L'igiene e la pulizia degli ambienti pessimi. Per quest'ultimo servizio il personale impiegato è anche incompetente e maleducato.

Patologia trattata
Tumore alla testa del pancreas.
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