Clinica medica Policlinico Gemelli

Dopo vari mesi di ricorrente dolore al torace, in seguito ad un'ennesima crisi, dal pronto soccorso del Gemelli sono stata ricoverata nel reparto di Clinica Medica del Policlinico, dove ho trovato molta competenza e umanità. Il reparto è sotto la guida del Prof. Massimo Montalto. Anche il dott. Marco Ceccherini, che fa da tramite con la direzione, è molto attento e preciso e non si sottrae alle domande e dubbi dei pazienti.
Molta competenza, grazie.

Conosco i Medici di questo reparto da anni, sono competenti, gentili e non potrei parlare nello specifico di qualcuno perchè sono tutti validissimi.
Potrei raccontare vari episodi dove si può notare la loro bravura, specie per quanto riguarda il Dott. Montalto, come il Prof. Landolfi, unico nel suo rapportarsi con i malati, ti ascolta anche se si trova impegnatissimo. E le dottoresse? una meglio dell'altra.

Il personale medico e paramedico del reparto di Clinica Medica dell'ospedale Agostino gemelli di Roma è stato davvero esemplare e assolutamente non riscontrabile in altri ospedali. L’iniziale sensazione di totale abbandono a sé stessi, seppur nella consapevolezza di avere a che fare con una patologia molto grave, è completamente svanita grazie alla loro disponibilità e presenza costante, con la loro competenza, umanità, gentilezza ed ottimismo sono riusciti ad infondermi la serenità e la voglia di continuare a lottare...
A tal proposito ringrazio di cuore il Professore Raffaele Landolfi, Direttore del reparto, il quale mi ha salvata e guarita da una lacerante agonia con una tempestività unica.
Grazie..

Desidero ringraziare il prof. Massimo Montalto per la sua professionalità, competenza, cortesia. E' un medico umano, mai arrogante o supponente o borioso, un medico che ascolta! nonostante i suoi titoli nobiliari. Allo stesso tempo la dott.ssa Nicolazzi, valente ed ottima collaboratrice del prof. Massimo Montalto, unitamente all'aggiunto medico Valentina.
Insomma, ottima squadra coesa, forte e vincente.
Cordiali saluti,
Vincenzo Giordano

Tre o quattro professori si contendono pochi pazienti coadiuvati da un nuvolo di specializzandi neolaureati.
Sono stato ricoverato presso questo reparto per un mese per una presunta pancreatite acuta. Sono stato dimesso con diagnosi di pancreatite cronica idiopatica (da causa sconosciuta). Ero seguito da un prof. osteopata con il quale era impossibile colloquiare direttamente; un medico specializzando, gentilissimo, faceva da tramite tra il prof. e me. Durante la fase acuta di pancreatite, neanche un farmaco... nessuna cura. Ho risolto in seguito prenotando una visita a pagamento dal Gastroenterologo, con successivo ricovero presso il reparto gastroenterologia di altro ospedale.

Personalmente ho avuto una pessima esperienza nel reparto con il personale sia infermieristico che medico. Li ho trovati poco presenti, se non del tutto assenti nei giorni festivi, sgarbati e disinteressati; giorni di digiuno imposti in attesa di esami, che poi non vengono condotti con scuse risibili..

Tre o quattro professori si contendono pochi pazienti coadiuvati da un nuvolo di specializzandi neolaureati.
Pulizia ai pazienti scarsissima.
Infermiere maleducate.
Medici irraggiungibili al telefono per informazioni. Telefono o occupato o non viene risposto.

DELUSIONE TOTALE.

Frequento il D-H di Gastroenterologia da tempo. I medici sono tutti specializzandi - cioè semplici laureati con limitatissima esperienza - e ruotano ogni 4 mesi con il risultato che ogni 4 mesi devi spiegare daccapo tutto a persone che, proprio quando hanno iniziato a familiarizzare con i tuoi sintomi, vanno via. Utile precisare che questo tipo di rotazione è un fattore di rischio specifico per il paziente e che i quattro mesi di permanenza al D-H rappresentano una "situazione B" per i giovani medici in carriera, rispetto alla clinica dei reparti ed alla vicinanza con i professori. Inoltre, le cartelle cliniche vengono compilate in modo molto incompleto da alcuni di questi giovani medici non specialisti, con il risultato che non vengono trascritti episodi importanti, intolleranze farmacologiche od accertamenti che escludono o convalidano ipotesi. Quanto al reparto (il D-H di Gastroenterologia): il bagno (unico per uomini e donne) è in un budello di corridoi a circa 50 metri, l'uscita di sicurezza è bloccata e, comunque, da in un altro reparto, gli areatori sono spesso spenti, le pareti hanno buchi e sberciature. Le segnalazioni presentate all'URP ed al Direttore di Dipartimento si sono rivelate del tutto inutili.