Endocrinologia Ospedale Santo Spirito di Roma

Evviva la sanità italiana!
La dottoressa Agnese Barnabei ha voluto sapere tutto e ha valutato gli esami che le ho portavo e poi mi ha "perfino" visitato, cosa di cui avevo perso la memoria in contesti ambulatoriali di visita di controllo. Quindi mi ha spiegato bene tutto e, anche se c'era poco da stare allegri per la mia condizione, sono uscita dall'ospedale contenta e rassicurata.
Se ci fossero negli ospedali persone come la dottoressa, la sanità italiana sarebbe al top.
Grazie!

Consiglierei a tutti la dottoressa Agnese Barnabei, molto professionale e di grande umanità. Ha dettagliato in ogni minimo aspetto il mio tipo di problema. Visto che dovrò tenere sotto controllo alcune cose, sicuramente cercherò di prendere appuntamento sempre con lei.

Dopo aver letto le recensioni negative, ero preoccupata per la visita che avrei effettuato nel centro endocrinologia dell'ospedale Santo Spirito di Roma.
Con molta soddisfazione, ho notato non solo gentilezza da parte del personale infermieristico e amministrativo, ma anche professionalità, disponibilità e attenzione da parte del medico.
Valutazione pienamente positiva.

Durante la visita penso di essere stata trattata dal medico con sufficienza, "ostilità" e tanto menefreghismo.
Ho prenotato la visita presso di lui mesi e mesi fa per poi uscire dal suo studio dopo 5 minuti, con più domande di quando sono entrata, con tanta voglia di piangere per essere stata trattata come uno zerbino e alleggerita solo di 50€ di ticket che ho praticamente buttato. Se avessi prenotato a pagamento avrei subito lo stesso trattamento? Mi vergogno di non essere stata pronta in quel momento a dire al dottore quanto il suo comportamento fosse decisamente assurdo, ma non ero decisamente preparata a quello che ho subìto.

La mia esperienza con l'endocrinologo è stata pessima. Ho accompagnato mia madre, quasi 90enne ma in buona salute (e anche molto “giovane” mentalmente), per visita endocrinologica di controllo periodica per ipotiroidismo (le precedenti visite le avevamo fatte con la dr.ssa Barnabei, con la quale ci siamo trovati sempre molto bene, ma questa volta abbiamo fatto la conoscenza con diverso endocrinologo). Premetto che, per una svista del medico di base di mia mamma, le analisi relative al TSH non erano recenti (pur essendo successive all’ultima visita), ma avevamo comunque una ecografia alla tiroide recente.

L’atteggiamento del dottore è stato da subito molto sbrigativo: noi avevamo già atteso quasi un’ora e mezza (l’appuntamento era alle 10.30 ma siamo stati chiamati per la visita alle 11.55), ma il tempo che ci è stato dedicato per la visita non ha superato gli otto/dieci minuti complessivi.

Il dottore si è mostrato subito molto alterato perché le analisi del TSH erano vecchie: posso essere d’accordo sul fatto che analisi non recenti non gli permettessero di esprimere un parere rispetto alla eventuale modifica della terapia, ma una visita a mia madre avrebbe comunque potuta farla, senza limitarsi a dirle che “le persone della sua età devono stare a casa”, “inutile che lei continui a fare le ecografie alla tiroide perché lei oramai ha una pera secca al posto della tiroide” (alchè mia madre ha risposto, giustamente: “e quindi devo solo aspettare di morire?!”…), “inutile anche che venga a fare visite specialistiche, perché le stesse cose che le dico io può dirgliele il suo medico di base, sulla base delle analisi del sangue”.
Mia madre è uscita da quei dieci minuti di stress con un forte senso di frustrazione, ed io devo solo ringraziare di aver ricevuto una buona educazione che mi ha evitato di rivolgermi con male parole al dottore. Esperienza da non ripetere assolutamente.

Purtroppo devo confermare i commenti precedenti; ho effettuato una visita due giorni fa e ho riscontrato lo stesso atteggiamento descritto nelle altre opinioni.
Il medico ha un atteggiamento da Dio sceso in terra che è decisamente fuori luogo ed ingiustificabile. Probabilmente è quel tipo di medico che si attiva solo nei casi di grave entità.
Per quanto mi riguarda, un medico deve dimostrare umanità per la persona che ha di fronte; le domande, i dubbi e le paure dei pazienti credo vadano sempre trattate con rispetto, anche se banali ai suoi occhi.
Personalmente mi pento di non avergli sbattuto in faccia la "cartella" medica che mi ha dato.

Visita al dir poco 'frettolosa'. Nessuna anamnesi nè domande su eventuali sintomi. Le analisi che avevo con me sono state letteralmente ignorate, tranne il valore del TSH (fatto leggere da una infermiera). Atteggiamento scostante, lettura del pensiero ("lei sicuramente ha dei sintomi che attribuisce alla tiroide, ma non è così"). Quando ho fatto notare che l'ecografista aveva individuato dei noduli da controllare, si è limitato a dire che il collega era un ignorante (testuali parole). Mi ha mandato via diagnosticando una tiroidite cronica, senza spiegazioni nè cura, dicendomi solo di faxare il valore del TSH tra sei mesi. Anche la disposizione delle sedie è vergognosa: spalle al muro, senza potersi mettere di fronte nè a lui nè all'infermiera. Delusione completa, soldi e tempo sprecati. Ho immediatamente cercato un altro endocrinologo, che magari mi tratti da paziente e non da "numero per la statistica".

La mia seconda visita al Santo Spirito è stata con il dottor Scoppola. E' stata non utile poiché a suo dire non avevo TUTTI gli esami fatti che lui avrebbe voluto vedere (sto in oncologia da 7 anni e avrei dovuto portarmi il carrello per avere tutto!) e non mi ha neanche visitata. L'ho inoltre trovato freddo e scostante..
Colloquio - SENZA VISITA - di 7 minuti, con 2 file da fare, quindi per me un totale di 2 ore per uscirmene frustrata e umiliata.
La prima volta mi aveva visitata la dott.ssa Barnabei e fu gentile e professionale.

Non ho parole per descrivere la mia visita di oggi! Per fortuna ho il mio endocrinologo di fiducia ed ero andata solo a fare un ecocolor. Beh, mi sono ritrovata con una persona che mi poneva davanti alla scelta di fare un ago aspirato ora, visto che ho una prospettiva di vita di 60 anni, per non ritrovarmi magari tra 20 anni con un tumore alla tiroide. Tutto questo perchè dovevo fare la mia solita ecografia annua di controllo e non mi andava di andare a pagare di nuovo al privato. Questo sì che è "terrorismo psicologico", avrà ripetuto almeno 20 volte la parole tumore. Per fortuna non ha trovato una poco preparata, altrimenti un'altra sarebbe crollata. Per non parlare della scortesia, nemmeno un buongiorno e un arrivederci.