Geriatria Ospedale San Giovanni Addolorata Roma

Desidero esprimere il mio vivo apprezzamento per tutto il personale medico ed infermieristico del reparto di Geriatria.
Ogni paziente riceve le cure necessarie con una professionalità ed una umanità straordinarie, con pazienti a volte poco collaborativi e difficili da trattare.
Grazie ancora di cuore per questo esempio di Buona Sanità.

Durante il ricovero di mio padre Felice, ho riscontrato in tutto il personale, dai medici, agli infermieri, fino a coloro che passano il vitto e che effettuano le pulizie, competenza, scrupolosita', professionalità ed umanità verso il paziente geriatrico, che normalmente viene considerato come uno scartato perché nella maggior parte dei casi, con plurime patologie croniche se non in fin di vita. L'equipe del dott. Palleschi denota un'attenzione nei dettagli per le varie esigenze del singolo paziente ed inoltre cortesia e gentilezza con i familiari di ognuno, che di solito aspettano come anime in pena per avere notizie dei propri cari che a volte sono in gravi condizioni di salute. Questo fa riconoscere al reparto un'eccellenza dell'Ospedale S Giovanni, perché al malato geriatrico viene riconosciuta una dignità come persona e ognuno viene accompagnato negli ultimi tempi del cammino terreno come un UOMO e non (stragrande parte dei casi) come tante volte ho sentito dire: "E' arrivato un altro catorcio". Per cui faccio i miei complimenti a tutta l'equipe, al personale tutto, che svolgono un lavoro non facile.
Continuate così. Sarete sicuramente ricompensati dal sollievo che date a tutte le anime che ve lo richiedono!

Mio padre è approdato nel reparto di Geriatria del San Giovanni dopo due giorni di Pronto Soccorso e due giorni di Area Holding.
Reparto efficiente e ben strutturato. Primario attento e scrupoloso.
Hanno saputo sostenere un malato di Parkinson in modo adeguato. Tuttavia, dopo quasi 20 giorni, visto anche lo stato avanzato della patologia, mio padre è stato trasferito in un Hospice scelto dalla famiglia.
Nonostante tutto, in reparto abbiamo stretto amicizie e condiviso dolori.
Un caro saluto e ringraziamento a tutti gli operatori sanitari del reparto.
Continuate a lavorare col cuore! Grazie per tutto.

Paziente ricoverata per recidiva di clostridium contratto nello stesso ospedale, riceve pessimo trattamento infermieristico, esclusi due/tre infermieri. Mancanza di coordinamento tra i medici, scarsa ed approssimativa comunicazione medico- parente del ricoverato.
Totale mancanza di comunicazione e coordinamento tra medici, infermieri, anche per il solo vitto. Medici che non sapevano di patologie in corso ecc. ecc.
Dimessa togliendo farmaci fondamentali per patologie come Parkinson, senza ricevere spiegazioni né presenza di un medico, informato del caso, con cui parlare. Dopo pochi giorni dalla dimissione, ricoverata presso altro ospedale per la medesima patologia più altri batteri contratti sempre durante il ricovero.

Mia madre di 99 anni ha avuto un ottimo trattamento al pronto soccorso, ma non posso dire altrettanto nel reparto geriatrico. Non giudico la competenza, non potrei farlo, ma il rapporto umano e professionale tra pazienti famigliari e personale tutto, capo reparto in testa, è stato tra i peggiori cui mi sia mai capitato di assistere. Non danno informazioni sulla diagnosi e stato del malato, se non quattro parole incomprensibili ad un profano.. Sono saccenti, scortesi e presuntuosi, ti trattano dall'alto in basso. Mia madre l'hanno poi trasferita al San Raffaele di Rocca di Papa, dove finalmente ho potuto conoscere la sua diagnosi. Vorrei che qualcuno ricordasse loro che fanno parte di un servizio pubblico pagato da noi e che siamo dei clienti e non dei "sudditi".

Personale poco adatto a svolgere un lavoro così delicato; molto spesso assenti ingiustificati e non curanti delle sofferenze degli anziani.
Disorganizzazione, nessuno che controllasse il personale d'assistenza.
Invio della paziente con varie problematiche in una clinica (Clinica Latina) senza assistenza alcuna.

Bravi e professionali i medici.
Male invece l'assistenza in generale, in particolare pessimo il rapporto con i familiari dei degenti.