Medicina 2 Careggi

Io, Manuela Giugni, moglie di Riccardo Torregiani ricoverato nel vostro reparto, stanza 309 letto 2 e ivi deceduto sabato 29 agosto alle ore 22 circa, mentre una splendida luna piena illuminava la sua stanza, vorrei manifestare a questo meraviglioso reparto, a tutte e a tutti, tutta la mia gratitudine per averlo curato con la massima professionalità e con la umanità necessaria per questo luogo, dove il filo della dignità di ognuno di noi si potrebbe facilmente spezzare. Ma qui non è successo.
Grazie a tutti e a tutte voi.
Particolarmente alle infermiere e agli infermieri, a cui riconosco che nonostante le difficoltà in cui si trovano a dover lavorare (tagli al personale), mentre il numero dei pazienti è costante, ci hanno "adottato" (premurose/i anche con me) e accompagnato Riccardo amorevolmente e al massimo livello di competenza, fino al momento terribile della sua morte. E anche dopo.
Un grazie particolare alla Dott.ssa Monica Raineri, che con la sua sapienza amorosa ci ha accompagnato, rendendolo più sereno, in questo percorso senza uscita.
Spesso in ospedale si perde la propria storia, il proprio ambiente, per entrare in una realtà nuova che non ti conosce, e sa di te solo le tue patologie.
Invece in questo reparto, viene realizzato da tempo, tutto questo. Grazie alla filosofia fondata su valori democratici che un grande medico, il Dott, Morettini, porta infaticabilmente (lavora tutti i giorni, anche la domenica) avanti insieme a Medici, Infermieri, Personale Ausiliare e Operatori dei servizi di pulizia.
Grazie ancora.
Manuela Giugni, moglie di Riccardo Torregiani

Devo la vita e la completa guarigione a questa straordinaria equipe di medici e infermieri che mi hanno curata con grande professionalità e assistita con una umanità fuori dal comune. Grazie.

L'equipe medica del Professor Morettini e la sua senbilità e tranquillità mi hanno evitato un'operazione! Grazie.

Quando è il Primario il primo ad occuparsi del paziente ed è il primo a presentarsi in camera per chiedere come va... anche di domenica mattina di buon ora, il resto dell’èquipe non può essere che valida.
Vogliamo fare i nostri complimenti a tutta l'equipe del Prof. Morettini, medici, infermieri e generici ognuno nella propria competenza, professionalità e gentilezza.
Perseguire la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell'uomo e il sollievo della sofferenza, con interesse, amore , responsabilità e costante impegno, non è da tutti in una sanità che fa acqua da tutte le parti, nonchè curare ogni paziente con uguale scrupolo e impegno, promuovendo l'alleanza terapeutica con il paziente, fondata sulla fiducia e sulla reciproca informazione, non è cosa che abbiamo visto fare in molti ospedali.
Di questo ringraziamo personalmente il Prof. Morettini che, con la sua particolare simpatia e intelligenza, compie con amore e missione tutti i giorni il suo lavoro, ed è di grande stimolo ed esempio a tutta sua la sua èquipe.

Infermieri favolosi, dottori magnifici.

Mia madre è stata ricoverata presso questo reparto fra settembre ed ottobre 2011. A parte che non sono stati in grado di diagnosticare il morbo di Parkinson quale prima causa di tutte le disavventure mediche di mia madre, non hanno mai cercato di farla camminare, le hanno lasciato fisso il catetere ed il pannolone, quando mia madre a tutt'oggi non è incontinente, pur essendo una parkinsoniana grave. Il trattamento per gli anziani in certi reparti è terribile, invece di mantenere le abilità si cerca di negarle. C'è voluto un mese dalla dimissione per farla camminare di nuovo e riprendere le piccole attività quotidiane, pur rimanendo segnata per sempre da questo ricovero.

Ho avuto a che fare con tale reparto in 2 occasioni (nel 2010 e nel 2014) ed in entrambe ho riscontrato una totale noncuranza dei pazienti e dei loro familiari, oltre che scortesia e mancanza di attenzione. Pazienti e familiari spesso in età avanzata vengono trattati in modo non consono con la situazione che stanno passando. Non posso essere in grado di valutare le competenze di tale reparto (o meglio, non lo voglio fare perchè spero di sbagliarmi), ma per quanto riguarda gli aspetti comportamentali di taluni soggetti presenti in tale reparto, posso altresì affermare che non dovrebbero prestare il loro servizio a contatto con le persone. Auguri di cuore a chi dovrà averci a che fare.

Mi sembra che il direttore ed i suoi discepoli considerino gran poco gli ultraottantenni con patologie legate all'età (demenza, Parkinson, Alzheimer), non dando loro una degna assistenza!

Sono stata visitata spessissimo da medici specializzandi, le notizie venivano fornite dai medici che in maniera asettica leggevano ciò che era riportato in cartella clinica. Per me è stato un reparto di "passaggio" in attesa di destinazione a reparto specialistico.