Medicina di urgenza San Giovanni Addolorata Roma

Ricoverato a Medicina d’urgenza, ho riscontrato la massima professionalità, sensibilità e assistenza da parte di medici, infermieri e personale tutto.

Ricoverato d’urgenza al pronto soccorso del San Giovanni con quadro clinico di forti disturbi ipertensivi e neurologici, sono stato trattenuto presso il reparto Medicina d’urgenza e Pronto Soccorso, e da qui dimesso dopo sette giorni con un piano di cura domiciliare di breve e medio periodo e indicazione dei diversi controlli periodici da eseguire.
Desidero, a questo riguardo, vivamente ringraziare medici e personale sanitario tutto per la competenza dimostrata, per lo stile umano e partecipativo alla sofferenza e cura posto in atto, in una situazione di tensione organizzativa dominata da ciascun membro della struttura con serio spirito di responsabilità. Si uniscono a me, condividendo il favorevole giudizio, i miei compagni di stanza con cui ho condiviso questa per me drammatica esperienza.

Ho deciso di scrivere queste righe per esprimere un ringraziamento. Sono la figlia della sig.ra Civitelli Rita, paziente ricoverata presso questo ospedale e precisamente nel reparto di Medicina Interna ad alta intensità di cura diretto dalla dott.ssa Rosa Maida.
Il desiderio di scrivere questa recensione è nato dalla voglia di complimentarmi con tutto lo staff medico e naturalmente anche con gli operatori sanitari (infermieri) per l’attenzione e il garbo che ho potuto constatare nella gestione dei pazienti.
Spesso si legge di quanta malasanità c’è in Italia, ma fortunatamente non è sempre così ed allora, quando le cose funzionano, bisogna dirlo. Purtroppo mia madre è una paziente anziana che fa tanti ricoveri nell’arco dell’anno, quindi conosco i problemi che spesso ci sono ai pronto soccorso come nei reparti, ma è importante e necessario per il paziente e per i familiari il supporto morale e psicologico trasmesso anche attraverso le notizie sul decorso del ricovero, e che il reparto sopra citato puntualmente mi ha fatto avere nonostante il momento particolare dettato dalla pandemia.
Il mio GRAZIE può sembrare un parola comune, ma in questo contesto esprime tutta la mia riconoscenza verso la struttura e chi vi opera.
Sentitamente..

Ricoverato per embolia polmonare in trombosi venosa destra estesa alla vena femorale il 23.09.2020 e dimesso il 29.09.2020, volevo ringraziare tutti i medici, infermieri ed operatori del reparto MEDICINA D'URGENZA dell'Ospedale San Giovanni per le cure e l'assistenza esemplare nei miei confronti.
GRAZIE DI CUORE A TUTTI.

Mia madre Trevisani Adriana, dopo un lungo e ottimo ricovero in III Medicina ed essersi ripresa, purtroppo avendo lo scompenso, che come malattia degenerativa può ripresentarsi all’improvviso, è stata ricoverata da voi in sub intensiva il 23 giugno. Dopo una settimana la fase acuta è rientrata ed è stata mandata al San Raffaele per la riabilitazione.
Debbo ringraziare tutti per la professionalità e umanità, ma in particolar modo il Dott. Ciammaichella e la Dott.ssa Fanfarillo che l’hanno seguita.

Con questa mia volevo ringraziare tutti i medici, infermieri ed operatori del reparto MEDICINA D'URGENZA dell'Ospedale San Giovanni per le cure e l'assistenza esemplare nei confronti di mio cognato Antonio, ricoverato per sincope il 19 luglio scorso e dimesso ieri 26 luglio 2018.
GRAZIE DI CUORE A TUTTI.

Ringrazio tutti, in particolare il dottor Maurizio Ciammaichella per la sua umanità, professionalità e cordialità.
Hanno assistito, curato e monitorato mio marito, affetto da ischemia cerebrale, in modo veramente ammirevole per tutto il tempo del ricovero. Ringrazio di cuore.

Mia madre è stata ammessa per una emorragia gastrica. È stata presa in cura dal dott. Daniele Pignata, che è stato chiaro, puntuale e scrupoloso durante tutta la degenza. Il personale infermieristico, praticamente tutto tranne qualche rara eccezione, al contrario si è mostrato sgarbato e arrogante verso i parenti dei pazienti e con scarsa empatia verso i pazienti stessi.
Ciò detto, il personale medico ha permesso di avere un quadro clinico e diagnosi completa nell'arco di pochi giorni.

La mia esperienza è personale, fortunatamente sparuta. Ritengo di essere stato fortunato per le cure ricevute da specialisti di alta formazione clinica, professionisti esposti quotidianamente a casi difficili, di emergenza, spesso provenienti da altri reparti o nosocomi, ove la diagnosi magari non è ancora definita od accertata. Attenti sanitari in grado di non far pesare la gravità del caso al paziente ricoverato, ma che offrono, comunque, cure particolari ed attenzioni minuziose su ogni fronte. Talvolta può verificarsi un ritardo nella risoluzione di esigenze personali, ma ciò sempre dovuto alla necessità di provvedere, contemporaneamente, ad altri casi difficili e di maggiore emergenza. Ho riletto la cartella clinica in cui sono riportati infiniti accertamenti clinico-strumentali, fleboclisi, prelievi ematologici, tac con mezzo di contrasto, ecografie, visite specialistiche, esami colturali, lavaggi. L'assistenza infermieristica, talvolta in contrasto con l'ambiente per la sua giovialità, ma non per questo è stata meno efficiente. Riconosco l'alta professionalità di tutti i sanitari, in particolare della dirigente Dr.ssa Rosa Maida, sempre presente ed in grado di affrontare le situazioni più grevi con fermezza e decisione. Ammirevole la coordinazione dell'equipe medica del tutto armonica nelle visite giornaliere dei turni a rotazione. Segnalo infine, ma non per minor pregio professionale, il Prof. Cesare Ambrogi, del reparto di Radiologia Interventistica, attorniato da una Equipe degna della più alta considerazione. In sostanza il significato di équipe era anticamente quello di "imbarcarsi" e per me è stato come un lungo viaggio in un mare in tempesta, che non potrò mai dimenticare e che posso adesso ricordare grazie all'opera dei sanitari incontrati.

Per chi ha un genitore anziano come me, con gravi patologie, speri sempre di trovare il meglio, e invece sei tu che devi dire i sintomi che ha il paziente ormai ricoverato da settimane. I medici passano ma non controllano i pazienti, guardano solo le analisi... Ti parlano delle condizioni cliniche con sufficienza e la maggior parte delle volte senza farti capire la vera situazione. Cominci a capire che serve il letto quando arriva quel tipo di medico che piuttosto che darti informazioni, non vede l'ora di creare spazio nel reparto (come se uno fosse contento di passare il tempo in ospedale). La direttrice non l'abbiamo vista quasi mai. Personalmente mi sono trovata bene solo col dott. De Paola e con una dottoressa molto carina con i capelli a caschetto castano.

Esperienza negativa, nessuna cura per i pazienti, se sono anziani li lasciano in un letto a sè stessi. Personalmente ho trovato solo incuria e poca umanità..