Neurologia Ospedale Potenza

Il reparto di Neurologia di Potenza mi ha stupita. Se metto anche in relazione altre dimensioni ospedaliere incontrate, tra cui Barcellona, Londra, Torino, San Raffaele di Milano, devo per onestà intellettuale fare i complimenti al primario dott. Nicola Paciello, a tutti i dottori del reparto, agli infermieri, al personale OSS e agli operatori per professionalità, tempestività, disponibilità all'ascolto, nonchè per quell'atmosfera empatica dove ognuno in armonia svolge il proprio lavoro. L'autorevolezza impregnata di professionalità e umanità. Complimenti.
Grazie.

Sono sorpreso positivamente della professionalità di tutto il reparto.
Ringrazio tutto il personale medico ed infermieristico.

Sono stata trasferita in questo reparto, precisamente nella stroke unit, per un edema cerebrale e ci sono rimasta ricoverata tredici giorni. Ho voluto lasciare la mia recensione per sottolineare la professionalità dei medici, la loro scrupolosità nel richiedere le analisi e gli accertamenti diagnostici, e la loro umanità nel relazionarsi con i pazienti. Un ringraziamento va anche agli infermieri, attenti e pazienti anche con i malati più delicati, dalla bocca dei quali non è mai uscita una parola fuori posto. Grazie a tutti: si nota subito quando si svolge il proprio lavoro con passione.

Nella mia esperienza ho trovato un reparto molto valido sotto ogni profilo. Sottolineo in particolar modo lo staff, che è davvero all'avanguardia... non aggiungo altro :-)

Pur nelle difficoltà dell’emergenza Covid-19, e nell’oggettiva drammaticità delle situazioni trattate, si è avuta un’assistenza puntuale e competente, e una grande disponibilità da parte del personale infermieristico. Qualche piccola lacuna nella comunicazione.
Un sincero ringraziamento al dottor Donato Peluso, al primario dottor Nicola Paciello, e un grazie particolare alla dottoressa Marilena Schettino.

Personale medico poco disponibile ad dialogo (si riceve solo 3 giorni a settimana), privacy assente, le notizie sullo stato di salute dei propri cari vengono fornite in corridoio davanti a tanti parenti che affollano il reparto per le visite delle 12.30. Infermieri inesistenti, o tutti in cucina o chiusi in accettazione, campanelli che suonano e nessuno che risponde. Per un cambio di pannolone abbiamo dovuto attendere ben 45 minuti, perchè tutti impegnati a loro dire in un ricovero, ma invece l'impegno era diverso, la cucina alle h. 18.30.
Parliamo tanto di umanizzazione delle cure, rispetto della privacy e il paziente prima di tutto, ma con molto rammarico ho dovuto rendermi conto che in questo reparto non è così.