Neuropsichiatria Infantile San Gerardo Monza

 
3.1 (23)

Recensioni dei pazienti

23 recensioni

 
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Filtra per malattia, intervento, sintomo

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5.0
Competenza 
 
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Assistenza 
 
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Pulizia 
 
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Servizi 
 
5.0

Ottimo reparto, molto entusiasta

Volevo ringraziare l'intero reparto degenze di neuropsichiatria infantile del S. Gerardo, a partire da tutti i medici (dott. Ruggieri, dott.ssa Del Bosco eccetera) la caposala Carmen e tutti gli infermieri e inservienti: tutti quanti gentili, disponibili e professionali, sempre pronti ad ascoltarti ed aiutarti in un momento difficile della vita di nostra figlia di dodici anni, che ha a che fare con un disturbo dell'alimentazione (anoressia). Siamo arrivati disperati, ma grazie a tutti loro dopo un ricovero di 23 giorni, oggi abbiamo molta speranza!!! Consiglio spassionatamente questo ottimo reparto e ringrazio TUTTI QUANTI DI CUORE da parte mia, di mio marito e di nostra figlia R.

Patologia trattata
Anoressia.
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Entusiasta

Vorrei rivolgermi a tutti quei genitori che lottano ogni giorno con i propri figli afflitti dalle loro svariate problematiche, distruggendo la loro vita e la nostra. Mi sento in dovere di consigliare questo meraviglioso reparto (prima di conoscerlo solo la parola neuropsichiatria mi inorridiva) ed é stato proprio questo il mio sbaglio: ho aspettato e incontrato solo delusione da parte di medici privati che non hanno risolto nulla, facendoci perdere tempo prezioso e speranza. Oggi mia figlia è rinata e lo devo a questo incredibile reparto. GRAZIE!!!

Patologia trattata
Anoressia nervosa.
Voto medio 
 
4.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
4.0

Ricovero utile

Sono una ragazza di 17 anni che è stata ricoverata nel febbraio e marzo 2021 causa DCA e borderline. L’ambiente all’inizio può esser estraniante, ma col tempo si fa l’abitudine. Sugli infermieri, alcuni li ho trovati importantissimi e di supporto nella mia guarigione, altri invece si sono rivelati maleducati rispetto al mio non mangiare, definendomi una persona che non si impegna. I dottori sono d’aiuto, ogni giorno si fa un colloquio. La cosa più bella del ricovero è stata la conoscenza degli altri pazienti, con cui ho fatto subito amicizia e ho passato momenti belli. Altro aspetto del ricovero è la costante sorveglianza e il costante sostenimento degli infermieri in casi di sconforto o difficoltà (a parte alcuni rari casi).
In sintesi, posso dire che dopo un inizio faticoso nel qualche faticavo a mangiare e perdevo peso, anche col pensiero di poter tornare a casa ho iniziato nuovamente a nutrirmi e ora sto molto meglio rispetto all’abisso nel quale stavo prima di essere ricoverata.
Consiglio il reparto.

Patologia trattata
Bulimia,
anoressia,
disturbo borderline.
Voto medio 
 
4.5
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

RISALITA DALL'ABISSO

Sono una ragazza di 17 anni che è stata ricoverata nel reparto di neuropsichiatria infantile causa anoressia.
Ci tengo a ringraziare tutto il corpo medico ed infermieristico, in modo particolare il dott. Alessandro Ruggieri e il dott. Milani, i quali mi hanno salvata dalla morte certa a causa del mio ridottissimo peso.
Sono competenti a livello professionale e angeli a livello umano, pronti a prenderti per mano e risalire con te.

Patologia trattata
ANORESSIA NERVOSA.
Voto medio 
 
4.0
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Disturbo ossessivo compulsivo

Non mi avevano parlato bene di questo reparto, invece io ho trovato nel dottor Alessandro Ruggieri un professionista molto competente, ed un corpo infermieristico (tranne rarissimi casi..) molto gentile e disponibile.

Patologia trattata
Disturbo ossessivo compulsivo.
Voto medio 
 
4.0
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Buona accoglienza

Sono strati molto chiari da subito: reparto per degenza breve e quindi necessariamente senza troppi fronzoli. La neuropsichiatra molto diretta e con una buona presa sul paziente, infermieri e personale gentili e collaborativi. Esperienza recente, difficile e traumatica, alleviata appunto dalla buona attitudine del team. Speriamo che diagnosi e terapia siano centrati, ma il percorso è lungo. Comunque un ringraziamento alla squadra che opera in un contesto difficile e con malattie complesse da affrontare.

Patologia trattata
Disturbo personalità.
Voto medio 
 
4.3
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
4.0

Fobia scolare

In reparto vengono ricoverati casi anche molto gravi, ma nel complesso noi ci siamo sentiti profondamente aiutati nelle nostre difficoltà dai medici del reparto, ai quali ci sentiamo di esprimere la nostra gratitudine. Nostro figlio non riusciva più ad andare a scuola ed ora ha ripreso durante il ricovero stesso.

Patologia trattata
Fobia scolare.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Pessima degenza ospedaliera

Una esperienza priva di relazioni basate sull'empatia e accoglienza della persona. Poco tempo per seguire bene i pazienti. Reparto di eccellenza? Affatto. Nel mio caso, la paziente è uscita più penalizzata di quando è entrata.

Patologia trattata
Disturbi alimentari.
Voto medio 
 
3.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

Bene solo con certi medici

Per quanto riguarda infermieri ed Oss, nulla da dire (a parte qualche raro caso), e vorrei ringraziare di cuore Davide, l'infermiere che ha reso a mia figlia il percorso più facile. Un grande grazie al dottor Ruggeri, che si è sempre dimostrato molto competente, una persona sensibile che si è sempre messa dalla parte di noi genitori comprendendo il nostro stato d'animo. Purtroppo quando mia figlia è stata seguita da un'altra dottoressa, le cose sono cambiate. Ci siamo ritrovati davanti un medico che non ho trovato in grado di gestire la situazione né con mia figlia, né con noi genitori, imponendo a priori le sue idee ed esprimendo giudizi a volte poco opportuni. Auguro a chiunque venga in questo reparto di avere come medici o il dottor Ruggeri, o la dottoressa Corbetta, in caso contrario non lasciatevi "schiacciare" dal medico che vi trovate davanti.

Patologia trattata
Psicosi.
Voto medio 
 
4.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Esperienza unica

Sono arrivata in questo reparto perché non c’erano ospedali che ricoverano ragazzi con problemi neuropsichiatrici. Mio figlio era estraniato dalla realtà e confuso, non capivo cosa fosse successo ed ero molto spaventata. Tecnicamente ha avuto quello che la dottoressa ha diagnosticato come scompenso psicotico acuto.
Durante il ricovero la dottoressa Del Bosco, che ci ha seguito, non solo è stata molto brava professionalmente ma, soprattutto, molto umana ed accogliente. Ci ha guidato a piccoli passi, tenendoci per mano e sostenuto in tutto.
Mio figlio è rinato. Per questo non potrò mai ringraziare abbastanza la dott.ssa Maria Del Bosco, che è la migliore professionista che ho incontrato, oltre che una gran donna.
Il mio I. sta bene e, adesso, a distanza di mesi, scrivo questo pubblico ringraziamento.
Siamo andati a trovarla per salutarla e lei è stata accogliente come sempre.
Consiglio questa dottoressa unica.
I. e sua madre

Patologia trattata
Scompenso psicotico acuto.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
3.0

Esperienza triste ed inutile

Il reparto è architettonicamente rinnovato, ma purtroppo il personale medico è lo stesso. A fronte di colloqui per capire, io e mio marito ci siamo solo sentiti in colpa e giudicati da una dottoressa che forse non sa nemmeno che cosa voglia dire crescere dei figli. Con questo non vogliamo dire che nostro figlio non stesse male, ma che i genitori devono sentirsi accolti e compredi in un momento in cui sono in difficoltà. Durante il ricovero non abbiamo mai visto il primario, di cui abbiamo saputo il nome solo perchè l'abbiamo chiesto alla dottoressa che ci seguiva. Adesso andremo altrove, forse privatamente, ma cercheremo un posto che aiuti davvero noi e nostro figlio.

Patologia trattata
Disturbo borderline.
Voto medio 
 
3.5
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
4.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
3.0

Per colpa della burocrazia...

Dopo 18 giorni di ricovero e senza aver trovato la benchè minima soluzione al problema, ci siamo sentiti dire che per colpa della burocrazia la ragazzina era dimessa e rispedita al mittente! chi dobbiamo ringraziare? non si può giocare con la salute di una ragazzina di 14 anni..

Patologia trattata
Anoressia e pensiero dissociato.
Voto medio 
 
2.0
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Ricovero di mia figlia

Mia figlia di 15 anni è stata ricoverata in questo reparto a settembre dopo un tentativo di suicidio avvenuto circa 45 giorni prima. Sono stata ricoverata con lei tutto il tempo ed ho potuto osservare personalmente quanto riporto. Mia figlia è stata ricoverata precedentemente in Pediatria in attesa di un posto in Neuropsichiatria infantile, quindi avevamo alle spalle già 1 mese di ricovero ospedaliero.
In Pediatria avevano già impostato una cura farmacologica ed effettuato molti esami, per la diagnosi di depressione maggiore. La cura iniziava a fare effetto e l'umore della ragazza era discreto, mia figlia sembrava stare meglio. Arrivata all'ospedale di Monza, la ragazza è stata lasciata a vegetare per 2 settimane, la dottoressa neuropsichiatra che l'aveva in cura non l'ha mai visitata demandando tutto al suo assistente. Ogni tipo di attività era scoraggiata, fonte di possibili problemi. Alla terza settimana hanno modificato la cura, modificandola di botto (aumenti e diminuzioni dovrebbero essere graduali) aumentando a mio avviso di modo eccessivo alcuni farmaci (quetiapina e litio) e senza effettuare esami, se non quelli del sangue; NON sono stati effettuati esami cardiolici.
La ragazza ha iniziato ad avere problemi, dormiva 20 ore al giorno, aveva crisi serali in cui si buttava per terra e vaneggiava, aveva difficoltà a deambulare, anche se i medici asserivano che faceva apposta. Ho chiesto di modificare la cura ed abbassare i dosaggi, ma ogni mia richiesta sembrava un fastidio per il personale e mi sentivo non considerata ed inattendibile - e comunque non hanno abbassato i dosaggi dei farmaci. Obbligavano la ragazza a mangiare con la forza, urlavano e non la facevano alzare finchè non aveva terminato, nonostante non avesse problemi di peso, ma aveva una dieta in quanto vegetariana. E' aumentata di 6 kg. in 3 settimane, è uscita in sovrappeso.
Dimessi dall'ospedale, la neuropsichiatra infantile dell'Uonpia ci ha aiutato ad abbassare i dosaggi. Ci ha fatto fare esami cardiologi e holter ed è risultato che i dosaggi dei farmaci prescritti a Monza DOVEVANO essere abbassati in quanto avevano alterato il Qtc, avevano effetti pericolosi sul cuore. Purtroppo in questo ospedale non ci hanno aiutato anzi, ci hanno fatto regredire e peggiorare, ci hanno fatto perdere molti mesi per ritornare alla cura data in pediatria, la ragazza non è più stata in grado di riprendere la scuola, ha ripreso dopo 7 mesi.

Patologia trattata
Depressione maggiore.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
2.0

Sconsigliato

Abbiamo ricoverato nostro figlio di 13 anni in questo reparto considerato una eccellenza del settore. Dopo un breve colloquio, senza tanti preamboli hanno aumentato il dosaggio del neurolettico. Preferiscono assicurarsi da subito che i pazienti siano ben sedati, anche se nostro figlio all'ingresso lo era già parecchio. Sicuramente trattano casi di autolesionismo molto gravi, cosa che in parte giustifica il loro atteggiamento, tuttavia hanno emesso subito una diagnosi dopo 20 minuti dal ricovero adducendo che nostro figlio è francamente paranoico. Non vi sono dubbi nel merito della diagnosi, e sicuramente l'atteggiamento poco accogliente dei medici ed un reparto tutt'altro che accogliente, non hanno di certo aiutato nostro figlio ad aprirsi. Nei giovanissimi pazienti paranoici un approccio più "sensibile" avrebbe ottenuto qualche risultato migliore. Noi genitori siamo stati giudicati quasi alla pari di nostro figlio perchè, non fidandoci acriticamente delle "cure mediche", alimentiamo le paranoie. Se poi analizziamo le panacee delle meravigliose cure mediche basate esclusivamente su potenti antipsicotici, forse qualche dubbio verrebbe a chiunque!!! Siamo arrivati con una diagnosi antecedente di qualche mese di disturbo dell'umore e usciamo con una diagnosi di psicosi paranoica. Nomi diversi ma terapie sempre uguali. Fortunatamente, durante la degenza, abbiamo conosciuto e stretto una bella amicizia con altri genitori di ragazzi ricoverati e, confrontandoci tra le nostre problematiche, abbiamo scoperto che in questo reparto, più che curare, si introducono, aggiustano e si potenziano terapie farmacologiche. Non dubitiamo della professionalità dei medici, ma un atteggiamento meno saccente e giudicante non farebbe male. Il personale infermieristico merita una nota, soprattutto nelle persone che mi permetto di citare: l'infermiera Mery e Roberto. Mio figlio, in particolare, ha ricevuto più attenzione e parole di fiducia dalla Mery che dai medici. Per l'esperienza negativa consigliamo ai lettori di trovare un bravo neuropsichiatra con tanta esperienza e umanità, che talvolta al necessario farmaco trovi la chiave per ridurli al minimo indispensabile e favorisca le potenzialità dei nostri ragazzi.
Ps: Leggete bene la lettera di dimissione, perchè vi scrivono cose, che noi abbiamo trovato assurde, che servono solo a rafforzare le loro diagnosi.

Patologia trattata
Psicosi paranoica.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Vergognoso!

Da salvare solo alcuni infermieri e un paio di medici assistenti.
La dottoressa (primario del reparto) l'ho trovata una persona piena di sè e maleducata. Nostro figlio ha vegetato nel reparto per 10 giorni facendo alcuni sporadici colloqui e sotto neurolettici.
Alla fine, secondo il neuropsichiatra, la causa del male di nostro figlio eravamo noi! Da non credere! Ci hanno anche fatto lasciare da solo nostro figlio in reparto per alcuni giorni dicendo che lo avrebbero rimesso a nuovo. Morale: e' uscito che stava peggio di prima!

Patologia trattata
Presunta psicosi infantile.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
2.0

Scompenso psicotico in sindrome di Down

Pessima gestione dei pazienti! Mia sorella è stata ricoverata 3 volte in questo reparto nel giro di 2 mesi per uno "scompenso psicotico in ragazza con sindrome di Down" (diagnosi formulata da uno dei medici di reparto al termine del secondo ricovero) a seguito di uno spavento. Per ottenere il secondo e terzo ricovero, il pronto soccorso dell'ospedale della nostra città ha dovuto interpellare due magistrati, a causa dell'opposizione del reparto alla richiesta di presa in carico. Mia sorella è stata dimessa ogni volta in assenza di miglioramenti. In reparto mostrava sempre le stesse condotte auto ed eterolesive per cui era stato richiesto il ricovero, con conseguente difficile gestione a domicilio (situazione ben nota al dottore). L'unica soluzione trovata dal medico è stata aumentare i farmaci rendendo la ragazza quasi un vegetale, che, nonostante gli alti dosaggi di antipsicotici, mostra ancora in parte condotte aggressive. Il medico pare totalmente incompetente di fronte al caso, rispondendo addirittura di non sapere se alcune stranezze notate nella ragazza (come movimenti strani della lingua) possano essere effetti collaterali dei farmaci, nonostante siano proprio citati nel foglio illustrativo! Il dottore nell'ultimo colloquio (in data odierna) si è dimostrato scortese e quasi scocciato dalle continue domande e dalla continua richiesta di ricovero, rispondendo che "Il reparto non è un parcheggio" e che si rifiuta di tenere in degenza la ragazza ancora qualche giorno, in attesa che si muova la macchina burocratica per ottenere aiuti domiciliari e successivamente l'ingresso in un centro diurno. Può essere sia stata solo la sfortuna di esserci imbattuti nell'unico medico (di cui non faccio volontariamente il nome) poco pratico, ma SCONSIGLIO VIVAMENTE IL REPARTO!!

Patologia trattata
Scompenso psicotico in sindrome di Down.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
2.0
Assistenza 
 
2.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Non consiglio

Il bambino è stato ricoverato nel luglio del 2013, in piena crisi da nervosismo continuo, per cambiare il farmaco di trattamento che non era piu' adatto.
Insopportabile supponenza, maleducazione e sensibilità da parte della neuro-psichiatra, poco in grado di gestire i rapporti umani con i pazienti.
Il personale addetto all'assistenza si è dimostrato a volte all'altezza, ma spesso a disagio con pazienti che non stanno fermi e scalciano quando gli misuri la pressione e devi fare l'elettrocardiogramma.
Anzi, non facevano la misurazione pressoria o l'ecg, dicendo, parlando del dottore che l'aveva prescritto, "venga lei a farlo!".
Fosse stato normale, lo portavo al mare non alla NPI.
Pulizia accettabile.
Voto complessivo fortemente negativo, specialmente, purtroppo, per la parte medica responsabile del paziente.

Patologia trattata
Autismo.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
2.0

Assenza di aiuto ai genitori

I medici si nascondono dietro relazioni, additano i genitori dichiarandoli, con grande leggerezza, privi di capacità genitoriale, ma non ti aiutano, anzi.. personalmente con una simile etichettatura, sprofondo.

Patologia trattata
Ipotesi depressiva su minore.
Voto medio 
 
2.8
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

Così cosi, ma... sicuri sia responsabilità loro?

Mia figlia è stata ricoverata per ben 2 volte in un anno causa acutizzazione della malattia. La mia valutazione non riesce purtroppo ad essere positiva, perchè oggettivamente ai pazienti non viene fornita l'assistenza che probabilmente è necessaria e che ci si aspetta, non vengono proposte attività, viene garantito un colloquio al giorno con i neuropsichiatri (e nemmeno tutti i giorni). Ho avuto l'impressione si punti a stabilizzare il paziente con la sola cura farmacologica, e non è certo poco, ma non è sufficiente e poichè si cerca di limitarne la permanenza, l'aumento del dosaggio è spesso rapido, a volte con conseguenze non positive com'è accaduto a noi, ma non solo. Gli infermieri non sono tutti empatici, alcuni risultano molto distaccati (sopravvivenza? inattitudine?). Personalmente ritengo che la responsabilità non sia tanto del reparto, piuttosto delle sovvenzioni insufficienti. I neuropsichiatri mi pare debbano sottostare a ritmi sostenuti, dividersi fra reparto e PS. Si dovrebbero organizzare costanti attività terapeutiche singole e di gruppo, attività ludiche, certo, ma con quali risorse?
C'è tanto da migliorare, sono d'accordo, ma la domanda che mi pongo è: possono fare di più con quello che hanno? Qualcosa sì, ma non così tanto, secondo me.
La mia opinione invece sullo studente futuro medico, che affianca la neuropsichiatra a noi assegnata, è assolutamente negativa.

Patologia trattata
Disturbo borderline.
Voto medio 
 
1.5
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
1.0
Servizi 
 
1.0

Epilessia

Vorrei rivolgermi a tutti quei genitori che lottano ogni giorno con i propri figli afflitti dalle loro svariate problematiche, distruggendo la loro vita e la nostra. Siete soli, completamente soli e cercate di non fare troppe domande: il dottore non risponde volentieri... :-(

Patologia trattata
Epilessia.
Voto medio 
 
2.3
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

NON CONSIGLIABILE

Prima di arrivare in reparto, c'è lo sconforto, la confusione, l'ansia, la difficoltà a capire che cosa sta succedendo a tuo figlio. Poi aspetti il ricovero, che ti fanno passare come un miracolo (non ci sono mai posti, ti devi ritenere fortunato se riesci a ottenerlo). E quando sei lì cosa cambia? I ragazzini, qualunque sia la patologia, ciondolano annoiati e depressi dalla mattina alla sera. NON esiste alcun tipo di attività terapeutica (i volontari, bravissimi, si organizzano qualche oretta al giorno, ma non tutti i giorni). I colloqui sono discontinui: giorni sì, giorni no. E con medici diversi (si sa che a un ragazzino non piace cambiare interlocutore, si fida e si apre subito...). Per fortuna c'è qualche dottore di buona volontà, dr. Ruggeri per esempio. Per il resto, ne sentirete di tutti i colori. Vostro figlio tornerà a casa uguale a prima. E voi sarete SOLI come prima dal momento che le UONPIA non vi darà una psicoterapia, anzi, non vi darà NIENTE.

Patologia trattata
Disturbi del comportamento.
Voto medio 
 
2.5
Competenza 
 
3.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
3.0
Servizi 
 
1.0

PESSIMO

Dopo 13 giorni e quattro colloqui di 40 minuti interrotti da una media di tre telefonate e due/tre uscite in reparto, ci siamo sentiti dire che siamo una famiglia di «dissociati mentali». Il bambino ha sostenuto 4 colloqui in 13 giorni. La cura farmacologica non ha risolto nulla, salvo il fatto che nostro figlio dorme tutto il giorno. L'approccio è stato pessimo coi medici - bruschi e supponenti - medio con gli infermieri: ci sono brave infermiere che lavorano con scrupolo, infermieri meno adatti al reparto e comunque NESSUNO di loro è formato, secondo il mio personale parere, per lavorare in un ambiente così delicato e particolare.

Patologia trattata
Depressione infantile.
Voto medio 
 
1.8
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
1.0

OGNI BAMBINO HA I SUOI TEMPI

VAI ALLA VISITA E TI DICONO "IL BAMBINO HA 4 MESI, DEVE FARE QUESTO E QUEST'ALTRO"- NON LO FA- QUINDI IL BAMBINO HA PROBLEMI- QUINDI FISIOTERAPIA.
IO SONO MAMMA DI TRE FIGLI E QUANDO HO DETTO CHE GLI ALTRI DUE NON HANNO SEGUITO TABELLE, MA HANNO AVUTO UN LORO SVILUPPO E CHE ADESSO HANNO 12 E 6 ANNI E SONO NORMALISSIMI, MI HANNO DATO DELLA MAMMMA CHE SA TUTTO LEI..
COMUNQUE HO PORTATO IL MIO TERZO FIGLIO DAL FISIOTERAPISTA, COME CONSIGLIATO, E MI HA RISPOSTO CHE HO RUBATO IL POSTO A UN BAMBINO VERAMENTE BISOGNOSO SOLO PER PORTARE IL MIO CHE NON SEGUE LE TABELLE. ADESSO MIO FIGLIO CAMMINA, GATTONA, SI SIEDE E FA LA LALLAZIONE. CONSIGLIO A QUELLE MAMME CHE SONO AL PRIMO FIGLIO, DI NON SPAVENTARSI QUANDO QUESTI DOTTORI VEDONO PROBLEMI INESISTENTI, MA DI STARE TRANQUILLI E ASPETTARE LA NORMALE CRESCITA DEL PROPRIO FIGLIO.

Patologia trattata
NEUROPSICHIATRICA INFANTILE
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