Ortopedia San Carlo

Elogi per il reparto di Ortopedia (e del pronto soccorso) dell'ospedale San Carlo.
In particolare volevo segnalare la gentilezza e la professionalità delle infermiere Prino Anna e Esposito Alessia e della dottoressa Maria Gabriella Lettera, veramente molto gentile e professionale.
Grazie.

Operato dal primario professor Guido Antonini il 31 gennaio: dopo due giorni primi passi, dopo quattro giorni ho salito una rampa di scale, giovedì 6 febbraio dimesso, ora già cammino per brevi tratti con una stampella.
Il segreto sta nella modalità dell'intervento che, raggiungendo l'articolazione per via anteriore, non incide ma divarica i muscoli, così da garantire minor dolore, ripresa più veloce e maggior stabilità dell'arto.
Ringrazio il dottor Antonini, molto esperto nella tecnica Amis, disponibile, gentile, esaustivo nelle spiegazioni.
Consiglio questo tipo di intervento meno pesante rispetto ad altre tecniche.
Un plauso a tutti i medici ed infermieri del reparto di ortopedia per professionalità, impegno e gentilezza.
Grazie!

Il 17 novembre 2019 sono stato ricoverato a causa di un incidente stradale al Pronto Soccorso, dove ho incontrato un team che mi ha accolto premurosamente con serietà, professionalità, competenza, consigli e infine - ma non ultimo - disponibilità. Sono stato assistito in modo eccellente e nutro particolare stima ed apprezzamento al dott. Bruno Carbone per l'immediato trattamento delle fratture alle caviglie.
Trasferito poi al 9° piano, mi corre l'obbligo di segnalare la disponibilità del Personale di reparto, che sa affrontare con un sorriso e molta pazienza qualche non corretto nonchè impaziente atteggiamento di vari utenti, e per questo diventando degli eroi nascosti. Il mio elogio va ai componenti di tutto lo staff. Bravi, bravissimi. Magnifici.

Mio figlio è stato ricoverato per un incidente stradale a febbraio 2018. Sia al Pronto Soccorso, che in reparto è stato assistito in modo eccellente. E' stato operato, ha fatto la riabilitazione in loco (ottima!) e ora sta per essere ri-operato per togliere le placche. Non ho nulla da eccepire, nè sui medici, nè sugli infermieri, sia dal punto di vista professionale che umano.
L'unica pecca è l'obsolescenza delle camere, che non hanno il bagno nè altri servizi, ma non è colpa loro.

Mio nipote Giacomo - investito in strada nella prima decade di febbraio c.a. - ha subìto la frattura di tibia e perone. Ha ricevuto le prime cure in Pronto soccorso con intervento chirurgico nella serata.
Nella mia qualità di nonno, voglio esprimere tutta la mia riconoscenza, nonché la stima e l'apprezzamento ai dottori dott. Marco Piras e dott. Massimiliano Oliva per quanto hanno fatto per il trattamento delle fratture subite da mio nipote, e ciò non solo sul piano professionale ma anche su quello umano, della cortesia e della disponibilità.
Scrivo queste poche righe ora, a distanza di tempo, quando spero non ci sia più bisogno di loro, perché non appaia una captatio benevolentiae, ma un sincero e vero mio sentire.

Ricoverata 10 giorni fa presso l'Ospedale San Carlo a Milano, dove il Dott. Guido Antonini mi ha operata di protesi d’anca con metodo Amis, consiglio ampiamente il reparto con tutto lo staff medico e infermieristico del
Dott. Antonini. Ho trovato persone semplici e professionali e questo per me è molto. Inoltre consiglio per le protesi d’anca (come nel mio caso) il metodo AMIS (mininvasivo). Io dopo 1 settimana camminavo già senza stampelle. Grazie per tutto. Un grazie in particolare al Dott. Marchesi che mi ha rimosso i punti di sutura con grande pazienza e comprensione.

Sono stata ricoverata dal 16 al 24 gennaio 2019 all'ospedale San Carlo Borromeo di Milano presso il reparto di Ortopedia e traumatologia diretto dal Dott. Guido Antonini, che mi ha operata.
Ho trovato personale medico/ infermieristico molto preparato sia professionalmente che umanamente.
Grazie.

Il 31 Ottobre sono stata ricoverata all'ospedale San Carlo di Milano, reparto ortopedia, per un intervento di protesi d'anca sinistra dal Dott. Antonini, primario del reparto. Dopo aver sofferto parecchio, mi sono decisa di effettuare l'intervento. Dopo soli due giorni ho mosso i primi passi e dopo dieci giorni dall'intervento ho camminato aiutandomi con una sola stampella. Entusiasta per la riuscita dell'operazione, ringrazio il Dott. Antonini per l'attenzione e la professionalità dimostrate. Un ringraziamento anche a tutto il personale del reparto che si è sempre dimostrato premuroso e gentile. Grazie ragazzi. Vorrei salutare anche le mie compagne di camera Giovannina, napoletana simpaticissima, e Amelia, nonna carinissima. Auguri di buon anno a tutti.
Milena

Sono stato ricoverato ed operato il giorno 04-7-2017 a causa della rottura scomposta della rotula a seguito di una caduta in bici.
Con queste poche righe vorrei esprimere il mio grazie più sincero al dott. Guido Antonini: operazione riuscita perfettamente!
Un vero miracolo poter rimontare in sella alla mia bici dopo sole 5 settimane dall’intervento.
Considerando l’età (75 anni), vorrei estendere il mio sentito ringraziamento anche a tutta la sua equipe e al personale infermieristico, ai collaboratori FKT e soprattutto alla stimatissima sig. GAVINA che con la sua professionalità ed energia ha sicuramente contribuito ad accelerare la mia guarigione.

Grazie al Dott. Massimiliano Oliva che con competenza e rapidita' ha diagnosticato la vera patologia al ginocchio del mio compagno. La diagnosi iniziale in un'altra struttura ortopedica del centro di Milano e la superficialita' degli altri medici, avevano reso le sue sofferenze tali da optare per un intervento in un altro ospedale.
Complimenti alla professionalita' e all'umanita' del Dott. Oliva, medico disponibile e aperto al dialogo con il paziente.

Grazie a tutti gli infermieri del reparto di ortopedia che mi hanno assistito nella degenza post operatoria, pur essendo io un paziente di neurochirurgia.
Competenti, umani e simpatici, mi avete reso un servizio stupendo sia diurno che notturno.
Vi ricordo con affetto!

Sono stata operata il 3 marzo dal dott. Cornelio Crippa, tutto molto bene. Protesi anca col metodo nuovo. Una cucitura di pochi centimetri. Dolori nessuno. Già riuscivo a camminare con girello dopo 2 giorni. Ora sto finendo la riabilitazione. Io ho 83 anni e ancora voglia di vivere. Scriverò ancora qui quando avrò finito la terapia e avrò ripreso la mia solita vita. Grazie dottor Crippa -e a tutti- della vostra professionalità e gentilezza.

Sono arrivata all'ortopedia San Carlo come paziente del dott. Giancola, consigliatomi molti anni fa da amici.
Nel corso degli anni mi sono state impiantate due protesi totali d'anca, la prima 12 anni fa e la seconda due anni fa, per una artrosi molto grave nonostante la giovane età (ho cinquant'anni adesso).
A parte il prof. Giancola, che come dico sempre è nella mia scala un gradino sotto Dio, avendomi letteralmente rimesso in grado di camminare, ho trovato nel suo reparto attenzione, cura, assistenza, simpatia e un sacco di umanità non solo nei miei confronti, che in fondo sono giovane, collaborativa e poco impegnativa come paziente nell'accudimento quotidiano, ma anche nei confronti delle vecchiette allettate, con problemi di mobilità gravi; ho visto persino infermiere imboccarle al di fuori del proprio turno di lavoro perchè da sole non mangiavano...
Grazie a tutti, anche se spero di non rivedervi più...

Se potete scegliere, evitate questo reparto. Due pessime esperienze in due anni.
Mia nonna è ricoverata da venti giorni con una frattura al femore, diabetica e con osteoporosi... non è ancora stata operata!! Già due anni fa avevamo avuto una pessima esperienza sempre in questo reparto, frattura all'omero e conseguente infezione (cellulite- setticemia) presa in sala operatoria e quasi al creatore! Ci sono voluti 3 mesi di ospedale per debellare l'infezione! Non ho parole, o meglio, le ho ma è meglio che stia zitta!

Un mio parente anziano entrato per una frattura al femore, è stato gestito malissimo, tempo d'attesa lunghissimo per l'operazione, infermieri maleducati ed incompetenti, collaborazione zero, paziente lasciato sporco, ha preso l'epatite senza che sapessero la causa. Alla fine si è infettata gravemente la ferita dell'operazione, è stato da loro trasferito in un altro centro per evitare gli morisse lì...