Ostetricia Sacro Cuore Don Calabria

Ho avuto la fortuna di essere seguita da un bravissimo ginecologo per tutta la gravidanza e durante il ricovero in ospedale per parto naturale indotto. Professionale, gentile, disponibile, paziente, ha sempre chiarito i miei dubbi. Ho scelto di essere seguita a Negrar pur non vivendo nei dintorni e mi sono trovata molto bene. Il mio più grande ringraziamento va al dott. Daniele Mautone, che si è rivelato un grande supporto durante un così delicato momento. Altrettanto preparato il personale ostetrico, in particolare Gabriella, Tania, Elena, Gaia e Sabrina che mi hanno seguita con sensibilità e pazienza.

Ringrazio di cuore il dottor Burati, che è intervenuto durante il mio parto molto complicato ed operativo, facendo finire tutto bene. Lo ringrazio anche per la sua gentilezza e le sue attenzioni non scontate. Inoltre ringrazio la dottoressa De Mitri, che è di una dolcezza disarmante, e l'ostetrica Tania che mi ha sostenuta durante il travaglio e le spinte finali. Ha una calma e una professionalità da lodare.
Grazie a tutti di cuore per avermi fatto tornare a casa col mio bambino che sta bene.

Nel 2015 mi sono rivolta a questo ospedale a causa di un'endometriosi, non severa ma che mi faceva soffrire a causa del dolore. Staff altamente qualificato, ti fanno sentire a casa.
Nel 2016 in dolce attesa finalmente... ho voluto affidarmi sempre all'ospedale di Negrar, premetto che abito a 4 km. da Peschiera del Garda...
I ginecologi e le ostetriche sono bravissimi. Tutto lo staff è gentile e disponibile. Io non intendo usufruirne, ma l'epidurale viene offerta a tutte le mamme, ti offrono inoltre tutta l'assistenza necessaria per affrontare al meglio un periodo così delicato e speciale.

2 parti cesarei più un ricovero per parto prematuro: staff eccellente!!! Ginecologi, ostetriche, nido, inservienti. Ringrazio la Gabriella, Giada e Miriam, ostetriche favolose!!

Dopo la diagnosi di aborto interno, aver provato espulsione farmacologica senza successo, il forte DUBBIO di mola ed un primo parere per me disastroso (RCU aggressiva con forte rischio di danneggiare l'utero per non lasciare il minino materiale), ho trovato conforto nella dolcissima Dott.ssa Stepniewska ed al secondo colloquio nel Dott. Burati, medico che ha svolto l'intervento.
Sono giovane e pignola, ero pronta ad andare a cercare ovunque pur di avere un trattamento non invasivo ed il Dott. Burati ,con pazienza, mi ha spiegato come avrebbe operato, sottolineando che se la situazione fosse peggiorata si sarebbe potuto fare poi (dopo certezza) un secondo intervento più aggressivo.
Era la mia stessa opinione, quello che cercavo.
Ho subito l'intervento e sono rimasta molto felice dell'intera equipe, dalla cordialità dell'anestesista, che è il primo medico a prenderti in cura in sala operatoria, a tutto il restante staff.
Purtroppo non ho più visto il dottore dopo l'intervento per poterlo ringraziare, spero gli arrivi così la mia gratitudine.
La gentilezza, la disponibilità e la cortesia sono molto importanti per un paziente che necessita di mettere la sua salute nelle mani di un estraneo.
Oggi è passato un solo giorno dall'intervento e anche se molto stanca, non ho che qualche fastidio.

Si riuscisse un giorno a dividere il reparto in due, sarebbe bellissimo. Chi subisce un aborto spontaneo non dovrebbe stare vicino alle gestanti, per ovvie ragioni di benessere psicologico.

Grazie da una ex soccorritrice che ha visto molte realtà ospedaliere.

Ottima l'equipe, che è intervenuta prontamente in situazione di grave pericolo per la nascitura. Ostetriche ottime, dott.ssa Stepniewska bravissima.
Nulla da dire, solo ringraziare.

Non tutto lo staff di questo reparto è all'altezza a parer mio, ma l'equipe che mi ha seguito lo ha fatto con assoluta competenza e, a dispetto di chi vuole i medici pessimi nelle relazioni sociali, qui mi sono sentita presa in carico come fossi una di famiglia.
Un grande grazie al Dr. Burati che ha sfoderato tutta la sua esperienza per aiutare me e il mio bambino e a tutte, ma proprio tutte, le fantastiche ostetriche che mi hanno sostenuta come una sorella.

Ho dovuto cambiare ginecologo dopo 20 anni perchè purtroppo è venuto a mancare il mio (Prof. Signori, primario dell'Ospedale di Borgo Trento).
Sono stata visitata da 2 medici dell'Ospedale di Negrar: prima Dott. Pontrelli, poi trasferitosi, in seguito Dott. Scarperi. Anticipo che sono un'ipocondriaca pazzesca e che ho il terrore dei medici (non ci andrei mai) e che solo il prof. Signori sapeva farmi stare tranquilla rassicurandomi su ogni mia paura. Voglio comunque complimentarmi sia con il Dott. Pontrelli che, più recentemente, con il Dott. Scarperi (il quale mi ha visitato per la prima volta ieri 22.03.2010) che si sono dimostrati molto competenti, molto pazienti nel rispondere alle mie domande e nel cercare di placare le mie paure, molto scrupolosi nella visita (in particolare il Dott. Scarperi che mi ha fatto una visita più che completa non limitandosi alla sola ecografia all'utero, ma ad un'ecografia allargata anche agli organi vicini e ad un controllo del seno), molto gentili nei modi di fare e nel dialogo senza porre alcun limite di tempo. La mia ipocondria di sicuro non mi abbandonerà, fa parte del mio DNA, ma sono uscita dalla visita molto sollevata e soddisfatta.

Molto responsabili e competenti nel loro lavoro. Estremamente gentili, ed aggiungo anche gli assistenti sociali.

Dopo aver fatto l'ultima visita sia a Borgo Trento (ce l'ho vicino casa) che a Negrar, ho deciso di partorire a Negrar perché, rispetto all'ambiente più frenetico di Borgo Trento, essendo più piccolo mi sembrava vi lavorassero persone più rilassate, carine, disponibili ed educate.
Dal giorno che sono stata ricoverata (era più o meno la 41+2) è INIZIATO IL MIO INCUBO. Io ero zero dilatata senza contrazioni e rotture delle acque, così la dottoressa ha deciso di iniziare a provare con tutti i metodi di induzione possibili, guardandomi male alla mia richiesta di un eventuale cesareo (addirittura mi consigliò di parlare con una psicologa). Tali metodi di induzione (catetere a palloncini, ossitocina ecc. ecc.) mi hanno portato ad una sofferenza estrema per ben 2 giorni. Piangevo, urlavo dalla mattina alla sera, non mangiavo più e passavo la notte sotto la doccia urlando dal dolore e chiedendo aiuto senza che nessuna ostetrica mi calcolasse. E appena arrivavano mi guardavano con freddezza dicendomi "è tutto normale". Al terzo giorno di sofferenza e digiuno, ero debole e supplicavo di farmi il cesareo, dato che non mi dilatavo. Ma soprattutto non stavo in piedi e non avevo più le forze nemmeno di parlare. La dottoressa faceva finta di non sentire, come le ostetriche. Finché un'ostetrica, vedendomi a pezzi, decise la mattina del terzo giorno di farmi fare l'epidurale per farmi riprendere. Alle 18.00 passò un dottore che guardandomi disse all'ostetrica: questa ragazza ha bisogno di un cesareo. Alle 19.00 purtroppo questa ostetrica (Diletta) ed il dottore, per il cambio turno, mi lasciarono nelle mani di altre 2 ostetriche giovanissime che insieme ad un'altra ginecologa pensarono bene di farmi iniziare a spingere. Questo senza ascoltare la mia richiesta di cesareo. Addirittura mi era finito l'effetto dell'epidurale e ignoravano anche la mia richiesta di poterne avere ancora dato che i dolori riniziarono ed io non mi dilatavo ed in più ero senza forze. Alle 21.00, stremata, le pregai di smettere e dissi che mi sentivo la febbre. Loro non mi hanno creduto, fino a che non me la'hanno provata: avevo 39. Mi fecero smettere di spingere per un'ora, per poi rjniziare questa "tortura". Alle 2.00 di notte ho partorito senza aiuti, senza un taglietto, senza niente. E la sofferenza non è finita lì, perché ho avuto una lacerazione di terzo grado con uno squarcio dalla vagina al retto. Le ostetriche mi hanno trattata malissimo nel post parto. Mi mollavano la neonata e di notte passavano a svegliarmi facendomi sentire in colpa se mi eri addormentata anziché allattare. In più erano pure prepotenti ed arroganti se non allattavi come ti dicevano loro.
Uscita dall'ospedale ci ho mesi 4 mesi per riprendere a defecare normalmente e 6 mesi per riavere rapporti senza dolore. Grazie a dio mia figlia, di ora 8 mesi, sta bene, ed io pure. Ma il giorno che doveva essere il più bello della mia vita è stato forse uno TRA I PIU' BRUTTI DELLA MIA VITA.

Dopo essere stata seguita per 9 mesi nella mia gravidanza per una patologia cardiaca, avanti e indietro da Vicenza tutte le settimane e dopo aver confermato la data del cesareo, l’intervento è stato annullato IL GIORNO PRIMA (ero a 39 +2) per poca preparazione dell’anestesista. E se mi fosse partito un travaglio prima? Cosa avrei fatto? Grazie al cielo sono stata operata con cesareo il giorno dopo a Santorso (VI) e mi hanno salvato la vita, la mia e quella di mio figlio, confermandomi che il cesareo era l'unico intervento possibile. Grandi professionisti.
Negrar?? Eccellenza?? Ma per favore. Ringrazio solo la dottoressa Musola, l’unica persona umana e di buon senso.
Ricordate che siete un ospedale e in quanto tale tutti hanno diritto di avere un porto sicuro dove attraccare, soprattutto quando si tratta della prima gravidanza!! Siamo stati abbandonati, noi e nostro figlio. Sconsiglio a tutti questa struttura.

Sono andata per una comune ecografia per capire di che natura fosse la mia cisti all'ovaio sinistro, mi viene riscontrata invece una cisti borderline all'ovaio destro; mi hanno quindi consigliato di togliere tutta l'ovaia e magari anche il resto.
Ma la cosa più vergognosa è stata che visto che ero a digiuno, mi è stato proposto di operarmi quella mattina stessa perchè c'era un posto in sala operatoria. Ero talmente plagiata e sconvolta dalla notizia che non sapevo che fare, su due piedi ho detto si, poi pensando un attimo e tornando con la testa sulle spalle ho detto, un attimo, almeno qualche giorno. Nel frattempo mi hanno fatto fare tutte le analisi preoperatorie per l'intervento, spostandomelo allora di qualche giorno.
Volevano continuamente farmi firmare consensi per l'intervento in caso di scoperte maligne per poter togliermi altri organi riproduttivi. Sconvolta mi sono alzata e me ne sono andata.
Alla fine quella cisti che loro hanno visto visto non era nè borderline, nè altro, solo un corpo luteo.