Urologia Ospedale Vasto

Purtroppo soffro di vescica neurologica ormai da circa 20 anni; solo l'anno scorso mi sono decisa di trattarla con questo intervento e devo dire che la dottoressa Fabiola Tamburro mi ha cambiato la vita. La consiglio per professionalità e vicinanza al paziente.

Negli ultimi mesi, seguìto dal dott. Luca Cindolo, sono stato sottoposto a due interventi chirurgici (TURB e reTURB) ed a successiva, specifica, terapia.
Ho trovato competenza e professionalità, ed insieme tempestività, delicatezza, sensibilità davvero straordinarie da parte di tutto il personale del reparto. Nessuno escluso.
Un sincero grazie.
Filoteo D'Aurizio

Mi chiamo Marino Cristini, dopo 8 mesi (una lunga attesa..) finalmente mi hanno chiamato per l'intervento per adenoma prostatico e calcolo vescicale.
Il reparto è piccolo, però il personale è gentile è molto qualificato
Un grazie all'equipe medica ed infermieristica per la professionalità dimostrata in occasione del mio intervento.

Grazie al dottor Luca Cindolo:
nonostante la tua giovane età, sono giunto a conoscerti ed ho molto apprezzato la tua onestà professionale e la tua competenza in materia urologica.
Un grazie particolare anche alla collega che mi ha assistito nei momenti della visita che in quelli successivi (scelta dei presidi medici).
Eccellenza assoluta.

Grazie al dott. Schips ho avuto un intervento importante senza problemi e paure. Ho tolto un rene. Equipe esperta e laboriosa. 7 giorni di ricovero trascorsi tra persone esperte. Si potrebbe ampliare il reparto per favorire una maggiore organizzazione. Grazie agli infermieri e al primario sempre disponibile per ogni dubbio, ma soprattutto molto umano e capace di gestire il suo lavoro con capacità altissime.

Torno a ringraziare la dottoressa Tamburro per la alta professionalità e umanità! Non è facile trovare un medico così! Grazie, grazie, grazie.
Fiorito Nicola

Grandissima competenza e affidabilità. La certezza di un centro d'eccellenza che scongiura faticosi ed estenuanti viaggi della speranza in altre regioni. La superlativa professionalità del professor Schips e del dottor Cindolo fanno di questo reparto un fiore all'occhiello della sanità pubblica. Grandissima umanità, competenza e disponibilità del dottore Cindolo lontana milioni di anni luce dall'arroganza intrinseca dei baroni della medicina. Tutto questo potrete trovare nel reparto di urologia dell'ospedale San Pio di Vasto, un diamante incastonato in un piccolo Ospedale.

Mi chiamo Nicola Fiorito e sono stato ricoverato nel reparto di urologia di Vasto! Sono stato operato ed ora sono a casa! Devo ringraziare l'intero reparto e parlare di eccellenza è dire poco.. Qui ho trovato professionalità e umanità uniche! Grazie a voi tutti!

Sentirsi trattati come esseri umani nei momenti più difficili della vita non è frequente, specie negli ospedali, ma nel reparto di urologia di Vasto c'è un gruppo di persone che svolgono il loro lavoro con il massimo della delicatezza e del rispetto, e tutti i pazienti hanno l'impressione di essere unici. Grazie a tutti gli operatori di ogni ruolo, grazie per esservi presi cura di noi e di averci donato un sorriso ed una carezza ogni volta che ci siamo incrociati.
Raffy e Mario

Personalmente ho trovato un reparto modello. Il prof. Schips ed il dott. Cindolo sono persone squisite ed uniche per la loro bravura professionale ed umanità. Un ringraziamento a tutto il personale del reparto, iniziando dagli addetti alle pulizie, infermieri, dottori, che con la loro dedizione ed una grande dose di umiltà sono riusciti a costruire un reparto dove i malati si sentono dei RE.
un abbraccio a tutti e di nuovo grazie.

Nel gennaio del 2013 sono stato operato per una ipertrofia benigna della prostata. Io avrei preferito una meno invasiva TUIP, ma si insistette per una TURP perché avrebbe risolto i miei problemi. L'intervento fu abbastanza pesante, specie nella fase post operatoria. Successivamente per qualche mese il getto urinario è stato abbondante, ma poi si è progressivamente ridotto, tanto che ai successivi controlli con uroflussometria il mitto urinario è risultato ai limiti della norma. Il primario mi ha poi visitato e, dopo avermi fatto una cistoscopia, ha detto che se non mi sentivo soddisfatto potevo fare un ulteriore intervento con il laser, a cui io non ho voluto sottopormi temendo complicazioni. Questo intervento inoltre ha avuto conseguenze negative sulla mia vita sessuale e, se potessi tornare indietro, non lo rifarei in questo ospedale.

Devo purtroppo riportare una pessima esperienza a livello umano e una scarsa professionalità nei confronti di mio padre e di noi familiari. Sono una ricercatrice biomedica, quindi sicuramente non un medico, ma con cognizione di causa a riguardo. Il trattamento è stato di prassi fin quando si è rimasti nell'ambito dell'urologia. Il tutto è precipitato quando la patologia è progredita a livello di altri organi. La chiusura mentale dei medici e l'isolamento del reparto rispetto alle interazioni con altri reparti, hanno fatto sì che non si andasse oltre in tipi di analisi fuori dalla prassi e si dimettesse il paziente in cattive condizioni dichiarando il contrario. A livello umano purtroppo le cose non sono andate affatto meglio, con scarso dialogo col paziente e noi familiari costretti ad elemosinare informazioni correndo dietro a infermieri disinformati e medici irreperibili.

Il reparto, peraltro attiguo all'ambulatorio, si presenta caotico e privo di coordinamento delle attività. Si stanzia lungo il corridoio dello stesso (mentre si è in attesa di una visita) con scarso riguardo nei confronti dei pazienti ricoverati. Un corridoio esiguo dove si "agitano" con fare frenetico medici, infermieri e deambulano ricoverati (!?). L'organizzazione alberga altrove. Lascia infine a desiderare l'interazione con gli altri reparti dell'ospedale, lasciata più al caso che ad una organica attenzione dei casi più critici che possono presentarsi. Modesta, per non dire insufficiente, l'interazione con altre strutture analoghe sul territorio nazionale. Si vive anche di improvvisazione e non sempre c'è corrispondenza tra ciò che si afferma e ciò che concretizza.

Ricoverato in day surgery per un piccolo intervento di botulino alla vescica (già fatto in altra sede con una tempistica d'intervento di circa mezz'ora), l'attesa è stata dalle 7.00 di mattina fino alle 16.00 di pomeriggio, a digiuno e senza sapere cosa succedesse: a dir poco scandaloso!!!! Alla fine, firma mia e dimissione immediata senza aver fatto l'intervento!