Dettagli Recensione

 
Ospedale Felice Villa di Mariano Comense
Voto medio 
 
5.0
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
5.0
Servizi 
 
5.0

Ringraziamenti

L’iter di questa malattia (carcinoma cavo orale) ha colpito mio zio James ed è stato molto lungo (2012) e travagliato di una sofferenza psicologica oltre che fisica inimmaginabili, dapprima sconfitto poi riapparso con recidiva nel 2024. Dopo aver tolto il tumore nel 2012, dopo aver eseguito chemio e radio all’ospedale di Varese, purtroppo ebbe inizio la necrosi alla mandibola; 4/5 volte fu operato all’ospedale di Circolo di Varese perché ogni volta si ripresentava necrosi, la sua mandibola si era molto ridotta, una volta arrestata la necrosi lo zio James ha continuato la sua vita senza poter mangiare completamente oltre che con il viso sfigurato. Dopo un lungo periodo venni a conoscenza del primo trapianto di mandibola artificiale in titanio eseguito in Italia a Padova dal dott Bedogni. Fu contattato ma col covid tutto si spostò molto avanti nel tempo, per poi eseguire un intervento mastodontico a marzo 2023 al S.Anna di Como, perché a Padova non si poteva fare per tempistica lunga, sotto la guida del dott.Valsecchi Stefano (medico eccezionale e persona dotata di una umanità grandissima), non sto ad elencare le ore di operazione perché si parla di qualcosa come 17ore... calcolando oltretutto che mio zio era pure cardiopatico, operazione andata bene, mandibola in titanio inserita... ma purtroppo dopo qualche giorno rioperato di urgenza per problemi ai tessuti (troppa radioterapia e troppe cure eseguite anni indietro avevano lasciato i segni); per farla breve sono seguite altre 4/5operazioni in brevissimi tempi per arginare delle problematiche gravissime tra cui trombi in carotide motivo per il quale la mandibola in titanio è stata rimossa per arginare il problema visto che si trattava di vita o morte.
L’esigenza principale di James non è mai stato il migliorare l’aspetto del volto, ma poter mangiare; voleva poter mangiare (da buon mantovano) i ravioli di zucca, le costine, le cose buone che aleggiano sulla tavola di chi ama la cucina.
Mio zio persona SPETTACOLARE, una vera tigre, un vero drago, dotato di una forza interiore fuori dal comune, una vera forza da bomba atomica, ha continuato a vivere con intensità anche se completamente sfigurato (mancando tutto l'osso della mandibola, non potendo neanche più deglutire non potendo mangiare se non direttamente con una cannula allo stomaco e non potendo più nemmeno parlare, muto se non con uso di un applicazione da cellulare per intenderci), un uomo che diceva di "non aver tempo per piangersi addosso e nemmeno per buttare tempo", finché il Dott.Valsecchi ha provveduto a trovare un posto presso Villa Felice di Mariano Comense, per ovvi motivi terminali.
Al dott.Valsecchi sono grata a vita per la sua professionalità, per la comprensione e la disponibilità e per come ha seguito mio zio esattamente come si fa con un parente strettissimo, se fosse per me toglierei la statuetta della Madonnina in cima al Duomo di Milano e ci metterei lui.
Posso solo affermare che in questa struttura a Villa Felice, mio zio è stato accudito come un fratello di tutti, lui era entusiasta del personale, medici ed infermieri dolcissimi, volontari e animatori sempre presenti e disposti ad alleviare le sue giornate dando il loro massimo.
Mentre l’Italia cade a pezzi mi fa piacere vedere che esistono ancora delle persone in un pubblico ente che si prodiga con una estrema e sublime umanità e professionalità ad alleviare le sofferenze degli ultimi giorni di vita rendendoli unici e discreti e facendo stare bene persone che hanno il tempo contato.
Mio zio, la tigre, si è preso prepotentemente la sua meritatissima pace il 29 aprile 2025. Adesso aspetto con ansia che in questo paese Medioevale si sviluppi l’idea in legge ufficiale per dare la possibilità alle persone di scegliere come vivere la propria vita e quando poterla terminare in caso di gravissime malattie e menomazioni che portano solo alla morte con un iter di sofferenza indescrivibile.
Ringraziarvi non basta, non basterà mai.
Ai ringraziamenti miei si unisce il figlio Alessandro Polacchini e tutta la famiglia.

Patologia trattata
Carcinoma cavo orale in recidiva dopo dieci anni
Esito della cura
Nessuna guarigione

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