Dettagli Recensione

 
Ospedale di Monopoli
Voto medio 
 
1.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Negligenza

La mia recensione riguarda solo il reparto di Medicina interna, del pronto soccorso non ho assolutamente nulla da dire!
Tornando al reparto, mio papà vi entra con le sue gambe in data 24/06/2023 per una presunta infezione urinaria, ma dopo giorni di antibiotici la febbre torna. Viene sottoposto ad ulteriore terapia antibiotica decisamente più potente, ma senza avere i risultati sperati; nel frattempo sono passate 3 settimane e mio padre è così debole da essere ormai considerato un paziente «allettato». Decidono di somministrare cortisone, terapia che sfebbra mio padre ma che lo rende ancora più debole, così decidono di rimetterlo con ricovero domiciliare. Finita la terapia con cortisone torna la febbre, mio padre peggiora sino ad avere un’insufficienza respiratoria e viene nuovamente ricoverato in reparto per una polmonite ab ingestis! Mio padre rimane in ospedale con ossigeno senza essere alimentato per 8 giorni, dove peggiora ulteriormente sino a perdere la vita in data 26/08/2023.
Il tutto contornato da pochissima disponibilità e chiarezza da parte dei medici, spesso antipatici e poco empatici, ti liquidavano dicendo che il paziente è anziano e fragile e che non si possono eseguire esami più invasivi per capire l’origine delle infezioni! Pochissime informazioni riguardo ad esami e terapie e allo stato di salute di mio padre - se avessimo saputo che quelli erano i suoi ultimi giorni, avremmo cercato di stargli accanto più possibile invece di farlo morire da solo - ma ogni medico diceva la sua sempre in maniera molto, molto vaga! Capisco l’età di mio papà (87), anche se due mesi prima era in salute ed usciva in bicicletta, ma quello che non capirò mai é la totale assenza di empatia e disponibilità, e non dimenticherò mai le ore d’attesa per parlare con un medico, che magari nel frattempo faceva ricreazione con caffè e sigaretta lasciandoti lì ad aspettare ansioso. Per quanto mi riguarda, ho trovato una totale assenza di umanità, requisito necessario a mio parere per fare questo mestiere. Capisco lo stress, le ore di lavoro, la mancanza di personale , però questo non dovrebbe essere il modus operandi. Era molto meglio una volta, quando si lasciavano le cartelle cliniche ai piedi de letto!
Unica nota positiva, Nicola, un operatore socio sanitario, persona gentile, sensibile, disponibile, che ama il suo lavoro. Qualche suo superiore dovrebbe scendere dal piedistallo e prendere esempi da lui.

Patologia trattata
Infezioni, sepsi.

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