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Specialisti in neurochirurgia in Lombardia
Voto medio 
 
1.0
Aiuto fornito 
 
1.0
Disponibilità 
 
1.0
Puntualità 
 
1.0

Delusione totale

Mia mamma è stata operata dal prof. Fornari nel 2019, per un meningioma dorsale recidivo, già operato al Sant’Andrea di Roma nel 2012.
Il medico del primo intervento non era stato in grado di asportare per intero la massa tumorale, ma quel che è peggio è che durante le visite di controllo successive, ha individuato il residuo non asportato come una semplice “cicatrizzazione”.
Pertanto, tenuto conto della grande fama, sponsorizzata, del dott. Fornari, dalla Calabria siamo partiti con la speranza di poter risolvere il problema presso l’Humanitas. Ad operazione conclusa, il dottore afferma: “Signora, si dimentichi del tumore. Ho asportato ogni cellula malata”. Purtroppo, dopo pochi mesi dall’intervento, mia madre ha iniziato ad avere nuovamente dolori e la sintomatologia già sofferta in precedenza. Durante il periodo Covid, il dott. Fornari non accettò l’invio del cd contenente la nuova risonanza magnetica, poiché preferiva che glielo portassimo personalmente dalla Calabria, ma purtroppo a causa delle restrizioni abbiamo dovuto attendere perdendo altri mesi, durante i quali le condizioni di mia madre sono notevolmente peggiorate. Nel frattempo, la stessa si è sottoposta a diverse visite di controllo nell'attesa di tornare a Milano, ma a quanto pare i neurologi consultati non hanno individuato il reale problema. Finalmente ad ottobre 2021 è stato possibile recarsi dal luminare, il quale in un primo momento ha affermato l’esistenza di un alone riconducibile ad una cicatrice e, solo su insistenza di mia madre, si è convinto a spendere un minuto in più per osservare la risonanza, per poi affermare che, in effetti, si trattava di nuova recidiva, aggiungendo “non operabile” - mentre poneva la mano sulla maniglia della porta per invitarla uscire. Sempre su insistenza di mia mamma, si è sforzato ad accennare un possibile rimedio, ossia la radioterapia, pur premettendo che fosse difficilmente applicabile al caso. Ad ogni modo, si prese l’impegno di confrontarsi con i radiologi e di far contattare mia madre per informarla della possibile cura, in assenza della quale sarebbe andata incontro alla perdita totale dell'uso delle gambe. Ad oggi, fine Aprile 2022, nonostante le nostre insistenti telefonate per avere riscontro, non abbiamo saputo alcunché.

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