Dettagli Recensione

All'inizio ero molto entusiasta di andare a partorire il mio primo figlio a Valdagno. Avevo sentito parlare stra bene di quel posto. La struttura è splendida, le dottoresse molto gentili ed anche le ostetriche sono splendide. Ma il mio parto non è andato come mi auguravo, e i miei ricordi sono molto dolorosi per non essere riuscita a partorire senza l'ausilio di un taglio cesareo e, soprattutto, per il mancato avvio con successo del allattamento. L'ospedale di Valdagno, per la sua struttura e per gli operatori eccellenti che ha, penso che dovrebbe offrire servizi che vanno al di sopra del eccellenza. Deve essere più accentrato ai bisogni della madre e del bambino, non solo per il loro bene, ma anche per distinguersi dagli altri ospedali. Sarebbe stato ideale avere una vasca per il parto in acqua, o per aiutare al travaglio almeno, cercare di non impedire o di non ostacolare in nessun modo l'imprinting iniziale anche in caso di taglio cesareo. come ritardare il taglio del cordone ombelicale fin quando sono cessate le pulsazioni e fare il massimo per lasciare le prime 2 ore madre e bambino sempre insieme attaccati, senza l'interruzione dalle pratiche standard di pulizia e pesata del neonato. Il loro non è il miglior modo per far avviare l'allattamento. Va benissimo il rooming-in e le puericultrici sono fantastiche, ma tutte le mamme che conosco uscite dalla maternità di Valdagno, me compresa, si sono sentite dire che non hanno il latte e che devono dare l'aggiunta o procurarsi il famoso tiralatte o i paracapezzoli. I primi 3-5 giorni il late non c'é, ma c'è il collostro! Non fate venire subito alla madre lo spauracchio del calo fisiologico o dell'ittero per farle dare l'aggiunta in ospedale e poi a casa.. perchè così non siete pro allattamento materno. Quindi, a conti fatti, capisco perchè Valdagno mi abbia lasciato i'amaro in bocca insieme a una bruttissima cicatrice di cesareo, che a me sembra cucita male. Spero tanto che l'ostetrica di Valdagno diventi il top nella provincia di Vicenza, perchè lo merita, ma io il prossimo figlio sicuramente non lo faro nascere qui.