Medicina Ospedale Mirandola

Ricovero di una cugina il giorno di Pasqua 20 aprile e deceduta dopo poco tempo il 5 maggio.
Siamo stati seguiti dall'inizio alla fine con grande umanità e delicatezza.
Tutto il personal, dai medici fino alle pulizie, cordiali e presenti.
Un grazie di cuore alla dr.ssa Noemi.

Da dopo il ricovero di mia madre nel reparto di Medicina di Mirandola, avvenuto nel 2006, ho sempre cercato di evitare di ricoverare persone della mia famiglia.
Ho segnalato una mancata assistenza del medico di turno in reparto, sia al primario (Prof. Tosi) del reparto di Medicina, che al dirigente medico dott. Michelini. Tante belle parole ma, nei confronti di questo medico, non è stato preso nessun provvedimento.
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Personalmente spero di non dover mettere più piede nel reparto di medicina dell'ospedale di Mirandola.
Non discuto la competenza, ma comunicazione con i parenti, da parte di medici, e lato umano INESISTENTE.
(giuro:"..di promuovere l'alleanza terapeutica con il paziente fondata sulla fiducia e sulla reciproca informazione, nel rispetto e condivisione dei principi a cui si ispira l'arte medica.." - ve lo ricordate sig.ri medici???)
Buono il reparto per il resto.
Benissimo le infermiere.

Complimenti a tutti gli infermieri del reparto di medicina dell'ospedale di Mirandola. Anche ai più giovani: sono bravi e molto gentili.
Nota dolente: i medici.
In base alla mia esperienza personale non dialogano con i parenti del malato.
Un tempo questo era il reparto d'eccellenza dell'ospedale di Mirandola con direttore il prof. Scarlini, oggi i medici mi sembrano invece poco disponibili e per niente propensi a spiegare le patologie ai familiari.
Dopo 14 gg di degenza con mia madre, ci hanno dimesso con ancora un quadro clinico non definito.
Non sono mai riuscita a parlare con il primario, era sempre occupato.
Sono stata a Modena sempre con mia mamma per un'aneurisma cerebrale 13 anni fa, ed il primario ci teneva costantemente informati su miglioramenti e peggioramenti di mia mamma. Mi sentivo in buone mani.