Dettagli Recensione

 
Ospedale di Faenza
Voto medio 
 
3.0
Competenza 
 
4.0
Assistenza 
 
3.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
3.0

Parto naturale a basso rischio

Ho scelto di partorire a Faenza perché, come affermato al corso pre-parto organizzato dal Consultorio faentino, lì la donna sarebbe la protagonista del proprio parto al punto da poter decidere in che posizione stare durante il travaglio e il parto medesimo. Ho fatto un parto naturale, a basso rischio. Sono arrivata in ospedale accompagnata dalla mia ostetrica privata, quando ero già alla massima dilatazione. In sala parto sono stata subito messa stesa su un lettino col tracciato come 40 anni fa! Dopo quello che era stato promesso al corso! Ma in quei momenti la partoriente non è certo in grado di mettersi a discutere su certe cose. La dott.ssa Isola ha voluto assistere a tutto il parto dall'inizio alla fine, pur non essendoci complicazioni. A un certo punto stava per procedere con un'episiotomia che la mia ostetrica privata ha impedito, a ragione, dato che ho partorito naturalmente senza farla, anche se ho spinto per quasi 3 ore (e non scherzo...!). La dott.ssa in quei frangenti mi ha pure detto: "Non stai facendo tutto quello che potresti per lei!" riferendosi a mia figlia!
Per metà del travaglio mi hanno tenuto in una sala parto, poi breve sosta sul water, seconda parte sempre lì, infine ultima parte nell'altra sala parto. Non commento.
Giunta in camera per tutto il giorno, la mia compagna di stanza ha ricevuto un flusso continuo di visitatori numerosi e rumorosi: nessuno, neppure il personale dell'ospedale entrato in stanza in quei momenti, ha osato richiamare a un poco di ordine e silenzio, invitando qualcuno ad uscire: aria irrespirabile, caldo atroce nonostante il mese, confusione continua con tanto di biberon altrui caduto sotto il mio letto, bambini appoggiati e quasi seduti al mio letto... Anche durante la pausa pranzo del primo giorno la camera era piena di visitatori della mia compagna e nessuno dell'ospedale che sia intervenuto! Anche se girano diversi carrelli delle pulizie, la mattina ho trovato il water sporco dell'alone di sangue altrui. In camera entra continuamente personale ospedaliero senza presentarsi: pertanto non sapevo mai chi fosse chi avevo davanti (infermiera, ostetrica, dottoressa...?) e spesso chiedevano le stesse cose come se ognuno ripetesse il lavoro dell'altro o non comunicassero tra loro. Poi nessuno ti spiega prima cosa dovrai fare: i vari controlli tuoi e del bambino. Ti piombano in camera e devi essere pronto a tutto!
Al momento delle dimissioni mi hanno consegnato la lettera sbagliata, di un'altra paziente: da quando l'ho comunicato a quando mi hanno consegnato la mia lettera di dimissione, sono passate circa 3 ore. Non solo. Mentre aspettavo in camera, è arrivata una signora a chiedere se mi fosse stato detto che alle 14.10 avrei dovuto avere già lasciato la stanza (in quel momento ero l'unica ricoverata in quella camera, perché la vicina di letto era stata dimessa la sera prima), così spiego la situazione, poco dopo torna e dice che posso aspettare lì, ma un istante dopo arriva un'altra signora invitandomi ad andare ad aspettare nella nursery perché in quella camera dovevano procedere con "le pulizie profonde". Così si va alla nursery e lì l'ostetrica di turno si altera un po' perché quello è un luogo adibito solo al cambio pannolino e allattamento; io le rispiego la situazione e pare comprenderla... Per togliere il disturbo a quel punto vado nella saletta d'aspetto per circa 1 ora prima di partire. Sembrerà una cosa poco grave, ma dopo un parto e 4 giorni senza dormire venire sballottati così per 3 ore, al momento delle dimissioni (quando non vedi l'ora di tornartene a casa tua!), per un errore veramente banale come consegnare la lettera di un'altra... mette a dura prova!
Faenza mi ha deluso perché il motivo per cui l'ho scelta (la donna protagonista!!) è venuto meno col mio parto a basso rischio come 40 anni fa, bloccata su un letto a pancia in su. L'errore delle dimissioni può capitare, ma non aiuta a fidarsi dell'ambiente. Temo comunque che gli altri ospedali non siano migliori. Alla fine non è l'ospedale in sé a fare la differenza, ma il personale di turno quando devi partorire. In conclusione: oggi nel caso di una gravidanza a basso rischio, se tornassi indietro partorirei a casa.

Patologia trattata
Parto naturale a basso rischio.

Commenti

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Inviato da Daniela
23 Agosto, 2015
Per questa persona, "la donna protagonista" significa "tutti devono essere a mia assoluta disposizione, IO AL CENTRO DEL MONDO". Gli altri commettono solo errori e mancanze, gli altri hanno SOLO doveri, lei SOLO diritti. Il "diritto" alla sanità pubblica ha creato queste disadattate al mondo ed alla vita. Quello che mi fa specie è che questi soggetti si riproducano, per trasmettere cosa non è dato sapere. Comunque visto che la madre dei cretini è sempre incinta, le auguro di partorire a casa propria la prossima volta... così potrà mettersi in tutte le posizioni che preferisce, inclusa quella con la testa nel cesso.
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