Dettagli Recensione

 
Ospedale Oncologico CROB di Rionero in Vulture
Voto medio 
 
1.3
Competenza 
 
1.0
Assistenza 
 
1.0
Pulizia 
 
2.0
Servizi 
 
1.0

Adenocarcinoma al colon retto

Sono stata operata all'ospedale di Cerignola di adenocarcinoma al colon retto; intervento brillantemente riuscito condotto dall'equipe del dott. Ulivieri. Alle dimissioni mi hanno consigliato entro 30 giorni dall'intervento di recarmi da un oncologo e ci hanno suggerito Foggia. Ma per sentito dire il centro di Rionero sembrava essere un passo avanti e fisso un appuntamento con il primario Dott. Aieta - visita intramoenia al costo di euro 175. Dopo un colloquio durato poco più di 15 minuti, lo stesso mi diceva che essendo ancora debole mi avrebbe chiamata per un breve ricovero e per un consulto con i Radioterapisti (premetto che il tumore era circoscritto, che non era metastatico, e che sia dalla total body che dai markers tumorali i risultati erano tutti negativi, ivi compreso l'esame istologico). Ritorno a Cerignola ed attendo la chiamata. Passa un mese e mia figlia chiama per avere notizie e una scorbutica infermiera, senza chiedere nemmeno chi fosse al telefono, dice che chiameranno loro in quanto non ero grave. Passano due mesi e la chiamata non arriva. Mi rivolgo a Foggia e l'oncologo mi dice che dopo un consulto con la radioterapista va fatta la radioterapia per prevenire che eventuali cellule possano partire. Inizio la radioterapia la settimana precedente ferragosto senza problemi. Dal 07 agosto inizio ad avere un po' di febbre e dopo tre giorni il 13 agosto vengo ricoverata dal 118 a Cerignola in nefrologia con una insufficienza renale. La mia posizione si è poi aggrava quando hanno scoperto, a seguito di una tac ai polmoni, che avevo delle metastasi che hanno portato al decesso in data 23 agosto 2014. Ringrazio il Dottor Aieta e i suoi collaboratori per la superficialità con cui hanno curato il mio caso, a loro dire non urgente.

Patologia trattata
Adenocarcinoma al colon retto.

Commenti

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Inviato da Dora
26 Dicembre, 2016
In data 16 maggio 2016, dopo una gastroscopia fatta all'Ospedale Tatarella a Cerignola, scopriamo che mio padre aveva un carcinoma allo stomaco. Ci diedero un campione e ci dissero di portarlo in qualunque ospedale per analizzarlo. Ci consigliarono il CROB di Rionero; dopo un consulto gratis con il primario dott. Aieta, arrivarono le risposte della biopsia il venerdì seguente: carcinoma gastrico di terzo grado. Dopo una tac e risonanza, non c'erano metastasi e quindi il tumore era circoscritto ma dovevamo comunque fare qualche ciclo di chemio a titolo preventivo.
L'8 giugno la chiamata per il ricovero e il 14 l'intervento eseguito dal dott. LA TORRE, persona molto competente in un reparto altrettanto valido. Risultato: asportazione di tutto lo stomaco ben riuscita, con 79 linfonodi tolti di cui 56 positivi... Il 27 giugno ritorno a casa, 5 kg. ripresi alla grande.. Il 3 agosto doveva essere il primo giorno di chemio, arriviamo in ospedale, facciamo i prelievi di rito e arriva il nostro turno.. Parliamo con una dottoressa, persona fredda, insensibile e scontrosa, ci dice vhe con le piastrine basse non poteva cominciare e che dovevamo fare un colloquio con la radioterapia - "RITORNATE L'11 DI AGOSTO PERÒ PASSATE PRIMA DALLA RADIOTERAPIA E ASPETTATE LA NOSTRA CHIAMATA PER UNA SCINTIGRAFIA MIOCARDICA". Passiamo e il dott. Castaldo dopo un colloquio e visita ci dice avrebbe parlato con altri dottori (per via di un altra patologia congenita affetta da mio padre, la neurofibromatosi) e che dovevamo aspettare la loro chiamata. La loro chiamata non è mai arrivata...
Ho chiamato in radioterapia dai primi di agosto fino al 31 chiedendo del dottor Castaldo e la risposta era sempre che era in ferie. Sollecitando per la scintigrafia miocardica, ci dicevano che il macchinario era rotto e che dovevamo aspettare la loro benedetta chiamata.. Arriva la chiamata l'8 settembre e il 9 avrebbe cominciato i 28 cicli di radio allo stomaco. I primi di ottobre arriva la chiamata per la scintigrafia miocardica con risultati ottimi, tant'è vero che ci chiesero chi aveva chiesto l'esame (l'esame l'aveva chiesto la Bochicchio). Nel frattempo la chemio non veniva mai cominciata per via delle piastrine basse e la radio a metà percorso cominciava a fare sentire i suoi effetti negativi.. Mio padre accusava un forte dolore alla schiena e dopo 10 Rocefin decidemmo di fargli fare dei raggi X. Risultato? Discesa dell'undicesima vertebra e crollo parziale della nona. Allora decisero di fargli fare una scintigrafia ossea. Risultato? Ormai le metastasi avevano invaso le ossa. Il giorno 11 novembre al day hospidal per la chemio (mai cominciata) trovammo un'altra dottoressa (ormai il danno era stato fatto e non aveva coraggio di ospitarci) e decisero di ricoverarlo per rifare tutti gli accertamenti, cioè TAC, RISONANZA, PRELIEVI ECC.. Risultato? Ormai non c'era più niente da fare e i cicli di chemio non dovevano essere più adiuvanti ma palliativi. Continuano sempre con i prelievi ma le piastrine diminuiscono sempre più, infatti arrivano a 33000 e in data 6 dicembre l'ennesimo ricovero. 2 sacche di plasma e una di sangue ma, dulcis in fundo, ormai avevano invaso anche il sangue. In data 24 dicembre 2016 alle ore 15:53 mio padre ci ha lasciato dopo 8 kg. persi, 12 giorni senza bere e mangiare e dopo 12 ore di agonia lucido fino alla fine..
Comunque grazie tante dottoressa per la sua incompetenza, serviva la scintigrafia ossea e non miocardica.
Inviato da Tessa Rosa
03 Ottobre, 2017
Anche io sono di Cerignola.
Sono stata operata di un versamento pleurico a Foggia.
Nella ricerca di un oncologo, quando mi fecero il nome di Aieta subito sobbalzavano.
Per mia fortuna, anche io i primi di agosto ero in cerca di un oncologo che non trovavo per via della ferie, ma recandomi a Rionero trovai il dottor Ardito. Mi fece la visita e il 17 vengo contattata per il ricovero. Oggi mi segue una brava dottoressa, Annamaria Bocchicchio. Sono al 3° ciclo di chemio e se dio vorrà mi aiuterà a guarire. Mi spiace per Angela Marinaro. Siamo compaesani, ma io posso dire che se fossi rimasta alle conclusioni del pronto soccorso di Cerignola, oggi non sarei qui. Mi dissero che avevo un grave attacco di panico in corso e dopo molte ore, "non vedendomi convinta", parole testuali della dottoressa di turno, mi fece fare una lastra. La lastra mostrò il grave versamento. Subito chiamai Foggia e lì la brava dottoressa Spada mi ha salvata. A Cerignola mi diedero anche il nome di uno psichiatra a cui dovevo rivolgermi...
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