Dettagli Recensione

 
Ospedale di Acireale
Voto medio 
 
4.8
Competenza 
 
5.0
Assistenza 
 
5.0
Pulizia 
 
4.0
Servizi 
 
5.0

Non semplici dottori, ma angeli custodi

"À raconter ses maux souvent on les soulage", ovvero “Raccontando i propri mali spesso si alleviano”.
L’autore di questo frase è Pierre Corneilleil, un drammaturgo francese vissuto nel XVII secolo ma, se non ne sono l’autrice, posso quantomeno affermare che, adesso più che mai, la sento mia. Forse questo mio racconto potrà sembrare a tratti ironico, ma il solo poterlo raccontare è una grande vittoria, e poterci perfino scherzare sopra non ha prezzo. Ed è stato proprio il primo Aprile 2022, il giorno più ironico e divertente dell’anno (avevo già avvisato dell’ironia) che la mia vita, così come la conoscevo, ha subìto un arresto, o meglio: è stato come se all’improvviso il terreno sotto i piedi si sbriciolasse rivelando un pozzo senza fondo e, senza avere neppure il tempo di guardare negli occhi chi ti sta accanto, ritrovarsi a cadere ad una velocità folle senza possibilità di fermarsi. Sono sicura che la prima cosa che salterebbe in mente è pregare (cosa che ho fatto), e sperare in un miracolo, magari un angelo che appare dal nulla e con dolcezza riporta al sicuro. Posso assicurare che è stato il mio caso! Prima che qualcuno storci il naso per questa mia ultima affermazione, so che il termine corretto con cui chiamarli è dottori e che sostituiscono i miracoli, con il loro sostegno, la professionalità maturata in anni di studi e sacrifici e l’acume dettato dall’esperienza, ma sono vestiti di bianco e mi hanno salvato la vita. Se non sono “angeli” loro, poco ci manca! Come detto in precedenza, era il primo aprile e, dopo diversi giorni di dolori addominali, sotto consiglio del mio medico curante (che non finirò mai di ringraziare), mi sono recata al pronto soccorso per farmi sottoporre ad una TAC e ci è voluto pochissimo perché le preoccupazioni del mio medico curante cominciassero a diventare “reali”. La dottoressa, appena conclusa la visita preliminare, ha sbottato sulle cattive condizioni del mio addome e, confermando la diagnosi, ha chiesto di procedere urgentemente con una TAC con contrasto. Sono state quelle parole le prime avvisaglie del terreno che cominciava a cedere sotto i miei piedi. Come potete ben immaginare, in attesa dei risultati il cervello vaga, e in questi casi, non vaga mai verso pensieri positivi. Per fortuna a limitare questo mio “vagare” c’era uno degli angeli, pardon, dottori di cui ho velocemente accennato sopra, non un semplice dottore, ma il mio ginecologo, che mi comunica che il tumore era escluso (non smetto di cadere, ma almeno la speranza di sfracellarmi contro un masso sembra passata), ma che dal referto risulta una grave infezione e che adesso bisognava capire se era di natura ginecologica o chirurgica. Altri esami ed un’ecografia pelvica, escludono immediatamente che l’infezione potesse essere di natura ginecologica e tutti (per mia fortuna) concordano sul richiedere immediatamente un parere chirurgico. E qui, ecco arrivare un altro degli angeli protagonista del mio salvataggio. Non credo che dimenticherò mai il suo viso, né la sua voce, si tratta del Dottor Tirrò, primario di chirurgia e della sua équipe. Vi ricordate quando inizialmente parlavo, di acume ed esperienza ecco, il Dottor Tirrò ne è il perfetto esempio, gli è bastato posare le mani sul mio addome, per allertare subito tutti i presenti e disporre di preparare urgentemente la sala operatoria senza perdere un secondo di più. La diagnosi: “Diverticolite acuta con micro perforazione ed multipli accessi addominali”. Al tempo non ne avevo mai sentito parlare, ne ero sicura di aver capito bene quanto sentito. Semplicemente la mia caduta aveva subito una brusca accelerazione, verso l’ignoto e le pareti di quell’enorme buco in cui stavo continuando a cadere erano diventate oscure e misteriose. “Cosa mi sta accadendo, cosa mi succederà? E’ stata la voce calma e rassicurante del Dottor Tirrò a spiegarmi ogni cosa: del mio intestino perforato a causa di un diverticolo, all’operazione con cui mi avrebbero asportato la parte perforata e alla deviazione esterna ad una sacca che sarebbe stata rimossa dopo circa tre mesi. Ho pianto? Assolutamente sì. Penso sia normale, penso sia giusto. Ma sapevo anche che non dovevo abbattermi, sarei potuta morire, ed invece avevo la fortuna di trovarmi a pochi minuti da un’operazione che mi avrebbe salvato la vita e, che quella sacca, che non riuscivo ancora ad immaginare, dopo tre mesi sarebbe sparita. Tre mesi di penitenza in cambio di tutta una vita da vivere? Non c’è neanche da pensarci su. Come avrete già intuito da questo mio racconto, l’operazione (per la cronaca è durata quasi 5 ore) è andata bene, e non finirò mai di ringraziare i miei dottori barra angeli custodi, dal Dottor Tirrò, al mio stomoterapista, il Dottor Russo. Quest’ultimo poi, armato di un’infinita pazienza che, vi assicuro è andata ben oltre i limiti imposti dal suo ruolo, si è premurato di darmi tutte le informazioni necessarie, su come gestire la sacca, su come riprendere le mie attività giornaliere, e soprattutto mi ha dato tutto il supporto morale di cui avevo bisogno, supporto e sorrisi che vorrei condividere con tutte le persone che sono nella mia stessa condizione, e che come me, sono schiacciate da mille paure, ansie e da quella continua sensazione di disagio che sovviene quando uscendo dall’ospedale e successivamente dalla propria casa, si prova stando vicino agli altri. Adesso ho ripreso il mio lavoro, tra gli abbracci ed i sorrisi dei miei alunni; ho ripreso ad essere figlia, sorella, ma soprattutto posso ancora essere la zia Rita di una bellissima nipotina, il cui sorriso mi ha riempito e mi riempie ogni volta il cuore e mi dà la forza di andare avanti. Oggi, con la certezza che tutto è finito non posso che dire ancora una volta… GRAZIE!! Grazie al Dr Tirrò che per me non è stato un semplice Dottore ma un vero e proprio "Angelo custode" con la sua professionalità e umanità. Credo proprio che non avrei mai potuto trovare un Dottore migliore grazie a lui oggi ci sono e la mia vita è tornata alla normalità. Grazie ancora al Dr Russo che è stato fondamentale in questi sei mesi trascorsi tra il primo e il secondo intervento con il suo sostegno e il suo sorriso.
Che dire, un reparto al TOP dal Primario Dr Tirrò, alla sua equipe, al personale infermieristico e al personale OSS. GRAZIE!

Patologia trattata
01.04.2022 - Diverticolite acuta con micro perforazione ed multipli accessi addominali.
04.07.2022 - Ricanalizzazione,

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